Gli aggiornamenti in diretta sull'udienza con la requisitoria per il processo contro Filippo Turetta accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, avvenuto a novembre 2023. Dopo il pm Petroni toccherà agli avvocati della famiglia: Stefano Tigani, che rappresenta Gino Cecchettin, papa' della vittima, Nicodemo Gentile per la sorella Elena Cecchettin, Piero Coluccio per lo zio Andrea Camerotto, Antonio Cozza per la nonna paterna. Filippo Turetta ha rapito e ucciso l'ex fidanzata Giulia Cecchettin l'11 novembre 2023: è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, crudeltà, efferatezza, di sequestro di persona, di occultamento di cadavere e di stalking.
Il pubblico ministero durante la requisitoria: "La vittima aggredita ripetutamente"
Giulia Cecchettin è stata aggredita "ripetutamente" già dal parcheggio di Vigonovo e fino ai venti minuti dopo quando la sagoma della 22enne viene ripresa, a terra, nell'area industriale di Fossó, ha detto ancora il pm Andrea Petroni che sarebbe pronto a chiedere l'ergastolo per Turetta.
Nel parcheggio "Giulia era cosciente e chiedeva aiuto". La ragazza è stata costretta a risalire in auto e prima di arrivare a Fossó, "è stata colpita più volte: sanguinava copiosamente come dimostrano le tracce di sangue nell'auto", ha agigunto il pm.
Il video della telecamera di una ditta mostra soprattutto "la persona inerme in terra che significa che tutta una serie di lesioni, in particolare le 25 lesioni sulle mani, l'immobilizzazione e il silenziamento (con lo scotch, ndr) sono avvenute prima, non hanno ragione di essere dopo".
"L'aggressione a Giulia Cecchettin durata in tutto 6 minuti"
La Fiat Grande Punto arriva a Vigonovo alle 23.08 “dopo aver attraversato i valichi”, alle 23.18 arriva una telefonata alle forze dell’ordine. Un uomo “chiama le forze dell’ordine e descrive una ragazza picchiata che chiede aiuto. ‘Se ne stanno andando e gridava aiuto’, dice”.
Lo ha detto in aula davanti alla Corte d’Assise di Venezia, presieduta da Stefano Manduzio, il pm Andrea Petroni nel corso dell'udienza. “L’aggressione è durata sei minuti – ha aggiunto – Alle 23.18 era già finita”.
Il “lungo dialogo che sarebbe poi sfociato in discussione viene meno perché non c’è stato, tutto è durato sei minuti”. Il giorno successivo, in quel piazzale a Vigonovo, vengono rilevate “tracce di sangue che evidenziano una aggressione dinamica".
Il pm: "Omicidio di Giulia Cecchettin è ultimo atto del controllo esercitato dall'ex"
L'omicidio di Giulia Cecchettin è l'ultimo atto del controllo esercitato dall'ex fidanzato Filippo Turetta, alla sbarra per l'omicidio della 22enne di Vigonovo. Lo ha detto il pubblico ministero Andrea Petroni nella sua requisitoria.
"Il rapporto tra Giulia Cecchettin e l'imputato è caratterizzato da forte pressione, dal controllo sulla parte offesa, le frequentazioni, le amicizie, le uscite" – ha spiegato il pm – quanto accade l'11 dicembre del 2023 è "l'ultimo di quegli atti".
Assente in aula Gino Cecchettin, padre della vittima
In aula non c'è per la prima volta Gino Cecchettin. Il padre di Giulia si era presentato all'udienza precedente, la seconda, e aveva visto dopo un anno Turetta, l'assassino di sua figlia.
L'imputato era comparso per la prima volta davanti ai giudici il 28 ottobre scorso per essere interrogato. La sentenza, una volta sentita l'arringa della difesa, è prevista per il 3 dicembre prossimo.
Iniziata la requisitoria del pubblico ministero Andrea Petroni
"Non ci saranno riflessioni sul femminicidio come tematica o alla Giornata di oggi, simbolo contro la violenza contro le donne, perché in questa sede si accertano solo responsabilità individuali". Così è iniziata la requisitoria, davanti alla corte d'Assise di Venezia, del pubblico ministero Andrea Petroni.
Il pm è pronto a chiedere l'ergastolo per Filippo Turetta, imputato per omicidio volontario pluriaggravato, sequestro di persona e occultamento di cadavere dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin.
