I primi risultati delle Elezioni americane tra Trump e Biden di mercoledì 4 novembre

Joe Biden ha un vantaggio di 93mila voti in Arizona, un vantaggio ampio che ha spinto già la notte scorsa Fox News a dichiararlo vincitore nello stato, provocando l'ira di Donald Trump. Ma la Cnn, che con grande cautela continua a considerare l'Arizona in bilico, riporta che ci sono ancora tre le 615mila e le 635mila schede da scrutinare. Circa due terzi di queste schede vengono dalla Maricopa County, dove si trova Phoenix, distretto in cui Trump ha vinto quattro anni fa – come vinse in tutto lo stato – ma ora Biden è in testa di 99mila voti. Le autorità della contea hanno fatto sapere che faranno sapere nelle prossime ore, quando saranno le 3 del mattino in Italia, i primi dati su queste schede, che sono oltre 400mila, e poi quelli di un secondo gruppo di schede alle quando saranno le 6.30 di domani mattina in Italia. Con gli 11 voti elettorali dell'Arizona ed i 6 del Nevada, dove Biden è anche in testa, il candidato democratico potrebbe arrivare ai 270 voti elettorali necessari a vincere la Casa Bianca.

Un altro tweet ‘segnalato' per Donald Trump. Twitter ha precisato che "le fonti ufficiali non hanno ancora ‘chiamato' la vittoria negli stati indicati dal presidente nel tweet in cui rivendica la vittoria in Pennsylvania, Georgia, North Carolina e Michigan. Quest'ultimo stato, tra l'altro, è stato assegnato a Joe Biden, secondo le proiezioni della Cnn.

Mancano sei stati all'appello per chiudere le elezioni presidenziali USA 2020. Si tratta di Alaska, Arizona, Georgia, Carolina del Nord, Nevada e Pennsylvania, dove si sta continuano con lo spoglio delle schede. Arrivati a questo punto, con Biden a quota 253 grandi elettori dopo la vittoria in Michigan e Wisconsin e Trump a 213, al candidato democratico basta vincere in Arizona e Nevada per arrivare a conquistare la Casa Bianca.

Joe Biden è a un passo dai 270 grandi elettori necessari per conquistare la Casa Bianca. Dopo la vittoria di Michigan e Wisconsin al candidato democratico basta vincere uno tra il Nevada, dove è in vantaggio, o degli stati chiave della Georgia, della North Carolina o della Pennsylvania dove è invece in vantaggio Donald Trump.

Caos a Detroit, in Michigan, dove decine di sostenitori di Donald Trump si sono riversati in un centro elettorale dove si sta procedendo allo spoglio dei voti, chiedendo a gran voce di fermarsi.

"E' frode. Stanno facendo scempio del processo elettorale in questo paese". Lo ha detto Eric Trump, figlio di Donald Trump, parlando a Philadelphia per un aggiornamento insieme con Rudy Giuliani sullo stato delle cause legali lanciate contro il conteggio dei voti in alcuni stati, e puntando quindi il dito contro il campo democratico "L'unico modo che hanno i democratici per vincere la Pennsylvania – ha sottolineato – è con la frode", annunciando ricorso contro il conteggio delle schede anche dopo l'Election Day, come stabilito dalla Corte Suprema del Keystone State. "Mio padre è avanti di mezzo milione di voti con l'86% delle schede scrutinate", ha affermato Eric Trump, "questa è corruzione".

"Non dico che abbiamo vinto ma penso che vinceremo". Così Joe Biden, parlando a Wilmington, nel Delaware, all'indomani dell'Election Day, ha sottolineato che è il popolo americano a decidere l'elezione. "Non è la mia vittoria: è una vittoria per il popolo americano e la democrazia", ha sottolineato lo sfidante democratico respingendo le accuse di brogli avanzate da Donald Trump. "Ieri è stato provato ancora una volta che la democrazia è il cuore di questa nazione. Anche in tempo di pandemia ha votato un numero di americani senza precedenti", ha aggiunto il candidato democratico. E ancora: "Se mai se ne sia dubitato, non si abbiano più dubbi: qui il potere è nelle mani del popolo ed è il popolo che determina chi è il presidente degli Stati. E' chiaro che vinceremo abbastanza stati peer ottenere i 270 voti elettorali per vincere": lo ha detto Joe Biden. "Non sono qui per dichiarare che abbiamo vinto ma per dirvi che quando il conteggio sarà finito riteniamo che saremo noi i vincitori".

