Mentre l'Ue condanna l'azione militare della Turchia “che mina seriamente la stabilità e la sicurezza di tutta la regione", il leader turco Erdogan ha ribadito la volontà di impossessarsi dell'intero confine turco-siriano "da Manbij al confine con l'Iraq". Trump ha annunciato che firmerà un ordine esecutivo "per imporre sanzioni contro dirigenti ed ex dirigenti del governo turco e qualsiasi persona che contribuisca alle azioni destabilizzanti della Turchia nel nordest della Siria".
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Mezzaluna Rossa: "Almeno 60 civili uccisi dai bombardamenti. Sei sono bambini"
Almeno 10 civili sono stati uccisi stamattina nei raid turchi nel nord-est della Siria. Lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Al momento sono in corso violenti combattimenti.
Complessivamente dall'inizio dell'invasione almeno 60 civili sono stati uccisi, tra cui 7 donne e sei minori. A riferirlo la Mezzaluna Rossa curdo-siriana. In un comunicato diffuso dalla stessa organizzazione di soccorso medico della regione autonoma nord-orientale siriana, si fa l'elenco delle 60 persone uccise tra il 9 e l'11 ottobre nelle regioni a ridosso della frontiera turca.
I curdi: "Già quasi 200mila sfollati"
Sarebbero ormai quasi 200mila gli sfollati nel nordest della Siria, dove da quattro giorni vanno avanti le operazioni militari della Turchia e dei ribelli siriani alleati. Come riporta la tv satellitare al-Arabiya, le autorità curde parlano di più di 191mila sfollati. I dati diffusi ieri dalle Nazioni Unite parlavano di circa 100mila persone costrette ad abbandonare le proprie case dall'inizio dell'offensiva.
L'Ong italiana "Un Ponte Per": "La Turchia ha colpito le nostre ambulanze"
Due ambulanze dell'ONG italiana Un Ponte Per sono state bombardate dall'aviazione militare turca. E' accaduto questa mattina, 12 ottobre, tra le sette e le otto: i due veicoli si stavano dirigendo verso i presidi sanitari di emergenza costruiti a sud di Ras Al Ain dall'associazione e dalla Mezzaluna Rossa Curda (KRC). "Due medici della KRC sono stati feriti e le nostre ambulanze sono state danneggiate. Un Ponte Per condanna questo attacco nella maniera più assoluta", ha dichiarato l'ONG in un post su Facebook. L'associazione ha specificato che le ambulanze appartengono anche alla Mezzaluna Rossa.
"Chiediamo con forza che le istituzioni internazionali si adoperino perché il Diritto Umanitario Internazionale e la Convenzione di Ginevra siano rispettate: le strutture mediche, il personale medico-sanitario, gli operatori e le operatrici umanitarie devono essere protette in tempo di guerra, e non possono diventare un target. Così come non possono diventarlo le popolazioni e le infrastrutture civili. Se niente verrà fatto per fermare tutto questo, sarà impossibile sostenere la popolazione e portare l’aiuto umanitario necessario".
Attivisti bloccano voli per la Turchia a Fiumicino in solidarietà con i curdi
Alle 12 una trentina di persone hanno bloccato i check in della Turkish Airlines all'aeroporto di Fiumicino per protestare contro l'offensiva turca di Erdogan nei confronti del popolo curdo. Gli attivisti hanno esposto uno striscione con scritto "Viva la rivoluzione delle donne, fermiamo l'invasione in Rojava" e distribuito volantini alle persone in attesa per imbarcare il proprio bagaglio. "In queste ore la Turchia sta distruggendo un progetto rivoluzionario basato su democrazia radicale, liberazione delle donne ed ecologia – hanno dichiarato gli attivisti – E lo sta facendo con le nostre armi, visto che Erdogan è uno dei principali clienti dell'industria bellica italiana, in dispregio alla no fly zone e a qualsiasi diritto internazionale, sicuro di poter ricattare l'Unione Europea con i milioni di profughi bloccati alle sue porte. Non possiamo rimanere fermi a guardare". Per il momento le forze dell'ordine non sono intervenute.
