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Gli italiani bocciano la riforma. Renzi: “Mi dimetto”. Mattarella: “Prima legge di bilancio”

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Dopo una lunga campagna referendaria i cittadini italiani hanno votato No a larga maggioranza. Il premier ha ammesso la sconfitta e annunciato ieri notte la fine della sua esperienza di governo: "Ho perso io, me ne assumo le responsabilità". Questa mattina c'è stato un colloquio informale di un'ora al Quirinale con il Presidente della Repubblica Mattarella.

17:14

Il Viminale e il caso della matita che si cancella: "Sono indelebili"

Dopo la denuncia di alcuni cittadini, secondo i quali i segni delle matite usate per votare al referendum costituzionale del 4 dicembre si possono cancellare, è dovuto intervenire il Viminale con una nota, in cui si specifica che "le matite cosiddette copiative sono indelebili e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale". Addirittura, hanno sottolineato dal Ministero, "le Prefetture possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti". Dunque si tratterebbe di un allarme che per il momento non ha molti riscontri. Anche perché, sulla stessa scheda, per via della qualità di carta di cui è composta, tentativi di cancellazione potrebbero provocare buchi, con conseguente rischio di invalidare il voto e di essere denunciati dal presidente di seggio, come hanno spiegato le prefetture Catania e Agrigento, due delle città in cui si è registrato il maggior numero di segnalazioni.

A cura di Ida Artiaco
13:20

Referendum: come si vota nelle città terremotate

Anche le migliaia di sfollati delle zone colpite dai terremoti del 24 agosto, 26 e 30 ottobre stanno votando in strutture di fortuna messe a disposizione dalla Protezione Civile. A Norcia i quattro seggi sono stati allestiti all'interno di una tensostruttura e serviranno per i 3.784 aventi diritto. A Cascia per gli oltre 2.500 aventi diritto, si potrà votare all'interno dei locali della diocesi di Roccaporena, in cemento armato. Per quanto riguarda il piccolo borgo di Preci è stato allestito un unico seggio in una casetta di legno donata da una onlus. A tutti i terremotati che vivono negli alberghi umbri, la prefettura ha messo a disposizione due possibilità: votare dove attualmente risiedono oppure prendere un autobus che li porta in Valnerina. Nelle città colpite dal sisma votano inoltre tutti gli uomini della Protezione Civile, dell'esercito e dei vigili del fuoco che sono lì per lavoro.

A cura di Davide Falcioni
12:43

Exit poll e sondaggi elettorali

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Come vi abbiamo raccontato, gli exit poll saranno diffusi alla chiusura dei seggi, mentre subito dopo i diversi istituti di rilevazioni rilasceranno le loro proiezioni circa l'esito del voto. La diffusione dei sondaggi elettorali è vietata, è invece possibile prendere parte a un sondaggi preventivi sull'esito del voto, esprimendo qui la propria preferenza (e ricevendo poi dei report aggiornati sul risultato).

A cura di Redazione
12:37

Alle 12 affluenza intorno al 20%

Secondo i dati arrivati al Viminale relativi ai 7.998 comuni, l'affluenza alle urne alle ore 12 in Italia per il referendum va attestandosi intorno al 19,6%. Lo si rileva dal sito del ministero dell'Interno. Ricordiamo che – essendo un referendum confermativo – non è richiesto il quorum.

A cura di Davide Falcioni
12:20

Referendum, alle 12 affluenza intorno al 18% (dato non ufficiale)

Secondo i primi dati arrivati al Ministero degli Interni  (relativi al 10% dei comuni, circa 800 su un totale di 7.998) l'affluenza alle urne alle ore 12 in Italia per il referendum va attestandosi intorno al 18%. Lo si rileva dal sito del Viminale.

A cura di Davide Falcioni
11:25

Renzi, Berlusconi e Raggi hanno votato

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Il presidente del Consiglio Matteo Renzi dopo una decina di minuti di fila è entrato nella sezione numero tre e ha votato salutando il presidente e gli scrutatori e i tanti fotografi e giornalisti presenti nella scuola De Amicis di Pontassieve: il premier, accompagnato dalla moglie Agnese, è arrivato al seggio intorno alle 10,30. Giunto il turno di votare, Rnzi si è rivolto al banco degli scrutatori: "Non ho il documento, spero di essere riconosciuto…". Sia lui che la moglie hanno passato pochi secondi in cabina elettorale e poi qualche istante di troppo davanti ai fotografi che immortalavano il momento del voto. A un certo punto, il Presidente scherza: "Dai ragazzi, che sennò quelli che aspettano in fila votano tutti no…".

Hanno espresso il loro voto anche Silvio Berlusconi e Virginia Raggi, entrambi a favore del NO.

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A cura di Davide Falcioni
10:55

Grasso: "Chi vota decide, chi non vota lascia decidere gli altri!"

Dopo aver votato il presidente del Senato Pietro Grasso ha affidato a Twitter un breve commento: "La sovranità appartiene al popolo. Chi vota decide, chi non vota lascia decidere gli altri!".

A cura di Davide Falcioni
09:49

Referendum: seggi aperti, gli italiani decidono sulla Costituzione. Si vota fino alle 23

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Dopo una lunga e sotto molti aspetti durissima campagna referendaria gli italiani sono chiamati a esprimersi sulla riforma della Costituzione:  sono 46.714.950 gli elettori che oggi, fino alle 23, avranno diritto di promuovere o bocciare – rispettivamente con un Sì oppure un No – la legge che porta  la firma del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del ministro per le Riforme e i Rapporti col Parlamento Maria Elena Boschi e che modifica 47 articoli della "legge delle leggi" su un totale di 139.

Il quesito al quale i cittadini devono rispondere è il seguente ed è stato oggetto nei mesi scorsi di aspre polemiche: "Approvate il testo della legge costituzionale concernente “disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?”. Trattandosi di referendum confermativo non è previsto alcun quorum, di conseguenza il risultato del voto sarà valido indipendentemente da quante persone andranno alle urne.

Quella vissuta è stata una campagna referendaria tra le più aspre e combattute degli ultimi anni: da una parte i sostenitori del "Sì" guidati dal Partito Democratico, dall'altro il comitato per il No che ha tenuto insieme Movimento 5 Stelle, Lega Nord, Forza Italia e tutta la sinistra italiana. Anche ieri i due fronti non hanno perso occasione per lanciarsi reciproche accuse a proposito della presunta violazione del silenzio elettorale. Oggi, dopo mesi di polemiche che hanno fortemente spaccato il paese, saranno gli elettori ad esprimersi, con un sì oppure un no che – comunque vada – avrà conseguenze politiche importanti per l'Italia.

A cura di Davide Falcioni
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