Sono 66 i migranti morti nel naufragio verificatosi al largo delle coste della Calabria nella notte tra sabato 25 e domenica 26 febbraio. La tragedia è avvenuta nei pressi della spiaggia della frazione Steccato di Cutro, a Crotone. Tra le vittime anche 14 bambini: ritrovati i corpi di un neonato e di due gemellini ma il bilancio potrebbe aumentare nelle prossime ore e raggiungere quota 100. Sono 82 i superstiti.
La Procura di Crotone ha aperto con le ipotesi di omicidio e disastro colposi e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Mattarella: "Ue assuma in concreto la responsabilità di governare i flussi". Piantedosi dopo le polemiche di ieri: "Tragedia non c'entra con nuove regole. Chi scappa da una guerra non deve affidarsi a scafisti senza scrupoli".
Oggi dichiarato lutto regionale in Calabria dal presidente Occhiuto. Rinviata a domani l'apertura della camera ardente al Palasport di Crotone per l'ultimo saluto alle vittime della tragedia. Tre presunti scafisti sono stati trasferiti in carcere, di cui uno è minorenne, e un quarto uomo risulta indagato in attesa di ulteriori accertamenti.
Il drammatico racconto dei superstiti nel provvedimento di fermo: "Ci hanno messo nella stiva, a ciascuno di noi hanno dato un ticket con un numero stampato e per tutto il viaggio ci hanno dato soltanto acqua". Chiesti, secondo gli inquirenti, circa 8mila euro a passeggero per il viaggio della morte. I migranti, provenienti per la maggior parte da Iran, Siria e Afghanistan, erano partiti quattro prima giorni del naufragio dalla in Turchia.
Naufragio a Crotone, Zuppi (Cei): “Migranti scappavano da guerra: avevano diritto di essere accolti”
“Il grande problema è che quelli che sono affogati avevano diritto, diritto ad essere accolti, scappavano da una guerra, la maggior parte di loro probabilmente erano afgani, e quindi bisogna cercare che i rifugiati siano trattati come tali e quindi hanno il diritto di essere esaminati. Se noi neghiamo di fatto questo diritto, tradiamo tutta la consapevolezza che proveniva dalla Seconda guerra mondiale”, a dirlo è il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, in un dibattito sulla Fratelli tutti, al cui centro c'è stato il naufragio di Crotone.
Naufragio Crotone, il racconto di un superstite: “Uscivamo dalla stiva solo per respirare”
L'imbarcazione affondata al largo delle coste calabresi era guidata da tre scafisti, due turchi e un siriano che si alternavano, ai quali si sarebbe aggiunto un altro uomo, anch'egli turco "che aveva un tatuaggio con la forma di due lacrime sullo zigomo destro, che non guidava ma dava ordini a tutta l'imbarcazione". A raccontarlo agli inquirenti uno degli 80 superstiti del naufragio di Crotone: “Poi c'erano due pakistani – ha proseguito l'uomo – uno che era quello che ha gestito lo spostamento da Jzmir alla prima barca. "Ricordo che tutti e due gestivano la folla sulla seconda imbarcazione e ci facevano salire per respirare un po' d'aria ogni tanto e per fare i bisogni per poi farci ritornare nella stiva”
Amnesty: “Parole Piantedosi su migranti sono di un cinismo incredibile“
“Le parole di Piantedosi sui migranti sono di un cinismo incredibile. Ancora con le ricerche dei sopravvissuti e dei cadaveri in corso, non avrei mai voluto sentirle”, così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, intervenuto al Tg Plus di Cusano Italia Tv sulla tragedia di Cutro, nel Crotonese. “Se non ci fossero stati più governi che hanno additato le Ong come i tassisti del mare in combutta con i criminali, magari qualche nave delle Ong lì nello Jonio c'era e queste persone sarebbero state salvate. Il padre putativo di tutto questo sistema è Marco Minniti”, ha aggiunto Noury.
I verbali sulla tragedia: "Nella stiva più di 150 migranti"
Si indaga su quanto accaduto nel Crotonese nella giornata di domenica. Mentre si attende l'apertura della camera ardente per omaggiare le persone morte nel naufragio, le autorità hanno ascoltato le testimonianze dei primi sopravvissuti. Secondo quanto riportato in alcuni verbali shock, nella stiva dell'imbarcazione affondata erano ammassati almeno 150 migranti.