Joe Biden ha vinto in Michigan, secondo le proiezioni di Cnn. Si tratta di uno degli stati chiave più decisivi per la vittoria finale, insieme al Wisconsin, dove pure è stato dato vincitore. Il numero dei grandi elettori a sostegno del candidato democratico sale a 253, mentre Trump è fermo a 213.

La campagna di Donald Trump dichiara la vittoria in Pennsylvania, uno degli stati chiave dal quale non è ancora emerso un vincitore e dove è ancora in corso lo scrutinio. Tuttavia, nessuno dei network a stelle e strisce ha confermato la notizia.

Dopo il Michigan, la campagna di Donald Trump ha annunciato di aver presentato ricorso chiedendo la sospensione del conteggio dei voti in Pennsylvania. Nello Stato in bilico, Trump è in leggero vantaggio sullo sfidante Joe Biden, ma mancano ancora molte schede da scrutinare. Le azioni legali in Pennsylvania "puntano ad assicurare l'integrità delle elezioni" nello stato, afferma la campagna del presidente precisando che "con queste azioni Trump sta dicendo a tutti gli americani che farà il possibile per assicurare l'integrità di questa elezione per il bene del paese".

Trump ha vinto nel collegio più rurale nel Maine, raccogliendo l'ultimo grande elettore a disposizione. Il suo sfidante, il candidato democratico alla Casa Bianca, Joe Biden aveva già ottenuto tre su quattro grandi elettori. Il presidente Trump ha vinto uno dei quattro voti elettorali del Maine, proprio come nel 2016, con il più rurale e conservatore dei distretti congressuali dello Stato. Il Maine è uno dei due soli Stati che divide i suoi voti elettorali. Nella corsa ai 270 voti elettorali necessari per vincere, secondo l'emittente "Cnn" Biden ne ha 238, mentre Trump ne ha 214.

Lo staff di Donald Trump ha presentato un ricorso in tribunale per fermare il conteggio dei voti in Michigan. Lo ha annunciato il manager della campagna, Bill Stepien. Lo Stato, cruciale per la conquista della Casa Bianca, vede al momento – con il 94% di voti scrutinati – Biden in testa con il 49,6% dei voti contro il 48,7% di Trump.

La Cnn ha annunciato che Joe Biden ha vinto in Wisconsin, uno degli stati chiave per la vittoria finale. Altri 10 grandi elettori vengono aggiunti a favore del candidato democratico che ottiene così 237 voti complessivi contro i 213 di Trump. Ne servono 270 per eleggere il nuovo presidente. Si attendono ora i risultato del Michigan, altro stato in bilico decisivo per la vittoria finale.

Esattamente come nel 2016 la sfida finale delle presidenziali americane si gioca nel Midwest: Michigan e Wisconsin decideranno infatti chi guiderà la Casa Bianca nei prossimi quattro anni. A loro si aggiungono poi Pennsylvania, Georgia e North Carolina, gli altri Stati chiave in cui non è stato possibile dichiarare il vincitore nella lunga notte dell'Election Day e dove ancora si contano i voti per posta con il rischio di andare avanti per giorni. Quattro anni fa i due Stati della regione dei Grandi Laghi, compresi in quella Rust Belt dove domina il voto operaio, furono strappati ai democratici e a Hillary Clinton, che nella campagna di fatto li ignorarono finendo per decretare il trionfo a sorpresa di Donald Trump, che si poneva come uomo nuovo contro gli interessi dell'establishment e della casta.

Joe Biden batte Barack Obama. L'ex presidente nel 2008 ha conquistato 69.498.516 voti, affermandosi come il candidato che ne ha raccolti di più nella storia delle presidenziali americane. Mentre lo scrutinio è ancora in corso, Biden ha già raccolto 69.589.840 voti, superando il suo ex capo. Biden è attualmente in testa su Donald Trump per il voto popolare, con il presidente in carica che finora ha incassato 66.706.923 voti.

