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L'attacco della Turchia in Siria contro i curdi

Guerra in Siria, Erdogan: “Abbiamo preso mille km quadrati, arriveremo al confine con l’Iraq”

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Mentre l'Ue condanna l'azione militare della Turchia “che mina seriamente la stabilità e la sicurezza di tutta la regione", il leader turco Erdogan ha ribadito la volontà di impossessarsi dell'intero confine turco-siriano "da Manbij al confine con l'Iraq". Trump ha annunciato che firmerà un ordine esecutivo "per imporre sanzioni contro dirigenti ed ex dirigenti del governo turco e qualsiasi persona che contribuisca alle azioni destabilizzanti della Turchia nel nordest della Siria".

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19:44

Accordo tra Assad e i curdi per fermare l'avanzata turca

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L'esercito governativo siriano tenterà di entrare in due località chiave nell'est siriano, ancora controllate dalle forze curde, per respingere l'offensiva turca in corso nell'area. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, che riferisci di un accordo tra i curdi e Bashar Al Assad. L'accordo con Damasco è frutto dell'intermediazione della Russia, intervenuta dopo il ritiro ufficiale delle truppe americane da Kobane. L’esercito siriano dovrebbe entrare nelle città di Kobane e Manbij, attualmente controllate dai curdi finiti sotto l'offensiva militare della Turchia, entro le prossime 48 ore

A cura di Biagio Chiariello
17:58

Raid turco su convoglio di giornalisti stranieri, vittime e feriti

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Uno dei raid turchi che da giorni tempestano il confine siriano dopo l'offensiva ha colpito nelle scorse anche convoglio di reporter e giornalisti stranieri facendo vittime e feriti. Lo riferiscono i media locali  presenti nella zona di Qamishli, spiegando che tra i morti ci sono anche giornalisti. Fonti parlano di almeno un giornalista straniero  ucciso e altri feriti ma altre voci parlano di almeno altri due giornalisti stranieri uccisi. Il gruppo sarebbe stato coinvolto in un bombardamento di artiglieria dell'esercito turco nel nord-est della Siria. I giornalisti coinvolti infatti si trovavano a bordo di un pulmino  non lontano dalla zona del fronte dell'offensiva turca.

In un'altra seri di bombardamenti i turchi hanno colpito persino le basi militari statunitensi tanto da spingere i soldati americani presenti nel nord-est della Siria a ritirarsi dalla loro base vicino alla cittadina di Ayn Arab/Kobane, lungo la frontiera turco-siriana. Intanto nelle stesse ore la Turchia ha fatto sapere di aver preso il controllo della M4, l'autostrada strategica nel nord est della Siria nei pressi della quale sei civili siriani sono stati uccisi a sangue freddo da miliziani filo-turchi compresa l'attivista Hevrin Khalaf.

A cura di Antonio Palma
09:58

Siria, riprende l'offensiva turca: nuovi bombardamenti sui curdi all'alba

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È ripresa all'alba di oggi, domenica 13 ottobre, l'offensiva turca nei territori del Rojava, l'enclave autonoma curda nel nord-est siriano. Lo riferisce al- Arabiya. Secondo fonti curde, quando ormai si è al quinto giorno delle operazioni militari, ci sono stati bombardamenti a Gire Spi e Serekaniye. Ankara, con la sua contestata operazione "Fonte di pace", conquista una città strategica, Ras Al-Ayn e prepara l'offensiva su Tel Abyad. Intanto, dopo l'Olanda, anche la Germania e la Francia, alla vigilia del Consiglio Affari Esteri dell'Ue che dovrà decidere le sanzioni contro la Turchia, hanno sospeso le esportazioni di armi al paese di Erdogan, mentre la Lega Araba ha chiesto alle Nazioni Unite di adottare misure per fermare l'offensiva militare e ritirare "immediatamente" le forze turche dalla Siria.

Salgono intanto anche i bilanci delle vittime tra i civili e tra le forze in campo. È impossibile verificare in maniera indipendente sul terreno le informazioni fornite dai diversi organi di propaganda, ma fonti concordanti parlano di almeno 40 civili siriani uccisi negli ultimi tre giorni.

