Scontro frontale tra due treni poco dopo le 11 sulla tratta Corato - Andria delle Ferrovie del Nord Barese. I feriti sarebbero circa 50. Appelli per donare sangue: folla negli ospedali. Estratto vivo un bimbo dalle lamiere. Un comando sbagliato o un guasto tecnico le ipotesi sulle cause della sciagura.
- Incidente ferroviario Puglia: cosa sappiamo finora 12 Luglio
- Numero vittime salito a 23 12 Luglio
- La prima vittima accertata: è un poliziotto, riconosciuto dai colleghi in soccorso 12 Luglio
- Sindaco di Corato: "Ipotesi di un comando sbagliato" 12 Luglio
- Morto un altro ferito in ospedale 12 Luglio
Incidente ferroviario Puglia: cosa sappiamo finora
Due treni dalla società Ferrotramviaria che gestisce le Ferrovie del Nord barese si sono scontrati questa mattina lungo la tratta ferroviaria tra Andria e Corato nel territorio del comune barese che è a binario unico. Si è trattato di un impatto frontale a forte velocità che è stato devastante e ha coinvolto le prime due carrozze di entrambi i convogli. Uno scenario apocalittico si è presentato davanti agli occhi dei primi soccorsi giunti sul posto, la campagna circostante era piena di lamiere e rottami delle prime carrozze dei treni che si sono letteralmente disintegrate e decine di persone chiedevano aiuto in una pozza di sangue.
Al momento il bilancio del tragico incidente parla di 25 morti e 50 feriti, alcuni di questi ultimi sono ricoverati in gravissime condizioni in ospedale e il bilancio potrebbe aggravarsi ulteriormente.
Sul caso sono state aperte tre inchieste: una della magistratura, una del Ministero dei trasporti e una interna all'azienda di trasporto. La Procura di Trani ipotizza il reato di omicidio colposo plurimo
Sui motivi del disastro al vaglio degli inquirenti un errore umano o un guasto al sistema che regola le coincidenze e gli scambi sui binari, anche se sulla dinamica dell'incidente resta molto da accertare. Per i colleghi dei macchinisti non può essere un errore unano singolo visto che il via libera deve arrivare dalla stazione e serve l'ok di tre persone.
I soccorritori sono ancora al lavoro sul posto e hanno allestito un centro di prima assistenza nell'area circostante. Dagli ospedali invece è arrivata la richiesta alla popolazine locale di donare sangue per i tanti feriti che sono ricoverati e decine di perosne sono accorse nei centri di raccolta sangue
Ritrovata una scatola nera, distrutta nell'impatto l'altra
La Polfer di Bari ha estratto intatta la scatola nera del treno proveniente da Bari coinvolto nella strage di Andria. L'oggetto è considerato dagli investigatori di primaria importanza per lo sviluppo delle indagini. Dalla scatola nera, infatti, sarà possibile risalire alla velocità cui andava il treno e ricostruirne tutti i movimenti prima del tragico impatto. Sembra, invece, sia andata distrutta la scatola nera del convoglio proveniente da Barletta di cui – si apprende dalla Polfer – sarebbero stati ritrovati solo pochi brandelli.
Un macchinista ritrovato vivo, ma gravemente ferito. L'altro morto
Sarebbe vivo, anche se gravemente ferito, uno dei due macchinisti dei treni che si sono scontrati oggi in Puglia. Lo si apprende da fonti degli inquirenti, che confermano invece che l'altro macchinista sarebbe morto nell'impatto. A lui, infatti, apparterrebbero alcuni resti umani – in particolare una gamba e una mano – recuperati tra le lamiere della locomotrice del convoglio proveniente da Bari. Non si conosce, invece, la sorte dei due capotreni: non si sa, infatti, in quale carrozza si trovassero al momento dell'impatto.
Intanto sale ancora il numero delle vittime dello scontro fra due treni avvenuto tra Corato e Andria: sono 27 finora quelle accertate. Ad aggiornare la tragica lista dei morti è sempre il coordinamento dei soccorsi, in contatto con la Asl Bt. Il numero delle vittime è ulteriormente aumentato dopo che i soccorritori sono riusciti a staccare le lamiere dei due convogli coinvolti nello scontro.