Il manager della campagna di Donald Trump ha annunciato che il presidente chiederà il riconteggio dei voti in Wisconsin, dove le proiezioni danno vincente Joe Biden. "Ci sono state segnalazioni di irregolarità in diverse contee del Wisconsin che sollevano seri dubbi sulla validità dei risultati. Il presidente è all'interno della soglia per chiedere un riconteggio e lo faremo immediatamente", ha affermato Bil Stepien.

Wall Street corre nonostante il risultato del voto americano non sia chiaro e all'indomani dell'Election Day ancora non si conosca il nome del futuro presidente. Il Dow Jones vola verso la sua migliore giornata post-elettorale da 120 anni. Lo S&P 500 e il Nasdaq corrono invece verso i loro maggiori guadagni della storia in un giorno post-voto.

"Tutte le schede in Wisconsin sono state conteggiate e Biden ha vinto lo Stato con 20,697 voti di vantaggio". Lo ha annunciato Megan Wolfe, direttrice della commissione elettorale dello Stato, al canale Cnbcnews. Al momento tuttavia nessuno dei principali media americani ha ancora attribuito ufficialmente a Biden lo stato che garantisce 10 grandi elettori.

Il candidato Democratico alla Casa Bianca Joe Biden può contare al momento su 238 voti elettorali "sicuri" contro i 214 dell'uscente Donald Trump, rispetto alla maggioranza necessaria di 270: questi i risultati diffusi dall'Associated Press, che si basa oltre che sui voti effettivamente scrutinati su stime, proiezioni ed altri dati.

In bilico, se fosse confermato il Wisconsin a Biden, rimangono sei stati: l'Alaska (quasi sicuro Trump, 3 voti elettorali), il Nevada (favorito Biden, 6 voti), Georgia (16 voti), Carolina del Nord (15 voti), Michigan (16 voti) e Pennsylvania (20 voti).

"Stanno trovando voti per Biden ovunque, in Pennsylvania, Wisconsin e Michigan. È un male per il paese!". Lo twitta Donald Trump, denunciando presunte irregolarità, parlando ancora di schede a sorpresa spuntate all'ultimo nei conteggi.

La Georgia prevede di essere in grado di contare tutti i voti nella giornata di oggi: le schede ancora da scrutinare sono 200.000. Lo affermano le autorità statali. È così probabile che entro la serata riusciremo a sapere chi ha vinto nello stato tra Trump e Biden.

La partita per la presidenza degli Stati Uniti è appesa ai risultati ancora incerti di ben sei Stati, e cioè Wisconsin, Michigan, Nevada, in cui pare che Biden sia i leggero vantaggio, e North Carolina, Pennsylvania e Georgia, che valgono complessivamente 83 voti nel collegio elettorale. Il Wisconsin assegna 10 voti nel collegio elettorale, il Michigan 16, il Nevada 6, la North Carolina 15, la Pennsylvania 20 e la Georgia 16. Per assicurarsi la presidenza, servono 270 voti nel collegio elettorale. Al momento il conteggio vede Joe Biden in testa con 238 voti contro i 213 di Donald Trump, che salgono a 216 considerando scontata una sua vittoria in Alaska, Stato non ancora assegnato dove però il vantaggio del presidente uscente sullo sfidante è pari a circa 30 punti. Ci si interroga dunque su quali siano le combinazioni possibili che assegnerebbero la vittoria all'uno o all'altro candidato.

Il conteggio dei voti va avanti in Pennsylvania e "potremmo non conoscere i risultati neanche oggi". Lo ha detto il governatore della Pennsylvania, il democratico Tom Wolf, ricordando che ci sono circa 3 milioni di schede inviate per posta ancora da scrutinare. "La cosa più importante è avere risultati accurati. Anche se ci vorrà un po' più di tempo del solito", ha sottolineato, garantendo che farà tutto quello in suo potere per per "assicurare che i risultati siano giusti e che ogni voto sia contato". La Pennsylvania è uno dei 7/8 Stati dove lo scrutinio va avanti e non è ancora chiaro chi la spunterà, conquistando i grandi elettori necessari per arrivare alla Casa Bianca.

