Gazebo aperti in tutte le città italiane per le Primarie del Pd per scegliere chi sarà il nuovo leader del Partito democratico tra l'ex reggente Maurizio Martina, il governatore del Lazio Nicola Zingaretti e Roberto Giachetti. I cittadini possono esprimere la propria preferenza dalle 8 della mattinata di oggi, domenica 3 marzo, fino alle 20 recandosi in uno dei 7000 gazebo disponibili o presso i circoli del partito, avvalendosi del supporto di circa 35mila volontari.
L'obiettivo dei candidati alla vigilia è raggiungere un milione di votanti. Tra coloro che hanno già espresso la propria preferenza c'è l'ex premier Matteo Renzi che da piazza Tasso a Firenze ha sottolineato come sia "tempo di festeggiare la festa della democrazia che oggi vede migliaia di volontari organizzare dei seggi", facendo anche un in bocca al lupo "ai tre candidati per la sfida molto leale che hanno fatto, e penso che sia importante che chiunque vinca le primarie, il giorno dopo non subisca il trattamento che abbiamo subito noi che abbiamo vinto due volte con il 70% e per due volte abbiamo avuto il fuoco amico. Noi ci impegniamo in questa direzione, e per questo motivo non ho voluto fare alcuna corrente, al punto che i vari esponenti che sono stati con me in questi anni si sono divisi su tutte e tre le mozioni".
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Martina: “Con Zingaretti il Pd è in buone mani, ora con lui senza se e senza ma”
Dopo aver ammesso la vittoria di Nicola Zingaretti e la sua elezione a nuovo segretario del Pd, lo sfidante Maurizio Martina si presenta in conferenza stampa per un primo commento dopo la diffusione dei risultati delle primarie dem:
Esprimo tanta gratitudine a chi ha combattuto e lavorato con noi in questi mesi e in queste settimane. È stata una giornata, per tutto il Pd, straordinaria, alla faccia di chi mille volte ha raccontato l’ipotesi di un flop. Noi da settimane dicevamo ‘attenzione, i nostri elettori vi stupiranno’. Ed è accaduto anche oggi. Siamo grati a tutte le persone che ci hanno creduto, abbiamo fatto la nostra parte, con la consapevolezza che il Pd dovesse vivere in una logica di confronto, di ascolto, di competizione tra idee differenti. Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Voglio anche dire che Nicola Zingaretti è il nostro segretario, i nostri elettori hanno scelto e da oggi lavoriamo fianco a fianco con lui, senza se e senza ma, senza dubbi e discussioni. Lavoreremo con lui alla nuova stagione del Pd, per l’Italia. Quello che i nostri elettori ci hanno dato oggi è uno straordinario capitale di fiducia, che adesso va speso bene per il Paese. Ieri la manifestazione di Milano, oggi le primarie, esprimono una domanda di partecipazione molto più grande di quanto spesso gli osservatori non vedono. E il nostro compito sarà fare in modo che questa gente si senta a casa. Abbiamo confermato che il Pd è essenziale per il Paese, è una comunità straordinaria che sa fare cose uniche in questo Paese. Sono orgoglioso del lavoro fatto in questi mesi, che ha contribuito alla giornata di oggi. Ora penso che il Pd sia in buone mani. Noi vogliamo regalare a Nicola questa maglietta, la maglietta con cui siamo partiti: ‘siamo somma e non divisione’, continua a essere il messaggio fondamentale che porteremo nel nuovo Pd.
Matteo Renzi: "Vittoria netta di Zingaretti, ora basta col fuoco amico"
Anche Matteo Renzi fa gli auguri a quello che ormai è il nuovo segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti. Con un tweet, infatti, riconosce che la vittoria del Presidente della Regione Lazio è stata netta e ringrazia i volontari che hanno permesso la celebrazione delle primarie.
Anche Martina ammette la sconfitta: "Buon lavoro segretario Zingaretti"
Anche Maurizio Martina ammette la vittoria di Nicola Zingaretti alle primarie del Partito Democratico. Mentre continuano ad arrivare risultati netti in favore del governatore del Lazio, infatti, l'ex segretario democratico usa i suoi profili social per augurare buon lavoro al nuovo segretario del PD.
Primarie PD, Giachetti ammette la sconfitta e incorona Zingaretti segretario
Roberto Giachetti è il primo a indicare chiaramente la vittoria di Nicola Zingaretti alle primarie del Partito Democratico. Lo fa con un tweet in cui rivendica il contributo dato al raggiungimento di un dato positivo per quanto concerne l'affluenza alle urne.
Nicola Zingaretti verso la vittoria con il 60% dei voti
Cominciano ad arrivare in ordine sparso i primi risultati dello spoglio dei voti delle elezioni primarie del Partito Democratico. Stando ai primi dati raccolti, il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti sarebbe nettamente in testa con circa il 60% delle preferenze, un risultato che gli garantirebbe l'elezione diretta a segretario del PD. Ricordiamo, infatti, che da regolamento, se nessuno dei tre candidati raggiungesse il 50% dei consensi, a scegliere il segretario sarebbe l'assemblea nazionale del 17 marzo.
