Von der Leyen, oggi il voto per la Commissione Europea: “Serve UE forte, non permetterò a estremisti di distruggerla”, news in diretta

L'eurodeputata del partito di estrema destra SOS Romania Diana Iovanovici Șoșoacă è stata allontanata dall'aula del Parlamento Ue. Mentre la presidente del gruppo Renew Europe, Valérie Hayer, chiedeva alla presidente designata della Commissione europea Ursula von der Leyen di inserire l'aborto della carta dei diritti europei, l'eurodeputata rumena, che siede tra i non iscritti, ha cercato di interrompere il discorso più volte gridando nei confronti di Hayer. Alla fine è stata fatta uscire dall'aula.

"Voglio deludere subito chi si aspetta un'indicazione di voto da parte dell'Ecr. Il nostro gruppo è composto da partiti che non rinunciano alle prerogative nazionali e ognuno si esprimerà sulla base dell'interesse nazionale". Lo ha detto il co-presidente di Ecr Nicola Procaccini parlando in Aula prima del voto su Ursula von der Leyen. "La testata Politico ha scritto che il destino politico di von der Leyen è nelle mani degli sconfitti" alle elezioni, "comprenderà che qualcosa sta andando storto. Oggi i cittadini hanno sposato le buone idee del centrodestra, e credo che lei debba tenerne conto", ha aggiunto.

Sono tanti i temi di cui ha parlato Ursula von der Leyen nel suo discorso al Parlamento europeo prima del voto sulla sua nomina per un secondo mandato alla Commissione europea: ha ribadito il percorso di lotta al cambiamento climatico con il Green Deal, la necessità di spendere di più in difesa e il sostegno all'Ucraina, tra le altre cose.

"Chiedo agli eurodeputati di fare in modo che il mandato di von der Leyen resti unico. E il gruppo dei Patrioti voterà contro la sua conferma". Lo ha dichiarato il presidente del gruppo dei Patrioti, Jordan Bardella, nel suo intervento alla plenaria di Strasburgo.

Si è concluso il discorso di Ursula von der Leyen alla plenaria europea. In attesa del voto, previsto per le 13, interverranno i presidenti dei diversi gruppi politici che compongono l'Eurocamera. Il primo a prendere la parola è Manfred Weber, capogruppo del Partito polare europeo, di cui fa parte anche la Commissaria uscente. "Se volete difendere la democrazia votate oggi per Ursula von der Leyen", ha detto rivolgendosi agli eurodeputati.

"Per molto tempo abbiamo dato la democrazia per scontata, ora è minacciata". È l'avvenimento di Ursula von der Leyen, nel suo discorso al Parlamento europeo in attesa del voto per un secondo mandato. "I nostri giornalisti, che ringrazio per il loro lavoro, stanno scoprendo spionaggio, disinformazione portati avanti da attori cinesi e russi. Mai nei recenti decenni è stato visto un alto livello attacco", ha aggiunto. "Dobbiamo fermare attori stranieri nell'interferire nella nostra democrazia. E per farlo dobbiamo prendere misure forti. Se mi darete fiducia creeremo uno scudo per la democrazia europea", ha aggiunto.

"Le nostre aziende hanno bisogno di prevedibilità per i loro investimenti e la loro innovazione. E sì, possono contare su di noi. E in questa logica, vogliamo provare e il nostro obiettivo del 90% per il 2014 nella nostra legge europea sul clima, le nostre aziende devono pianificare gli investimenti per il prossimo decennio già oggi". Lo ha affermato Ursula von der Leyen alla plenaria di Strasburgo prima del voto sulla sua nomina alla presidenza della Commissione Ue."Presenterò un nuovo accordo industriale pulito nei primi 100 giorni del prossimo mandato. Incanalerà gli investimenti in infrastrutture e industria, in particolare per i settori ad alta intensità energetica. Ciò contribuirà a creare mercati leader, dall'acciaio pulito alla tecnologia pulita. Accelererà la pianificazione, le gare d'appalto e i permessi, dobbiamo essere più rapidi e semplici perché l'Europa sta decarbonizzando e industrializzando allo stesso tempo", aggiunge.