Nel corso di un briefing con la stampa, il manager della campagna di Biden, Jennifer O'Malley Dillon ha dichiarato: "Joe Biden è sulla buona strada per vincere queste elezioni e sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti". C'è ottimismo dopo che lo staff dell'ex vicepresidente ha sottolineato di aspettarsi che il Michigan dichiari un vincitore oggi e che il vincitore sia proprio Biden. Si prevede inoltre che una vittoria in Pennsylvania e Nevada, mentre il North Carolina sembra orientato verso Donald Trump.

Aumenta il vantaggio di Joe Biden nel Wisconsin, dove è avanti con il 49,4 per cento dei voti e Trump è al 48,8 con il 97 per cento delle schede scrutinate. Nel Nevada, invece, il candidato democratico guadagna il 49,3 per cento dei voti contro il 48,7 del suo rivale, una differenza di solo 7mila voti con l'86 per cento delle schede scrutinate. In Arizona, Biden guida con il 51,8 per cento dei voti, Trump è indietro con il 46,8. Molti voti per posta, che si ritiene saranno favorevoli ai democratici devono ancora essere contati in questi Stati. Sorpasso dell'ex vice di Obama anche in Michigan, il che lo avvicina alla vittoria finale.

"Non ci fermeremo finché tutti i voti non saranno stati contati". Lo ha assicurato il candidato dem, Joe Biden, in un tweet. In diversi Stati cruciali per la conquista della Casa Bianca le operazioni di scrutinio sono ancora in corso e dopo che è stato registrato un momentaneo sorpasso sullo sfidante repubblicano in Michigan.

Donald Trump ha appena pubblicato un tweet in cui se la prende con i sondaggisti e urla ancora al broglio elettorale mentre continua lo spoglio delle schede negli stati in bilico. "La scorsa notte stavo guidando, spesso solidamente, in molti Stati chiave, in quasi tutti i casi i democratici erano gestiti e controllati. Poi, uno ad uno, hanno iniziato a scomparire magicamente mentre venivano contati i ballottaggi a sorpresa. Molto strano, e i "sondaggisti" si sono completamente sbagliati".

Joe Biden ha superato il record storico nel voto popolare segnato nel 2008 da Barack Obama. È quanto si evince dai dati dell'Associated Press. Con lo spoglio ancora da completare, il candidato democratico alle presidenziali è a quota 69 milioni e 512.303 voti (50,1%) contro i 67 milioni e 69.982 voti di Trump (48,3%). Obama nel 2008 era stato eletto presidente degli Stati Uniti con 69 milioni e 498.516 voti.

Dopo Fox News, anche l'Associated Press dà Joe Biden in vantaggio in Michigan, uno degli swing states più decisivi. Con il 94% delle schede scrutinate, le proiezioni dell'agenzia di stampa americana vedono il candidato democratico al 49,33% contro il 49,13% assegnato a Donald Trump. La differenza tra i due candidati è pari a circa 10mila voti. Lo stato vale 16 grandi elettori.

Il repubblicano Madison Cawthorn è diventato a soli 25 anni il più giovane eletto al Congresso in oltre 50 anni, togliendo il primato alla deputata dem Alexandria Ocasio-Cortez. Cawthorn ha conservato il seggio nelle mani del Grand Old Party sconfiggendo l'ex colonnello dell'areonuatica Moe Davis in una gara diventata altamente competitiva dopo che è stato accusato di razzismo e molestie sessuali.

"Stiamo vincendo come nessuno credeva fosse possibile. Nonostante i numeri che sono evidentemente in favore del vostro presidente, i democratici stanno provano a rubarci le elezioni. La sinistra radicale farà tutto quello che può per provare a strapparvi una vittoria Trump-Pence e questo è il motivo per cui mi rivolgo a voi. Ho bisogno di tutto il vostro aiuto per assicurarci le risorse necessarie a proteggere i risultati. Non possiamo permettere alla sinistra di minare alle nostre elezioni": così la campagna di Donald Trump e Mike Pence in una mail agli iscritti.