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Gentiloni ha giurato al Quirinale: è il nuovo presidente del Consiglio

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dato l'incarico al ministro degli Esteri per formare il nuovo esecutivo per uscire dalla crisi di governo. "Priorità: aiuti alle popolazioni terremotate e legge elettorale". L'opposizione però non ci sta.

13:26

Tosi: "Spero Mattarella scelga una figura di alto profilo, abbiamo bisogno di stabilità"

Al termine delle consultazioni al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il leader di Fare!-Pri del Gruppo Misto alla Camera, Flavio Tosi, ha dichiarato: "Spero che venga scelta una figura di alto profilo internazionale, anche tenendo in conto le grandi e complesse sfide che il nostro Paese deve affrontare al livello internazionale. Se non si raggiunge il risultato di un governo a larghe intese, come sembra, allora venga un governo che affronti il tema delle legge elettorale e pochi altri. Penso a una legge che garantisca governabilità perché questo Paese ha bisogno di un vincitore delle elezioni in grado di governare. Ora l'auspicio è che si trovi un accordo che svelenisca il clima nel Paese".

A cura di Charlotte Matteini
13:16

I ministri Gentiloni, Padoan e Boschi incontrano Matteo Renzi a Palazzo Chigi

boschi Padoan

Mentre in queste ultime ore il presidente della Repubblica sta procedendo con le consultazioni dei gruppi parlamentari per designare il nuovo capo di governo, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni – in pole position nel totonomi – il capo del dicastero dell'Economia Pier Carlo Padoan e il ministro per le riforme costituzionali Maria Elena Boschi hanno raggiunto il presidente del Consiglio dimissionario Matteo Renzi per una breve riunione a Palazzo Chigi.

A cura di Charlotte Matteini
10:31

Crisi di governo: cosa sappiamo e cosa succede oggi

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Nel tardo pomeriggio di ieri sono iniziate le consultazioni al Quirinale per far fronte alla crisi di governo aperta ufficialmente in seguito alle dimissioni di Matteo Renzi. Il presidente del Consiglio è salito al Colle mercoledì sera, al termine di una brevissima direzione del Partito democratico e dopo l'approvazione, in mattinata, della fiducia di Palazzo Madama alla legge di bilancio. Sergio Mattarella ha già incontrato i presidenti di Senato e Camera Pietro Grasso e Laura Boldrini e il presidente emerito della repubblica Giorgio Napolitano. Oggi sarà la volta delle delegazioni delle rappresentanze e dei gruppi parlamentari più piccoli, tra cui il Gruppo Misto e anche la Lega Nord, che ha anticiapato alle 19 di questo pomeriggio l'appuntamento inzialmente previsto per domani mattina. Le consultazioni continueranno fino a sabato – quando sono previsti i  gruppi di Forza Italia, Movimento 5 stelle e Partito democratico. Poi, il presidente della Repubblica si prenderà la domenica di riflessione e lunedì potrebbe annunciare la sua soluzione alla crisi. Anche se non è possibile escludere un nuovo round di consultazioni.

Tra le ipotesi in campo, a quanto pare, potrebbe esserci anche quella di un reincarico a Matteo Renzi – forte della maggioranza nelle due Camere – per portare il paese presto alle urne. Un'eventualità, però, che non piacerebbe particolarmente al segretario del Pd.

I partiti, comunque, sono piuttosto divisi sul da farsi. Stando a quanto emerso dalla relazione fatta da Renzi mercoledì pomeriggio in direzione Pd, la proposta dei dem è quella di un governo che coinvolga tutte le forze politiche, con l'obiettivo di cambiare almeno la legge elettorale. Forza Italia dal canto suo chiede che il Partito democratico indichi un nuovo premier e faccia un nuovo governo – ma esclude un reincarico a Renzi; mentre Movimento 5 selle e Lega Nord spingono perché si vada al voto il prima possibile, subito dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale sull'Italicum.

A cura di Claudia Torrisi
19:27

Terminato il colloquio Mattarella - Boldrini

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Dopo il Presidente del Senato, è la volta del Presidente della Camera Laura Boldrini, che ha incontrato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per le consultazioni relative alla formazione del nuovo Governo. Dopo circa 15 minuti di colloquio Boldrini ha lasciato il Quirinale senza rilasciare dichiarazioni ai giornalisti.

A cura di Adriano Biondi
18:35

Grasso è il primo "consultato" da Napolitano, ma non rilascia dichiarazioni

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Il Presidente del Senato Pietro Grasso ha lasciato il Quirinale dopo il colloquio con il Presidente della Repubblica. Grasso non ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti, dunque non sono noti i dettagli del suo confronto con Sergio Mattarella.

