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Spagna, incidente bus in Catalogna: 13 vittime, 7 sono italiane

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Tragico bilancio nell'incidente tra un bus carico di studenti Erasmus e un'auto sull'autostrada Valencia-Barcellona. 13 vittime, 7 sono italiane: Valentina Gallo, Elena Maestrini, Serena Saracino, Francesca Bonello, Elisa Valent, Lucrezia Borghi ed Elisa Scarascia Mugnozza. Indagato, l’autista dell’autobus che è stato ricoverato in ospedale in stato di choc.

11:07

Dennis, sopravvissuto allo schianto: "Zig zag, poi lo schianto. Ed è stato il panico"

Dennis ha 23 anni, è olandese e stava viaggiando sul bus della morte. Ha molti ricci ed è tranquillo quando parla con l'inviato del Pais. REsta in un angolo appartato dell'hotel Corona a Tolosa e racconta: "Il pullman ha iniziato a sbandare paurosamente a destra e sinistra – dice con accanto due compagni, uno, un greco, ha i pantaloni pieni di sangue – . Poi lo schianto. C'è stato panico, tutti urlavano. Siamo stati lì dentro due ore prima che venissero a liberarci".

A cura di Giorgio Scura
10:53

Morta una studentessa torinese. Si chiamava Serena Saracino

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Serena Saracino, una delle studentesse torinesi coinvolte nell'incidente di Tarragona, è deceduto. Lo conferma il padre, Alessandro, contattato telefonicamente dall'ANSA. "E' morta… mia figlia è morta…", sono le angoscianti parole pronunciate dall'uomo, che si trova da ieri sera in Spagna.

A cura di Biagio Chiariello
10:35

Quartier generale all'hotel Corona. Mancano i caricabatterie per l'iPhone 6

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L'Hotel Corona di Tortosa è stato abilitato come centro di accoglienza per i feriti, i sopravvissuti e i parenti delle vittime. In sala riunioni al piano terra c'è un team di assistenza psicologica per i ragazzi e i genitori. Una delle preoccupazioni è quella di recuperare caricabatterie per iPhone, in particolar modo il 6 per mettersi in contatto con parenti e amici. Su base volontaria, i giovani hanno partecipato alle difficili operazioni di riconoscimento per avvertire le famiglie. In particolare due salme non hanno ancora un nome.

Anche all'aeroporto di Barcellona è stato allestito un team di psicologici di accoglienza per i parenti delle vittime e dei feriti.

A cura di Giorgio Scura
10:14

Partiti alle 4 da Valencia: il bus si è cappottato da solo

Il bus con a bordo gli studenti era partito alle quattro del mattino da Valencia e dopo due ore era al chilometro 333, sul "km della morte" come lo chiamano i media locali perché in passato teatro di altri incidenti mortali. Il bus, dopo un tratto rettilineo e prima di una leggera curva a sinistra, sì è schiantato contro la recinzione esterna e, dopo una brusca sterzata del conducente ha fatto un pauroso testacoda prima di cappottarsi su un lato in mezzo alla carreggiata per poi essere colpita da un'auto che stava sopraggiungendo e i cui due occupanti sono rimasti feriti.
Il gruppo aveva lasciato Barcellona sabato alle 6:15 con destinazione Valencia. Hanno trascorso tutto il giorno in Fallas per i fuochi d'artificio e la festa notturna fino all'alba quando erano ripartiti per tornare indietro.

A cura di Giorgio Scura
10:04

Difficoltà nelle operazioni di riconoscimento delle salme

Nonostante siano passate quasi 24 ore dal terribile incidente occorso a un bus carico di studenti Erasmus in Spagna, ancora non si conoscono i nomi delle vittime. L'identificazione è stata molto complessa ed è durata ore. Sono stati mobilitati anche due esperti in odontoiatria forense per il riconoscimento dei corpi, gravemente danneggiati per la violenza dell'impatto. Le autorità non dirameranno la lista delle vittime finché non saranno identificate tutte le 13 ragazze rimaste uccise.

Il bus faceva parte di un convoglio di cinque veicoli, ed era l'ultimo della carovana. Il riconoscimento delle salme è reso difficile anche perché molti ragazzi hanno cambiato pullman, rispetto al viaggio di andata, per stare con gli amici. In pratica nessuno sa chi c'era su ciascun bus.

