Il Sì ha vinto al referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari con il 69,64% delle preferenze, mentre i voti per il No sono stati poco meno del 30%. Il dato definitivo sull'affluenza alle urne è del 53,84%. Luigi Di Maio ha parlato di un "risultato storico", il segretario PD Zingaretti: "Ora stagione di riforme".
- Referendum 2020, quasi il 70% degli elettori dice Sì al taglio dei parlamentari. Pd: “Ora riforme" 22 Settembre
- Prima proiezione: vincerebbe il Sì al 65,6%, No al 34,4% 21 Settembre
- Secondo exit poll: vincerebbe il Sì con il 62-66% 21 Settembre
- I primi exit poll sul referendum: i 'sì' in netto vantaggio 21 Settembre
- Affluenza al referendum sotto il 40%: il dato Regione per Regione 21 Settembre
- Referendum 2020 sul taglio dei parlamentari, si vota fino alle 15: lo spoglio e i risultati in diretta 21 Settembre
Le posizioni dei partiti sul voto al referendum costituzionale
La riforma per il taglio del numero dei parlamentari è stata votata quasi all'unanimità alla Camera dalla maggioranza delle forze politiche. Eppure non tutti i partiti sono concordi sul votare Sì al referendum costituzionale. Ecco come si schierano i partiti:
- Tra i partiti che votano Sì al referendum c'è di sicuro il Movimento 5 Stelle, principale sostenitore della riforma; sostiene il Sì anche il PD, ma tra le file del Partito Democratico non c'è tuttavia compattezza e diversi sono gli esponenti che hanno dichiarato di votare No. A favore del sì c'è anche la Lega, e soprattutto Matteo Salvini: anche in questo caso, però, ci sono alcuni componenti del partito che hanno annunciato il proprio No al referendum.
- Tra i partiti che votano No al referendum ci sono +Europa e Azione.
- Forza Italia, Italia Viva e Liberi e Uguali hanno invece lasciato praticamente libertà di voto ai propri iscritti, dopo aver votato Sì in Parlamento .
Le ragioni del Sì e del No al referendum sul taglio dei parlamentari
Mancano poche ore alla chiusura delle urne per il referendum costituzionale sul taglio del numero dei parlamentari: dalle ore 15 di oggi avrà inizio lo spoglio delle schede elettorali e arriveranno i risultati definitivi. Se vince il Sì, il numero dei parlamentari elettivi passerebbe da 630 a 400 alla Camera e da 315 a 200 al Senato; se invece vince il No, la riforma non sarà approvata e i parlamentari resteranno 945. Le ragioni del Sì e del No sono diverse, e riguardano da un lato i costi della politica, dall'altro la questione della rappresentanza: ecco la guida completa sul perchè votare Sì o No al taglio dei parlamentari.
Affluenza referendum 2020, perchè per il taglio dei parlamentari non c'è il quorum
L'ultimo dato sull'affluenza alle urne per il referendum sul taglio dei parlamentari è quello diffuso alle 23 di ieri dal Ministero dell'Interno. Nella giornata di ieri il 39,38% degli aventi diritto si è recato al seggio per votare Sì o No al taglio del numero dei Parlamentari. Trattandosi di un referendum confermativo, con cui si decide se approvare o meno una riforma costituzionale già approvata in Parlamento, non è previsto il quorum: si conteggiano esclusivamente i voti validi espressi dagli elettori, senza tenere conto di quale sia la maggioranza degli aventi diritto. Si tratta di un procedimento diverso rispetto al referendum abrogativo (con il quale si sceglie di abrogare una legge).
Gli exit poll del referendum 2020 e i risultati arriveranno nel pomeriggio
Gli elettori italiani sono chiamati alle urne per il referendum costituzionale sul taglio del numero dei parlamentari. I seggi resteranno aperti fino alle ore 15 di lunedì 21 settembre e una volta terminate le operazioni di voto inizierà lo scrutinio delle schede partendo proprio da quelle referendarie. Solo più tardi si procederà con quelle delle elezioni regionali, che si tengono in contemporanea. Per quanto riguarda gli exit poll sul referendum confermativo, invece, i primi dati dovrebbero essere diffusi dalle principali emittenti televisive – Rai, Mediaset, La7 e Sky Tg24 – a partire dalle 15. Le prime proiezioni dovrebbero arrivare nel primo pomeriggio, mentre i risultati definitivi dovrebbero essere comunicati sempre nel pomeriggio di oggi.
