Dopo la caduta di Assad, Muhammad al Bashir è il nuovo Premier della Siria, nominato ufficialmente dai ribelli ma solo fino a marzo. "La comunità internazionale non ha più nulla da temere dalla Siria" ha dichiarato il leader di Hayat Tahrir al Sham, Abu Mohammed al Jolani, ma si registrano esecuzioni sommarie dei fedeli di Assad in varie città. L'ayatollah Ali Khamenei: "In Siria è stato il risultato di piani statunitensi e israeliani con un ruolo della Turchia". Intanto i ribelli hanno sottratto ai curdi il controllo di Deir Ezzor, nella Siria orientale, mentre Israele continua a colpire con quasi 500 attacchi aerei in Siria. Netanyahu: “Se tornano legami con Iran risponderemo”. Mosca assicura che Assad è stato trasferito in un luogo sicuro”.
Ultime news dalla Siria:
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- Chi è Bashar Al Assad, l’ex dittatore della Siria che ha lasciato il Paese
- Cosa succederà con la fine di Assad
- Cosa sono le Alture del Golan e perché Israele è entrato in territorio siriano
- Chi sono i jihadisti che hanno preso la Siria
- Come ha fatto Assad a scappare con la sua famiglia: i video dei tunnel
- Perché il caos della Siria mette in crisi la Russia di Putin
Il Qatar riaprirà l'ambasciata a Damasco
Il Qatar ha annunciato l'intenzione di riaprire presto l'ambasciata a Damasco più di un decennio dopo l' assalto dei sostenitori del presidente siriano Bashar al-Assad. Il consigliere del primo ministro e portavoce ufficiale del ministero degli Esteri, il dottor Majed Al-Ansari, afferma che il Qatar "riaprirà presto la sua ambasciata nella sorella Repubblica araba siriana dopo aver completato le disposizioni necessarie". In una dichiarazione alla Qatar News Agency (QNA), il dottor Al-Ansari ha affermato che questo passo "serve a rafforzare le storiche e strette relazioni fraterne tra i due Paesi e i due popoli fratelli". Il portavoce ritiene inoltre che i siriani "non vedono l'ora di costruire il loro Stato sulle fondamenta della giustizia, della pace, della stabilità e della prosperità".
Khamenei: “Teheran aveva avvertito il governo siriano delle minacce”
L'intelligence iraniana ha avvertito il governo siriano delle minacce alla sua stabilità negli ultimi tre mesi, lo ha dichiarato la Guida Suprema iraniana, l'Ayatollah Ali Khamenei, secondo l'agenzia semiufficiale Tasnimnews, aggiungendo che Damasco ha “trascurato il nemico”.
Mosca accusa Israele: "Raid di Tel Aviv non aiutano stabilizzazione in Siria”
Gli attacchi di Israele sulle alture del Golan e nella zona cuscinetto "difficilmente contribuiranno a stabilizzare la situazione in una Siria già destabilizzata", Lo ha detto oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalle agenzie locali. "Noi, ovviamente, monitoriamo attentamente tutto ciò che sta accadendo in Siria e manteniamo i contatti con coloro che attualmente controllano la situazione. Ciò è necessario perché le nostre basi sono lì, le nostre missioni diplomatiche sono lì" ha aggiunto riferendosi al fatto che la Russia ha un'importante base aerea nella provincia di Latakia e una base navale a Tartous, l'unico polo di riparazione e rifornimento russo nel Mediterraneo. "Noi ovviamente vorremmo vedere una rapida stabilizzazione della situazione in Siria, in un modo o nell'altro, per avere successivamente una qualche prospettiva di portare la situazione in una direzione legale" ha aggunto Peskov.
Tregua tra forze filo-curde e filo-turchi nel nord-est della Siria
Dopo intensi scontri degli ultimi giorni, è tregua tra forze filo-curde e filo-turche nel nord-est della Siria. Le forze filo-curde infatti hanno annunciato una tregua sotto l'egida Usa con i combattenti filo-turchi a Manbij, in Siria. Il capo della forza guidata dai curdi, che controlla le fasce del nord-est della Siria, ha annunciato un cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti nell'area a maggioranza araba di Manbij, dove gli scontri con i combattenti sostenuti dalla Turchia hanno ucciso 218 combattenti. "Abbiamo raggiunto un accordo di cessate il fuoco a Manbij tramite la mediazione degli Stati Uniti", ha affermato il comandante delle Forze democratiche siriane (SDF) Mazloum Abdi, aggiungendo che i combattenti del Consiglio militare di Manbij affiliato alle SDF "saranno ritirati dall'area il prima possibile".