A cura di Giorgio Scura
09:29

L'autista è indagato per "imprudenza": ricoverato in terapia intensiva

L'autista del mezzo a bordo del quale sono morte anche sette studentesse italiane risulta indagato per 13 omicidi per “imprudenza”, secondo il codice spagnolo. Lo riferisce il quotidiano catalano La Vanguardia. L'uomo, 63 anni, è ora ricoverato in terapia intensiva per una contusione polmonare. Oggi avrebbe dovuto già presentarsi davanti al giudice, ma l'udienza sarà chiaramente posticipata. Lo ha detto il ministro dell'interno catalano Jordi Jané, secondo quanto riferisce el Pais. Intanto, la Catalogna ha proclamato due giorni di lutto, oggi e domani.

A cura di Biagio Chiariello
08:52

Le testimonianze dei sopravvissuti: "Due ore prima di essere portati in ospedale"

"Sono viva". Sono le prime parole che ha detto ai genitori Annalisa Riba, 22 anni il prossimo giugno, sul pullman che ieri si è schiantato contro un'auto sull'autostrada Ap-7 a Freginals. Il padre, commercialista torinese, e la madre, sono partiti per raggiungerla. La famiglia è originaria di Dronero, nel Cuneese. La studentessa ora è ricoverata all'ospedale di Tarragona, ma se la caverà. "Non ricordo nulla, dormivo, mi sono svegliato per l'impatto – ricorda invece al Messaggero, Victor Manuel, studente messicano -. E' successo in un momento: ci siamo trovati in un inferno di lamiere, vedevo i miei compagni insanguinati che urlavano. C'è voluto almeno mezzora prima che i soccorsi arrivassero". -Avrei potuto fare qualcosa per i miei amici", dice un altro giovane, tedesco, ricoverato all'ospedale Joan XXIII di Tarragona: insieme a lui anche un ragazzo italiano: è ancora sotto shock, come molti altri studenti che erano a bordo del bus della strage degli Erasmus in Spagna. "Abbiamo aspettato almeno due ore prima di essere trasferiti al pronto soccorso", accusa oggi Denis, 23enne olandese.

A cura di Biagio Chiariello
07:14

Cosa sappiamo della strage delle studentesse in Spagna

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L'incidente del bus che riportava a casa un gruppo di studenti Erasmus (di 22 nazionalità diverse) di ritorno da un un festival di fuochi d'artificio a Valencia è stato una vera e propria strage. Delle 57 persone a bordo del mezzo, 13 sono morte (tutte donne): 7 di loro sono italiane. E' stata la Farnesina a confermarlo. Il ministero invita le famiglie dei connazionali a contattare l'Unità di Crisi al numero 0636225:

– 14 morti, oltre trenta feriti. Il pullman è uscito di strada in territorio di Freginals, nei pressi di Tarragona, in Spagna, su una delle principali autostrade nel Nord Est della Catalogna: 13 studentesse morte, 34 i feriti, dei quali tre sono considerati "molto gravi", nove "gravi", 22 "non gravi". Le vittime italiane sono la 22enne di Economia Valentina Gallo di Firenze, Elena Maestrini, 21 anni, di Grosseto e  la torinese Serena Saracino.

– Vittime italiane. La polizia avevano inizialmente parlato di italiani feriti, e nella serata di ieri la Farnesina ha confermato inizialmente la presenza di cinque feriti italiani, in maggioranza donne; poi è arrivato il tragico annuncio: ci sono vittime italiane. Il ministero invita le famiglie dei connazionali a contattare l'Unità di Crisi al numero 0636225.

– Chi sono i feriti. Fra i 34 feriti ricoverati negli ospedali di Tortosa, Tarragona e Barcellona ci sono anche cinque italiani, di cui sarebbe è grave. Coinvolta Annalisa Riba di Cuneo (22 anni), ricoverata in Spagna; Serena Sarcino (23 anni) le cui condizioni sarebbero preoccupanti; Elena Maestrini di Gavorrano (Grosseto) ricoverata all’ospedale di Tarragona. Altri scampati allo schianto sono due giovani siciliani di Gela e Messina.

– Nessun spagnolo coinvolto. "Ungheria, Germania, Svezia, Norvegia, Svizzera, Repubblica Ceca, Nuova Zelanda, Gran Bretagna, Italia, Perù, Bulgaria, Polonia, Irlanda, Palestina, Giappone e Ucraina". Sono queste le diverse nazionalità degli studenti a bordo del mezzo dell'incidente. Molti di loro sono iscritti a facoltà universitarie di Barcellona.