Referendum taglio dei parlamentari, a Taranto seggio chiuso per sospetto Covid
Seggio chiuso a Taranto per un caso sospetto di Covid-19. Uno scrutatore della sezione 69, allestita nella scuola ‘Volta’ di Taranto, ha accusato qualche linea di febbre e sintomi influenzali. Non si è quindi presentato al seggio e la sezione è stata chiusa per consentire di effettuare le operazioni di sanificazione. I componenti del seggio sono stati posti in isolamento volontario a scopo precauzionale, mentre per lo scrutatore si attende il tampone. Tutti i componenti del seggio sono stati sostituiti e la sezione è stata trasferita in un’altra aula.
Affluenza al referendum sotto il 40%: il dato Regione per Regione
Si attesta al 39,38% l’affluenza al referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari in tutta Italia. Un dato aggiornato alle ore 23 di domenica 20 settembre, ma ricordiamo che si può votare anche oggi, lunedì 21 settembre, fino alle ore 15. Il dato nazionale varia molto da Regione a Regione, con un’affluenza mediamente più alta laddove si vota anche per le elezioni regionali. Partecipazione più alta – al di sopra del 50% – in Veneto, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta. Più bassa, al di sotto del 25%, in Sicilia e Sardegna. Andiamo a vedere il dato per ogni singola Regione, secondo quanto riportato dal Viminale sul portale Eligendo:
Abruzzo 36,47%
Basilicata 36,96%
Calabria 32,42%
Campania 42,78%
Emilia-Romagna 41,59%
Friuli-Venezia Giulia 36,34%
Lazio 33,06%
Liguria 44,04%
Lombardia 39,01%
Marche 47,56%
Molise 33,33%
Piemonte 38,81%
Puglia 43,74%
Sardegna 23,41%
Sicilia 24,78%
Toscana 48,29%
Trentino-Alto Adige 54,42%
Umbria 33,09%
Valle d’Aosta 56,37%
Veneto 51,04%.
Referendum 2020 sul taglio dei parlamentari, si vota fino alle 15: lo spoglio e i risultati in diretta
Urne aperte in tutta Italia per il referendum costituzionale sul taglio del numero dei parlamentari. Si vota oggi, lunedì 21 settembre, fino alle 15. La prima giornata di votazioni, quella di domenica 20 settembre, si è chiusa con un’affluenza di poco inferiore al 40%. I cittadini sono chiamati a decidere se confermare o meno la riforma costituzionale – approvata a fine 2019 in Parlamento – che ridurrebbe il numero dei parlamentari: in caso di vittoria del Sì i deputati passerebbero da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200. Per un totale del numero dei parlamentari che passerebbe da 945 a 600. Le operazioni di scrutinio inizieranno appena verranno chiusi i seggi, alle ore 15. Stesso orario in cui è prevista la diffusione dei primi exit poll.
Il quesito referendario e la scheda: si vota Sì o No
Gli elettori sono chiamati a votare per confermare o rigettare la riforma costituzionale che prevede il taglio del numero dei parlamentari. Sulla scheda potranno rispondere barrando la casella del Sì o quella del No. Questo è il testo del quesito: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente ‘Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari’, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 240 del 12 ottobre 2019?”.
L’affluenza al referendum costituzionale
L’ultimo dato relativo all’affluenza comunicato dal Viminale, attraverso il portale Eligendo, è quello delle ore 23 di domenica 20 settembre. L’affluenza in tutta Italia si attesta al 39,38%, con una partecipazione più alta – mediamente – nelle Regioni in cui si vota anche per le regionali. L’affluenza è al di sopra del 40% in Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Marche, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto. Il dato più alto, però, si registra in Trentino Alto Adige, con una partecipazione che sfiora il 55%. Al di sotto del 30%, invece, in Sardegna e Sicilia.
Quando arriveranno gli exit poll e risultati del referendum
Alla chiusura dei seggi, prevista alle ore 15, le principali emittenti televisive diffonderanno i primi exit poll riguardanti il referendum e anche le elezioni regionali. Lo spoglio delle schede, in questo election day, partirà proprio con i voti referendari, fatta eccezione per i due collegi chiamati al voto per le suppletive (uno in Sardegna e uno in Veneto). Per quanto riguarda il referendum, quindi, i risultati dovrebbero arrivare già nel primo pomeriggio.