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Processo Turetta, in diretta oggi l’arringa della difesa dopo la richiesta dell’ergastolo: “Non c’è stata premeditazione”

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Gli aggiornamenti in diretta per il processo contro Filippo Turetta. Si comincia alle 9.30 con l'arringa del difensore dell'imputato, Giovanni Caruso. "Condanna all'ergastolo per l'omicidio di Giulia Cecchettin". Questa è la richiesta pronunciata in aula ieri, dopo sei ore di dibattimento, dal pm di Venezia Andrea Petroni al termine della requisitoria.

Era assente Gino Cecchettin, per impegni con la fondazione che porta il nome della figlia morta: a rappresentare in aula la famiglia Cecchettin c’era lo zio e la nonna, Carla Gatto. "È stato un omicidio punitivo", ha detto l'avvocato Antonio Cozza, che rappresenta proprio la nonna di Giulia, in chiusura degli interventi.
Il processo è stato riaggiornato ad oggi.

Filippo Turetta ha rapito e ucciso la sua ex fidanzata Giulia Cecchettin l'11 novembre 2023. È accusato di omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà ed efferatezza, oltre che di sequestro di persona, occultamento di cadavere e stalking.

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10:20

Avvocato Caruso: "Se c'è uno che non sa premeditare alcunché è Filippo Turetta"

"Se c'è uno che non sa premeditare alcunché è Filippo Turetta". È uno dei passaggi dell'arringa di Giovanni Caruso, difensore di Filippo Turetta accusato dell'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin. "Non me ne voglia Filippo ma, a meno che non sia il più consumatore degli attori, è insicuro: è insicuro di fare gli esami, non sa se riprendere a giocare a pallavolo, non sa se Giulia è ancora innamorata di lui", aggiunge il legale. Ieri, nella sua requisitoria il pm Andrea Petroni "ha detto che questo è un caso di scuola della premeditazione, dissento: non è proprio un caso di scuola" chiosa il difensore.

A cura di Ida Artiaco
09:56

"Non dovete comprendere Filippo, dovete mettere argine della legalità": parla l'avvocato di Turetta

"Porterò una goccia d'acqua di legalità, voglio portarla fino alle sue estreme conseguenze". Lo afferma l'avvocato Giovanni Caruso a sottolineare la difficoltà e il dovere di difendere Filippo Turetta a processo, davanti alla corte d'Assise di Venezia, per l'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin. Nell'arringa, dice rivolgendosi ai giudici togati e popolari, spiega: "Io sono il colibrì, voi siete il leone, non abbandonate la foresta in fiamme. Non dovete comprendere Filippo, dovete mettere un argine, quello della legalità" aggiunge il legale che ricorda che non è un processo indiziario, ma un processo in cui c'è da decidere solo la condanna di Turetta.

A cura di Ida Artiaco
09:44

L'avvocato di Turetta: "Compito non facile assistere un imputato reo confesso di omicidio"

"Oggi ho un compito non facile: assistere, difendere un imputato reo confesso di un omicidio efferato, gravissimo e altri reati satellite. Assisto un giovane ragazzo che ha ucciso una giovane ragazza privandola della vita, dei ricordi, dei sogni, delle speranze, dei progetti e la priva di tutti i legami che la univano alle persone che l'amavano e aveva riposto in lei aspettative di un futuro radioso". Inizia così l'arringa – davanti alla corte d'Assise di Venezia a di Giovanni Caruso, difensore di Filippo Turetta accusato dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin.

A cura di Ida Artiaco
09:38

Caso Cecchettin: al via la quarta udienza, Filippo Turetta in aula

Prende il il via una nuova udienza nel processo a carico di Filippo Turetta, per l'omicidio di Giulia Cecchettin. L'imputato è presente in aula, davanti alla Corte d'Assise di Venezia, nel giorno in cui tocca alla sua difesa – avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera – prendere la parola davanti ai giudici. Assenti, invece, Gino Cecchettin, papà di Giulia, e la nonna della vittima Carla Gatto

A cura di Ida Artiaco
09:20

Alla Camera Gino Cecchettin si commuove per il minuto di rumore per Giulia

Un minuto di silenzio, nell'Aula dei gruppi parlamentari della Camera, è stato dedicato alla memoria di Giulia Cecchettin, uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta, per il quale ieri il pm di Venezia, Andrea Petroni, ha richiesto l'ergastolo.