A cura di Adriano Biondi
12:17

Salvini: "Voto subito, a casa Renzi e Alfano"

A cura di Claudia Torrisi
12:15

M5s: "Al voto il più presto possibile, no a governo di lacrime e sangue"

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Con un post sul blog di Beppe Grillo, il M5s rilancia la sua posizione sulla crisi di governo: alla "nuova ondata di austerità" che aspetta l'Italia, "c'è una sola alternativa: un governo politico a guida M5S, che decida di reperire le risorse necessarie non da nuovi tagli allo stato sociale ma da sprechi, corruzione e deficit produttivo, ripudiando se necessario i folli trattati europei che ci strozzano dal 2008 e approvando la misura più urgente per il Paese: un reddito di cittadinanza condizionato per aiutare le moltissime famiglie in difficoltà e reintrodurle al lavoro".

L'unica soluzione per evitare un nuovo Governo "al guinzaglio di Bruxelles", secondo il M5s, "è il voto popolare, il più presto possibile. Sta al popolo italiano decidere se farsi guidare da un altro Governo tecnico o da un Governo politico, non ai partiti o ai burocrati europei".

La voce dell'opposizione è stata ignorata prima e dopo il voto referendario, nonostante le promesse del Governo:
– non si farà nulla della stabilizzazione dell'ecobonus fino al 2020 proposta dal M5S e promessa dal Governo prima del voto
– nessun accordo con l'Anci e i Comuni ormai sul lastrico, dopo anni di tagli ai trasferimenti statali
– nessun progresso sulla ricostruzione delle aree terremotate
– nessuna accelerazione degli investimenti produttivi.

Al voto! E senza scuse, la legge elettorale c'è già. E se i parlamentari non maturano la loro pensione d'oro chi se ne frega!

A cura di Claudia Torrisi
10:52

Zanda (Pd): "I numeri per un Renzi bis? La maggioranza c'è"

zanda

"Il Senato ha votato la fiducia al governo con un'ampia maggioranza". Così Luigi Zanda, capogruppo del Pd a Palazzo Madama, ha risposto alla domanda del Corriere della Sera se al Senato ci potrebbero essere i numeri per un Renzi- bis. "È la conferma – ha aggiunto – che le sua dimissioni sono una conseguenza del referendum, non della mancanza di maggioranza". Per indurre il premier ad aprire a un governo di responsabilità "non c'è stato bisogno di fare grande lavoro di convincimento. Una crisi di governo deve essere indirizzata a verificare se esistono maggioranze e formule per proseguire la legislatura". La maggioranza, ha concluso Zanda, "va ricercata con l'obiettivo di proseguire fino alla naturale conclusione della legislatura ma se non si trovano maggioranze, il voto è inevitabile". Per sapere chi guiderà il governo, però, "bisogna aspettare le consultazioni al Quirinale, ascoltare i gruppi e poi le valutazioni di Mattarella, leggo continuamente ipotesi di nomi, ma sono tutte opinioni personali di chi le formula, senza nessuna base politica".

A cura di Claudia Torrisi
10:26

Commissione Ue: "Non temiamo crisi bancaria in Italia"

Conferenza stampa sulle previsioni d'autunno Ue

La Commissione europea "non teme" una "crisi bancaria" italiana dopo le dimissioni di Matteo Renzi. L'ha ribadito in un'intervista a una radio francese il commissario per gli Affari economici e monetari Pierre Moscovici. "No, non temiamo una crisi bancaria", ha dichiarato, sostenendo che in Italia c'è "una crisi politica", ma "allo stesso tempo c'è una continuità, con un partito di maggioranza nelle due Camere, con Matteo Renzi che mantiene il potere e svolge gli affari correnti", mentre "il presidente della Repubblica fa le consultazioni per formare un governo".

In "qualsiasi ipotesi", dunque, "ci sarà una continuità di Stato, di responsabilità", ha aggiunto Moscovici che ha spiegato come sul tema delle banche italiane ci siano "delle discussioni in corso con diverse istituzioni, con la Banca centrale europea, con la Commissione europea", perchP "i problemi non sono cambiati dalla scorsa settimana, non sono peggiorati o si sono aggravati". "In Europa – ha concluso il responsabile di Bruxelles – abbiamo la possibilità di affrontare tutte le situazioni bancarie".

A cura di Claudia Torrisi
08:27

Il calendario delle consultazioni al Quirinale

L'ufficio stampa del Quirinale ha reso noto il calendario delle consultazioni che, dalle 18 di oggi, si apriranno al Colle, per far fronte alla crisi di governo in seguito alle dimissioni di Matteo Renzi:

Giornata di giovedì 8 dicembre 2016, ore 18,00 e a seguire

Presidente del Senato della Repubblica: Sen. Dott. Pietro Grasso;

Presidente della Camera dei Deputati: On. Dott.ssa Laura Boldrini;

Presidente Emerito della Repubblica Sen. Dott. Giorgio Napolitano.