"Noi siamo stati sempre prudenti nelle imputazioni, ma la richiesta finale di condanna è la conseguenza inevitabile dell'esito delle indagini" aggiunge il pubblico ministero che sta ricostruendo l'ultimo giorno di vita della ventiduenne di Vigonovo.
Filippo Turetta è presente in aula
Filippo Turetta si è presentato anche oggi, lunedì 25 novembre, nell'aula della Corte d'Assise di Venezia per seguire la terza udienza del processo a suo carico.
Dopo che il pubblico ministero Andrea Petroni terrà la requisitoria, parleranno le parti civili che tutelano i familiari della 22enne, padre, fratello, sorella, nonna e zio.
A che ora comincia oggi la terza udienza del processo Turetta
Questa mattina, a partire dalle 09.30, alla Cittadella della giustizia di piazzale Roma, a Venezia, il pm Andrea Petroni pronuncerà la requisitoria finale, che potrebbe concludersi con una richiesta di ergastolo per Filippo Turetta.
La storia del femminicidio di Giulia Cecchettin
Giulia Cecchettin è scomparsa a 22 anni l'11 novembre 2023 in Veneto insieme all'ex fidanzato Filippo Turetta. Una settimana dopo il corpo senza vita della ragazza è stato rinvenuto nei pressi del lago di Barcis, a Pordenone, dopo 7 giorni di ricerche, mentre il giovane è stato fermato in Germania, vicino a Lipsia, e arrestato. È accusato di omicidio volontario aggravato e sequestro di persona.
Quando arriverà la sentenza contro Filippo Turetta
La sentenza per Filippo Turetta dovrebbe arrivare secondo il programma il 3 dicembre. Oggi il pm Petroni dovrebbe fare richiesta di condanna.
Filippo ossessionato da Giulia: annotava tutte le sue abitudini
Nel cellulare di Filippo Turetta sono stati trovati centinaia di file in cui il ragazzo annotava tutte le abitudini di Giulia Cecchettin, la ex fidanzata 22enne che lui stesso ha ucciso l'11 novembre 2023. Si tratta di documenti inediti che la trasmissione di Rete 4 Quarto Grado ha mostrato per la prima volta durante la messa in onda lo scorso 15 novembre.
Il giovane annotava nelle sue note tutto quello che Giulia faceva, persino la durata delle docce, un saluto fatto a un'altra persona, la merenda, come viene mostrato nel corso della trasmissione.
Cosa c'è scritto nel memoriale di Filippo Turetta scritto in carcere
Il memoriale scritto da Turetta e presentato nell'ultima udienza del processo è composto di oltre ottanta pagine, alcune scritte a mano altre al computer, all’interno delle quali raccoglie i propri pensieri, anche dietro consiglio dei suoi avvocati, come premette. Descrive il femminicidio di Giulia Cecchettin, le ragioni (le sue) che lo hanno portato a compiere quel gesto, le fasi che lo hanno preceduto e succeduto.
Cosa rischia Filippo Turetta per l'omicidio di Giulia Cecchettin
Come ha spiegato a Fanpage.it l‘avvocato penalista Daniele Bocciolini, "Filippo Turetta in caso di condanna, rischierebbe sicuramente la pena massima prevista, ovvero l’ergastolo. Non è pertanto possibile l'accesso al rito abbreviato con il conseguente sconto di pena di 1/3. Considerato che prima deve essere celebrata l’udienza preliminare, la prima udienza del processo verrà celebrata sicuramente dopo l’estate, entro ottobre/ novembre".
Cosa succede oggi a Venezia con l'udienza con la requisitoria del processo contro Filippo Turetta
Riprende il processo a carico di Filippo Turetta, il 23enne di Torreglia che nel novembre 2023 ha ucciso con diverse coltellate la sua ex fidanzata, Giulia Cecchettin. Oggi prenderà la parola il pm Petroni depositerà una maxi-memoria per ripercorrere le fasi dell’inchiesta: le prove raccolte a Barcis (Pordenone), luogo del ritrovamento del corpo di Cecchettin, e quelle ritrovate sulla macchina, sul pc e sul telefono di Turetta. Sempre oggi potrebbe chiedere per lui l'ergastolo.
Poi, toccherà agli avvocati della famiglia: Stefano Tigani, che rappresenta Gino Cecchettin, papà della vittima, Nicodemo Gentile per la sorella Elena Cecchettin, Piero Coluccio per lo zio Andrea Camerotto, Antonio Cozza per la nonna paterna. Martedì sono in le arringhe della difesa con Turetta che dovrebbe riprendere la parola. La sentenza è attesa per il 3 dicembre.