Gli aggiornamenti in diretta sulla situazione in Siria dopo la caduta dell'ex presidente Bashar al Assad, fuggito a Mosca. Nei giorni scorsi residenti e uomini armati hanno fatto irruzione nelle prigioni governative e liberato i detenuti, alcuni dei quali hanno trascorso decenni dietro le sbarre. Tra questi, ci sarebbero anche cittadini statunitensi.
Ieri l'emittente al Jazeera ha detto di aver scoperto una fossa comune, estesa più o meno come un campo di calcio, alla periferia nord-orientale di Damasco, nei pressi del sobborgo di Qutayfa. Secondo le testimonianze, qui sono stati seppelliti migliaia di corpi di persone torturate e uccise nelle prigioni politiche del regime.
Secondo l'agenzia umanitaria delle Nazioni Unite, più di un milione di persone sono sfollate in Siria, da quando i ribelli hanno lanciato l'offensiva il 27 novembre che ha rovesciato Assad. "Al 12 dicembre, 1,1 milioni di persone sono sfollate nel Paese dall'inizio delle ostilità il 27 novembre. La maggior parte sono donne e bambini", ha dichiarato l'Ocha in un comunicato.
Cosa sta accadendo in Siria:
- Cosa succede con la fine di Assad: chi vince e chi perde con la vittoria dei ribelli in Siria
- Chi è Bashar Al Assad, l’ex dittatore della Siria che ha lasciato il suo Paese in macerie
- Perché il caos della Siria e la caduta di Damasco mettono in crisi la Russia di Putin
Usa a Turchia: "Imperativo continuare lotta all'Isis in Siria"
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha affermato che, dopo la caduta di Bashar Al Assad in Siria, sarà "imperativo" continuare l'impegno per combattere contro l'Isis. "Il nostro Paese ha lavorato molto per assicurare l'eliminazione del califfato territoriale dell'Isis, per garantire che quella minaccia non si ripresenti. Ed è imperativo continuare ad impegnarci su questi sforzi", ha detto Blinken durante una conferenza stampa ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato Trt, con l'omologo turco, Hakan Fidan.
Trevis Timmerman, il 29enne prigioniero per mesi in Siria: "Rilascio è stato benedizione"
Il cittadino degli Stati Uniti Travis Timmerman ha definito il suo rilascio da un carcere siriano dopo 7 mesi di detenzione "una benedizione". Lo ha detto ad Associated Press da una stanza d'albergo di Damasco, dove è arrivato nella tarda serata di ieri.
Timmerman, 29 anni, ha detto di essersi recato in Siria per un pellegrinaggio cristiano e di non essere stato maltrattato mentre si trovava a Palestine Branch, una famigerata struttura di detenzione gestita dall'intelligence siriana. Ha raccontato di essere stato liberato “dalle persone che sono entrate nella prigione e hanno buttato giù la porta della mia cella con un martello”.
Nel descrivere la sua liberazione, Timmerman ha spiegato che l'azione fuori dalla sua cella lo ha svegliato. Coloro che sono venuti a liberarlo gli hanno parlato in arabo. Ha raccontato che per un momento è stato preso dal panico, ma si è poi reso conto che alcuni degli spari erano celebrativi e a salve.
È stato rilasciato lunedì mattina insieme a un giovane siriano e a 70 donne, alcuni delle quali avevano con sé i propri figli. Ha trascorso due notti a Damasco, una in un appartamento abbandonato nella città vecchia e l'altra a casa di un nuovo amico. Ha poi iniziato a camminare verso la Giordania, quando una famiglia siriana lo ha trovato ieri a piedi nudi su una strada di campagna.
Gallant, caduta di Assad risultato dell'"effetto domino causato da nostri interventi"
Secondo l'ex capo della Difesa israeliana, Yoav Gallant, è stato l'"effetto domino" degli attacchi israeliani a Gaza e in Libano a rovesciare al-Assad in Siria. In un post sui social media, Gallant ha affermato che la caduta del regime di Assad in Siria è stata il risultato di un "effetto domino" in seguito alla "distruzione" di Hamas a Gaza da parte di Israele, allo "smantellamento" delle capacità di Hezbollah in Libano e agli attacchi che hanno indebolito la difesa aerea e la produzione di missili dell'Iran.
"L'"effetto domino ha portato alla fine alla caduta del regime in Siria", ha scritto l'ex capo della Difesa israeliana, riferendo, inoltre, in modo dettagliato della sua attuale visita negli Stati Uniti, dove ha incontrato il Segretario della Difesa Lloyd Austin.
