Veronica Panarello è stata condannata a 30 anni di reclusione per l'uccisione del figlio Lorys Stival. La sentenza è del Gup di Ragusa.
- Davide Stival: "Da oggi si ricomincia, lo devo a Lorys" 19 Ottobre
- Santa Croce Camerina all'indomani della sentenza 18 Ottobre
- Veronica Panarello: interdizione pubblici uffici e sospesione responsabilità genitoriale 17 Ottobre
- Il papà di Veronica Panarello: "Ho i miei mali, i miei dolori e la mia pena" 17 Ottobre
Davide Stival: "Da oggi si ricomincia, lo devo a Lorys"
Davide Stival, in una lunga lettera affidata alle agenzie di stampa, parla di una "terribile vicenda", dei "giorni più tristi della sua vita". "La mia riservatezza – oltre a trovare radice nel mio carattere riflessivo – ha avuto un unico scopo: quello di proteggere dalla morbosa attenzione mediatica il fratellino di Lorys, anche lui vittima innocente di questa tragedia. Sono sicuro che, quando sarà grande, apprezzerà il riserbo con cui ho cercato di tutelare la mia famiglia" ha scritto il papà del piccolo Lorys, strangolato il 29 novembre 2014 a Santa Croce Camerina.
"Lunedì è stato un giorno carico di tensione. Nella mia pancia si mischiavano i sentimenti più diversi ed è difficile riuscire ad esprimere con le parole quel che ho provato nel momento in cui il giudice ha letto la sentenza: una malinconica sensazione di giustizia per il mio piccolo angelo che la invocava silenziosamente. Ora è tempo di voltare pagina. Da oggi si ricomincia. Lo devo al piccolino che non c'è più e a quello che mi aspetta a casa" ha concluso Davide Stival.
Veronica Panarello: interdizione pubblici uffici e sospesione responsabilità genitoriale
Veronica Panarello è stata condannata a 30 anni di reclusione con le pene accessorie dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici, l'interdizione legale e la sospensione dall'esercizio della responsabilità genitoriale per tutta la durata della pena principale. A titolo di provvisionale dovrà corrispondere 250mila euro (più 100mila per il figlio più piccolo) al marito Davide Stival oltre a 100mila euro cadauno per i nonni paterni, Andrea Stival e Pinuccia Aprile che si sono costituiti parte civile al processo. Escluse le aggravanti della premeditazione e delle sevizie.
Dovrà pagare le spese processuali e quelle relative al proprio mantenimento in carcere; è stata applicata, inoltre, la misura di sicurezza della libertà vigilata per la durata di cinque anni mentre è stata disposta la trasmissione degli atti al pubblico ministero per valutare la consumazione del reato di calunnia nei confronti del suocero Andrea Stival, chiamato in correità.
Entro 90 giorni il deposito della motivazione della condanna.
Il papà di Veronica Panarello: "Ho i miei mali, i miei dolori e la mia pena"
Raggiunto telefonicamente da Fanpage.it, Franco Panarello, papà di Veronica, ha commentato così la sentenza di condanna a 30 anni di reclusione: "Non ho niente da commentare. Ho i miei mali, i miei dolori e la mia pena".
L’avvocato della Panarello: “Ci appelleremo e combatteremo”
Dopo la sentenza il legale di Veronica Panarello, l’avvocato Francesco Villardita, ha detto che presenterà ricorso. “Accettiamo la sentenza e attendiamo le motivazioni che arriveranno entro novanta giorni e appelleremo la sentenza che non condividiamo affatto. Sentenza che è troppo dura e che non ci aspettavamo confermasse la richiesta dell'accusa”, ha spiegato annunciando che “combatteremo ancora per ripristinare quella che per noi è la verità”.
Le reazioni dopo la condanna. Legale papà Lorys: “Nessuno può dire di aver vinto”
Dopo la sentenza di condanna per Veronica Panarello arrivano le prime reazioni degli avvocati dei parenti della donna. “Abbiamo messo un punto a questa brutta vicenda”, ha commentato il legale del nonno della vittima, Andrea Stival. “È una tragedia. Nessuno può dire ‘abbiamo vinto'. La tesi che abbiamo sposato da subito è stata oggi confermata. Da qui pensare di aver vinto non possiamo dirlo”, ha detto invece Daniele Scrofani, l'avvocato del padre del piccolo Lorys. “Abbiamo la coscienza di avere fatto un buon lavoro, non c'è soddisfazione per la condanna ma consapevolezza di avere fatto il nostro dovere”, ha concluso il pm Marco Rota commentando la sentenza di condanna.
Veronica Panarello piange durante la lettura della sentenza
Durante la lettura della sentenza di condanna a trenta anni di reclusione l’imputata Veronica Panarello ha pianto. Poi la madre del piccolo Lorys è uscita dall'aula accompagnata dal suo difensore e dagli agenti di polizia penitenziaria.
Veronica Panarello condannata a trenta anni di reclusione
Arrivata la sentenza per Veronica Panarello: la donna, accusata dell'omicidio del figlio Lorys, è stata condannata a trenta anni di reclusione. La sentenza del Gup di Ragusa Andrea Reale è stata emessa a conclusione del processo col rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica.
