Presidenziali Francia, sarà ballottaggio Macron – Le Pen

Il risultato del primo turno delle Presidenziali francesi e i sondaggi relativi al ballottaggio (che danno Emmanuel Macron in netto vantaggio su Marine Le Pen), spingono al rialzo le Borse europee, che aprono con il segno positivo le contrattazioni della mattinata. Cala anche lo spread, sia quello francese che quello italiano, mentre l'euro fa segnare il massimo valore da cinque mesi a questa parte. La possibile vittoria di Macron, europeista convinto, e l'eventuale sconfitta della Le Pen, sovranista, rappresentano lo scenario "ideale" per i mercati europei, che dunque guardano con ottimismo al ballottaggio del prossimo 7 maggio.

Quando ormai il risultato era più che consolidato, il ministero dell’Interno francese ha diffuso nella notte i dati definitivi del primo turno delle Presidenziali in Francia: in testa Emmanuel Macron che conquista il 23,75% delle preferenze. A seguirlo e sfidarlo così al ballottaggio del 7 maggio prossimo è Marine Le Pen che ha ottenuto il 21,6% dei voti. A separare i due contendenti ala presidenza francese meno di un milione di voti: a Macron 8,2 milioni  di preferenze,  a Le Pen 7 milioni e mezzo di voti. Più distanziati invece i due rappresentanti dei partiti storici: il candidato di destra Francois Fillon che ha sfiorato il 20% e il candidato della sinistra Jean Luc Melenchon che si ferma al 19,6%.

Parla anche Emmanuel Macron, vincitore al primo turno delle Presidenziali francesi: “Il popolo francese ha parlato con chiarezza, dandomi una gravosa responsabilità e un grande onore. Ringrazio Hamon e Fillon per aver lanciato un appello a mio favore, ma soprattutto chi mi ha accompagnato in questa campagna elettorale, che ha cambiato la politica francese. Voi avete dimostrato che la speranza non era un miraggio, ma una realtà. Ora tocca a me continuare questo percorso, andando al di là delle divisioni dei cittadini francesi e tenendo a cuore il loro destino. Ora è il momento di unire i francesi e ricongiungere il Paese. Spero di diventare un Presidente in grado di proteggere la Francia dal nazionalismo, un Presidente che aiuti i più fragili e i meno agiati. Lavorerò nei prossimi giorni per riunire la Francia intorno alla mia candidatura, ma anche per rompere con il sistema che non è stato in grado di venire incontro alle vostre aspettative negli ultimi trent'anni”.

Il candidato della sinistra francese ha parlato pochi minuti fa, ringraziando gli elettori e parlando con orgoglio del risultato raggiunto. Melenchon non si è sbilanciato sul sostegno al secondo turno, ma ha spiegato di voler indire una consultazione fra coloro che hanno sostenuto la sua candidatura, con i risultati che saranno resi pubblici successivamente.

Arriva anche il commento di Marine Le Pen: “Cari compatrioti, mi avete portato al secondo turno, ve ne sono riconoscente. Questa è una tappa storica e noi sentiamo una responsabilità immensa. I francesi alzano la testa, nonostante il sistema abbia cercato di soffocare il dibattito. Ora bisogna cogliere questa opportunità storica, per mettere fine alla globalizzazione selvaggia, all’immigrazione di massa, alla libera circolazione dei terroristi. È arrivato il momento di liberare il popolo, io sono il candidato del popolo e lancio l’appello a tutti i patrioti affinché dimostrino che ciò che conta è la sopravvivenza della Francia”.

Anche il candidato repubblicano Fillon ha ammesso la sconfitta, commentando i primi dati che arrivano a urne chiuse: “Questa sconfitta è la mia, sono l’unico responsabile. Ringrazio i miei elettori, cui dico di non disperdersi e restare determinati. Al ballottaggio non dobbiamo astenerci, una vittoria della Le Pen porterebbe il Paese alla bancarotta e l’estremismo porterà solo disastri. Non c’è scelta, dobbiamo votare contro l’estrema destra, il mio sogno è che i nostri figli vivano in un Paese affrancato dall’odio”.

Il candidato del Partito Socialista, accreditato di una percentuale vicina al 7%, è stato il primo a commentare i dati che arrivano dagli exit poll. Hamon ha parlato del "fallimento" della sinistra e ha invitato i suoi compagni di partito a "riflettere" sulla situazione della socialdemocrazia europea. Poi ha dichiarato il suo sostegno al ballottaggio per Macron:

Se, come sembra probabile, si andasse a un ballottaggio fra Marine Le Pen ed Emmanuel Macron, a spuntarla sarebbe il leader di En Marche. È quanto emerge da tutte le rilevazioni fatte in questi giorni dai sondaggisti, come riassume Europe Elects:

Oltre alla rilevazione IFOP, ci sono altri dati che arrivano dagli istituti di sondaggi.

TNS, per esempio, diffonde i seguenti risultati, confermando il ballottaggio fra Macron e Le Pen:

Macron (EM-*): 23%

Le Pen (FN-ENF): 23%

Melenchon (FI-LEFT): 19%

Fillon (LR-EPP): 19%

Hamon (PS-S&D): 7%

Alle ore 20 hanno chiuso i seggi in tutta la Francia. I primi exit poll danno Macron in testa con il 23,8%. Alle sue spalle l'esponente del Front Nationale Marine Le Pen con il 21,6, quindi Fillon con il 20, 3 e Melenchon con il 19,6%. Il rappresentante del Partito Socialista Hamon è lontano con il 6,1%.

