Scontro treni Puglia, i funerali delle vittime

Mentre ad Andria si dà l'addio a 11 delle 23 vittime dell'incidente ferroviario in Puglia, dal fronte delle indagini si scopre che sono sei gli indagati nell‘inchiesta per disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni personali colpose plurime. Tra loro i vertici di Ferrotramviaria, l'azienda di trasporti che gestisce la tratta ferroviaria, ma anche il capotreno sopravvissuto allo schianto e ferito, Nicola Lorizzo. "È solo un atto dovuto anche in conseguenza del fatto che sono morti alcuni dipendenti dell'azienda", ha detto l'avvocato della società, Michele Laforgia. L'avviso di garanzia ai vertici aziendali infatti sarebbe un atto dovuto per lo svolgimento delle autopsie sui tre ferrovieri morti nello schianto: i macchinisti Pasquale Abbasciano e Luciano Caterin, e il capotreno Albino Di Nicolo.

"Ciao piccola Jole", è la scritta che appare su numerosi palloncini bianchi appesi nel Palasport di Andria dove si stanno celebrano alla presenza del Capo dello Stato le esequie di 13 delle 23 vittime dell'incidente ferroviario avvenuto in Puglia. I palloncini sono dedicati a Jolanda Inchingolo la 25enne vittima del terribile scontro frontale tra due convogli tra le stazioni di Andria e Corato. La ragazza si sarebbe dovuta sposare a settembre e stava andando a Bari proprio per incontrare il suo Marco, il compagno con cui aveva deciso di dividere la vita. Le sue foto sono state incollate sui fili che tengono i palloncini sospesi nel Palasport.

Anche le massime autorità dello stato sono presenti oggi ad Andria per i funerali di 11 delle 23 vittime dello scontro tra treni in Puglia. Il Capo dello Stato prima  della cerimonia religiosa si è fermato per qualche minuto in raccoglimento dinanzi alle bare e poi ha salutato i parenti stringendo loro le mani per un saluto. La stessa cosa aveva fatto prima la Presidente della Camera Laura Boldrini. Al loro fianco nei primi posti si è seduto in rappresentano del governo anche il Ministro dei trasporti Delrio

"Le nostre coscienze sono state addormentate da quelle prassi dell'economia in cui non si pensa alla vita delle persone", così il vescovo di Andria, Luigi Mansi, ha ricordato la strage dei treni in Puglia durante l'omelia per i funerali di 11 delle 23 vittime dell'incidente ferroviario di martedì scorso. "Temiamo che per troppi anni e per tante persone queste terre siano state considerate le periferie dell'Italia, quelle periferie alle quali il nostro Papa Francesco ha fatto tante volte riferimento", ha proseguito il vescovo, aggiungendo: "Speriamo che si sospenda questo fare e che ci si occupi dei diritti di tutte le persone a cominciare dai più deboli e fragili, a cominciare proprio dalle periferie".

Oggi l'Italia intera si stringe intorno ai familiari delle vittime del terribile incidente ferroviario avvenuto il 12 luglio scorso in Puglia. Oggi infatti è la giornata dell'ultimo addio per 13 delle 23 persone scomparse nello scontro frontale tra i due treni della Ferrovia Nord Barese. I familiari infatti hanno dato il via libera alla cerimonia pubblica, mentre i parenti di altre dieci hanno preferito celebrare i funerali in forma privata nei comuni di residenza. I funerali collettivi infatti si tengono ad Andria, nel Palazzetto dello sport allestito appositamente per l'occasione dopo aver ospitato i parenti del vittime nelle ore immediatamente successive alla strage.

Ai funerali partecipano le autorità istituzionali locali e quelle nazionali tra cui i vari sindaci il governatore della Regione, ma anche il Presidente della Camera Laura Boldrini e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Preseti inoltre il ministro dei Trasporti Graziano Delrio in rappresentanza del governo e il capo della polizia Franco Gabrielli.

A dare l'ultimo saluto alle vittime dell'incidente però anche centinaia di persone che fin dal primo mattino si sono affollate davanti al palazzetto nonostante la pioggia battente. La struttura può contenere all'incirca 5 mila persone quindi molti assisteranno ai funerali dall'esterno.  All'interno è stato allestito un semplicissimo altare e le bare sono allineate una a fianco all'altra.