A Napoli lo spoglio andrà a rilento: risultati in ritardo per la partita Napoli-Juventus
Spoglio a rilento a Napoli per le primarie del Pd. La causa? La partita di questa sera tra Napoli e Juventus. Secondo quanto riporta l'Ansa, i dati relativi ai seggi di Napoli non arriveranno a Roma prima delle due di notte. In molti seggi, infatti, i presidenti dovrebbero mandare il verbale completo solo al termine del match di campionato che inizia alle 20.30. Il conteggio, quindi, proseguirà fino alla nottata. Sono stati intanto diffusi alcuni numeri sui votanti in provincia di Napoli: alle 18.30 erano circa 40mila, con attese per un'affluenza finale di 50mila elettori.
Primarie PD: chiusi i seggi, superato il milione e mezzo di votanti
Dal comitato di Nicola Zingaretti fanno una prima stima dei votanti: stando ai dati raccolti in questi minuti, al voto delle primarie PD avrebbero partecipato più di 1,5 milioni di persone. Lo spoglio comincerà a breve, perché in alcune Regioni si stanno ancora completando le operazioni di voto.
Il padre di Di Battista "sfotte" il PD su Facebook: "Ho votato 3 volte con 2 euro falsi"
Anche nel giorno delle primarie del Partito Democratico, Vittorio Di Battista, padre di Alessandro, trova il modo di far parlare di se. Con un lungo post pubblicato sul suo profilo facebook, infatti, il padre del noto esponente del Movimento 5 Stelle spiega di essersi recato in tre diversi seggi di Roma e di aver votato tutti e tre i candidati alla carica di segretario del PD, peraltro con due euro falsi. Ovviamente si tratta semplicemente di una boutade, dal momento che il post è stato pubblicato a seggi chiusi, ma anche di un'occasione per Vittorio Di Battista per lanciare la sua provocazione nei confronti di uno strumento, le primarie, che lui giudica a forte rischio condizionamento.
L'ottimismo dei candidati sull'affluenza: "Siamo intorno a 1,5 milioni di votanti"
I dati sull’affluenza sembrano essere migliori del previsto, così i candidati alle primarie del Pd si dicono soddisfatti della partecipazione ai gazebo e iniziano a fornire alcune stime sul numero di possibili votanti. Dal comitato Zingaretti filtra grande ottimismo e si predice che, secondo il trend, si potrebbe arrivare a un dato definitivo sopra al milione e mezzo di partecipanti. Nelle grandi città il dato è particolarmente positivo e potrebbe superare quello del 2017. Soddisfazione viene espressa anche dal comitato Martina, secondo cui si stima un’affluenza tra 1,4 e 1,5 milioni di persone, stando alle proiezioni.
Salvini sulle primarie del Pd: "Sono il passato, noi siamo il presente e il futuro"
Sulle primarie del Pd arriva il commento anche del ministro dell’Interno e leader della Lega, Matteo Salvini. “Rispetto la partecipazione e le idee di tutti, ma Renzi, Boschi e Prodi hanno già governato (male) per tanti anni e sono stati già bocciati più volte dagli italiani”, afferma il vicepresidente del Consiglio. Che aggiunge ancora, non risparmiando un’altra stoccata ai dem: “Quello è il passato, il presente e il futuro siamo noi”.
Pd: "Pensiamo di superare il milione di votanti alle primarie"
Il Pd punta a superare il milione di votanti per le primarie in corso oggi, domenica 3 marzo. L'obiettivo era stato dichiarato negli scorsi giorni da Nicola Zingaretti e Maurizio Martina, i due candidati alla segreteria insieme a Roberto Giachetti. Oggi è Gianni Dal Moro, responsabile organizzazione del partito, a confermare che questi numeri sono realmente raggiungibili in base ai dati provenienti dai gazebo in mattinata. "Pensiamo di raggiungere e superare l'obiettivo di un milione di votanti alle primarie", afferma a Mezz'ora in più, su Rai 3. Spiegando che questa previsione sarebbe valida nel caso in cui si mantenga il trend della mattinata fino alla chiusura dei seggi. "La partecipazione alle primarie è uniforme in tutta Italia, il che rappresenta un voto di opinione e un segnale forte nei confronti del governo, anche dopo la manifestazione di ieri a Milano", sottolinea ancora Dal Moro.
