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Le reazioni dopo il duro scontro avvenuto nello Studio Ovale della Casa Bianca tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky e gli aggiornamenti sulla guerra in Ucraina. I due presidenti sembrano su opposizioni opposte e stando a un alto funzionario dell’amministrazione Usa, Trump starebbe valutando lo stop agli aiuti militari all'Ucraina. Il leader di Kiev dopo il litigio in diretta tv: "È molto importante che l'Ucraina venga ascoltata". Allontanato dalla Casa Bianca, Zelensky ringrazia gli Usa "ma non pensa di doversi scusare" come invece lo sollecita a fare il segretario di Stato americano Marco Rubio. L'Europa con Zelensky: "La tua dignità onora il coraggio del popolo ucraino. Non sei mai solo", dicono le presidenti della Commissione von der Leyen e del Parlamento Metsola.
Calenda: "Meloni? Atteggiamento da fascio codardo verso Trump. Lasciamo perdere quadrupedi che girano come Salvini"
"La posizione di Giorgia Meloni nei confronti degli Stati Uniti è un pò da ‘italiota'. Questi che devono fare i duri, i tosti, i fasci, parlano di dignità nazionale, poi alla fine finiscono per andare lì, stare zitti, timorosi, dire ‘speriamo che non ci mettano il dazio sul parmigiano reggiano'. È una nuova tipologia del fascio codardo". A dichiararlo Carlo Calenda, leader di Azione, durante un intervento all‘Attimo Fuggente su Giornale Radio. "Ho apprezzato la posizione della Meloni sull'Ucraina, l'ho sostenuta quando l'ha presa, ma questo silenzio, lasciando perdere i quadrupedi che girano tipo Salvini, è ingiustificabile. Ma non perché c'è in ballo l'Ucraina, ma perché c'è in ballo l'Europa, che è molto più rilevante", ha aggiunto.
Il presidente ucraino Zelensky è atterrato a Londra: domani il bilaterale con primo ministro Starmer
Secondo quanto riportato dall'emittente televisiva "Bbc", il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atterrato all'aeroporto di Stansted a Londra. Prima di partecipare a un importante summit sulla difesa che si terrà a Londra, volto a garantire una pace "duratura e applicata" in Ucraina, domani, 2 marzo, Zelensky incontrerà Keir Starmer, il primo ministro britannico.
Marine Le Pen ha definito lo scontro alla Casa Bianca: " Un momento spiacevole, ma non sorprendente"
Marine Le Pen, leader di Rassemblement National, ha definito lo scontro di ieri alla Casa Bianca tra i presidenti Trump e Zelensky un "momento spiacevole", ma ha sottolineato che non si trattava di un evento che l'aveva particolarmente sorpresa. "Non mi sembra nulla di straordinario che due leader di paesi difendano i propri interessi nazionali e la visione che considerano più giusta per il mondo", ha dichiarato questa mattina durante una visita al Salone dell’Agricoltura. “È normale che in politica si verifichino attriti, che le parole escano più forti del previsto, ma ciò di solito avviene dietro le quinte. Ieri, invece, con grande sorpresa di tutti, si è manifestato pubblicamente", ha aggiunto. Esprimendo comprensione per la reazione generale allo scontro avvenuto nello Studio Ovale, Le Pen ha affermato di sperare che "questo momento difficile rappresenti un passo avanti verso la pace", che considera "inevitabile", "mentre alcuni continuano a voler perpetuare la guerra". Dal punto di vista diplomatico, Marine Le Pen ha poi lamentato la mancanza di "una voce forte e indipendente, che dovrebbe essere quella della Francia".