Chiusi i seggi in gara parte della Francia, nelle grandi città si voterà fino alle 20, poi cominceranno ad arrivare i risultati. Quest’anno c’è stata una piccola modifica rispetto al tradizionale "timing" di chiusura seggi / apertura dello spoglio, dal momento che si è scelto di posticipare alle 19 il termine entro il quale i cittadini delle zone "rurali" potevano recarsi ai seggi per esprimere il loro voto. In ogni caso, dopo le 20 cominceranno ad arrivare i primi exit poll, poi le proiezioni e i voti in tempo reale.

Cala leggermente l'affluenza della Presidenziali francesi: alle 17 ha votato il 69,42% degli aventi diritto; nel 2012 alla stessa ora aveva espresso il proprio voto il 70,53% dei cittadini.

Un sondaggio realizzato dalla televisione belga Rtbf, su un campione di elettori intervistati all’esterno dei seggi, registra un lieve vantaggio per Emmanuel Macron, che otterrebbe il 24% dei consensi, staccando di poco Marine Le Pen, che andrebbe al ballottaggio con il 22%. Terzo posto per Francois Fillon, poco al di sopra del 20%, quarto Melenchon con il 18%.

Il ministero dell'Interno ha messo in campo misure di sicurezza straordinarie per arginare il rischio di attacchi terroristici paventati dai servizi segreti. Elezioni presidenziali blindate, messi in sicurezza tutti gli obiettivi considerati sensibili, tra cui anche i numerosi seggi elettorali sparsi in tutto il Paese. A protezione delle stazioni di voto, il ministro dell'Interno ha chiesto l'impiego di 21.000 agenti della polizia municipale.

Le autorità, dopo i controlli di rito, hanno riaperto il seggio di Besançon, evacuato nel corso della mattina a causa di un'automobile sospetta parcheggiata nelle vicinanze a motore acceso. Il portavoce del ministro dell'Interno Pierre-Henry Brandet ha dichiarato che gli artificieri non hanno trovato traccia di esplosivi nell'auto. Secondo Bfmtv, il veicolo risulta rubato il 15 marzo e, stando alle fonti dell'emittente, all'interno è stato trovato un fucile da caccia. Due persone, aggiunge Bfmtv, avrebbero abbandonato l'auto dopo aver urtato un edificio.

A mezzogiorno la partecipazione alle elezioni presidenziali francesi rilevata è del 28,54%, grosso modo simile a quella della tornata elettorale del 2012. Sembra scongiurato il rischio di forte astensione paventato nelle scorse settimane.

Un gruppo di attiviste di Femen ha protestato a seno nudo davanti ai seggi elettorali di Marine Le Pen ed Emmanuel Macron. Tutte fermate dalla polizia, le Femen avevano annunciato pochi giorni fa su Twitter l'intenzione di contestare i candidati.

A Besançon, nell'est della Francia, un seggio elettorale è stato evacuato dalle forze dell'Ordine a causa di un veicolo rubato e lasciato a motore acceso nei pressi della stazione di voto. Lo riferisce il Ministero dell'Interno. Richiesto l'intervento degli artificieri per esaminare il veicolo, contrassegnato anche da una targa falsa.

Recatosi a votare questa mattina, il presidente uscente François Hollande ha dichiarato: "Siamo stati messi a dura prova nell’ultimo periodo, ma siamo pronti alle presidenziali e alle legislative. Questo è il messaggio che possiamo dare; la democrazia è più forte di tutto".

Il leader del movimento En Marche! ed ex ministro dell'economia Emmanuel Macron ha votato al municipio di Le Touquet, nel dipartimento di Nord-Passo di Calais, dov'è arrivato insieme alla moglie Brigitte.

La candidata del Front national, Marine Le Pen, ha votato intorno alle 11 a Hénin-Beaumont, nel dipartimento di Passo di Calais, dipartimento in cui la candidata alla presidenza della Repubblica francese ha allestito il suo quartier generale e dove attenderà l’esito del primo turno delle presidenziali, questa sera. Le Pen non ha rilasciato dichiarazioni all’uscita.

Dalle 8 del mattino fino alle 19 di domenica 23 aprile i cittadini francesi si recheranno alle urne per eleggere il nuovo presidente della Repubblica, che prenderà il posto all'Eliseo del socialista François Hollande. L'eventuale ballottaggio, qualora nessuno dei candidati riuscisse a ottenere almeno il 50% delle preferenze, si svolgerà il prossimo 7 maggio e vedrà sfidarsi i due contendenti che avranno raggiunto il maggior numero di voti al primo turno.

I candidati alla presidenza della Repubblica francese sono in tutto 11, ma sono in realtà 4 quelli che possono definirsi maggiormente quotati e che hanno maggiori speranze di vittoria:  Emmanuel Macron (socialista), François Fillon (destra), Marine Le Pen (estrema destra) e Jean-Luc Mélenchon (estrema sinistra). Gli ultimi sondaggi danno per vincente Macron, testa a testa con Marine Le Pen e numerosi analisti sostengono che potrebbero essere proprio loro i due sfidanti al prossimo ballottaggio. Altre rilevazioni, invece, sostengono sia plausibile un testa a testa tra estrema destra ed estrema sinistra, uno degli scenari politici più temuti dai mercati. Complici i molteplici e recenti attacchi terroristici in Francia, le presidenziali saranno blindate e le forze dell'ordine dovranno tenere sotto controllo tutti gli obiettivi considerati sensibili, tra cui i numerosissimi seggi elettorali. I servizi segreti sono in allarme e l'allerta terrorismo è ai massimi livelli.