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Gli italiani bocciano la riforma. Renzi: “Mi dimetto”. Mattarella: “Prima legge di bilancio”

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Dopo una lunga campagna referendaria i cittadini italiani hanno votato No a larga maggioranza. Il premier ha ammesso la sconfitta e annunciato ieri notte la fine della sua esperienza di governo: "Ho perso io, me ne assumo le responsabilità". Questa mattina c'è stato un colloquio informale di un'ora al Quirinale con il Presidente della Repubblica Mattarella.

12:37

Alle 12 affluenza intorno al 20%

Secondo i dati arrivati al Viminale relativi ai 7.998 comuni, l'affluenza alle urne alle ore 12 in Italia per il referendum va attestandosi intorno al 19,6%. Lo si rileva dal sito del ministero dell'Interno. Ricordiamo che – essendo un referendum confermativo – non è richiesto il quorum.

A cura di Davide Falcioni
12:20

Referendum, alle 12 affluenza intorno al 18% (dato non ufficiale)

Secondo i primi dati arrivati al Ministero degli Interni  (relativi al 10% dei comuni, circa 800 su un totale di 7.998) l'affluenza alle urne alle ore 12 in Italia per il referendum va attestandosi intorno al 18%. Lo si rileva dal sito del Viminale.

A cura di Davide Falcioni
11:25

Renzi, Berlusconi e Raggi hanno votato

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Il presidente del Consiglio Matteo Renzi dopo una decina di minuti di fila è entrato nella sezione numero tre e ha votato salutando il presidente e gli scrutatori e i tanti fotografi e giornalisti presenti nella scuola De Amicis di Pontassieve: il premier, accompagnato dalla moglie Agnese, è arrivato al seggio intorno alle 10,30. Giunto il turno di votare, Rnzi si è rivolto al banco degli scrutatori: "Non ho il documento, spero di essere riconosciuto…". Sia lui che la moglie hanno passato pochi secondi in cabina elettorale e poi qualche istante di troppo davanti ai fotografi che immortalavano il momento del voto. A un certo punto, il Presidente scherza: "Dai ragazzi, che sennò quelli che aspettano in fila votano tutti no…".

Hanno espresso il loro voto anche Silvio Berlusconi e Virginia Raggi, entrambi a favore del NO.

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A cura di Davide Falcioni
10:55

Grasso: "Chi vota decide, chi non vota lascia decidere gli altri!"

Dopo aver votato il presidente del Senato Pietro Grasso ha affidato a Twitter un breve commento: "La sovranità appartiene al popolo. Chi vota decide, chi non vota lascia decidere gli altri!".

A cura di Davide Falcioni
09:49

Referendum: seggi aperti, gli italiani decidono sulla Costituzione. Si vota fino alle 23

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Dopo una lunga e sotto molti aspetti durissima campagna referendaria gli italiani sono chiamati a esprimersi sulla riforma della Costituzione:  sono 46.714.950 gli elettori che oggi, fino alle 23, avranno diritto di promuovere o bocciare – rispettivamente con un Sì oppure un No – la legge che porta  la firma del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del ministro per le Riforme e i Rapporti col Parlamento Maria Elena Boschi e che modifica 47 articoli della "legge delle leggi" su un totale di 139.

Il quesito al quale i cittadini devono rispondere è il seguente ed è stato oggetto nei mesi scorsi di aspre polemiche: "Approvate il testo della legge costituzionale concernente “disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?”. Trattandosi di referendum confermativo non è previsto alcun quorum, di conseguenza il risultato del voto sarà valido indipendentemente da quante persone andranno alle urne.

Quella vissuta è stata una campagna referendaria tra le più aspre e combattute degli ultimi anni: da una parte i sostenitori del "Sì" guidati dal Partito Democratico, dall'altro il comitato per il No che ha tenuto insieme Movimento 5 Stelle, Lega Nord, Forza Italia e tutta la sinistra italiana. Anche ieri i due fronti non hanno perso occasione per lanciarsi reciproche accuse a proposito della presunta violazione del silenzio elettorale. Oggi, dopo mesi di polemiche che hanno fortemente spaccato il paese, saranno gli elettori ad esprimersi, con un sì oppure un no che – comunque vada – avrà conseguenze politiche importanti per l'Italia.

A cura di Davide Falcioni
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