"La Francia è stata esclusa dai colloqui", ha poi denunciato. "Come direbbero i giovani, siamo diventati dei ‘fantasmi' in queste trattative, quando invece il nostro Paese avrebbe potuto dare un contributo positivo". Nonostante ciò, secondo Le Pen, gli Stati Uniti restano alleati della Francia e dell'Europa, e chi sostiene il contrario "non agisce in modo razionale". Infine, la leader di RN ha dichiarato che il ruolo degli europei dovrebbe essere quello di "lavorare per la pace", precisando che, a suo avviso, non esiste una posizione comune europea. "La pace implica il superamento di sofferenze terribili", ha affermato, ribadendo che si opporrà fermamente a qualsiasi posizione guerrafondaia che supporti la continuazione del conflitto: "Se la Commissione europea vuole essere protagonista nel proseguire la guerra, allora questo diventerà un nuovo punto di disaccordo tra noi. Non sarà il primo", ha concluso.
Fratoianni critica Trump e Meloni: "L'Europa deve agire per la pace, non seguire la destra"
Nel suo post su Instagram, Nicola Fratoianni commenta la dura aggressione verbale di Trump e Vance a Zelensky, sottolineando che la guerra in Ucraina ha radici economiche, con il paese che è diventato il terreno di scontro per interessi contrapposti tra le potenze globali. Secondo Fratoianni, questi interessi, ora tentano di conciliare le loro posizioni "sulla pelle dell'Ucraina e contro l'Europa", imponendo una sorta di "strozzinaggio" internazionale. Il deputato italiano critica anche l'atteggiamento di Trump, che non sembra avere una vera strategia per la fine del conflitto, se non la sottomissione dell'Ucraina agli interessi economici degli Stati Uniti e della Russia. A suo avviso, la fine della guerra non può essere ottenuta con il rafforzamento della presenza militare, che alimenta solo i bilanci degli Stati Uniti. Fratoianni suggerisce piuttosto di raffreddare la spesa militare, come risposta alle politiche brutali di Trump, mettendo in discussione gli interessi veri di chi, negli USA, muove i fili. Fratoianni fa poi un appello all'Europa, esortando la comunità europea a entrare in campo seriamente, non con l'uso delle armi, ma per avviare immediatamente un processo di negoziato. Il leader di Sinistra Italiana invita anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a prendere posizione, chiedendo di smettere di accodarsi alle politiche di destra più dure, come quelle di Orban e Trump. Per Fratoianni, è fondamentale che l'Europa fornisca garanzie per il futuro dell'Ucraina, attraverso il dialogo e la diplomazia.
La lettera di Faraone e Borghi (Italia Viva): "Giorgia Meloni venga in Parlamento a riferire sullo scontro alla Casa Bianca"
"Le immagini dello scontro di ieri alla Casa Bianca hanno suscitato angoscia in tutto il mondo, cambiando nei fatti i connotati della politica estera e del quadro internazionale. Un fatto politico di primaria grandezza, che interpella da vicino tutte le coscienze, che provoca inquietudini in ampi settori dell'opinione pubblica e e che esige una riflessione politico-istituzionale nel luogo naturale della nostra democrazia, il Parlamento". Con queste parole, Davide Faraone ed Enrico Borghi, capigruppo di Italia Viva alla Camera e al Senato, hanno indirizzato una lettera ai presidenti di Camera e Senato, Fontana e La Russa. "All'indomani del vertice che si terrà a Londra domani e prima del Consiglio dell'Unione Europa straordinario del 6 marzo sull'Ucraina – aggiungono – è inevitabile e improcrastinabile che la Presidente del Consiglio venga a riferire nelle Aule di Camera e Senato, al fine di svolgere la naturale funzione di indirizzo che la nostra Costituzione attribuisce alle Camere. È in gioco il futuro dell'Unione e la centralità del Parlamento non può essere messa in discussione", si legge nel documento.
"A partire da lunedi la Presidente del Consiglio venga a riferire in Aula nel quadro di un dibattito che si rende di ora in ora sempre più indispensabile", concludono Faraone e Borghi.