Perchè Israele sta bombardando la Siria e cosa sono le Alture del Golan
Dalla scorsa domenica 8 dicembre, dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad in seguito all'avanzata dei ribelli, guidati dagli islamisti di Hayat Tahrir al-Sham (Hts), l'esercito israeliano (Idf) ha colpito le basi dell'esercito siriano. Lo scopo delle operazioni militari, secondo le dichiarazioni ufficiali israeliane, sarebbe di impedire a “forze ostili” di impadronirsi delle armi in dotazione del deposto regime di al-Assad. Perchè Israele sta bombardando la Siria e cosa sono le Alture del Golan.
Appello del Papa per stabilità in Siria: "Religioni possano camminare insieme per il bene del Paese"
Papa Francesco ha invitato la nuova leadership siriana a stabilizzare il Paese e a governarlo in modo da promuovere l'unità nazionale. Bergoglio ha invitato i diversi gruppi religiosi del Paese a “camminare insieme in amicizia e rispetto reciproco per il bene della nazione”. "Seguo quanto sta avvenendo in Siria in questo momento delicato della sua storia, auspico che si raggiunga una soluzione politica che senza conflitti promuova la stabilità e l'unità del Paese. Prego perché il popolo siriano possa vivere pace e sicurezza e le diverse religioni possano camminare insieme per il bene del Paese" ha detto Papa Francesco concludendo l'udienza del mercoledì in Vaticano.
Iran: “Ora ci sarà più violenza nella regione”
"L'estensione della violenza e della morte coprirà l'intera regione più che in passato". Lo ha affermato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, dopo avere detto che gli ultimi sviluppi in Siria, e la successiva caduta dell'ex presidente siriano Bashar Al Assad, sono frutto di un piano degli Stati Uniti e Israele. "Il fronte della resistenza è questo: più spingi, più diventa forte, più ti impegni, più diventa motivato. Più li combatti, più diventa ampio", ha aggiunto Khamenei durante un discorso a Teheran.
Nuovo capo della polizia in Siria: “Ripristineremo la sicurezza”
"Ripristineremo piena sicurezza e ordine", lo ha detto ad Al Jazeera il nuovo capo della polizia in Siria, Fouad al-Shami, ex comandante delle forze dell'opposizione al regime. "I nostri combattenti sono schierati per pattugliare tutta Damasco. Non ci fermeremo finché non saranno ristabiliti la sicurezza e l'ordine completi in ogni parte del paese" ha aggiunto. Nel frattempo a Damasco la vita comincia a tornare alla normalità, banche e negozi hanno riaperto.
“Strutture sanitarie in Siria sull'orlo del collasso”, la denuncia delle ong
L'organizzazione benefica Islamic Relief, con sede nel Regno Unito, afferma che le strutture sanitarie della capitale siriana sono sull'orlo di un "imminente collasso". "La gente è felice e speranzosa, ma ha ancora paura di quello che succederà", ha detto un membro del gruppo presente a Damasco, scrive Al Jazeera. "Ovunque si vada, i servizi governativi di base sono in crisi perché i dipendenti sono fuggiti o hanno abbandonato il loro lavoro. Soprattutto le strutture sanitarie hanno bisogno di un sostegno urgente", ha aggiunto. Nel frattempo, gli ospedali della città nord-occidentale di Idlib sono "pieni di feriti e i medici sono sovraccarichi di lavoro". "Ho visto molti ospedali gravemente danneggiati, soprattutto ad Hama e Damasco", ha aggiunto.
Segretario di Stato Usa in Turchia per discutere di Siria
Il segretario di Stato americano uscente Antony Blinken si recherà venerdì ad Ankara per incontrare il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan lo ha affermato mercoledì un funzionario turco. Secondo quanto riportato dalla Reuters, i due dovrebbero discutere della situazione in Siria. Gli Usa hanno chiesto alla Turchia di mediare con i ribelli.
Oltre 200 morti in scontri tra ribelli sostenuti dalla Turchia e le SDF
L'Osservatorio siriano per i diritti umani con sede nel Regno Unito ha dichiarato che almeno 218 persone sono state uccise in tre giorni di combattimenti tra le forze sostenute dalla Turchia e le SDF a Manbij , a nord-est di Damasco. Mercoledì mattina, il comandante delle SDF Mazloum Abdi ha dichiarato che le SDF e i ribelli sostenuti dalla Turchia avevano raggiunto un accordo di cessate il fuoco a Manbij tramite la mediazione degli Stati Uniti.
L'ayatollah Ali Khamenei: "In Siria è stato il risultato di piani statunitensi e israeliani"
"Quanto accaduto in Siria è stato il risultato di piani statunitensi e israeliani" lo ha detto oggi L'ayatollah Ali Khameneiun in un discorso al Paese. È la prima volta che il leader supremo dell'Iran affronta in pubblico la caduta del regime di Bashar al-Assad in Siria, di cui era un fedele alleato, Secondo Khamenei" Non c'è dubbio che ciò che è accaduto in Siria è il prodotto di un piano congiunto americano-sionista", La massima autorità politica e religiosa dell'Iran ha idictao tra i responsabili anche un paese vicino probabilmente riferendosi alla Turchia.