A cura di Ida Artiaco
22:18

Francia e Germania decidono per lo stop alla vendita di armi alla Turchia

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Parigi ha deciso di sospendere immediatamente l'esportazione di armi verso la Turchia. Lo hanno annunciato il ministro degli Esteri e il ministro della Difesa francesi, Jean-Yves Le Drian e Florence Parly, in una nota congiunta: "In attesa di una cessazione di questa offensiva, la Francia ha deciso di sospendere ogni progetto di esportazione verso la Turchia di materiali bellici suscettibili di essere utilizzati nel quadro dell'offensiva in Siria. Questa decisione ha effetto immediato". I ministri hanno precisato che lunedì prossimo a Lussemburgo il Consiglio Affari Esteri dell'Ue  "sarà l'occasione per coordinare un approccio europeo in questa direzione". Anche Berlino nel pomeriggio ha annunciato che non venderà più armi ad Ankara. 

A cura di Annalisa Girardi
19:47

Osservatorio per diritti umani: "Miliziani filo-turchi giustiziano sei civili siriani"

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A riferirlo è l'osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria. Sei civili siriani sarebbero stati uccisi con raffiche di mitra da miliziani filo-turchi nel nord-est del Paese. I civili, sempre secondo l'Osservatorio, sarebbero stati radunati di fronte a un muro nei pressi del confine fra Siria e Turchia. L'agenzia Ansa specifica che non è stato possibile, al momento, verificare l'accaduto in maniera indipendente.

A cura di Annalisa Girardi
18:39

Le forze curde in Sira accusano gli Stati Uniti di averle abbandonate

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Le forze curde in Siria, al momento sotto attacco turco, hanno chiesto agli Stati Uniti di "assumersi le proprie responsabilità morali" e di "rispettare le promesse prese". In un comunicato stampa, le Forze democratiche siriane hanno puntato il dito contro Washington, accusando gi USA di aver abbandonato l'esercito curdo di fronte all'offensiva turca: "I nostri alleati ci avevano garantito la loro protezione", ma poi "ci hanno abbandonati con la loro ingiusta decisione di ritirare le loro truppe alla frontiera turca".

A cura di Annalisa Girardi
17:25

L'appello delle forze curde agli Stati Uniti: "Aiutateci"

Le forze curde in Siria chiedono agli Stati Uniti di "assumersi le proprie responsabilità morali" e di "rispettare le promesse" dopo aver accusato Washington di averle abbandonate davanti all'offensiva delle truppe turche. "I nostri alleati ci avevano garantito la loro protezione", invece "ci hanno abbandonati con la loro ingiusta decisione di ritirare le loro truppe alla frontiera turca", hanno deplorato le Forze democratiche siriane in un comunicato letto davanti ai giornalisti

A cura di Davide Falcioni
16:34

Lega Araba: "L'aggressione turca è una minaccia alla sicurezza internazionale"

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Anche la Lega Araba si schiera contro l'invasione del nordest della Siria da parte della Turchia: "L'aggressione turca alla Siria costituisce una minaccia diretta per la sicurezza nazionale araba, così come per la pace e la sicurezza internazionali". Lo si afferma nel documento finale di una riunione d'urgenza dei ministri degli Esteri della Lega Araba tenutasi oggi al Cairo. Nel documento si aggiunge che l'attacco è "una violazione flagrante dei principi della Carta delle Nazioni Unite" contro la quale la Siria ha il diritto legittimo di difendersi con ogni mezzo.

I ministri degli Esteri dei Paesi della Lega Araba hanno determinato di assumere "misure urgenti per far fronte all'aggressione turca contro la Siria", comprese la riduzione delle relazioni diplomatiche, la cessazione della cooperazione militare e la revisione delle relazioni economiche.

A cura di Davide Falcioni
15:00

Mezzaluna Rossa: "Almeno 60 civili uccisi dai bombardamenti. Sei sono bambini"

Almeno 10 civili sono stati uccisi stamattina nei raid turchi nel nord-est della Siria. Lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Al momento sono in corso violenti combattimenti.