Trump potrebbe sospendere anche l'appoggio indiretto all'Ucraina dopo il confronto con Zelensky
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, oltre agli aiuti diretti, potrebbe anche optare per la sospensione dell'assistenza indiretta all'Ucraina, che include la condivisione di informazioni di intelligence. Questa possibilità è stata indicata da un funzionario dell'amministrazione, dopo lo scontro nello Studio Ovale tra Trump e il presidente ucraino Zelensky. A riferirlo è il New York Times. Tra le forme di supporto indiretto, il quotidiano statunitense menziona anche altri tipi di finanziamenti militari, come l'addestramento delle forze armate e dei piloti ucraini, nonché l'utilizzo di una base militare statunitense in Germania, che ospita un call center per la gestione degli aiuti internazionali a Kiev.
Perché Zelensky è rimasto in attesa per circa un'ora dopo il tumultuoso incontro con Trump
Dopo l'intenso confronto nello Studio Ovale con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e i suoi collaboratori, la delegazione ucraina è rimasta in attesa per circa un'ora in una stanza separata. La speranza era quella di poter firmare l'accordo sui minerali rari, il principale obiettivo della visita a Washington, e di cercare di salvare almeno una parte dell'incontro. Era previsto anche un pranzo e una conferenza stampa congiunta. A riportare l'accaduto è Barak Ravid su Axios. Successivamente, il segretario di Stato Marco Rubio e il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz si sono avvicinati alla stanza in cui si trovava Zelensky, chiedendogli di andarsene. Un alto funzionario della Casa Bianca ha spiegato poi anche che l'incontro tumultuoso non era stato pianificato. "L'intenzione iniziale era firmare l'accordo sui minerali, avviare una collaborazione economica e proseguire sulla via della pace", ha dichiarato.
Medvedev: "Putin è il leader del mondo libero"
Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, ha commentato oggi le dichiarazioni dell'alto rappresentante dell'Unione Europea per la politica estera, Kaja Kallas, che aveva sostenuto che il mondo libero necessiti di un nuovo leader. Kallas aveva suggerito che l'UE potesse assumere questo ruolo. In risposta, Medvedev ha affermato: "Il mondo ha bisogno di un leader, e quel leader è Vladimir Putin".
Margelletti (Cesi): "Quanto accaduto alla Casa Bianca era prevedibile"
"Quello che è successo ieri è una cosa che era in qualche maniera prevedibile". Così ha commentato Andrea Margelletti, presidente del Centro Studi Internazionali (Cesi), quanto accaduto alla Casa Bianca tra il presidente ucraino Zelensky e il presidente degli Stati Uniti Trump. L'interesse degli Stati Uniti è la Cina, poiché è l'unica superpotenza globale capace di sfidare gli americani", ha osservato Margelletti, aggiungendo che "dato che gli Stati Uniti sanno che corrono il rischio di un conflitto con la Cina, l'obiettivo strategico americano è separare la Cina dalla Russia. Per farlo, è necessario concedere qualcosa alla Russia: gli hanno dato l'Europa".
Salvini (Lega): "Soldati italiani in Ucraina? No, grazie"
"Dopo tre anni di guerra e centinaia di migliaia di morti, è giunta l'ora della Pace. E se a Bruxelles qualcuno ancora utilizza toni bellicosi, come quasi tutti i ‘giornalisti' italiani (con poche eccezioni meritevoli), l'Italia ha il diritto e il dovere di collaborare, insieme agli Stati Uniti e a tutti coloro che con determinazione e coraggio si sforzano di evitare una Terza Guerra Mondiale, per restituire ai nostri figli un futuro di pace e prosperità".
Queste le parole di Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, che su X, le ha accompagnate a una card del partito con il messaggio: "Soldati italiani in Ucraina? No, grazie".