Giornata di venerdì 9 dicembre 2016

Ore 10,00 Gruppo parlamentare Misto del Senato della Repubblica;

Ore 10,20 Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 10,40 Rappresentanza parlamentare della Südtiroler Volkspartei;

Ore 11,00 Rappresentanza parlamentare della minoranza linguistica della Valle d'Aosta;

Ore 11,20 Esponente della componente Alternativa Libera Possibile (AL-P) del Gruppo Misto della Camera dei Deputati;

Ore 11,40 Esponente della componente UDC del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 12,00 Esponente della componente Unione Sudamericana Emigrati Italiani (USEI-IDEA) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 12,20 Esponente della componente FARE!-PRI del Gruppo Misto della Camera dei Deputati;

Ore 12,40 Esponente della componente Movimento Partito Pensiero e azione (PPA-Moderati) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 13,00 Esponente della componente Partito Socialista Italiano (PSI)-Liberali per l'Italia (PLI) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 16,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale (FDI) della Camera dei Deputati;

Ore 16,30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Democrazia Solidale – Centro Democratico (DeS-CD) della Camera dei Deputati;

Ore 17,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Grandi Autonomie e Libertà (Grande Sud, Popolari per l'Italia, Moderati, Idea, Alternativa per l'Italia, Euro-Exit, M.P.L.-Movimento Politico Libertas) del Senato della Repubblica;

Ore 17,30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Civici e Innovatori (CI) della Camera dei Deputati;

Ore 18,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Per le Autonomie (SVP-UV-PATT-UPT)-PSI-MAIE del Senato della Repubblica;

Ore 18,30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Conservatori e Riformisti (CR) del Senato della Repubblica ed esponente della componente Conservatori e Riformisti (CR) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati.

Giornata di sabato 10 dicembre 2016

Ore 10,30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Lega Nord e Autonomie (LNA) del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati;

Ore 11,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà (SI-SEL) della Camera dei Deputati;

Ore 11,30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare ALA – Scelta Civica per la Costituente Liberale e Popolare del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati;

Ore 12,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Area Popolare (NCD-UDC) del Senato della Repubblica e del Gruppo parlamentare Area Popolare (NCD) della Camera dei Deputati;

Ore 16,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Forza Italia-Il Popolo della Libertà XVII Legislatura del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati;

Ore 17,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati;

Ore 18,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Partito Democratico del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.

A cura di Claudia Torrisi
07:56

Renzi si è dimesso, al Quirinale Grasso, Boldrini e Mattarella per le consultazioni

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Ieri Matteo Renzi ha rassegnato formalmente le dimissioni. Alle 19 il premier è salito al Colle, dove ha messo nero su bianco quanto annunciato nella notte di domenica, quando si è profilata la vittoria del No al referendum costituzionale. Una nota del Quirinale emessa ieri in serata spiega che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto il presidente del Consiglio, "il quale, essendosi concluso l'iter parlamentare di esame e di approvazione della legge di bilancio, ha rassegnato le dimissioni del Governo da lui presieduto. Il presidente della Repubblica si è riservato di decidere e ha invitato il Governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti".

Aperta così la crisi di governo, da questo pomeriggio alle 18 inizeranno le consultazioni al Quirinale, che proseguiranno fino a sabato pomeriggio. I primi a essere incontrati da Mattarella oggi saranno i presidenti di Senato e Camera Pietro Grasso e Laura Boldrini e il presidente emerito della repubblica Giorgio Napolitano; gli ultimi, sabato, saranno i gruppi di Forza Italia, Movimento 5 stelle e Partito democratico.

La giornata di ieri è iniziata con l'approvazione in Senato della legge di Bilancio, su cui il governo ha posto la questione di fiducia. Poi, alle 17 e 30, era stata convocata la direzione del Pd, durante la quale il segretario ha spiegato la sua posizione: "Siamo il partito di maggioranza relativa e dobbiamo dare una mano al presidente della Repubblica a trovare una soluzione", ha detto, proponendo che al Quirinale salga una delegazione "composta da uno dei due vicesegretari, Guerini, dal presidente" Matteo Orfini "e dai due capigruppo" Ettore Rosato e Luigi Zanda. E che la direzione del partito "sia convocata in modo permanente per consentire alla delegazione di venire a riferire quando vi saranno elementi di novità", perché "si decide insieme". Renzi ha poi spiegato che "se le altre forze politiche vogliono andare a votare noi siamo pronti, dopo il 24 gennaio. Se invece si vuole continuare la legislatura, allora serve che anche gli altri partiti se ne carichino il peso, perché non possiamo appoggiare da soli un Governo di responsabilità nazionale e sentirci ripetere che siamo ‘il quarto Governo non eletto'".

Le opposizioni, però, spingono perché si voti subito. Il Movimento 5 stelle ha depositato a Montecitorio una proposta di legge che estende i principi del sistema elettorale della Camera anche al Senato, in modo che, "il giorno dopo che la Consulta si sarà pronunciata, avremo già una legge elettorale per entrambi i rami del Parlamento". La Lega Nord, invece, minaccia che senza un voto in tempi celeri, chiamerà "i cittadini in piazza".

A cura di Claudia Torrisi
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