Salgono a 66 le vittime del naufragio: trovato il corpo di un bimbo di pochi anni
Altri due corpi senza vita sono stati recuperati questa sera dai soccorritori. Pochi istanti fa è stato recuperato il cadavere di un bambino di pochi anni, mentre poco prima era stato trovato il corpo di un adulto (la 55esima vittima). Salgono così a 66 le vittime del naufragio.
Sale a 65 il numero delle vittime del naufragio
Il numero dei migranti deceduti nel naufragio di domenica scorsa sulla costa del crotonese è salito a 65. Il cadavere di un uomo adulto è stato recuperato nel pomeriggio di oggi. Lo rende noto la Prefettura di Crotone spiegando che le salme al momento identificate sono 28, delle quali 25 afghani, 1 pachistano, 1 palestinese, 1 siriano. Le nazionalità dei migranti tratti in salvo sono: Afghanistan, Pakistan, Palestina, Siria, Iran, Somalia. Fra questi sono presenti 14 minori, alcuni dei quali ancora ricoverati all'ospedale di Crotone. Nella giornata di domani si terrà un momento di preghiera per le vittime del naufragio.
Allestita la camera ardente per le vittime nel Palasport di Crotone
Aperta ai giornalisti la camera ardente con le salme recuperate sulla spiaggia di Cutro dopo il terribile naufragio di domenica. Le bare dei migranti sono state portate nel Palasport di Crotone. Su ciascuno dei feretri contenenti persone delle quali è stata accertata l'identità, compaiono nomi e cognomi. Sono 64 le salme finora recuperate. La camera ardente sarà aperta domani al pubblico.
Anziana offre cappella di famiglia per seppellire i bimbi morti nel naufragio
Una donna di Botricello, in provincia di Catanzaro, ha offerto la cappella di famiglia per seppellire i bambini morti nel naufragio avvenuto domenica mattina davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro. Al momento i morti accertati sono oltre 60, mentre non si conosce ancora il numero dei dispersi. Fra le vittime registrate finora ci sono 15 minori, tra cui diversi bambini e un neonato, e 33 donne.
Frontex: "Dall'imbarcazione non vi erano segnali di pericolo"
"L'imbarcazione, che trasportava circa 200 persone, stava navigando da sola e non c'erano segni di pericolo. Le autorità italiane hanno inviato due motovedette per intercettarla, ma le condizioni meteorologiche avverse le hanno costrette a rientrare in porto". Lo riporta un portavoce di Frontex all'ANSA.
Piantedosi ritratta la linea sui migranti: "Fermatevi, verremo noi a prendervi"
"Ho pudore a ostentare i sentimenti e la considerazione della tragedia ma devo essere giudicato per ciò che farò e che ho fatto" ha dichiarato il ministro Piantedosi in commissione al Senato dopo aver ascoltato maggioranza e opposizione sulla sua frase relativa alla strage di migranti a Crotone. "Dobbiamo fare in modo che le terre siano sempre più sicure del mare. Nessuno ha detto sigillatura dei confini, ma si è parlato di Piano Mattei. Ho detto fermatevi, verremo noi a prendervi"
Naufragio a Crotone, migranti hanno cercato di aggredire uno scafista
Uno degli scafisti del barcone naufragato è stato aggredito sulla battigia di Steccato di Cutro subito dopo la tragedia in un tentativo di linciaggio da parte dei superstiti. I carabinieri, notata la scena, hanno fermato l'uomo per portarlo via. Dopo gli accertamenti del caso hanno riconosciuto in lui uno degli scafisti a bordo.
Lite prima del naufragio: "Le vittime si lamentavano del ritardo"
Ore prima del naufragio, alcuni dei migranti a bordo avrebbero avuto un litigio con gli scafisti a causa del ritardo dell'arrivo a terra. Questo è quanto emerge dai racconti dei superstiti alle forze dell'ordine. Le testimonianze sono anche agli atti del provvedimento del fermo di polizia giudiziaria emesso nei confronti di tre persone. I migranti si lamentavano perché l'imbarcazione non era ancora arrivata a destinazione, poi la lite è stata sedata e il viaggio è proseguito fino alla tragedia.