Bonelli critica Meloni: "Ipocrisia insostenibile, venga in Aula a dire da che parte sta: con Putin-Trump o con l'Europa"
"Di fronte alla scena volgare e violenta messa in atto da Trump, che cerca di dominare il mondo con la sua visione autoritaria, la presidente Meloni non prende posizione e continua a sfuggire alle sue responsabilità. Questa ipocrisia è inaccettabile e insostenibile", ha dichiarato Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e parlamentare di Avs. "Quello che abbiamo visto ieri è una scena modernamente feudale: Trump si comporta come un padrone del mondo, minacciando dazi, l'uso delle armi e perfino l'annessione di territori. È evidente il suo accordo con Putin per spartirsi le risorse naturali dell'Ucraina, trasformando la pace in una mera merce di scambio. Un atteggiamento che si inserisce in una strategia più ampia, mirata a destabilizzare l'ordine internazionale e alimentare i conflitti. Si tratta della mercificazione della pace", ha aggiunto Bonelli.
"Nel contesto attuale, la risposta di Giorgia Meloni sulla necessità di un vertice tra Stati Uniti, Stati europei e alleati sembra solo un tentativo di guadagnare tempo ed evitare una scelta netta: o si sta con Trump, i suoi miliardi e i suoi interessi economici, oppure si difendono la democrazia e l'Europa. L'Europa ha il dovere di rafforzare il proprio ruolo diplomatico e di impegnarsi con determinazione affinché il processo negoziale per la pace in Ucraina prosegua, senza cedere ai diktat di chi vuole riportare il mondo nel caos. Serve un'Europa unita, che diventi un argine sia a Trump che a Putin", ha concluso Bonelli, invitando la presidente del Consiglio a prendere una posizione chiara in Parlamento: "Giorgia Meloni venga in Aula a dire da che parte sta: con Putin e Trump o con l'Europa".
Ambasciatrice ucraina in lacrime durante lo scontro tra Trump e Zelensky
L'ambasciatrice ucraina negli Stati Uniti, Oksana Markarova, è stata immortalata in un video, che ora sta rapidamente circolando sui social, diffuso dalla giornalista di Bloomberg Annmarie Hordern, mentre assisteva visibilmente distrutta allo scontro tra il presidente Trump e quello ucraino Zelensky. Accasciata sulla sedia con il viso tra le mani, come a voler nascondere le lacrime, Markarova ha reagito con angoscia alle dure parole di Trump, che accusava Zelensky di "giocare con la terza guerra mondiale". La minaccia del presidente Usa, "O fai un accordo o noi ci tiriamo fuori", ha amplificato il momento di tensione e sgomento nello Studio Ovale.
Pichetto: " Spero che l'incontro di ieri sia solo un tappa negativa di un percorso"
"Certamente ha lasciato un pò scioccati. Considero e spero sia solo una tappa negativa in un percorso che va portato avanti", a dirlo il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a margine del Forum in Masseria, commentando la rottura tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
Zelensky senza completo alla Casa Bianca, irrita Trump
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, giunto alla Casa Bianca con un abbigliamento meno formale del solito, avrebbe suscitato irritazione nel presidente americano Donald Trump. Secondo fonti citate da Barak Ravid su Axios, l'assenza di un completo da parte di Zelensky sarebbe stata un "piccolo ma non insignificante" fattore di fastidio per Trump. Zelensky, indossando pantaloni e maglia nera con il simbolo nazionale ucraino, ha fatto una scelta che Trump ha poi commentato all'arrivo, per poi tornare sull'argomento durante il teso incontro nello Studio Ovale, chiedendo: "Perché non indossa un completo?"
Zelensky in volo da Washington a Londra per vertice sulla sicurezza
Secondo quanto riportato dal servizio FlightAware, l'aereo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky è decollato dalla base aerea americana di Andrews e si dirige verso Londra, dove atterrerà intorno alle 11 ora locale. Domani, 2 marzo, il presidente ucraino parteciperà a un vertice sulla sicurezza, ospitato dal primo ministro britannico Keir Starmer, per discutere le future garanzie europee a Kiev in caso di cessazione delle ostilità.
