Ieri pomeriggio un 18enne tedesco di origine iraniana e residente a Monaco ha fatto irruzione al centro commerciale Oympia, nella zona Nord Ovest della città della Baviera. Il bilancio è di 9 persone morte, ventuno feriti. Sedici sono ricoverati, sei in gravi condizioni. L'attentatore, che ha agito da solo, si è poi ucciso. Il suo cadavere è stato ritrovato a un km dal centro commerciale e analizzato dagli artificieri.
- Cosa sappiamo dell'attentato a Monaco 23 Luglio
- Tre vittime erano adolescenti, membri di una famiglia kosovara 23 Luglio
Cosa sappiamo dell'attentato a Monaco
- Nel tardo pomeriggio di ieri un uomo ha aperto il fuoco al centro commerciale Oympia, nella zona Nord Ovest di Monaco.
- Durante l'attacco sono state uccise nove persone. Ventuno sono rimaste ferite, sedici sono ancora ricoverate in ospedale. Di queste, tre sarebbero in gravi condizioni. Fra le vittime ci sarebbero anche bambini.
- L'attentatore è stato identificato come un 18enne tedesco-iraniano. Non sono ancora chiari i motivi del suo gesto; il capo della polizia di Monaco ha indetto una conferenza stampa per questa mattina.
- Nonostante inizialmente si parlasse di più attentatori, il killer ha agito da solo, poi si è ucciso. La sua auto e il suo cadavere sono stati trovati a circa un km dal luogo della strage. Gli artificieri hanno analizzato il corpo.
Tre vittime erano adolescenti, membri di una famiglia kosovara
La Croce Rossa bavarese ha sero noto che tre delle nove vittime dell'attentato di ieri sera a Monaco di Baviera sono adolescenti provenienti dalla stessa famiglia immigrata dal Kosovo: le vittime hanno tra i 13 e i 15 anni.
L'Austria innalza i livelli di allerta per il rischio attentati
In seguito all'attentato di Monaco di Baviera da parte di un 18enne la vicina Austria, distante poche decine di chilometri, ha in via precauzionale innalzato i livelli di sicurezza nel timore di eventuali attacchi.
Merkel ai familiari delle vittime: "Soffro con voi"
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha espresso il "grande cordoglio" del governo e della Germania verso "le famiglie di coloro che non torneranno più a casa, a nome di tutti condividiamo il vostro dolore, soffriamo con voi. Il pensiero ai numerosi feriti che possano guarire completamente", ha aggiunto, in conferenza stampa dopo l'attentato di Monaco.
Chi era Ali Sonboly, il killer della strage di Monaco
Si chiamava Ali Sonboly il 18enne tedesco-iraniano che ieri ha aperto il fuoco al centro commerciale Olympia di Monaco, uccidendo nove persone. Inizialmente la polizia l'aveva identificato solo come David S., mentre alcuni media britannici facevano già circolare il suo nome. Il "giallo" è stato poi chiarito: il ragazzo si chiamava Ali David Sonboly.
La polizia ha detto in conferenza stampa che il ragazzo è nato e cresciuto in Baviera. Suo padre è un tassista, mentre la madre lavora nella catena di grandi magazzini Karstadt. Il diciottenne probabilmente soffriva di crisi depressive e, seocndo alcuni testimoni sentiti dal Guardian, aveva subito atti di bullismo a scuola. In casa sua è stato trovato diverso materiale legato a "sparatorie di massa", tra cui un libro, che è stato sequestrato.
Secondo la Bild, il volto del killer 18enne potrebbe essere questo:
Polizia: "Collegamento con anniversario strage di Utøya"
La polizia bavarese ha spiegato che potrebbe esserci un collegamento tra la sparatoria di ieri a Monaco e il quinto anniversario della strage di Utøya, quando Anders Breivik uccise 77 persone. Stando a quanto riferisce la Bild, infatti, in casa del killer sarebbe stato ritrovato "materiale anche su questo". Secondo Il capo della polizia bavarese Hubertus Andrae questo collegamento "è evidente".
Polizia: "Nessun collegamento con rifugiati, killer nato e cresciuto in Baviera"
La polizia bavarese ha detto ai giornalisti che il killer di Monaco "non ha niente a che vedere con la questione dei rifugiati". Si tratta di un ragazzo "nato e cresciuto in Baviera".
Polizia: "In casa del killer trovato materiale su sparatorie di massa"
La polizia di Monaco ha ribadito che nell'appartamento del killer di Monaco non sono stati trovati riferimenti allo Stato islamico, ma diverso materiale inerente sparatorie di massa che è stato sequestrato, tra cui un libro sulle sparatorie nelle scuole americane, "Why Kids Kill: Inside the Minds of School Shooters".
Polizia: "Forse depresso, potrebbe aver hackerato Fb McDonald's per attirare vittime"
La polizia ha riferito che il killer di Monaco si è ucciso con un colpo di pistola alla testa, probabilmente soffriva di problemi psichiatrici ma non è chiaro se fosse sotto trattamento. Circa la possibilità che possa aver hackerato un account Facebook per indurre le vittime al McDonald's, gli investigatori hanno riferito che si tratta di una "possibilità ancora da chiarire".
