All'Assemblea Nazionale del Partito Democratico il segretario ed ex presidente del Consiglio Matteo Renzi si è dimesso andando però allo scontro con la minoranza dem: nessuna concessione riguardo il congresso. Dura anche la minoranza alla fine dell’Assemblea: "Nei nostri interventi c’è stato un tentativo unitario caduto nel nulla". La spaccatura nel Pd sembra ormai inevitabile.
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Matteo Renzi si dimette da segretario del Partito Democratico
Il presidente del Partito Democratico Matteo Orfini ha annunciato le dimissioni del segretario Matteo Renzi, che dunque in Assemblea Nazionale ha ufficialmente rimesso il proprio mandato. Il Pd andrà quindi al congresso con un segretario "reggente", l'attuale presidente del Partito Democratico Matteo Orfini, che traghetterà quindi il partito all'elezione dei nuovi organi direttivi. Sebbene lo statuto del Partito Democratico non contempli la figura del "segretario reggente" – visto che le attuali norme interne prevedono che in caso di cessazione anticipata del mandato del segretario nazionale l’Assemblea Nazionale possa o eleggere un nuovo segretario per restante parte del mandato oppure decidere di sciogliere in anticipo l’Assemblea e dare il via al congresso, la stessa Assemblea Nazionale, in quanto organo sovrano, ha il potere di cambiare l'assetto dello statuto di partito e quindi inserire questa possibilità.
"Ho convocato questa assemblea perché sono arrivate le dimissioni ufficiali del segretario in direzione. Ora va verificato se l'Assemblea vuole o no eleggere un nuovo segretario. Entro le 13,30 se qualcuno si vuole candidare a segretario, deve raccogliere almeno 117 firme e portarle alla presidenza. Questo comporterebbe il non svolgimento del congresso democratico perché si andrebbe a scadenza", ha annunciato Orfini.
Cuperlo spera nell'unità: "Mi auguro si faccia ogni sforzo per non dividersi"
Arrivando all'Assemblea Nazionale all'Hotel Parco dei Principi di Roma, Gianni Cuperlo ha invitato la minoranza dem a restare nel Partito Democratico. "Mi auguro che fino all'ultimo istante utile si faccia ogni sforzo per non dividersi", ha dichiarato Cuperlo, aggiungendo, in risposta alla domanda di un cronista, che sia al leader della minoranza dem Pier Luigi Bersani sia a D'Alema direbbe "di fare di tutto per restare qui".
La crisi del Partito Democratico: la minoranza dem a un passo dalla scissione
Dalle 10 del mattino il Partito Democratico si riunirà in Assemblea Nazionale per definire sostanzialmente le modalità che porteranno il partito al congresso, orientativamente entro la prossima primavera. Nel corso della settimana la minoranza dem e il segretario ed ex presidente del Consiglio Matteo Renzi si sono duramente scontrati e la spaccatura nel partito è ormai sensibilmente evidente. Matteo Renzi non vuole cedere, alla vigilia di questa combattuta Assemblea Nazionale ha dichiarato di non essere intenzionato a cambiare posizione su nulla e che, nonostante chiederà sicuramente alla minoranza dem di restare nel Partito Democratico, non intende quindi concedere alcun tipo di "agevolazione" ai membri del partito che in questi ultimi giorni hanno a più riprese minacciato di andarsene dal Pd. "Farò un appello alla minoranza a restare, ma non intendo cambiare posizione su nulla", ha dichiarato Matteo Renzi, sostanzialmente chiudendo le porte alla minoranza.
Secondo quanto appreso nel corso delle ultime ore, Renzi intende celebrare il congresso del partito in primavera, un congresso lampo, che andrà a chiudersi presumibilmente non più tardi del 7 maggio. Nonostante la data del congresso sia stata ormai quasi definita, Matteo Renzi comunque dovrebbe ribadire in assemblea il pieno sostegno al governo Gentiloni, probabilmente fino a naturale scadenza della legislatura, nel 2018. Nessuna promessa solenne, però, per quanto riguarda la scadenza del 2018, come invece vorrebbe la minoranza dem, che preme affinché si evitino le elezioni anticipate in ogni modo. I membri del Partito Democratico più agguerriti sono senz'altro il governatore della Regione Puglia Michele Emiliana e il governatore della Regione Toscana Enrico Rossi, che nel corso delle ultime ore hanno duramente attaccato il segretario del Partito Democratico e a più riprese minacciato quella che ormai sembra un'inevitabile scissione.