Nelle discussioni con Austin, Gallant ha affermato che "ho anche sottolineato la significativa, ma limitata finestra di opportunita' che abbiamo di fronte nell'affrontare le ambizioni nucleari dell'Iran. Anche questa finestra è il risultato delle operazioni di Israele nell'ultimo anno". In tutti questi scenari, ha sottolineato Gallant, "la cooperazione in materia di difesa tra Israele e Stati Uniti è stata fondamentale per i nostri risultati nella guerra".
Cina: "Preoccupati dalla situazione in Siria, ora il popolo decida sul suo futuro"
Il ministro degli Esteri cinese ha affermato che il futuro della Siria dovrebbe essere deciso dal suo popolo e ha sollecitato l'avvio, il prima possibile, di un processo politico inclusivo. Wang Yi ha parlato durante un briefing con il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty, giunto in visita a Pechino.
Si è trattato dei primi commenti di Wang sulla Siria dopo la rapida caduta del presidente siriano Bashar Assad avvenuta lo scorso fine settimana. Wang ha detto che la Cina e l'Egitto sono profondamente preoccupati per la situazione siriana e che bisogna impedire ai terroristi e alle forze estremiste di creare il caos nella regione.
Allo stesso modo il titolare degli Esteri di Pechino ha invitato "la comunità internazionale" a "salvaguardare efficacemente la sovranità e l'integrità territoriale della Siria, rispettare le tradizioni etniche e religiose della Siria e lasciare che il popolo siriano prenda le decisioni da solo".
Russia: "Stabiliti i contatti con i ribelli dell Hayat Tahrir al-Sham"
Il vice ministro degli Esteri russo, Mikhail Bogdanov. ha dichiarato che Mosca ha stabilito contatti con "il comitato politico" del gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham (HTS) in Siria e che questi "procedono in una direzione costruttiva": lo riporta l'agenzia Interfax. Bogdanov ha inoltre ribadito che Mosca auspica di mantenere le sue basi militari in Siria. "Le basi rimangono in territorio siriano, dove si trovavano. Non sono state ancora prese altre decisioni", ha affermato.
Al-Jolani alla popolazione siriana: "Celebrate la vittoria della rivoluzione"
Il comandante in capo della nuova amministrazione siriana del dopo-Assad, Ahmed al-Sharaa, nel primo venerdì dopo la caduta del regime ha invitato i siriani a scendere nelle piazze "per celebrare la vittoria della rivoluzione".
In un discorso video diffuso su Telegram, al-Sharaa – noto in passato con il nome di battaglia Abu Mohammed al-Jolani – si è congratulato "con il grande popolo siriano per la vittoria della rivoluzione benedetta", invitando la popolazione "a scendere nelle piazze per esprimere la sua gioia", ma "senza sparare in aria proiettili terrorizzando le persone". "Dopo di ciò – ha aggiunto – andremo a costruire questo Paese".
Nuovi attacchi aerei di Israele in Siria nella notte contro siti militari ex regime
I caccia israeliani hanno lanciato nella notte nuovi attacchi aerei contro siti militari del regime di Bashar al Assad, caduto domenica scorsa per mano delle fazioni armate di opposizione.
Secondo quanto riporta l'Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr), centro di monitoraggio con sede a Londra dotato di un'ampia rete informativa sul territorio, le forze israeliane hanno preso di mira in particolare depositi di armi nell'area della città di Masyaf e nella campagna di Homs, nella zona occidentale della Siria. Inoltre, riferisce Sohr, si sono sentite violente esplosioni nella campagna di Qusayr, al confine siriano-libanese.
Erdogan: "Non abbasseremo mai la guardia contro l'Isis"
"La Turchia non permetterà mai che emerga alcuna debolezza nella lotta contro l'Isis". Lo ha detto ieri il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, al Segretario di Stato americano Antony Blinken, secondo una dichiarazione rilasciata durante la notte dal suo ufficio.
Katz: "Resteremo in zona cuscinetto in Siria tutto l'inverno"
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha ordinato all'esercito di "prepararsi a rimanere" per tutto l'inverno nella zona cuscinetto tra Israele e Siria, sulle alture del Golan, parte delle quali sono state conquistate da Israele nella guerra arabo-israeliana del 1967.
"Alla luce di quanto sta accadendo in Siria, è di fondamentale importanza per la sicurezza mantenere la nostra presenza sulla cima del Monte Hermon, e bisogna fare tutto il possibile per garantire la prontezza dell'esercito sul posto, in modo che i combattenti possano rimanere lì nonostante le difficili condizioni climatiche" durante l'inverno, ha detto Katz.