Tre scafisti cercano di nascondersi tra i superstiti: individuati e fermati dai carabinieri
Gli scafisti del barcone naufragato domenica a Steccato di Cutro sono arrivati sulla spiaggia insieme agli altri superstiti. Uno di loro è stato individuato e bloccato subito dai carabinieri che hanno assistito al tentativo di linciaggio da parte degli altri naufraghi. Altri due sono stati fermati al Cara di Isola Capo Rizzuto dove sono stati trasferiti i superstiti dopo la prima assistenza. Gli scafisti sono stati mascherati e indicati alle autorità proprio dagli altri migranti. Questo è quanto emerge dalle carte dell'inchiesta aperta dalla Procura di Crotone.
Piantedosi non si scusa sulla tragedia di Crotone: "Bisogna fermare le partenze"
Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi è tornato sulla tragedia di Crotone intervenendo in commissione in Senato per illustrare le linee programmatiche del suo dicastero. "La tragedia del naufragio ci addolora profondamente – spiega – e interpella .le nostre coscienze nel fermare queste traversate così pericolose".
Piantedosi conferma: "64 vittime accertate, tra cui 14 minori"
"Secondo gli ultimi aggiornamenti, il numero delle vittime del tragico naufragio del 26 febbraio e' salito a 64, di cui 14 minori; 80 i superstiti". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi audito dalla commissione Affari costituzionali del Senato sulle linee programmatiche del suo dicastero. "Dalle prime informazioni – ha spiegato il ministro – l'imbarcazione di legno era presumibilmente condotta da tre scafisti, uno dei quali in stato di fermo".
Naufragio migranti: apertura camera ardente rinviata a domani
È stata è rinviata a domani mattina l'apertura della camera ardente nel Palamilone, il palazzetto dello sport di Crotome dove sono state collocate le bare delle vittime del naufragio di domenica mattina. Il rinvio è stato deciso in quanto la polizia scientifica e medicina legale hanno chiesto ulteriore tempo per le verifiche sui cadaveri dei migranti recuperati nelle ultime ore e per ultimare le operazioni di identificazione. La camera ardente sarà aperta quindi domattina alle 9.
Save the Children: "Dramma minori, hanno visto corpi scomparire tra le onde"
Nella strage di migranti a Crotone molti sono minori: almeno 15 vittime avevano meno di 18 anni, tanti anche i superstiti. Provenivano da 3 dei 10 paesi peggiori al mondo in cui vivere per i bambini. Giovanna Di Benedetto (Save The Children) a Fanpage.it: "Stato di grandissima sofferenza emotiva. Tornino al centro delle decisioni politiche le persone e i loro diritti".
Le testimonianze nei verbali dei superstiti: "Condizioni di viaggio terribili"
Il racconto agli inquirenti che indagano sulla tragedia costata la vita a 64 persone: "Nella stiva barca ammassati in più di 150, Il capo era un turco tatuato", c'è scritto nei verbali del provvedimento di fermo indirizzato a tre presunti scafisti visionato dall'Adnkronos. "Era un turco che aveva un tatuaggio sullo zigomo destra – ha detto un uomo – non guidava ma dava ordini agli altri componenti dell'equipaggio. Lui era sempre seduto. Poi c'erano due pakistani, uno che era quello che ha gestito lo spostamento da Izmir alla prima barca".
Johansson (Ue): "Combattere i trafficanti e investire in percorsi legali"
La Commissaria europea per gli affari interni, Ylva Johansson, in un'intervista con l'agenzia di stampa EFE sottolinea la necessità della promozione della cooperazione con i Paesi terzi per combattere le mafie della migrazione irregolare e punta il dito contro i trafficanti che "se ne fregano della vita delle persone. Abbiamo già visto come mettono cinicamente le persone in questi viaggi pericolosi e non si preoccupano se perdono la vita. Si preoccupano solo dei soldi”, ha detto Johansson, aggiungendo che "abbiamo bisogno di un sistema europeo adeguato per la migrazione in cui lavoriamo insieme ma anche in cui rafforziamo la nostra cooperazione con i Paesi di origine e di transito per combattere i trafficanti e investire in percorsi legali".