Renzi sollecita Meloni a presentarsi in Parlamento: "L'Europa deve svegliarsi e premier non può più sfuggire"
Matteo Renzi, attraverso un post sui social, ha espresso preoccupazione per le immagini dello scontro alla Casa Bianca e ha sottolineato l'urgenza di un cambio di rotta nella politica europea: "La situazione è drammaticamente seria", ha scritto Renzi, esortando l'Europa a risvegliarsi e chiedendo che il governo italiano si presenti immediatamente in Parlamento. "Meloni non può più sfuggire", ha continuato il leader di Italia Viva, invitando la premier a chiarire la posizione dell'Italia sui temi internazionali e a partecipare a un dibattito urgente in aula. Renzi ha concluso sottolineando che l'Occidente ha bisogno di leader coraggiosi e che la premier non può continuare a evitare il confronto parlamentare.
Il Cremlino commenta l'aspetto di Zelensky dopo l'incontro con Trump
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "non aveva un bell'aspetto" durante l'incontro con il presidente statunitense Donald Trump alla Casa Bianca. "Guardandolo, non aveva un bell'aspetto, ma bisogna chiedere a lui', ha aggiunto poi Peskov, rispondendo a una domanda sulla possibilità che Zelensky si fosse sentito messo all'angolo. Il video della dichiarazione è stato condiviso sul canale Telegram di Pavel Zarubin, giornalista del programma "Mosca. Cremlino. Putin" su Rossiya 1.
Incontro al Cremlino tra Putin e alto funzionario nordcoreano: sostegno a Mosca nell'offensiva contro l'Ucraina
Il presidente russo Vladimir Putin ha accolto giovedì scorso al Cremlino Ri Hi Yong, segretario del Comitato centrale del Partito dei Lavoratori di Corea e membro del Politburo della Corea del Nord. La notizia è stata diffusa oggi dall’agenzia di stampa nordcoreana KCNA. L'incontro è avvenuto lo stesso giorno in cui i servizi segreti sudcoreani hanno comunicato che Pyongyang aveva inviato nuove unità militari in Russia per supportare l'impegno bellico di Mosca contro l'Ucraina. Sebbene Seul non abbia specificato il numero delle unità inviate, ha confermato che la Corea del Nord ha spostato nuovamente le proprie truppe sulla linea del fronte nel Kursk, dopo aver ritirato parte delle forze, a causa delle pesanti perdite subite, come riportato da fonti ucraine. Durante il colloquio al Cremlino, Putin ha espresso gratitudine alla Corea del Nord "per il suo sostegno positivo alla Federazione Russa".
Partito Marxista Leninista Italiano (Pmli): "Noi al fianco di Zelensky"
Il Partito Marxista Leninista Italiano (Pmli) afferma che "ora più che mai è fermamente a fianco di Zelensky e della resistenza ucraina, contro il dittatore fascista Trump che vuole imporre all'Ucraina la pace dell’imperialismo americano e dell’imperialismo russo". È quanto emerge da un comunicato che dice: "Trump ha accusato Zelensky di ‘giocare con la terza guerra mondiale', quando in realtà sono l'imperialismo americano e il socialimperialismo cinese che preparano la terza guerra mondiale per il dominio assoluto del mondo".
"Il Pmli – prosegue la nota – chiede al governo italiano di smarcarsi da Trump e di continuare a sostenere l'Ucraina per una pace giusta e durevole, perseguita da Zelensky. Inoltre si augura ardentemente che i sinceri amanti della pace, dell’indipendenza, della sovranità, dell'integrità, della libertà dei Paesi si stringano apertamente e concretamente con l'eroica Resistenza ucraina diretta da Zelensky".