Il bilancio è di 26 morti
Sale a ventisei morti il numero dei morti dello scontro tra due treni questa mattina in Puglia. Un bilancio destinato probabilmente a crescere ancora. A quanto si apprende, la ventiseiesima vittima sarebbe il macchinista finora risultato disperso. Il corpo sarebbe stato estratto dalle lamiere. Le salme in custodia presso l’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari sono al momento 24, ma le vittime accertate sono in totale 26.
Renzi in Prefettura a Bari: "Non lasceremo da soli la Puglia e i pugliesi"
Dopo un sopralluogo sul luogo della tragedia, il presidente del Consiglio Matteo Renzi si è diretto a Bari, per presiedere una riunione del Centro Coordinamento Soccorsi (CCS), attivato gia' nelle ore successive alla tragedia. Alla riunione partecipano, tra gli altri, anche il ministro dei Trasporti Graziano Del Rio, Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione Civile, i prefetti di Bari, Barletta, Andria, Trani, e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, insieme al vicepresidente Antonio Nunziante, e ai i vertici delle forze dell'ordine di Bari e della Bat.
"Siamo qui per dare un abbraccio al popolo della Puglia, al governo della Regione, ai sindaci che sono in prima linea, e per dire che non lasceremo la Puglia e i pugliesi da soli, saremo al loro fianco in questo momento di grande disperazione", ha detto Renzi al termine della riunione.
Procura: "Non conosciamo numero dei passeggeri, non siamo certi su bilancio"
"Non conosciamo il numero dei passeggeri perché non è un aereo e non abbiamo una lista. Non siamo quindi attualmente certi sul bilancio definitivo della tragedia". Lo ha precisato il procuratore aggiunto di Trani, Francesco Giannella, che dirige l'inchiesta sul disastro ferroviario avvenuto questa mattina in Puglia. Sulle cause "apparentemente abbiamo le idee chiare; questo significa che lavoriamo sull'errore umano o su quello che lo ha determinato o semplicemente sulle istruzioni che sono state date al personale", ha aggiunto Giannella.
Sale a 25 il bilancio delle vittime
Sale ancora il numero delle vittime dell'incidente ferroviario di questa mattina, fra Corato e Andria. Il bilancio è salito a venticinque morti. Restano una cinquantina i feriti. Non sono, dunque, state estratte altre persone vive da quello che resta dei due treni.
Dg Ferrotramvia: "Uno dei due treni non doveva essere lì"
"Uno dei due treni è di troppo, quale lo chiarirà l'inchiesta", che sarà "amministrativa, già avviata e faremo le nostre valutazioni. Uno dei treni non doveva esserci". L'ha dettoil direttore generale di Ferrotramviaria, l'ingegner Massimo Nitti, giunto sul luogo dell'incidente ferroviario avvenuto questa mattina in Puglia. Il dg ha annunciato che "sono stati avviati interrogatori preliminari del personale" e acquisiti "i tracciati degli apparati centrali, sono stati ritirati i registri dei fonogrammi delle due stazioni e le registrazioni delle telefonate del personale coinvolto". Poi, ha aggiunto, "metteremo le cose in fila per capire cosa non è andato e perché entrambi i treni sono partiti". Indicazioni arriveranno "anche dalle scatole nere dei due convogli per capire a che velocità viaggiassero e se sia stata tentata una frenata". Nitti ha precisato che "si tratta di convogli modernissimi, uno del 2005 e l'altro del 2009, dotati di sistemi frenanti efficienti. La sfortuna ulteriore è stata che lo scontro è avvenuto in curva, quindi nessuno dei due macchinisti è riuscito ad attivare in tempo il sistema frenante. Se fosse avvenuto anche 200 metri più in là avrebbero fatto in tempo a frenare".
Papa Francesco: "Partecipo al dolore che ha colpito tante famiglie"
Papa Francesco ha voluto esprimere la sua "sentita e cordiale partecipazione al dolore che colpisce tante famiglie", coinvolte nell'incidente ferroviario avvenuto questa mattina in Puglia. Il messaggio è contenuto in un telegramma inviato a nome del Pontefice dal cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, al vescovo di Bari, monsignor Francesco Cacucci. Bergoglio ha assicurato "fervide preghiere di suffragio per quanti sono tragicamente morti" e, ha invocato dal "Signore per i feriti una pronta guarigione".