Turchia: "Ras al-Ayn è caduta". Ma le autorità curde smentiscono: "La città sta resistendo"
La Turchia rivendica "il controllo della zona residenziale di Ras al-Ayn", nel nordest della Siria. La notizia è stata diffusa dall'agenzia ufficiale Anadolu che cita il ministero della Difesa di Ankara in merito agli ultimi sviluppi nel quadro dell'offensiva turca avviata mercoledì scorso contro le forze curde nella regione. "L'Esercito nazionale siriano ha preso il controllo del centro di Ras al-Ayn", scrive anche il quotidiano filogovernativo Sabah. Ras al-Ayn, ricorda la tv curda Rudaw, è una roccaforte dell'alleanza curdo-araba delle Forze democratiche della Siria (Fds). La località si trova nel governatorato siriano di Hasakah, al confine tra Siria e Turchia. Ieri la città era stata già bombardata ieri.
Ma le autorità curde smentiscono l'annuncio del ministero della Difesa turco, e sottolineano che la città non è caduta: "Ras Al-Ain sta ancora resistendo e i combattimenti sono in corso", ha detto un funzionario delle forze democratiche siriane a guida curda. Lo stesso Osservatorio siriano per i diritti umani afferma che la città, principale obiettivo dell'offensiva turca, non e' stata completamente conquistata.
Russia blocca la dichiarazione Usa al Consiglio di sicurezza Onu per fermare l'offensiva turca
La Russia ha bloccato al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite una dichiarazione redatta dagli Stati Uniti che chiedeva di fermare l'operazione militare turca nella Siria nord-orientale, iniziata lo scorso 9 ottobre. La dichiarazione, secondo quanto riferito da fonti diplomatiche citate dall'agenzia di stampa turca ‘Anadolu', esortava la Turchia a terminare l'operazione e ad affrontare la questione curda attraverso canali diplomatici.
Secondo le stesse fonti, anche la Cina si è unita a Mosca nel respingere la dichiarazione, in cui i membri del Consiglio di sicurezza esprimevano "profonda preoccupazione" per il conflitto avviato da Ankara ormai quattro giorni fa, e per le sue implicazioni, comprese le questioni umanitarie e di sicurezza. Con oltre 300 terroristi "neutralizzati", secondo quando ha riferito il governo i Erdogan, e più di 100mila civili in fuga, dopo i raid aerei sulla popolazione curda, la Turchia non è intenzionata a interrompere l'offensiva. L'obiettivo dichiarato dell'operazione è di creare una zona cuscinetto lungo il confine turco dove, secondo Ankara, i rifugiati siriani residenti in Turchia potrebbero tornare.
Intanto proseguono gli scontri: tre civili sono morti nelle ultime ore nel sudest della Turchia a causa dei colpi di mortaio lanciati dalla Siria. L'agenzia ufficiale turca Anadolu riferisce della morte di un uomo a Suruc per le ferite riportate ieri in un attacco che ha fatto anche altri due morti. L'attacco viene attribuito ai "terroristi" delle Ypg, i miliziani curdi siriani delle Unità di protezione del popolo.
Siria, postazione Usa colpita da fuoco turco evacuata nella notte: nessun ferito
Proseguono le tensioni nel Nord della Siria: da quando è iniziata l'offensiva turca contro i curdi si contano almeno 100mila civili in fuga. Stati Uniti ed Europa minacciano adesso sanzioni contro la Turchia. Questa notte una postazione americana del Nord Est della Siria è stata evacuata dopo essere finita sotto il fuoco di artiglieria dei turchi. Il Pentagono ha fatto sapere che le truppe hanno lasciato l'avamposto dopo l'esplosione causata dalle forze di Ankara. L'evacuazione dovrebbe essere temporanea. Non ci sono stati feriti, e le truppe non si sono ritirare da Kobane, dove si trovavano. I turchi, ha riferito sempre il Pentagono, sapevano che nell'area c'erano truppe americane, e ha messo in guardia Erdogan dall'evitare azioni che possano tradursi in una immediata azione di difesa americana.
Secondo il governo di Ankara, sarebbero 342 i "terroristi neutralizzati", da quando è iniziato il conflitto, cioè terroristi uccisi, feriti o costretti alla resa. Secondo curdi 5 miliziani dell'Isis sono fuggiti dopo il raid turco in un carcere.