Le ultime notizie sull'attacco turco in Siria: aumenta la tensione in Medi Oriente mentre continuano i raid turchi in Siria. Nelle zone del conflitto, migliaia di persone sono in fuga. Il ministro degli Esteri Di Maio invita a non accettare i ricatti di Erdogan e ad "agire con una sola voce". E L'Ue valuta eventuali sanzioni.
- Newsweek: "I turchi bombardano per sbaglio forze speciali Usa" 11 Ottobre
- ONU: "Centomila sfollati dall'inizio dell'invasione nel nord della Siria" 11 Ottobre
- I curdi: "A causa della Turchia fuggiti da una prigione cinque miliziani dell'Isis" 11 Ottobre
- Guerra in Siria, l'ambasciatore turco: "Delusi dall'Italia, stiamo difendendo confine Ue" 11 Ottobre
- Francia: "Sul tavolo Ue sanzioni alla Turchia" 11 Ottobre
- Siria, già 60mila sfollati dopo un giorno di guerra con la Turchia 10 Ottobre
- Erdogan: "Uccisi 109 curdi. Se l'UE ci ostacolerà pronti a inviare 3,6 milioni di profughi" 10 Ottobre
- I curdi: "Abbiamo respinto un nuovo attacco di terra turco" 10 Ottobre
Turchia apre inchiesta per "propaganda terrore" verso i critici all'invasione in Siria
All'indomani dell'inizio dell'operazione militare contro le milizie curde nel nord-est della Siria, è scattata in Turchia la repressione interna contro i commenti ostili all'offensiva. La procura della capitale Ankara ha aperto stamani un'inchiesta per "propaganda terroristica" nei confronti dei co-leader del filo-curdo Hdp, terza forza nel Parlamento turco, i deputati Sezai Temelli e Pervin Buldan. Almeno altre 78 persone sono indagate per i loro post sui social media.
Invasione in Siria, i curdi; "Abbiamo ucciso 5 soldati turchi"
"I curdi non hanno aiutato gli americani durante la Seconda Guerra Mondiale. Non ci hanno aiutati in Normandia, per esempio". Sono le parole pronunciate da Donald Trump per giustificare il tradimento del popolo curdo e la decisione di autorizzare l'invasione del nord della Siria da parte dell'esercito turco, un'operazione che – vista la sproporzione delle forze sul campo di battaglia – rischia di trasformarsi in un massacro per i combattenti curdi, da sempre in prima linea nella guerra allo Stato Islamico ma ance modello di progressismo per tutto il medio oriente, e non solo.
Il voltafaccia degli Stati Uniti potrebbe quindi consegnare intere aree del nordest della siria al controllo turco, paese che più volte è stato accusato di essere molto tollerante con i miliziani dell'Isis. "I curdi stanno combattendo per la loro terra", ha dichiarato Trump durante un evento organizzato alla Casa Bianca, aggiungendo che "non ci hanno aiutato durante la Seconda guerra mondiale. Non ci hanno aiutato in Normandia, ad esempio". Il Presidente degli Stati Uniti ha quindi affermato che, come americani, "abbiamo speso un mucchio di soldi per aiutare i curdi in termini di munizioni, in termini di armi, in termini di denaro, in termini di pagamenti". In ogni caso, "detto tutto questo, a noi piacciono i curdi", ma "ci sono diverse fazioni. Avete il Pkk, che è una fazione, e che ha lavorato con noi. Si tratta di un gruppo canaglia, ma ha lavorato con noi. Ma abbiamo speso tantissimo e loro stanno combattendo per la loro terra. Per cui quando dite ‘stanno combattendo per noi', sì. Loro stanno combattendo per la loro terra". La coalizione militare a guida Usa ha sostenuto militarmente e finanziariamente l'Ypg nell'ambito della lotta al sedicente Stato Islamico (Is) in Siria.
Nel frattempo stamattina il ministero della Difesa turco ha annunciato che le forze militari turche "hanno colpito finora 181 postazioni delle organizzazioni terroristiche nel nordest della Siria nel corso dell’Operazione Fonte di pace" iniziata ieri. Poco dopo l’annuncio di Ankara dell’inizio dell’offensiva di terra, il portavoce dell’SDF (le Forze Democratiche Siriane dominate dalle milizie curde YPG) Mustafa Bali ha detto dal canto suo su Twitter che "l’offensiva terrestre delle forze turche è stata respinta dai combattenti dell’SDF a Tal Abyad". Cinque militari turchi sarebbero stati uccisi.