Rinviati a domani mattina i riconoscimenti delle vittime dell'incidente
Rinviati a domani mattina i riconoscimenti delle vittime dell'incidente ferroviario avvenuto questa mattina tra Andria e Corato. A riferire la notizia è stato il direttore del Policlinico di Bari, Vitangelo Dattoli. All'obitorio della struttura, ha precisato, sono state portate "finora 22 salme per gli accertamenti legali". Tutte le salme dell'incidente verranno trasportate lì. "I parenti – ha aggiunto Dattoli – sono già qui e sono stati accolti nell'anfiteatro dell'istituto di Medicina legale, dove facciamo in modo stiano in condizioni confortevoli".
Stop al recupero con la gru, si tenterà di spostare i treni con un carrello
I lavori di recupero delle lamiere dei treni con la gru sono stati sospesi. Adesso si tenterà di spostare i due convogli con un carrello ferroviario. I giornalisti che stazionavano a un centinaio di metri dal luogo dello scontro sono stati allontanati, per consentire a un mezzo cingolato di aprirsi la strada fra gli ulivi e trainare sin sui binari il carrello.
Numero vittime salito a 23
Purtroppo è salito a 23 il numero delle vittime dello scontro fra i due treni che questa mattina viaggiavano lungo la linea ferroviaria fra Corato e Andria, in Puglia. I corpi senza vita estratti dalle lamiere dei due convogli sono 19, 4 invece le persone decedute successivamente negli ospedali della provincia. Circa una sessantina i feriti: 35 ricoverati nell’ospedale di Andria, altri tra Barletta, Bisceglie e il policlinico di Bari, dodici trattati invece nel centro di primo soccorso allestito sul luogo dell’incidente.
La magistratura indaga per omicidio colposo plurimo e disastro
Omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario, è questo il reato ipotizzato dalla Procura della Repubblica di Trani che ha aperto un fascicolo sul disastro ferroviario avvenuto questa mattina in Puglia per accertare dinamica dei fatti e responsabilità dell'accaduto. Al momento l'indagine è solo nelle fasi preliminari e per questo il fascicolo di inchiesta è stato aperto a carico di ignoti. L'indagine è coordinata dal sostituto procuratore Francesco Giannella che ha incaricato la polizia ferroviaria per gli accertamenti. Sul posto anche il personale della polizia ferroviaria esperto in disastri ferroviari appartenente al Noif (Nucleo operativo incidenti ferroviari) a disposizione della procura.
La prima vittima accertata: è un poliziotto, riconosciuto dai colleghi in soccorso
Tra le vittime del tragico scontro fra treni avvenuto questa mattina in Puglia c'è anche un funzionario di polizia che si trovava su uno dei treni come passeggero. Si tratta del 53enne Fulvio Schinzari, che aveva ricoperto l'incarico di commissario a Canosa di Puglia e Trani. Il corpo dell'uomo è stato riconosciuto da un collega poliziotto che stava lavorando ai soccorsi. A differenza di quanto si era appreso in un primo momento, le fonti del Dipartimento di pubblica sicurezza hanno fatto sapere che con lui non c'era una delle sue figlie.
Uno dei macchinisti è morto, l'altro è sopravvissuto
Tra le vittime dell'incidente ferroviario in Puglia c'è anche uno dei macchinisti dei due convogli, mentre l'altro è sopravvissuto allo schianto e, dopo essere stato estratto vivo dalle lamiere dai vigili dle fuoco, ora è ricoverato in condizioni gravissime in ospedale. Lo rende noto la stessa società dei due lavoratori, la Ferrotramviaria che gestisce la linea dove è avvenuto l'incidente.
Ospedale di Barletta, arrivo in massa di persone che vogliono donare il sangue
"Al momento la situazione è tranquilla: i pazienti non sono in immediato pericolo di vita. Abbiamo sei persone ricoverate mentre altre due, con fratture cervicali, dovranno essere trasferite per essere operate". Lo dice un medico chirurgo in servizio nell'ospedale di Barletta, dove sono anche arrivati i parenti dei feriti. "Li abbiamo sistemati tutti insieme – spiega – e con loro adesso ci sono gli psicologi". Il medico precisa che arrivano soprattutto "giovani pazienti donne" e sottolinea poi che moltissime persone hanno risposto alla richiesta di donare sangue in ospedale, creando anche qualche problema organizzativo. "Sono arrivate in massa persone che volevano donare sangue – riferisce – i centralini sono stati intasati e ci sono almeno 100 persone in fila al pronto soccorso pronte a dare aiuto".
