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Referendum costituzionale 4 dicembre: ultimo giorno di campagna elettorale

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Oggi si chiude la campagna referendaria in vista del voto di domenica sulla riforma costituzionale: Renzi sarà a Palermo e Reggio Calabria prima di chiudere alle 21 in piazza della Signoria a Firenze; Grillo alle 17 in piazza San Carlo a Torino, farà ultima tappa del #treno tour che ha toccato 47 città in 23 giorni; a Napoli comizio per il No con sinistra dem di Roberto Speranza, il sindaco Luigi De Magistris e Sinistra italiana. Ieri i plichi con i voti degli italiani all'estero sono stati sigillati e sono partiti per Roma.

In evidenza

Referendum: seggi aperti, gli italiani decidono sulla Costituzione. Si vota fino alle 23

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Si sono aperti regolarmente in tutta Italia i seggi per il referendum costituzionale. Gli italiani hanno tempo fino alle 23 di questa sera per esprimere il proprio voto. Si ricorda che sono chiamati alle urne più di 46 milioni di elettori. Trattandosi di consultazione costituzionale non è necessario raggiungere il quorum di affluenza minima prevista invece per quelli di tipo abrogativo. Dato importante risulterà tuttavia quello dell'affluenza, così come l'esito del voto dei cittadini all'estero, che potrebbe rivelarsi decisivo in caso di risultato in bilico.

A cura di Ida Artiaco
22:39

Renzi: "Possiamo portare a casa rimonta bestiale"

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"Sono un po' stanchino ma sono gasatissimo dall'idea che questa rimonta bestiale possiamo portarla a casa", così il Presidente del Consiglio ha esortato i suoi intervenendo in piazza della Signoria a Firenze per la manifestazione di chiusura per la campagna elettorale del Sì al referendum.  "Il Sì non serve a rafforzare il governo, ma l'Italia. A prescindere dall'esito del referendum non sono preoccupato di quello che succede al governo. Ci sono tanti indecisi anche in queste ore, che vogliono capire se il loro voto può essere affidato al Sì", ha spiegato Renzi senza rinunciare ad attaccare gli avversari: "Sono ridicoli ad instillare dubbi e problemi che non esistono. Questo non è il voto dei brogli è il voto degli italiani".

A cura di Antonio Palma
22:28

Nuovi attacchi hacker al sito del comitato del Sì

"In queste ore il sito internet bastaunsi.it sta nuovamente subendo ripetuti attacchi informatici", ad annunciarlo è lo stesso comitato nazionale "Basta Un Sì" che gestisce lo spazio web. "Sono tantissimi gli italiani che in queste ore accedono al sito per informarsi sul quesito e sul merito della riforma e il tentativo di oscurarlo è un modo per impedire di fatto la nostra campagna. L'episodio rappresenta l'ennesima dimostrazione del clima di odio e intolleranza con cui abbiamo dovuto affrontare la campagna referendaria" scrivono dal comitato,  spiegando: "Al momento stiamo resistendo agli attacchi e fino a domenica avremo per questo un team dedicato"

A cura di Antonio Palma
21:30

Renzi: "Se vince il No resteremo fermi per vent'anni"

Basta un Si, Renzi a Torino

“Questo è il bivio: se vince il Sì i parlamentari si riducono, c’è solo una Camera che dà la fiducia, non c’è più il Cnel, non c’è la discussione sociologica sul passato. Se vince il No tutte chiacchiere, continuiamo con 950 parlamentari strapagati e si riparte da zero e si sta fermi venti anni”, ha dichiarato il presidente del Consiglio Matteo Renzi.

A cura di Charlotte Matteini
20:38

Il Pirellone si accende per il No al referendum. Giunta Maroni: "Scritta non autorizzata"

pirellone

L'ex palazzo della Regione Lombardia si accende e mostra alla città una luminosa scritta ‘Nò, composta con le luci accese delle finestre del Pirellone. Non è chiaro chi sia stato l’autore, il ‘Nò è improvvisamente comparso in serata.

La presidenza della Regione Lombardia ha però preso le distanze dalla scritta No apparsa sul Pirellone e sostenuto che si tratta di una “iniziativa estemporanea, che non è stata autorizzata né promossa presidenza della Giunta Maroni" e ha avviato una "verifica per capire come sia potuto accadere".