– La causa dell'incidente. Mentre si cerca di dare un nome alle vittime, si prova a capire la causa del dramma. La prima ipotesi è che l'autista del bus, che lavora da 17 anni per la stessa ditta, si stato vittima di un colpo di sonno. L'uomo, che avrebbe avuto un attacco d'ansia mentre testimoniava davanti agli inquirenti spagnoli, è risultato negativo ai test di alcol e droga. L'incidente, scontro frontale tra un'auto e un pullman, è avvenuto attorno alle 6 del mattino sull'autostrada AP-7 che collega Valencia a Barcellona, all'altezza del km 333, nei pressi di Tarragona: sebbene si tratti di un rettifilo, è una zona dove gli incidenti sono abbastanza frequenti. Il mezzo avrebbe prima urtato il guardrail di destra e dopo una sterzata sarebbe finito sulla corsia opposta impattando con un'auto.

A cura di Biagio Chiariello
01:09

Strage studenti Erasmus in Spagna: la lista dei feriti

Serena Sarcino, ferita nell'incidente.
Serena Sarcino, ferita nell'incidente.

Tra i feriti finora noti nel tragico scontro in Catalogna ci sono Annalisa Riba di Cuneo (22 anni), ricoverata in Spagna; Serena Sarcino (23 anni) le cui condizioni sarebbero preoccupanti; Elena Maestrini di Gavorrano (Grosseto) ricoverata all’ospedale di Tarragona. Altri scampati allo schianto sono due giovani siciliani di Gela e Messina.

Elena Maestrini, ferita nell'incidente in Spagna
Elena Maestrini, ferita nell'incidente in Spagna
A cura di Redazione
23:07

Raffaele, studente di Gela sopravvissuto: "In un attimo si può perdere tutto"

Raffaele Catania, 24 anni, di Gela, laurea in Ingegneria al Politecnico di Torino, è uno dei studenti siciliani che era bordo del pullman della strage in Spagna. "Ragazzi in un attimo si perde veramente tutto" ha scritto in un messaggio Raffaele come riporta il quotidiano La Sicilia. In salvo con lui anche un altro studente di Messina.

A cura di Redazione
22:28

Spagna, incidente a bus di studenti Erasmus in Catalogna: le foto

A cura di Redazione
22:25

Annalisa Riba, la ragazza di Cuneo scampata alla strage. Un'altra è irrintracciabile

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Una foto di Annalisa Riba, scampata alla strage.

Annalisa Riba, 21 anni, originaria di Cuneo e studentessa di Farmacia a Torino, è una delle ragazze scampate alla strage di Catalogna. Era sul bus che si è schiantato contro un'auto sull'autostrada Ap-7 a Freginals, è stata lei stessa a chiamare i parenti per comunicare loro che è viva. Oltre ad Annalisa Riba che non è in pericolo di vita, risulta però irrintracciabile una seconda studentessa.

A cura di Redazione
22:25

Matteo Renzi: cuore spezzato per le giovani vite distrutte

"Il cuore spezzato per le vittime italiane e per le altre giovani vite distrutte nell'incidente in Spagna". Così il premier Matteo Renzi, con un tweet, ricorda l'incidente del bus in Catalogna con a bordo molti studenti Erasmus. "In Spagna si sono spente delle giovani vite, una terribile tragedia che ha colpito anche noi italiani. Mi stringo al dolore delle famiglie" è il commento del ministro dell'Interno Angelino Alfano.

"Terribile bilancio incidente stradale in Catalogna. Mi unisco al dolore delle famiglie". Così, sempre via Twitter, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. "Profondo dolore e sgomento per quanto accaduto in Spagna" siamo "vicini alle famiglie delle giovani vittime" Cosi' sul suo profilo Twitter il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini.

A cura di Redazione
21:13

Spagna, incidente bus in Catalogna: 13 vittime, 7 sono italiane

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Tragico bilancio dell'incidente in Catalogna, Spagna, sull'autostrada Valencia-Barclelona, vicino a Tarragona. Sono 13 le vittime, almeno 7 i morti di nazionalità italiana e 34 i feriti. Le vittime italiane sono 7 studentesse tra le 13 del programma Erasmus rimaste uccise. A bordo del bus che tornava dalla grande festa di Valencia, las Fallas c'erano 57 giovani di 19 nazionalità diverse. Le famiglie dei connazionali sono in questi drammatici minuti contattate dall'Unità di crisi del nostro ministero degli Esteri; la Farnesina ha comunicato che per informazioni si può chiamare il numero 06.36225. Sul posto si trova il console generale d'Italia a Barcellona Stefano Nicoletti. Il governo regionale catalano ha decretato due giorni di lutto ufficiale dopo l'incidente. Il presidente catalano Carles Puigdemont ha annullato una visita che aveva in programma in Francia nei prossimi giorni.

A cura di Redazione
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