Vittime non ancora identificate, numeri di emergenza per i familiari
Molte delle vittime del terribile incidente ferroviario in Puglia ancora non sono state identificate con certezza e sono ore di apprensione per molti familiari che avevano persone care che viaggiavano sui due convogli che si sono scontrati. Per questo l'Asl della provincia di Bari ha diffuso alcuni numeri a cui è possibile rivolgersi per sapere eventuali notizie di feriti. Dalla direzione generale si raccomanda però di utilizzare questi numeri solo in caso di necessità. Sono 0883-299411, 299416, 299750,
Sindaco di Corato: "Ipotesi di un comando sbagliato"
"Probabilmente è stato un mancato rispetto di un segnale o un comando sbagliato" alla base del tragico incidente ferroviario avvenuto questa mattina nel Barese. Lo ha dichiarato il sindaco di Corato Massimo Mazzilli, intervenuto sul posto poco dopo l'impatto. Il Primo cittadino ha ricordato che sul tratto non vi erano lavori in corso che invece ci sono nel tratto successivo per il raddoppio della linea. Secondo il sindaco la tragedia poteva essere ancora peggiore se le scuole fossero state aperte e se l'incidente fosse avvenuto in un orario di ancora maggiore affluenza di passeggeri. "Maggiori chiarimenti arriveranno dopo dal gestore della linea ferroviaria", ha sottolineato il primo cittadino raccontando di una scena atroce. "È stato un impatto violentissimo che ha scaraventato rottami i tutta la campagna circostante" ha rivelato Mazzilli, ribadendo: "È un disastro"
Familiari delle vittime e bare sul luogo dell'incidente
Insieme ai soccorritori e alle istituzioni sul luogo del disastro ferroviario stanno cominciando ad arrivare numerosi familiari dei passeggeri rimasti coinvolti nel terribile incidente avvenuto fra Corato e Andria. Molti parenti accorsi sul posto vengono trattenuti dai soccorritori e aiutati da personale medico. La Protezione civile della provincia di Bat rende noto che presso il palazzetto dello sport in viale Germania ad Andria è allestito un centro di accoglienza per parenti delle vittime e un centro di informazione per il ricongiungimento familiare dei passeggeri. Il numero presso cui è possibile contattare i responsabili della struttura è 331.171.31.03. Purtroppo sul luogo intanto stanno arrivando anche le prime bare per portare via le salme
Morto un altro ferito in ospedale
Purtroppo è deceduto poco fa un altro dei feriti coinvolti nell'incidente ferroviario in Puglia e ricoverato presso l’ospedale “Bonomo” di Andria. Poco prima era morto un altro ferito ricoverato invece a Barletta. Le vittime accertate a questo punto sono 15 anche se le autorità focali parlano ormai di venti morti oltre ad altri numerosi feriti gravi. A questo proposito anche la Croce Rossa pugliese ha invitato la popolazione vicina alle zone dell'incidente ferroviario a donare sangue presso gli Ospedali di Andria, Trani Molfetta e Barletta dove stanno giungendo i numerosi feriti.
Tre inchieste sulla tragedia
Sono tre le inchieste sulla tragedia avvenuta oggi in Puglia: una da parte della Procura della Repubblica di Trani affidata al sostituto procuratore Francesco Giannella, una interna di Ferrotramviaria che gestisce la linea e una del ministero dei Trasporti. "Non si sa ancora nulla sulle cause dell'incidente, è ancora presto. Abbiamo aperto un'inchiesta interna, oltre a quella della magistratura" hanno spiegato dalla Ferrotramviaria, la società che gestisce i treni coinvolti nello schianto in Puglia. "Gestiamo 196 treni al giorno, non era mai successo nulla di simile. Ci sono tutti i tecnici sul posto e ora la priorità da gestire è anche il grosso flusso di pendolari che ogni giorno viaggia su questa tratta e che dovrà essere trasportato con autobus" ha sottolineato il portavoce dell'azienda. Intanto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ha inviato due ispettori ministeriali sul luogo dell'incidente ferroviario e si sta recando sul posto. Al momento le ipotesi sono di un errore umano o di un malfunzionamento degli scambi che sul tratto sono gestiti da un computer in maniera automatica.
