Mentre l'Ue condanna l'azione militare della Turchia “che mina seriamente la stabilità e la sicurezza di tutta la regione", il leader turco Erdogan ha ribadito la volontà di impossessarsi dell'intero confine turco-siriano "da Manbij al confine con l'Iraq". Trump ha annunciato che firmerà un ordine esecutivo "per imporre sanzioni contro dirigenti ed ex dirigenti del governo turco e qualsiasi persona che contribuisca alle azioni destabilizzanti della Turchia nel nordest della Siria".
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Russia blocca la dichiarazione Usa al Consiglio di sicurezza Onu per fermare l'offensiva turca
La Russia ha bloccato al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite una dichiarazione redatta dagli Stati Uniti che chiedeva di fermare l'operazione militare turca nella Siria nord-orientale, iniziata lo scorso 9 ottobre. La dichiarazione, secondo quanto riferito da fonti diplomatiche citate dall'agenzia di stampa turca ‘Anadolu', esortava la Turchia a terminare l'operazione e ad affrontare la questione curda attraverso canali diplomatici.
Secondo le stesse fonti, anche la Cina si è unita a Mosca nel respingere la dichiarazione, in cui i membri del Consiglio di sicurezza esprimevano "profonda preoccupazione" per il conflitto avviato da Ankara ormai quattro giorni fa, e per le sue implicazioni, comprese le questioni umanitarie e di sicurezza. Con oltre 300 terroristi "neutralizzati", secondo quando ha riferito il governo i Erdogan, e più di 100mila civili in fuga, dopo i raid aerei sulla popolazione curda, la Turchia non è intenzionata a interrompere l'offensiva. L'obiettivo dichiarato dell'operazione è di creare una zona cuscinetto lungo il confine turco dove, secondo Ankara, i rifugiati siriani residenti in Turchia potrebbero tornare.
Intanto proseguono gli scontri: tre civili sono morti nelle ultime ore nel sudest della Turchia a causa dei colpi di mortaio lanciati dalla Siria. L'agenzia ufficiale turca Anadolu riferisce della morte di un uomo a Suruc per le ferite riportate ieri in un attacco che ha fatto anche altri due morti. L'attacco viene attribuito ai "terroristi" delle Ypg, i miliziani curdi siriani delle Unità di protezione del popolo.
Siria, postazione Usa colpita da fuoco turco evacuata nella notte: nessun ferito
Proseguono le tensioni nel Nord della Siria: da quando è iniziata l'offensiva turca contro i curdi si contano almeno 100mila civili in fuga. Stati Uniti ed Europa minacciano adesso sanzioni contro la Turchia. Questa notte una postazione americana del Nord Est della Siria è stata evacuata dopo essere finita sotto il fuoco di artiglieria dei turchi. Il Pentagono ha fatto sapere che le truppe hanno lasciato l'avamposto dopo l'esplosione causata dalle forze di Ankara. L'evacuazione dovrebbe essere temporanea. Non ci sono stati feriti, e le truppe non si sono ritirare da Kobane, dove si trovavano. I turchi, ha riferito sempre il Pentagono, sapevano che nell'area c'erano truppe americane, e ha messo in guardia Erdogan dall'evitare azioni che possano tradursi in una immediata azione di difesa americana.
Secondo il governo di Ankara, sarebbero 342 i "terroristi neutralizzati", da quando è iniziato il conflitto, cioè terroristi uccisi, feriti o costretti alla resa. Secondo curdi 5 miliziani dell'Isis sono fuggiti dopo il raid turco in un carcere.