"Nominerò un commissario con una competenza diretta sulla casa". Così Ursula Von der Leyen ha annunciato alla plenaria di Strasburgo che, se eletta, intende istituire un commissario per il diritto alla casa.

Dai seggi dei Patrioti, il nuovo gruppo dell'ultradestra europea, si sono levati applausi e urla di "Bravo Orban" dopo la dura critica di Ursula von der Leyen nei confronti del viaggio a Mosca realizzato dal premier ungherese la scorsa settimana. La presidente uscente ha definito la visita di Orban non una missione di pace ma solo "un appeasement".

"Due settimane fa un premier europeo si è recato a Mosca. Questa cosiddetta missione di pace è stata solo una missione dell'acquiescenza, dell'appeasement, una politica di eccessive concessioni". Lo ha detto Ursula von der Leyen, facendo riferimento a Viktor Orban, nel suo discorso di candidatura alla presidenza della Commissione alla Plenaria dell'Eurocamera. "Solo due giorni dopo i jet di Putin hanno colpito un ospedale pediatrico. Era un messaggio del Cremlino per raggelare noi tutti. Nessuno vuole la pace più dell'Ucraina e l'Ue sosterrà l'Ucraina finché sarà necessario", ha aggiunto.

‘Chi sta fermo resta indietro, dobbiamo cambiare marcia". Lo ha detto Ursula von der Leyen alla plenaria del Parlamento Ue durante il suo discorso programmatico che precede il voto sulla sua nomina al vertice della Commissione Ue. "L'Europa non può fermare il cambiamento ma puo' abbracciarlo per investire in una nuova era di prosperità".

La presidente della Commissione europea annuncia un "vicepresidente per l'implementazione, la semplificazione e le relazioni interistituzionali" tra le deleghe del prossimo esecutivo Ue. "Dobbiamo rendere le imprese più facili e veloci in Europa. Metterò velocità, coerenza e semplificazione tra le principali priorità politiche", sottolinea la candidata nelle sue linee guida politiche, indicando che "ogni commissario avrà il compito di concentrarsi sulla riduzione degli oneri amministrativi e sulla semplificazione dell'attuazione: meno burocrazia e rendicontazione, più fiducia, migliore applicazione, autorizzazioni più rapide".

"Chiedo la vostra fiducia, faccio politica per cambiare le cose", così la commissaria uscente Ursula von der Leyen si è rivolta gli eurodeputati nel discorso programmatico in vista del voto della plenaria, previsto per alle 13.00. "Le scelte definiscono il destino e in un mondo pieno di avversità il destino dipende da ciò che faremo ora. L'Europa è dinnanzi ad una scelta decisiva che definirà la nostra posizione nel mondo nel prossimo quinquennio. L'Europa non può controllare dittatori e demagoghi nel mondo ma può scegliere di tutelare la nostra democrazia", ha aggiunto.

La presidente designata della Commissione europea, Ursula von der Leyen, iniziando il suo discorso alla plenaria ricorda l'ex presidente del Parlamento europeo scomparso David Sassoli. "Voleva un'Europa unita", ha dichiarato.

L'europarlamentare Carola Rackete raggiunge in tram la seduta plenaria del Parlamento europeo dove è atteso il voto sulla nomina di Ursula Von der Leyen alla presidenza della Commissione Ue.

Durante questa sessione plenaria, che si avvierà a conclusione con l'elezione del presidente della Commissione europea, il Parlamento ha anche votato per il proprio presidente. O meglio, per la propria presidente: è stata infatti riconfermata Roberta Metsola. 