Complessivamente dall'inizio dell'invasione almeno 60 civili sono stati uccisi, tra cui 7 donne e sei minori. A riferirlo la Mezzaluna Rossa curdo-siriana. In un comunicato diffuso dalla stessa organizzazione di soccorso medico della regione autonoma nord-orientale siriana, si fa l'elenco delle 60 persone uccise tra il 9 e l'11 ottobre nelle regioni a ridosso della frontiera turca.

A cura di Davide Falcioni
13:53

I curdi: "Già quasi 200mila sfollati"

Sarebbero ormai quasi 200mila gli sfollati nel nordest della Siria, dove da quattro giorni vanno avanti le operazioni militari della Turchia e dei ribelli siriani alleati. Come riporta la tv satellitare al-Arabiya, le autorità curde parlano di più di 191mila sfollati. I dati diffusi ieri dalle Nazioni Unite parlavano di circa 100mila persone costrette ad abbandonare le proprie case dall'inizio dell'offensiva.

A cura di Davide Falcioni
13:16

L'Ong italiana "Un Ponte Per": "La Turchia ha colpito le nostre ambulanze"

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Due ambulanze dell'ONG italiana Un Ponte Per sono state bombardate dall'aviazione militare turca. E' accaduto questa mattina, 12 ottobre, tra le sette e le otto: i due veicoli si stavano dirigendo verso i presidi sanitari di emergenza costruiti a sud di Ras Al Ain dall'associazione e dalla Mezzaluna Rossa Curda (KRC). "Due medici della KRC sono stati feriti e le nostre ambulanze sono state danneggiate. Un Ponte Per condanna questo attacco nella maniera più assoluta", ha dichiarato l'ONG in un post su Facebook. L'associazione ha specificato che le ambulanze appartengono anche alla Mezzaluna Rossa.

"Chiediamo con forza che le istituzioni internazionali si adoperino perché il Diritto Umanitario Internazionale e la Convenzione di Ginevra siano rispettate: le strutture mediche, il personale medico-sanitario, gli operatori e le operatrici umanitarie devono essere protette in tempo di guerra, e non possono diventare un target. Così come non possono diventarlo le popolazioni e le infrastrutture civili. Se niente verrà fatto per fermare tutto questo, sarà impossibile sostenere la popolazione e portare l’aiuto umanitario necessario".

A cura di Davide Falcioni
12:44

Attivisti bloccano voli per la Turchia a Fiumicino in solidarietà con i curdi

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Alle 12 una trentina di persone hanno bloccato i check in della Turkish Airlines all'aeroporto di Fiumicino per protestare contro l'offensiva turca di Erdogan nei confronti del popolo curdo. Gli attivisti hanno esposto uno striscione con scritto "Viva la rivoluzione delle donne, fermiamo l'invasione in Rojava" e distribuito volantini alle persone in attesa per imbarcare il proprio bagaglio. "In queste ore la Turchia sta distruggendo un progetto rivoluzionario basato su democrazia radicale, liberazione delle donne ed ecologia – hanno dichiarato gli attivisti – E lo sta facendo con le nostre armi, visto che Erdogan è uno dei principali clienti dell'industria bellica italiana, in dispregio alla no fly zone e a qualsiasi diritto internazionale, sicuro di poter ricattare l'Unione Europea con i milioni di profughi bloccati alle sue porte. Non possiamo rimanere fermi a guardare". Per il momento le forze dell'ordine non sono intervenute.

A cura di Natascia Grbic
12:23

Turchia: "Ras al-Ayn è caduta". Ma le autorità curde smentiscono: "La città sta resistendo"

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La Turchia rivendica "il controllo della zona residenziale di Ras al-Ayn", nel nordest della Siria. La notizia è stata diffusa dall'agenzia ufficiale Anadolu che cita il ministero della Difesa di Ankara in merito agli ultimi sviluppi nel quadro dell'offensiva turca avviata mercoledì scorso contro le forze curde nella regione. "L'Esercito nazionale siriano ha preso il controllo del centro di Ras al-Ayn", scrive anche il quotidiano filogovernativo Sabah. Ras al-Ayn, ricorda la tv curda Rudaw, è una roccaforte dell'alleanza curdo-araba delle Forze democratiche della Siria (Fds). La località si trova nel governatorato siriano di Hasakah, al confine tra Siria e Turchia. Ieri la città era stata già bombardata ieri.