La Procura di Ragusa aveva chiesto 30 anni per la mamma del piccolo Lorys, accusata di averlo strangolato con una fascetta da elettricista nella sua abitazione di Santa Croce Camerina il 29 novembre 2014 e poi di averne occultato il cadavere gettandolo in un canalone. Il Gup, inoltre, ha deciso la trasmissione degli atti alla Procura per il reato di calunnia, escludendo l'aggravante della premeditazione e delle sevizie. Veronica Panarello ha ascoltato in lacrime la sentenza, poi è stata accompagnata fuori dall'aula dal suo difensore e dagli agenti della polizia penitenziaria.
Terminata l'udienza, Gup in camera di consiglio
E' appena terminata l'udienza del processo per l'omicidio di Lorys Stival. Il giudice Andrea Reale è in camera di consiglio e, tra qualche ora, potrebbe emettere la sentenza nei confronti di Veronica Panarello.
E' l'ora del difensore Francesco Villardita
Il difensore Francesco Villardita sta parlando in aula. Questa, dunque, è l'ultima replica prevista per l'udienza odierna. A seguire la camera di consiglio e, infine, la sentenza che potrebbe essere emessa già nel pomeriggio.
Andrea Stival, suocero dell'imputata, non ha rilasciato dichiarazioni all'ingresso del Tribunale di Ragusa: l'uomo continua a dirsi innocente e totalmente estraneo ai fatti.
**si ringrazia Davide Bocchieri per la gentile concessione della foto
L'avvocato del nonno di Lorys: "Questa sentenza farà riunire la famiglia Stival"
“Questa sentenza potrà dare una possibilità alla famiglia di riunirsi”. Lo ha affermato Francesco Biazzo, legale di Andrea Stival, entrando nel Palazzo di Giustizia di Ragusa, riferendosi in particolare ai contrasti tra il suo assistito e suo figlio Davide Stival. Nel processo, che è alle battute finali, la mamma di Lorys, Veronica Panarello, ha accusato il suocero di aver ucciso il proprio figlio, perché avrebbe scoperto che erano amanti. “E’ commoss’ per quest’ultimo giorno – aggiunge il penalista accanto al suo assistito che non vuole parlare con i giornalisti – e vuole soltanto giustizia e pace per suo nipote”. Andrea Stival nel processo che vede imputata la nuora per omicidio è parte civile, ma in un’altra inchiesta, come detto, deve rispondere di concorso nell’omicidio del bambino. Ci aspettiamo che questo fascicolo aperto come atto dovuto – osserva l’avvocato Biazzo – venga chiuso al più presto per l’assoluta falsità delle accuse. Dal processo ci aspettiamo una sentenza che faccia giustizia, quindi una condanna”.
Al via il processo, Veronica Panarello in aula
E' cominciata alle 10.15 l'ultima udienza del processo a carico di Veronica Panarello che è arrivata in aula quindici minuti prima dell'avvio del rito abbreviato, rigorosamente a porte chiuse. Presenti il suocero Andrea Stival, il marito Davide Stival e il papà Franco Panarello.
In questi minuti sta parlando il pm Marco Rota che ha coordinato le indagini. Sono previste anche le repliche delle parti civili e della difesa di Veronica Panarello. L'imputata (vestita di nero e con capelli sciolti), invece, potrebbe non intervenire.
L'avvocato di Veronica: "Non è serena ma è pronta ad un'eventuale condanna"
"Veronica Panarello è pronta da sempre a qualsiasi sentenza. Certo, non è serena perché sta affrontando un momento particolare e un'ansia normale per questi casi. Non riusciamo a fare alcun tipo di previsione perché è un processo particolare e siamo aperti a ogni soluzione". Lo ha detto Francesco Villardita entrando nel Palazzo di Giustizia di Ragusa dove oggi dovrebbe arrivare la sentenza nel processo per l'omicidio di Lorys Stival. La Procura, il 3 ottobre scorso, ha chiesto la sua condanna a 30 anni di reclusione. "Lei si ritiene non colpevole – aggiunge il penalista – e noi riteniamo che la prova oltre ogni ragionevole dubbio non e' stata raccolta, quindi aspettiamo e vediamo quali sono le valutazioni del giudice oggi. Poi le sentenze si accettano o si impugnano".
Oggi la sentenza su Veronica Panarello
E' il giorno della sentenza per Veronica Panarello, la madre del piccolo Lorys, accusata di aver ucciso il figlio con delle fascette da elettricista e poi di averne occultato il cadavere in un canalone a Santa Croce Camerina, nel ragusano. La Procura di Ragusa ha chiesto 30 anni di reclusione mentre il difensore Francesco Villardita ha invocato l'assoluzione per non aver commesso il fatto: ad uccidere Lorys sarebbe stato il nonno Andrea Stival con un cavetto usb, stando alle ultime versioni dell'imputata. Il movente – ritenuto "plausibile" persino dall'accusa – sarebbe da ricercare nella presunta relazione extraconiugale tra suocero e nuora, poi scoperta da Lorys che li avrebbe minacciati di riferire tutto al papà.
Oggi sarà il Gup Andrea Reale, tenendo conto sia della richiesta della Procura che di quella del difensore Francesco Villardita, a decidere se condannare o assolvere Veronica Panarello, accusata di omicidio volontario aggravato dal vincolo di consanguineità e dalla premeditazione oltre all'occultamento di cadavere.