"Come parte di un nuovo Patto per il Mediterraneo, svilupperemo le nostre partnership strategiche esistenti e lavoreremo per crearne di nuove con responsabilità e risultati chiari. Lavoreremo in aree di interesse comune, dagli investimenti in istruzione, infrastrutture ed economia in senso lato alle partnership di talenti e percorsi legali". Lo afferma Ursula von der Leyen, nelle sue linee programmatiche 2024-2029."Intensificheremo il nostro lavoro sui rimpatri, prevenendo l'immigrazione illegale e combattendo il traffico di esseri umani. Garantirò una maggiore trasparenza nei confronti del Parlamento europeo su tali accordi. Rifletteremo inoltre ulteriormente su nuovi modi per contrastare l'immigrazione irregolare, rispettando al contempo il diritto internazionale e garantendo soluzioni sostenibili ed eque per i migranti stessi", aggiunge.

I lavori della plenaria – dal discorso programmatico di Ursula von der Leyen, alla discussione e fino al voto – potranno essere seguiti sui canali streaming del Parlamento europeo.

L'articolo 14 del trattato sull'Unione europea stabilisce che tocchi alla plenaria del Parlamento europeo eleggere il presidente. Viene seguito un preciso regolamento per l'elezione del presidente della Commissione europea:

Il candidato proposto dal Consiglio europeo deve presentare al Parlamento i propri orientamenti politici, presentazione che deve essere immediatamente seguita da un dibattito. Il Parlamento elegge quindi il Presidente della Commissione a maggioranza dei deputati che lo compongono, ossia 361 su un Parlamento di 720 deputati. Se il candidato non ottiene la maggioranza richiesta, il Presidente del PE inviterà il Consiglio europeo a proporne un altro entro un mese, per una nuova elezione che segue la stessa procedura.

Nel suo programma consegnato ai gruppi politici europei, la presidente scelta da Popolari, socialisti e liberali assicura che manterrà la rotta sul Green Deal finora adottata e che intende lanciare un piano per l'industria pulita nei primi 100 giorni del mandato. "Questo preparerà la strada verso l'obiettivo di riduzione delle emissioni del 90% per il 2040, che proporremo di inserire nella nostra legge europea sul clima", si legge nel documento.

Ursula von der Leyen ha inviato ai gruppi politici europei le linee programmatiche con cui intende guidare la Commissione europea in caso di rielezione. Tra i temi principali: difesa, sostegno all'Ucraina, immigrazione, Green Deal, competitività e politiche abitative. Alle 9.00 è atteso il discorso della commissaria uscente.

Gli eurodeputati dei gruppi PPE, S&D e Renew voteranno a favore di un secondo mandato per Ursula von der Leyen alla Commissione europea: del resto sono le forze politiche che si sono accordate sul suo nome e l'hanno proposto in seno al Consiglio. Il gruppo dei Patrioti, di cui fa parte la Lega, ha invece annunciato il suo voto contrario. Von der Leyen nei giorni scorsi ha cercato di assicurarsi l'appoggio di altre forze politiche: i Verdi dovrebbero votare a favore, con la promessa di continuare lungo la strada del Green Deal, mentre The Left – la Sinistra – è intenzionata a votare contro. Non è ancora chiaro come si comporteranno i Conservatori (ECR) di Giorgia Meloni: la linea ufficiale dice che ascolteranno il discorso di von der Leyen e in base a cosa dirà prenderanno una decisione.

La prima sessione plenaria del Parlamento europeo si sta per concludere, ma oggi è in agenda il momento più atteso: quello del voto per l'elezione del presidente della Commissione europea. O meglio, della presidente, visto che il Consiglio Ue ha proposto come candidata Ursula von der Leyen, che punta quindi a un secondo mandato. L'accordo raggiunto tra capi di Stato e di governo è stato preso in particolare tra i leader del PPE, S&D e Renew: Giorgia Meloni, da parte sua, si era astenuta denunciando di essere stata esclusa dalle trattative.