Tra i presenti anche il padre di Giulia, Gino Cecchettin, visibilmente emozionato per l'iniziativa in ricordo della figlia. L'

A cura di Biagio Chiariello
09:10

Le parole della sorella Elena Cecchettin durante la giornata contro la violenza sulle donne

"Se un giorno sarò io, chiamatelo patriarcato", sono queste le parole che Elena Cecchettin, sorella di Giulia uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta, ha fatto proprio ieri nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, mentre in aula a Venezia si celebrava la nuova udienza del processo contro il 22enne di Torreglia.

La giovane ha, infatti, condiviso sulle proprie stories Instagram un post di Valeria Fonte, commentando: "Sottoscrivo ogni slide". La scrittrice ha pubblicato un carosello ispirato alla poesia di Cristina Torre Cáceres diventata virale dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin: "Se domani sono io, mamma, se non torno domani, distruggi tutto. / Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima".

A cura di Biagio Chiariello
08:55

Quando arriverà la sentenza contro Filippo Turetta

Davanti alla corte d'Assise di Venezia il pm Andrea Petroni ha chiesto l'ergastolo per il ventiduenne di Torreglia, accusato di femminicidio volontario pluriaggravato, stalking, sequestro di persona e occultamento di cadavere
L'attesa è ora per il 3 dicembre, quando verrà emessa la sentenza di primo grado

A cura di Biagio Chiariello
08:49

Nel diario di Giulia Cecchettin i motivi della richiesta ergastolo a Turetta

In una lista, Giulia valutava tutti i comportamenti preoccupanti di Filippo Turetta alla vigilia della fine della loro relazione. Il 31 luglio, Cecchettin scriveva i suoi 15 motivi per chiudere la relazione con il 22enne compagno di università e il quadro che emerge è inquietante. Tra questi, la ragazza scriveva che il 22enne aveva "strane idee sulla tortura e sul farsi giustizia da solo se tradito". Nella medesima lista, Cecchettin ribadiva che per lo studente "non esistevano spazi personali" e che davanti ai no diventava estremamente insistente.

A cura di Gabriella Mazzeo
08:45

Le tappe del processo per l'omicidio di Giulia Cecchettin

Giulia Cecchettin è stata uccisa l’11 novembre 2023 dall’ex fidanzato Filippo Turetta: dalla prima udienza del 25 settembre alla sentenza attesa per il 3 dicembre passando per l’interrogatorio dell’imputato il 25 ottobre. Tutte le tappe dall'omicidio al processo.

A cura di Biagio Chiariello
08:40

Perchè è stata chiesta la condanna all'ergastolo per Filippo Turetta

Il pm Andrea Petroni ha chiesto la condanna all’ergastolo per Filippo Turetta, il 22enne a processo per l’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. Ci sono infatti motivi ben precisi secondo il magistrato per i quali il 22enne merita di passare il resto della vita dietro le sbarre.

L'imputato "aveva tutte le possibilità e gli strumenti culturali per scegliere", ha detto prima di pronunciare la richiesta di condanna: "Andava a scuola in quelle che frequentano anche i vostri figli, si stava per laureare. Turetta è a credito, non è tra chi non ha mai avuto una chance o ha conosciuto la sopraffazione".

Ha agito con crudeltà e con un’azione omicidiaria di "almeno venti minuti".

A cura di Biagio Chiariello
08:35

In cosa consiste la rieducazione di cui potrebbe beneficiare Filippo Turetta

L’avvocato penalista Daniele Bocciolini spiega a Fanpage.it perché è stata chiesta la condanna all’ergastolo per Filippo Turetta, imputato nel processo per l’omicidio di Giulia Cecchettin, e cosa significa che può beneficiare della “rieducazione”.

A cura di Biagio Chiariello
08:30

Chiesto l'ergastolo per Filippo Turetta: cosa succede oggi a Venezia nella seconda udienza

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Ieri il pm di Venezia Andrea Petroni ha chiesto la condanna all'ergastolo per Filippo Turetta, al termine della requisitoria del processo per l'omicidio di Giulia Cecchettin, davanti alla Corte d'Assise.

Il 22enne di Torreglia è stato riconosciuto colpevole di tutti i reati a lui ascritti: omicidio volontario pluriaggravato, stalking, sequestro di persona e occultamento di cadavere. Tra le cui aggravanti quella principale è la premeditazione.

Come invece ha ammesso lo stesso Turetta confessando l'omicidio, l'11 novembre 2023 l'imputato ha incontrato l'ex fidanzato con l'intento di rapirla, ucciderla e poi togliersi la vita

Oggi il processo si riapre alle 9.30 con l'arringa del difensore dell'imputato, Giovanni Caruso. Per la sentenza sarà necessario attendere fino al prossimo 3 dicembre.

A cura di Biagio Chiariello
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