All'Assemblea Nazionale del Partito Democratico il segretario ed ex presidente del Consiglio Matteo Renzi si è dimesso andando però allo scontro con la minoranza dem: nessuna concessione riguardo il congresso. Dura anche la minoranza alla fine dell’Assemblea: "Nei nostri interventi c’è stato un tentativo unitario caduto nel nulla". La spaccatura nel Pd sembra ormai inevitabile.
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La crisi del Partito Democratico: la minoranza dem a un passo dalla scissione
Dalle 10 del mattino il Partito Democratico si riunirà in Assemblea Nazionale per definire sostanzialmente le modalità che porteranno il partito al congresso, orientativamente entro la prossima primavera. Nel corso della settimana la minoranza dem e il segretario ed ex presidente del Consiglio Matteo Renzi si sono duramente scontrati e la spaccatura nel partito è ormai sensibilmente evidente. Matteo Renzi non vuole cedere, alla vigilia di questa combattuta Assemblea Nazionale ha dichiarato di non essere intenzionato a cambiare posizione su nulla e che, nonostante chiederà sicuramente alla minoranza dem di restare nel Partito Democratico, non intende quindi concedere alcun tipo di "agevolazione" ai membri del partito che in questi ultimi giorni hanno a più riprese minacciato di andarsene dal Pd. "Farò un appello alla minoranza a restare, ma non intendo cambiare posizione su nulla", ha dichiarato Matteo Renzi, sostanzialmente chiudendo le porte alla minoranza.
Secondo quanto appreso nel corso delle ultime ore, Renzi intende celebrare il congresso del partito in primavera, un congresso lampo, che andrà a chiudersi presumibilmente non più tardi del 7 maggio. Nonostante la data del congresso sia stata ormai quasi definita, Matteo Renzi comunque dovrebbe ribadire in assemblea il pieno sostegno al governo Gentiloni, probabilmente fino a naturale scadenza della legislatura, nel 2018. Nessuna promessa solenne, però, per quanto riguarda la scadenza del 2018, come invece vorrebbe la minoranza dem, che preme affinché si evitino le elezioni anticipate in ogni modo. I membri del Partito Democratico più agguerriti sono senz'altro il governatore della Regione Puglia Michele Emiliana e il governatore della Regione Toscana Enrico Rossi, che nel corso delle ultime ore hanno duramente attaccato il segretario del Partito Democratico e a più riprese minacciato quella che ormai sembra un'inevitabile scissione.