A cura di Charlotte Matteini
20:32

Renzi: "Ce la giochiamo sul filo dei voti, ma il referendum non è su di me"

Camera - Informativa di Matteo Renzi sul sisma in centro Italia

"Se vince il No non faccio scenari apocalittici o catastrofici, si apre un salto in una fase non chiara anche se chiaramente del tutto rispettabile dal punto di vista costituzionale. La vicenda del governo Letta a me ha ferito nel racconto che è stato fatto. Se io avessi pensato ai fatti miei avrei aspettato le elezioni perché avrei avuto un consenso popolare. L’impressione è che la giochiamo sul filo dei voti. Io non conto nulla. Quando nel ’74 si votò per il referendum sul divorzio non si votava ‘Sì’ e ‘Nò a Pannella ma al divorzio. Il referendum per me non è né Lascia o raddoppia né Rischiatutto, anche perché a Rischiatutto c’è il signor No. Ora ce la giochiamo sul filo dei voti ma c’è la scheda elettorale e non c’entro niente io. Non fatevi fregare, non è un referendum per me o contro di me. Con una matita si può cancellare la Casta”, ha dichiarato il presidente del Consiglio Matteo Renzi a Sì o No su La7.

A cura di Charlotte Matteini
20:27

Appendino: "Se vince il Sì, mi rifiuterò di fare la senatrice"

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“I sindaci devono stare in mezzo alla gente, a parlare con le persone per capire e risolvere i loro problemi. Il Senato tratterà argomenti importanti e bisogna dedicare loro il giusto tempo e allora il No è la vera rivoluzione”, ha dichiarato il primo cittadino di Torino, Chiara Appendino, annunciando che in caso di vittoria del Sì, si rifiuterà di fare la senatrice.

A cura di Charlotte Matteini
20:25

D'Alema: "Vigileremo sul voto estero, affluenza troppo alta"

Massimo D'Alema ospite a Otto e Mezzo

“Alcuni giornali, anche forse per fare una campagna terroristica, che è orchestrata, parlano di un milione e 600 mila voti. Non credo che sia un dato realistico. Il massimo della partecipazione è stato di un milione e duecentomila quando dovevano eleggere i loro rappresentanti. Difficile che votino un milione e 600 mila elettori. Se fosse vero, sarebbe la prova provata che c’é dietro un imbroglio, ma non lo credo realistico”, ha detto l'ex presidente del Consiglio Massimo D'Alema, annunciando che il comitato del No vigilerà sul voto estero.

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A cura di Charlotte Matteini
19:44

Delrio: "Se vincerà il No, Renzi si dimetterà"

Delrio Renzi

"Se perde, Renzi andrà dal capo dello Stato a rassegnare le dimissioni", ha dichiarato il ministro dei Trasporti Graziano Delrio durante l'intervista a Cartabianca di Bianca Berlinguer, fugando ogni dubbio sulle sorti del governo in caso di vittoria del fronte del No al referendum costituzionale del 4 dicembre.

A cura di Charlotte Matteini
19:27

Salvini: "Renzi si è comprato i voti degli italiani all'estero, ma vincerà il No"

Salvini in piazza a Firenze

Nell'ultimo giorno di campagna elettorale referendaria, il leader del Carroccio Matteo Salvini torna all'attacco e sostiene, senza troppi giri di parole, che i voti degli italiani all'estero siano inventati o comprati: "Nonostante i voti inventati o comprati in giro per il mondo da Renzi, il voto degli italiani farà vincere il No. Io penso che nei consolati e nelle ambasciate ne siano successe di cotte e di crude. Ma conto sul fatto che il voto degli italiani, quello dei romani, dei milanesi, dei torinesi o dei napoletani, sarà un voto per il no che supererà anche gli eventuali Sì inventati e comprati da Renzi in giro per il mondo. Non sono preoccupato".

"Mi spiace molto – ha replicato Renzi – è un film che ogni volta si ripropone, il voto all'estero è stato proposto dall'allora ministro del centrodestra Tremaglia e votato a sinistra. Non capisco perché dire che lì si fanno i brogli, perché alimentare tensioni e polemiche? Ieri Salvini era in giro per l'Italia ad alimentare polemiche e in Ue si discuteva sul terremoto in Italia. Se fosse stato all'estero avrebbe onorato meglio il suo lauto stipendio e ruolo".

A cura di Charlotte Matteini
19:13

Grillo: "Se vince il Sì saremo meno liberi"

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A cura di Charlotte Matteini
16:20

Orfini: "Andremo avanti con il nostro popolo, per fare ancora più grande il Pd"

"In questa campagna elettorale ho scelto di non andare in televisione per girare il più possibile il Paese e incontrare persone. Per parlarci, per discutere. Ne è venuto fuori un viaggio di circa 15 mila chilometri percorsi da Milano a Palermo, da Rimini a Cosenza". Così su Facebook il presidente del Partito democratico, Matteo Orfini. "Tre mesi intensi – ha aggiunto – per confrontarsi con un paese bellissimo, che è molto diverso da come spesso ce lo raccontano: l'Italia è questa, quella che discute dei suoi valori e delle regole comuni, relegando in un angolo l'antipolitica e mettendo al centro di tutto il proprio presente e il proprio futuro. Chi ha scelto un'altra strada, chi ha scelto di trascorrere le giornate a insultare tutti, chi ha preferito la rabbia alla speranza, non sa cosa si è perso". "Grazie di cuore al mio partito – ha concluso Orfini-  ai suoi militanti ed elettori che sono stati i miei compagni di viaggio. Grazie a loro per l'entusiasmo, la generosità, il coraggio di questi mesi: questo viaggio non si fermerà lunedì, continuerà in forme diverse e non sprecheremo nulla di questo grande lavoro. Andremo avanti, insieme al nostro popolo, per fare ancora più grande il Pd e per continuare a cambiare il nostro Paese".