Primarie Pd, Nicola Zingaretti dopo il voto: "Non tradirò mai la vostra fiducia"
"Io ho votato e tu? Grazie per la bellissima partecipazione! Ora sta a noi non tradire questa fiducia e se tocca a me giuro che non la tradirò mai", così Nicola Zingaretti su Twitter dopo aver votato a Roma per le Primarie del Pd, che lo vedono in sfida contro Maurizio Martina e Roberto Giachetti per diventare il nuovo leader del Partito democratico. Il primo a votare questa mattina, tra i volti noti del Pd, è stato Walter Veltroni. L'ex segretario si è recato al gazebo di piazza Fiume, a Roma, alle 8 in punto, per esprime la sua preferenza. In mattinata sempre a Roma il voto di Paolo Gentiloni, poi quelli di Luca Zingaretti e Roberto Giachetti.
Maurizio Martina ha votato a Bergamo. "Che emozione! Le Primarie del Pd sono una grande prova di democrazia. Orgoglioso di questa comunità generosa e appassionata. Per l’Italia", ha scritto semrpe su Twitter, mentre Giachetti in un altro tweet ha esultato per i buoni risultati relativi all'affluenza ai seggi: "Che bello il popolo delle Primarie Pd: ogni volta i profeti di sventura teorizzano che non parteciperà nessuno e ogni volta la nostra gente li smentisce. Io ho votato poco fa. E voi? Avete tempo fino alle 20 per andare".
Affluenza alta, autorizzate le "fotocopie" delle schede
Molto alta l'affluenza ai gazebo e alle sezioni in cui si vota per le primarie del Partito Democratico. Segnalate code ai seggi nel Lazio, in Campania e in Emilia Romagna, con militanti ed elettori costretti ad attendere oltre un'ora per apporre la propria preferenza sulle schede. E proprio in relazione al numero delle schede, come riporta Repubblica, la Commissione nazionale ha approvato una delibera che consente di utilizzare le fotocopie delle schede laddove si esaurissero quelle in dotazione e fosse necessario consentire a tutti di votare.
Primarie Pd, folla a Roma per votare ai gazebo: "File ovunque, si dice che chi parte bene.."
"Abbiamo file ai seggi ovunque non solo a Roma. Chiediamo un po' di pazienza… Si dice che chi parte bene…". Così il segretario del Pd Lazio, il senatore Bruno Astorre, rende nota la buona affluenza ai seggi sin dal primo mattino di oggi, domenica 3 marzo, per le Primarie del Pd: i cittadini hanno tempo fino alle 20 per esprimere la propria preferenza su chi tra Maurizio Martina, Nicola Zingaretti e Roberto Giachetti sarà il nuovo leader del Partito democratico.
Circa 35mila i volontari che dalle prime ore di questa mattina stanno dando una mano presso i seggi. Tra di loro c'è anche Carlo Calenda, ex ministro dello Sviluppo economico, che fa lo scrutatore in mattinata nel Gazebo di Piazza del Popolo, sempre a Roma. "Andare a votare è importante – ha scritto su Twitter -, un gesto di democrazia e un modo per mobilitarci contro il tentativo del Governo di farci uscire dall'UE nel silenzio. Più siamo, meglio è per l'Italia".
Primarie Pd, si sceglie il leader tra Zingaretti, Martina e Giachetti. Renzi: "Sfida leale"
Gazebo aperti in tutte le città italiane per le Primarie del Pd per scegliere chi sarà il nuovo leader del Partito democratico tra l'ex reggente Maurizio Martina, il governatore del Lazio Nicola Zingaretti e Roberto Giachetti. I cittadini possono esprimere la propria preferenza dalle 8 della mattinata di oggi, domenica 3 marzo, fino alle 20 recandosi in uno dei 7000 gazebo disponibili o presso i circoli del partito, avvalendosi del supporto di circa 35mila volontari.
Si ricorda che per votare è necessario recarsi al seggio con un documento di riconoscimento in corso di validità, la tessera elettorale e un contributo minimo di due euro. Sono stati inoltre previsti seggi speciali negli ospedali, case di cura e di riposo. Possono votare tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto 16 anni e quelli dell'Unione europea e di altri Paesi residenti in Italia (previa iscrizione al sito entro il 25 febbraio scorso).
L'obiettivo dei candidati alla vigilia è raggiungere un milione di votanti. Tra coloro che hanno già espresso la propria preferenza c'è l'ex premier Matteo Renzi che da piazza Tasso a Firenze ha sottolineato come sia "tempo di festeggiare la festa della democrazia che oggi vede migliaia di volontari organizzare dei seggi", facendo anche un in bocca al lupo "ai tre candidati per la sfida molto leale che hanno fatto, e penso che sia importante che chiunque vinca le primarie, il giorno dopo non subisca il trattamento che abbiamo subito noi che abbiamo vinto due volte con il 70% e per due volte abbiamo avuto il fuoco amico. Noi ci impegniamo in questa direzione, e per questo motivo non ho voluto fare alcuna corrente, al punto che i vari esponenti che sono stati con me in questi anni si sono divisi su tutte e tre le mozioni".