Ma le autorità curde smentiscono l'annuncio del ministero della Difesa turco, e sottolineano che la città non è caduta: "Ras Al-Ain sta ancora resistendo e i combattimenti sono in corso", ha detto un funzionario delle forze democratiche siriane a guida curda. Lo stesso Osservatorio siriano per i diritti umani afferma che la città, principale obiettivo dell'offensiva turca, non e' stata completamente conquistata.

A cura di Annalisa Cangemi
09:41

Russia blocca la dichiarazione Usa al Consiglio di sicurezza Onu per fermare l'offensiva turca

Truppe americane pattuagliano il nord della Siria con l'esercito turco
Truppe americane pattuagliano il nord della Siria con l'esercito turco

La Russia ha bloccato al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite una dichiarazione redatta dagli Stati Uniti che chiedeva di fermare l'operazione militare turca nella Siria nord-orientale, iniziata lo scorso 9 ottobre. La dichiarazione, secondo quanto riferito da fonti diplomatiche citate dall'agenzia di stampa turca ‘Anadolu', esortava la Turchia a terminare l'operazione e ad affrontare la questione curda attraverso canali diplomatici.

Secondo le stesse fonti, anche la Cina si è unita a Mosca nel respingere la dichiarazione, in cui i membri del Consiglio di sicurezza esprimevano "profonda preoccupazione" per il conflitto avviato da Ankara ormai quattro giorni fa, e per le sue implicazioni, comprese le questioni umanitarie e di sicurezza. Con oltre 300 terroristi "neutralizzati", secondo quando ha riferito il governo i Erdogan, e più di 100mila civili in fuga, dopo i raid aerei sulla popolazione curda, la Turchia non è intenzionata a interrompere l'offensiva. L'obiettivo dichiarato dell'operazione è di creare una zona cuscinetto lungo il confine turco dove, secondo Ankara, i rifugiati siriani residenti in Turchia potrebbero tornare.

Intanto proseguono gli scontri: tre civili sono morti nelle ultime ore nel sudest della Turchia a causa dei colpi di mortaio lanciati dalla Siria. L'agenzia ufficiale turca Anadolu riferisce della morte di un uomo a Suruc per le ferite riportate ieri in un attacco che ha fatto anche altri due morti. L'attacco viene attribuito ai "terroristi" delle Ypg, i miliziani curdi siriani delle Unità di protezione del popolo.

A cura di Annalisa Cangemi
08:39

Siria, postazione Usa colpita da fuoco turco evacuata nella notte: nessun ferito

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Proseguono le tensioni nel Nord della Siria: da quando è iniziata l'offensiva turca contro i curdi si contano almeno 100mila civili in fuga. Stati Uniti ed Europa minacciano adesso sanzioni contro la Turchia. Questa notte una postazione americana del Nord Est della Siria è stata evacuata dopo essere finita sotto il fuoco di artiglieria dei turchi. Il Pentagono ha fatto sapere che le truppe hanno lasciato l'avamposto dopo l'esplosione causata dalle forze di Ankara. L'evacuazione dovrebbe essere temporanea. Non ci sono stati feriti, e le truppe non si sono ritirare da Kobane, dove si trovavano. I turchi, ha riferito sempre il Pentagono, sapevano che nell'area c'erano truppe americane, e ha messo in guardia Erdogan dall'evitare azioni che possano tradursi in una immediata azione di difesa americana.

Secondo il governo di Ankara, sarebbero 342 i "terroristi neutralizzati", da quando è iniziato il conflitto, cioè terroristi uccisi, feriti o costretti alla resa. Secondo curdi 5 miliziani dell'Isis sono fuggiti dopo il raid turco in un carcere.

A cura di Annalisa Cangemi
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