La Russia lancia attacchi mirati contro impianti energetici in Ucraina
La Russia ha lanciato attacchi mirati contro alcuni impianti energetici cruciali per il funzionamento delle industrie del complesso militare-industriale ucraino, nonché contro le infrastrutture degli aeroporti militari. Come riportato dal ministero della Difesa russo: "Le forze aeree operative, i droni d'attacco, le truppe missilistiche e l'artiglieria dei gruppi delle Forze armate russe hanno danneggiato le strutture energetiche che supportavano le imprese del complesso militare-industriale dell'Ucraina, le infrastrutture aeroportuali, i depositi di droni d'attacco, nonché le concentrazioni di soldati e attrezzature delle forze armate ucraine in 136 località". A scriverlo una dichiarazione ripresa da Ria Novosti.
Rubio: "Caduta Kiev in tre giorni era valutazione dell'amministrazione Biden"
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato in un'intervista alla CNN che la previsione sulla caduta di Kiev in tre giorni, senza il sostegno degli Stati Uniti, non era una narrazione russa, ma una valutazione dell'amministrazione Biden all'epoca: "Zelensky ha detto di aver sentito questa versione dai russi, ma non era così. Si trattava della posizione ufficiale degli Stati Uniti. Ricordo chiaramente quando i vertici dell'amministrazione Biden ci informarono che la guerra sarebbe finita in cinque o sei giorni. Quella era la loro valutazione in quel momento", ha affermato Rubio.
L'ambasciata ucraina in Turchia posta la foto di Zelensky sotto l'ombrello di Erdogan
L'ambasciata ucraina in Turchia ha pubblicato sul proprio account ufficiale X una foto del presidente turco Recep Tayyip Erdogan che tiene un ombrello sopra Volodymyr Zelensky, proteggendolo dalla pioggia. L'immagine, scattata il 18 febbraio durante la visita del leader ucraino ad Ankara, è stata condivisa poco dopo l'incontro alla Casa Bianca tra Zelensky, Donald Trump e il suo vice JD Vance. La visita in Turchia era stata programmata negli stessi giorni del summit di Riad, dove Stati Uniti e Russia hanno discusso di possibili soluzioni al conflitto senza coinvolgere Kiev. Erdogan aveva ribadito allora il pieno appoggio all'integrità territoriale ucraina e aveva poi proposto di ospitare un vertice di pace con tutte le parti coinvolte. Un'iniziativa che ora assume un valore ancora più rilevante dopo l'apparente esclusione di Zelensky dalle trattative internazionali.
Primo ministro britannico Starmer sente Trump e Zelensky: "sostegno incrollabile a Kiev"
Nelle ore successive allo scontro tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump e l'omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, alla Casa Bianca, il primo ministro britannico Keir Starmer ha assicurato "un sostegno incrollabile" all'Ucraina.
"Il primo ministro ha parlato stasera sia con il presidente Trump che con il presidente Zelensky. Mantiene un sostegno incrollabile all'Ucraina e sta facendo tutto il possibile per trovare un percorso verso una pace duratura basata sulla sovranità e sulla sicurezza per l'Ucraina", ha dichiarato così un portavoce dell'ufficio di Starmer a Downing Street.
Zelensky il giorno dopo lo scontro con Trump: "È molto importante che l'Ucraina venga ascoltata"
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"Per noi è molto importante che l'Ucraina venga ascoltata e che nessuno la dimentichi, né durante né dopo la guerra. È importante che la gente in Ucraina sappia di non essere sola e che i suoi interessi sono rappresentati in ogni Paese, in ogni angolo del mondo": lo ha detto Volodymyr Zelensky durante un incontro con la comunità ucraina a Washington. Lo riferisce lo stesso capo di Stato su Telegram. "Grazie per il vostro sostegno in questo momento difficile, per tutti i vostri sforzi per l'Ucraina e gli ucraini e per il vostro aiuto, non solo diplomatico e finanziario, ma anche politico e di preghiera", ha aggiunto rivolgendosi ai suoi connazionali.