Israele ha effettuato più di 480 attacchi aerei in Siria
Israele afferma di aver effettuato più di 480 attacchi aerei contro depositi di armi e infrastrutture strategiche in Siria dopo la caduta di Assad. L'IDF ha affermato che l'aeronautica ha condotto attacchi missilistici con velivoli con equipaggio su obiettivi militari siriani, tra cui siti di produzione di armi nelle città di Damasco, Homs, Tartus, Latakia e Palmira. Ha affermato che 130 attacchi sono stati "durante operazioni di terra" e hanno preso di mira depositi di armi, strutture militari, lanciatori di missili e postazioni di tiro.
Ribelli hanno predo il controllo di Deir Ezzor schiacciando le forze curde
I ribelli siriani hanno annunciato di aver conquistato la città di Deir Ezzor, nell'est del Paese, dopo aver combattuto contro forze curde sostenute dagli Usa. Lo rende noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani. "Le nostre forze hanno catturato l'intera città di Deir Ezzor", hanno detto i ribelli in un comunicato. L'Organizzazione ha segnalato che le forze curde si erano ritirate verso le città circostanti, prima della presa del potere da parte dei combattenti arabi locali che si sono uniti alle fila dei ribelli dopo la loro offensiva lampo lanciata il 27 novembre.
Mosca: “Assad trasferito in un luogo sicuro”
Il Cremlino ha trasferito il deposto leder siriano Bashar al-Assad in un luogo sicuro in Russia, lo ha detto il vice ministro degli Esteri di Mosca. In un'intervista alla Nbc News ha affermato che il presidente fuggito da Damasco e rifugiatosi inizialmente nella capitale russa è ora "al sicuro e ciò dimostra che la Russia agisce come richiesto in una situazione così straordinaria". Alla domanda se la Russia avrebbe consegnato Assad per un eventuale processo, Ryabkov ha detto: "La Russia non è parte della convenzione che ha istituito la Corte penale internazionale".
Lunedì il Cremlino ha dichiarato che il presidente Vladimir Putin ha deciso di concedere asilo in Russia ad Assad e alla sua famiglia.
L'Iran avverte: “Terroristi siriani si preparano ad attaccare l’Iraq”
"In questo momento i terroristi si stanno preparando ad attaccare l'Iraq. C'è un campo americano nella Siria settentrionale dove 11.000 membri dell'Isis e le loro famiglie sono stati addestrati negli ultimi quattro anni ed è probabile che nei prossimi mesi attaccheranno Mosul o Tikrit in Iraq". Lo dichiara in un post su X il generale Mohsen Rezai, ex comandante delle guardie della rivoluzione iraniana e attualmente segretario generale del Consiglio per il Discernimento dell'Iran.
Esecuzioni sommarie dei fedeli di Assad in varie città siriane
Dopo la caduta di Assad, la furia dei ribelli si è scatenata contro i fedeli del rais presi casa per casa e uccisi in esecuzioni sommarie. Segnalazioni di linciaggi ed esecuzioni di piazza arrivano da varie regioni della Siria, in particolare nelle zone di Idlib, Latakia, Hama, Homs e Damasco. Si tratta quasi sempre di persone in basso nella scala gerarchica del regime caduto e che quindi non hanno avuto la possibilità di fuggire mentre gli alti gradi si sono dileguati. "Offriremo ricompense a chiunque fornisca informazioni su alti ufficiali dell'esercito e della sicurezza coinvolti in crimini di guerra", è l'annuncio dei ribelli. Mentre il premier incaricato, Muhammad Bashir, ha promesso che il suo nuovo governo "scioglierà i servizi di sicurezza" del dissolto regime.
Il leader dei ribelli Jolani: “Il mondo non ha più nulla da temere dalla Siria”
La comunità internazionale "non ha più nulla da temere dalla Siria dopo il rovesciamento del regime di Bashar al Assad". Lo ha dichiarato a Sky News il leader di Hayat Tahrir al Sham, Abu Mohammed al Jolani, aggiungendo che "i loro timori sono inutili, se Dio viole". "La paura derivava dalla presenza del regime. Il Paese si sta muovendo verso lo sviluppo e la ricostruzione. Sta andando verso la stabilità. La gente è esausta per la guerra. Quindi il Paese non è pronto per un'altra guerra e non ci entrerà" ha aggiunto anche se nel Paese continuano scontri e la situazione appare instabile.