Guterres: "Preoccupazione per attacchi aerei israeliani in Siria"
Il capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres è profondamente preoccupato ‘per le centinaia di attacchi aerei israeliani' sulla Siria e afferma che c'è "un'urgente necessità di ridurre la violenza su tutti i fronti in tutto il paese", ha detto il suo portavoce. Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan ha difeso i vasti attacchi di Israele contro la Siria, affermando che le forze israeliane stanno cercando di "neutralizzare" potenziali minacce. Così riporta al Jazeera.
Ex capo delle carceri in Siria incriminato negli Usa per tortura
L'ex capo del sistema carcerario siriano, attualmente residente in South Carolina, è stato incriminato a livello federale a Los Angeles per violazioni dei diritti umani e tortura. Lo ha annunciato il Dipartimento di Giustizia americano.
Samir Ousman Alsheikh, 72 anni, dirigeva la famigerata prigione di Adra prima della guerra in Siria. Ora è accusato da Washington di aver provocato personalmente "gravi dolori fisici e mentali" ai detenuti, o di aver dato l'ordine di farlo, si legge in un comunicato stampa.
Il 72enne è accusato anche di aver mandato i detenuti in un'apposita ala del carcere della capitale dove sono stati appesi al soffitto e contemporaneamente picchiati, oppure di averli sottoposti alla "sedia tedesca", che consiste nello squartamento del prigioniero.
Samir Ousman Alsheikh fu anche nominato governatore della provincia di Deir Ezzor nel 2011. Ha chiesto la cittadinanza americana nel 2023 ma lo scorso luglio è stato arrestato a Los Angeles e accusato di aver mentito alle autorità americane sul suo passato al fine di ottenere un permesso di soggiorno.
Governo di transizione: "Collaboriamo con Usa per ricerca reporter Tice"
La nuova leadership siriana ha dichiarato giovedì di essere alla ricerca del giornalista statunitense rapito Austin Tice e di aver ottenuto il rilascio di un altro americano che, a suo dire, era stato trattenuto dal governo deposto. Nel 2022, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha accusato la Siria di aver trattenuto Tice, un fotoreporter freelance detenuto nei pressi di Damasco un decennio prima, e ha chiesto al governo di Bashar al-Assad di rilasciarlo.
Il governo di transizione, che ha preso il timone in Siria dopo la cacciata di Assad domenica, ha affermato che "la ricerca del cittadino americano Austin Tice è in corso". "Confermiamo la nostra disponibilità a collaborare direttamente con l'amministrazione statunitense per cercare i cittadini americani scomparsi con l'ex regime di Assad", ha aggiunto il dipartimento degli affari politici del governo di transizione in una dichiarazione su Telegram.
Negli ultimi giorni, residenti siriani e uomini armati hanno fatto irruzione nelle prigioni governative, liberando i detenuti, alcuni dei quali hanno trascorso decenni dietro le sbarre. La dichiarazione del dipartimento politico aggiunge che un altro cittadino statunitense, Travis Timmerman, "è stato rilasciato e messo in sicurezza".
Oggi videovertice dei leader del G7 sulla situazione in Siria
Cinque giorni dopo la caduta di Assad, i leader dei paesi del G7 si riuniranno oggi in videoconferenza per esaminare la situazione in Siria. I rappresentanti del forum intergovernativo si sono comunque già detti pronti a sostenere la transizione verso un governo "inclusivo e non settario" che rispetti i diritti delle donne e delle "minoranze religiose ed etniche".
Domani sarà invece la Giordania ad ospitare un vertice sulla crisi siriana che riunirà i ministri degli Esteri di diversi paesi occidentali, turchi e arabi. Nella giornata di ieri, in visita in Giordania, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha chiesto "una transizione inclusiva" del potere verso un governo "responsabile e rappresentativo".
Il capo della diplomazia americana "ha ribadito che è importante che tutti gli attori in Siria rispettino i diritti umani, il diritto internazionale umanitario e adottino tutte le misure possibili per proteggere i civili, compresi i membri dei gruppi minoritari", secondo una dichiarazione del portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller. Il segretario di Stato ha poi parlato ad Ankara con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, insistendo sulla "necessità di garantire che la coalizione creata per sconfiggere l'ISIS possa continuare a svolgere la sua missione cruciale".
Onu: "Dopo offensiva ribelli, più di 1 milione di sfollati in Siria"
L'agenzia umanitaria delle Nazioni Unite ha dichiarato che più di un milione di persone, principalmente donne e bambini, sono sfollati in Siria da quando i ribelli hanno lanciato l'offensiva il 27 novembre che ha rovesciato il Presidente Bashar al-Assad. "Al 12 dicembre, 1,1 milioni di persone sono sfollate nel Paese dall'inizio delle ostilità il 27 novembre. La maggior parte sono donne e bambini", ha dichiarato l'ufficio per gli affari umanitari dell'Onu (Ocha) in un comunicato.