Il popolo del Partito Democratico è stato chiamato a scegliere il nuovo segretario del Pd tra il dimissionario Matteo Renzi, il ministro della Giustizia Andrea Orlando e il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano. Matteo Renzi ha trionfato con oltre il 70% dei consensi.
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Emiliano: "No a mercimonio dei voti. In caso di irregolarità chiamate le forze dell'ordine"
Il governatore della Regione Puglia e candidato alla segreteria del Partito Democratico Michele Emiliano segnala su Facebook alcune irregolarità alla primarie: "Invito tutti i presidenti di seggio e i membri dei seggi elettorali a sorvegliare attentamente per evitare ogni forma di mercimonio intorno alle elezioni primarie. Come sempre succede mi arrivano segnalazioni in tal senso e vi ricordo che potete filmare con il telefonino qualunque scena sospetta sulla quale effettuare nuovi accertamenti. In questi casi potete anche richiedere l'intervento delle forze dell'ordine se ritenete che siano state commesse irregolarità. Tutti i votanti devono pretendere, come da regolamento, il rilascio della ricevuta attestante l'effettuazione del voto e la consegna dei 2 euro al fine di evitare brogli sull'affluenza al voto ed eventuale appropriazione del denaro versato".
Il sindaco Sala non dichiara per chi vota: "Primarie importanti, ma vanno ripensate"
In fila al seggio milanese, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha votato alle primarie, senza però voler dichiarare il nome prescelto. "Le primarie del Pd sono importanti, altri non ne fanno e la scelta viene dall'alto, ma penso andrebbero ripensate. Spero che oggi vadano in tanti a votare".
Primarie Pd, a Roma rubati due gazebo: "Spariti nella notte"
Nella capitale d'Italia sono stati rubati due gazebo del Partito Democratico, a Piazza Bologna e Termini. A raccontare l'episodio è stato Marco Giordano, attivista del Pd: "Alle 7.30 Il presidente di seggio è arrivato a Piazza Bologna e si è accorto che il gazebo non c'era più. La struttura era stata montata nella notte, per assicurare che alle 8 fosse tutto pronto per aprire le votazioni. Invece stamattina era sparita. Allora, dopo aver avvertito la federazione, ho fatto un giro di telefonate e un compagno che aveva un gazebo a disposizione lo ha portato qui", permettendo dunque agli elettori di votare. Stessa situazione a Piazza dei Cinquecento, nei pressi della stazione ferroviaria di Termini: stamattina il gazebo del Pd non era più presente. "Hanno cominciato a votare appoggiati su una macchina, poi ho portato le bandiere del Pd per far capire dove andare, perché ci arrivavano telefonate di persone che non capivano dove si votasse. Ora non so quale sia la situazione là, ma spero che un gazebo lo abbiano montato".
Comitato Orlando segnala irregolarità in Calabria: forze dell'ordine nei seggi
Il comitato a sostegno della mozione del candidato Andrea Orlando ha segnalato la presenza di numerose irregolarità in Calabria. Le proteste degli attivisti hanno portato all'intervento delle forze dell'ordine in alcuni seggi. Secondo quanto si apprende il maggior numero di segnalazioni riguarda la provincia di Cosenza dove, secondo la mozione Orlando, "l'apertura si è contraddistinta per una serie di irregolarità e illegittimità. A molti scrutatori della mozione Orlando è stato impedito di insediarsi al momento della costituzione del seggio e vidimare le schede come previsto dal regolamento. È quanto successo nei seggi di Mendicino, San Giovanni in Fiore, Santa Sofia d'Epiro, Marano Marchesato, Tortora, Parenti e in tanti altri paesi della provincia di Cosenza".
"Il paradosso si è raggiunto a Cariati dove addirittura non si è ottemperato a quanto deciso dalla commissione nazionale per il congresso del Pd che aveva stabilito l'ubicazione del seggio nei locali del centro sociale. Il seggio, ignorando completamente il deliberato della Commissione nazionale per il congresso del Pd, è stato ubicato arbitrariamente nel pub di un privato che, così, di fatto ha illegittimamente avviato le operazioni di voto che naturalmente saranno considerate nulle". Tra le denunce anche quella di Parenti, sempre nel Cosentino, dove "sono intervenute addirittura le forze dell'ordine. Il seggio è stato chiuso dal presidente che voleva impedire la libera e trasparente partecipazione dei cittadini alle primarie del Pd".
Primarie Pd, oggi si decide chi sarà il nuovo segretario: aleggia lo spettro dell'astensionismo
Dalle 8 alle 20 di domenica 30 aprile attivisti, simpatizzanti e iscritti al Partito Democratico sono chiamati a votare il nuovo segretario del Pd. In campo tre sfidanti: il dimissionario ed ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, il ministro della Giustizia Andrea Orlando e il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano. Per eleggere il nuovo segretario e il futuro candidato presidente del Consiglio del Pd, gli elettori potranno recarsi in uno degli 8mila gazebo allestiti in tutta Italia, nelle centinaia di gazebo predisposti nelle maggiori città estere oppure online, sempre per i residenti al'estero. Per votare è necessario versare un contributo minimo di due euro, se non in possesso della tessera del Pd, ai gazebo e di 4 euro minimo via PayPal scegliendo la piattaforma online. I risultati della competizione elettorali saranno resi noti presumibilmente entro la fine della giornata. Per quanto riguarda l'affluenza, i maggiori sondaggisti prevedono circa un milione e mezzo di partecipanti, un numero nettamente inferiore alle iniziali aspettative e, soprattutto, decisamente inferiore rispetto alle ultime primarie del Pd, dove si sfondò il tetto dei due milioni di elettori.