Si aggrava il bilancio, almeno 20 morti
Come si temeva si aggrava di ora in ora il bilancio del vittime dello scontro tra i due treni in Puglia. Secondo il Presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, Francesco Carlo Spina, interpellato da skytg24, sarebbero almeno 20 i morti.Secondo la stessa fonte diversi feriti versano in "gravissime condizioni". Alle vittime accertate sul posto intanto purtroppo si è aggiunto anche uno dei feriti trasportati in elicottero all'ospedale di Barletta, morto poco fa. Secondo fonti mediche, 18 dei 22 feriti ricoverati all'ospedale di Andria invece versano in gravi condizioni. Altre dieci persone invece sono ricoverate a Bisceglie.
Appello a donare sangue negli ospedali della zona
Tutti gli ospedali della zona dove è avvenuto il tragico incidente ferroviario di oggi in Puglia hanno invitato la popolazione locale a donare il sangue in questo momento drammatico in cui ci sono decine di feriti. L'Avis di Corato ha annunciato che il Centro Trasfusionale di Andria effettuerà una raccolta straordinaria di sangue questo pomeriggio. In particolare servono donatori del gruppo 0 positivo. Chi può donare il sangue deve recarsi presso l'Ospedale di Andria dove son arrivati la gran parte dei feriti
Almeno venti i feriti all’ospedale di Andria, molti gravi
Sono almeno 20 i feriti trasportati e ricoverati all’ospedale di Andria dopo essere stati coinvolti nel tragico incidente ferroviario di oggi in Puglia. Di questi 10 sarebbero in gravi condizioni, mentre gli altri non sembrano in pericolo di vita. Almeno tre feriti, invece, sono stati trasportati in elicottero all'ospedale di Barletta, dove son stati ricoverati in prognosi riservata.
Sindaco Corato: "Disastro, come fosse caduto un aereo"
"È un disastro come se fosse caduto un aereo" così il sindaco di Corato, comune dove è avvenuto il tragico incidente ferroviario di oggi in Puglia ha descritto il luogo dove è avvenuto lo scontro frontale tra i due convogli. "I soccorsi e la protezione civile sono tutti sul posto, purtroppo ci sono vittime!" ha spiegato il primo cittadino Massimo Mazzilli, pubblicando alcune foto dell'incidente sul suo profilo facebook. "Lo scontro tra i due treni è avvenuto in un tratto su binario unico. Si tratta di una linea frequentata in genere da studenti e lavoratori" ha dichiarato invece il sindaco di Andria Nicola Giorgino.
“Servono medici e infermieri”: l’appello dilaga sui social, ma non è vero
“Servono medici e infermieri accorrete", il messaggio rilanciato sui social nelle ore immediatamente successive al tragico incidente ferroviario e che sta ancora circolando in realtà non è vero. Sul luogo dello schianto frontale tra i due treni infatti ci sono medici e soccorritori a sufficienza e nessuna autorità ha lanciato l'allarme. L'allerta fatta scattare da qualcuno e rilanciata spesso in buona fede da tanti altri che hanno cercato a loro modo di dare una mano nei primi drammatici momenti della notizia.
A bordo molti studenti universitari e pendolari
A bordo dei treni coinvolti nel tragico incidente di oggi in Puglia molti studenti universitari e pendolari che ogni giorno percorrono la tratta tra le città della zona. Drammatiche le testimonianze di chi è arrivato sul posto con i vagoni letteralmente sbriciolati nell'impatto e i pezzi di lamiere volati per decine di metri nella campagna ai lati dei binari. Uno dei treni ha soltanto due vagoni rimasti pressoché intatti, l'altro solo l'ultimo, quello di coda.
Protezione civile : "Numero morti destinato a salire"
Il numero dei morti dell'incidente ferroviario in Puglia è destinato a salire. Lo ha confermato il vicepresidente della Regione Puglia con delega alla Protezione civile, Antonio Nunziante. "La situazione è drammatica, il numero di morti finora accertati è dieci ma siamo in grosso difetto", ha spiegato Nunziante che si trova sul posto. "Sono qui con il presidente Emiliano e stiamo aspettando l'arrivo del ministro Delrio" ha sottolineato Nunziante, concludendo: "Per fortuna la macchina dei soccorsi sta funzionando molto bene".