A cura di Claudia Torrisi
16:16

Berlusconi: "Renzi già padrone del suo partito, diventerebbe padrone di tutto"

"Il signor Renzi, che è già padrone del suo partito, sarebbe padrone del governo, padrone del Senato, padrone della Camera, potrebbe scegliere come vuole il Capo dello Stato e gli altri organi di garanzia come i membri della Corte Costituzionale", si legge sulla pagina Facebook di Silvio Berlusconi. "E oltretutto – aggiunge – se il centrodestra vincesse le elezioni, con questa riforma non potrebbe comunque governare".

A cura di Claudia Torrisi
16:13

De Luca: "Ora o mai più, votiamo Sì per cambiare tutto"

A cura di Claudia Torrisi
16:10

Di Maio: "Renzi ha paura di un faccia a faccia, se cambia idea lo aspetto"

A cura di Claudia Torrisi
16:10

Farnesina: chiuso voto italiani all'estero, schede sono in viaggio su 210 voli

"Giovedì 1° dicembre, alle ore 16 locali in tutto il mondo, si sono regolarmente chiuse le operazioni di voto per gli italiani all'estero. La prima Sede a chiudere è stata Wellington, quando in Italia erano le 5 del mattino di ieri. L'ultima Vancouver, alle 1 del mattino di oggi, ora italiana". Lo scrive la Farnesina in una nota. "Nelle giornate di oggi e domani – prosegue – 195 corrieri diplomatici contenenti il materiale elettorale in partenza da 195 sedi viaggeranno verso Roma su 210 diversi voli accompagnati da funzionari del Ministero degli Esteri. Le spedizioni giungeranno all'aeroporto di Roma-Fiumicino dove verranno prese in consegna dai funzionari della Corte d'Appello di Roma, ente preposto allo spoglio delle schede elettorali della circoscrizione estero Tra le tratte aeree e quelle terrestri i corrieri della Farnesina percorreranno un totale di 549.552 chilometri e 816 ore di volo. I dati ufficiali sull'affluenza saranno resi noti, come nelle precedenti consultazioni, contemporaneamente a quelli sull'affluenza in Italia, il 4 dicembre" .

A cura di Claudia Torrisi
12:28

Renzi a Palermo, scontri tra studenti e forze dell'ordine al corteo di protesta: feriti

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A cura di Claudia Torrisi
10:55

Referendum costituzionale 4 dicembre: oggi è l'ultimo giorno di campagna elettorale

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Oggi è l'ultimo giorno di campagna per il referendum costituzionale: tra meno di 48 ore in tutta Italia apriranno i seggi, e i cittadini saranno chiamati a esprimersi sulla riforma Renzi-Boschi.

Il presidente del Consiglio – dopo l'ultimo #MatteoRisponde su Facebook – sarà a Palermo e a Reggio Calabria. Poi chiuderà stasera alle 21 a piazza della Signoria a Firenze. Grillo, invece, chiuderà la campagna a Torino assieme ai big del M5s, alle 17, dopo aver concluso il tour in treno che ha toccato 47 città in 23 giorni; mentre a Napoli ci sarà un palco con Roberto Speranza, il sindaco Luigi De Magistris e Sinistra italiana. Matteo Salvini, infine, chiuderà la campagna in Lombardia, a Milano e a bergamo.
Gli italiani all'estero hanno già votato: nei consolati le urne sono state sigillate alle 16 di ieri, e le schede sono adesso in viaggio dentro speciali valigette e sorvegliate dal ministero degli Esteri verso Fiumicino. Verranno immagazzinate in un hangar sorvegliato dalla polizia di frontiera aerea e poi domenica trasportate con furgoni della Farnesina in un grande capannone di Castelnuovo di Porto, sulla Flaminia, a Nord di Roma. Repubblica parla, citando fonti di Palazzo Chigi, di circa un milione e 600 mila schede, circa il 40% dell'affluenza. I plichi saranno poi aperti sotto il controllo di sette magistrati della Corte d’Appello di Roma, e le schede saranno messe dentro urne sigillate che saranno poi riaperte alle 23, per iniziare lo scrutinio insieme a quelle del resto d'Italia. Assisteranno alle operazioni di scrutinio delle schede dell'estero circa 200 osservatori del Comitato per No, e anche qualcuno mandato da quello per il Sì.

A cura di Claudia Torrisi
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