Polizia: "Vittime tra i 14 e i 20 anni, una di 45. Non ci sono stranieri o turisti"
La polizia in conferenza stampa ha dato informazioni circa i nove morti dell'attentato di ieri. Due delle vittime hanno quindici anni, tre quattordici, una diciassette, una diciannove, una venti e una quarantacinque. Tre sono donne. I morti vengono tutti da Monaco di Baviera e dalle zone circostanti. Non ci sono stranieri e turisti.
Polizia: "Killer aveva 300 proiettili nello zaino. No Isis ma follia omicida"
Secondo la polizia il killer non avrebbe agito per una motivazione politica. Il capo della polizia della capitale bavarese Hubertus Andrae ha riferito che il diciottenne ha usato una pistola Glock 9mm con la matricola abrasa, ed aveva circa 300 proiettili nello zaino. L'attacco "non ha niente a che fare con l'Isis" ma si tratta invece di "follia omicida". Nel corso delle perquisizioni "non sono stati trovati riferimenti" a organizzazioni terroristiche, ma "a cose che riguardano la polizia o elemnti di rabbia nei confronti di studenti". Per questo l'indagine resterà a livello regionale.
Polizia: "Killer ha agito da solo, nessun legame con Isis"
La polizia di Monaco sta tenendo una conferenza stampa per aggiornare i risultati delle indagini. Il killer haagito da solo e non sono stati trovati legami o connessioni con lo Stato islamico. Il bilancio è di nove morti e 27 feriti. Un poliziotto aveva sparato verso il killer nei pressi del parcheggio del centro commerciale, ma non lo ha colpito.
Tre kosovari tra le vittime dell'attentato
Tre delle nove vittime dell'attentato di ieri a Monaco sarebbero kosovari. Lo hanno riferito fonti ufficiali del Kosovo, che hanno ricevuto conferme dalle autorità tedesche.
Presidente Commissione Ue: "I nostri pensieri sono con le vittime di Monaco"
"I nostri pensieri sono con le vittime di Monaco, con le loro famiglie e con la polizia che ha rischiato la vita per difendere una società pacifica", ha scritto il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, su Twitter.
Media tedeschi: cinque giovani tra le vittime
Tra le vittime della sparatoria di ieri sera a Monaco ci sono cinque giovani. Lo riporta la Bild, citando le parole di un portavoce della polizia. Gli altri quattro morti, tranne un diciottenne, erano tutti adulti.
Sindaco: "Sono momenti difficili per Monaco"
"Siamo tutti sconvolti e scioccati", ha scritto su Facebook il sindaco di Monaco, che ha rivolto i suoi pensieri alle vittime e alle loro famiglie e ha ringraziato le forze dell'ordine, "che hanno fatto un lavoro eccezionale". "Oggi è un giorno di lutto" ha aggiunto, annunciando che tutte le celebrazioni di questo fine settimana "vengono annullate". "Sono momenti difficili per Monaco di Baviera – ha concluso il sindaco – Sono impressionato dalla grande disponibilità e dalla solidarietà della gente di Monaco di Baviera".
Ministero degli Esteri iraniano condanna l'attentato
Il ministero degli Esteri iraniano ha condannato l'attentato di ieri a Monaco. L'Iran "condanna" questo atto ed "esprime la sua solidarietà con il popolo e il governo tedesco", ha dichiarato Bahram Ghassemi, portavoce della diplomazia.
Oggi in Germania bandiere a mezz'asta in tutti gli edifici pubblici
Il ministro dell'Interno tedesco Thomas de Maizière ha ordinato oggi che tutti gli edifici pubblici in Germania espongano le bandiere a mezz'asta. Si tratta di "un segnale di partecipazione dopo l'atroce atto di violenza" di Monaco.
Salvini: "Attentato è colpa delle politiche dei buonisti accoglienti"
"Ancora sangue, ancora morti e terrore, questa volta in Germania. Ecco il futuro di ‘pace' che le politiche suicide dei buonisti accoglienti, dalla Merkel a Renzi, da Obama a Hollande, sta preparando per i nostri figli. Per vincere una battaglia, bisogna capire di essere in battaglia. Buon sabato…", ha scritto su Facebook il leader della Lega Nord Matteo Salvini commentando l'attentato di ieri a Monaco.
Media tedeschi: perquisita casa dell'attentatore. Un vicino: "Era un tipo tranquillo"
Secondo la Bild, la polizia nelle prime ore di questa mattina avrebbe fatto irruzione nell'appartamento a Maxvorstadt, un quartiere di Monaco di Baviera situato ad ovest del centro, dove il 18enne autore della strage di ieri pomeriggio viveva con i suoi genitori. Le forze dell'ordine sarebbero uscite portando via delle scatole. "Abitava proprio accanto a me, un mio amico andava a scuola con lui ed ha detto che era un tipo abbastanza tranquillo. L'ho riconosciuto dai video dell'attacco", ha detto un vicino di casa al giornale tedesco.
Un portavoce della polizia di Monaco, Peter Beck, ha raccontato all'Associated Press che le forze dell'ordine stanno "esaminando qualsiasi cosa", ma che ancora non si quale possa essere stato il movente della strage.