Naufragio Cutro, recuperato un altro corpo: il bilancio dei morti sale a quota 64
Salgono a 64 le vittime accertate del naufragio di Cutro. Un altro corpo è stato infatti recuperato nelle acque della località calabrese dove domenica il barcone carico di migranti si è spezzata in due provocando la morte di decine di persone. Quest'ultimo cadavere recuperato appartiene a un uomo.
Oggi la camera ardente al Palasport di Crotone
Si apre oggi al Palasport di Crotone la camera ardente per le vittime del naufragio dell’imbarcazione di migranti avvenuto domenica mattina davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro, nel Crotonese. Al Palamilone potranno recarsi quanti vorranno rendere omaggio alle salme.
Naufragio a Crotone: "Così i presunti scafisti sono stati bloccati dai superstiti"
Sono tre i presunti scafisti fermati in seguito alla strage di migranti al largo di Crotone tra il 25 e il 26 febbraio e un quarto uomo sarebbe indagato per ulteriori accertamenti. Avrebbero chiesto a ciascun passeggero 8mila euro per il viaggio della morte. I superstiti: "Hanno provato a fuggire m li abbiamo fermati".
Naufragio Cutro, Piantedosi: "Tragedia non c'entra con nuove regole"
Il ministro Piantedosi è tornato a parlare del naufragio di Cutro, dopo che le sue parole, a poche ore dalla tragedia, avevano destato polemica.
Intervistato dal Corriere della Sera, il ministro ha quindi sottolineato come non ci sia "alcun legame tra le nuove regole e il possibile aumento di morti in mare. Nella rotta presidiata dalle Ong non si è verificato alcun evento che non sia stato adeguatamente fronteggiato da Capitaneria e guardia di finanza".
Gli inquirenti: "Chiesti 8mila euro a persona per il viaggio in mare"
Secondo fonti investigative, gli scafisti – in totale ne sono stati fermati 4 dopo il naufragio a Steccato di Cutro – hanno preteso 8mila euro da ogni migrante per il viaggio, i risparmi di una vita. Si indaga anche su un'altra persona che si sarebbe allontanata dalla spiaggia dopo essersi messa in salvo.
Gli ultimi aggiornamenti sulla strage di migranti a Crotone
Oggi è il giorno del lutto regionale in Calabria, proclamato dopo la strage di migranti avvenuta nei pressi della spiaggia di Steccato di Cutro (Crotone) tra sabato 25 e domenica 26 febbraio. Finora recuperati 63 corpi, molti sono bambini. Quattro gli scafisti fermati. Indagini in corso per ricostruire le cause del naufragio.
Calenda: "Piantedosi dice cose agghiaccianti"
“Il ministro Piantedosi dice delle cose che sono agghiaccianti. Non fa il burocrate, è un ministro della Repubblica italiana e rappresenta tutti gli italiani. Il suo modo di fare davanti al dramma è insopportabile: si esprime con un linguaggio inumano e il tono con cui parla è inaccettabile da un punto di vista etico, morale e umano”.
La Russa: "Impegno contro i trafficanti"
Il naufragio dei migranti a largo delle coste calabresi, “credo debba impegnare tutti, nessuno escluso, a trovare i modi per non lasciare che i trafficanti di vite umane abbiano la meglio”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a margine di un evento a Palazzo Lombardia, a Milano.
Domani la camera ardente nel palazzetto dello sport di Crotone
Domani, martedì, sarà allestita nel palasport di Crotone la camera ardente delle vittime del naufragio. Ne dà notizia la Prefettura.
Piantedosi: "Verso missioni congiunte con la Francia"
Con il ministro dell'Interno francese, Gérald Darmanin, “abbiamo condiviso propositi e progetti di lavoro congiunto molto interessanti, molto importanti. Addirittura, fino a immaginare – ed è un proposito che riteniamo di poter attuare entro il mese di marzo – di poter anche svolgere missioni congiunte, io e il mio collega francese Darmanin, in Paesi che sono di fondamentale importanza come Tunisia e Libia”: lo annuncia il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, rispondendo ai cronisti all'ambasciata d'Italia a Parigi, dopo l'incontro con il suo omologo francese. “Questo proprio per dare anche la visibilità di un'azione e quindi di posizioni comuni: noi come Italia e Francia ma nel caso condividendo questa progettualità anche con altre componenti importanti nel contesto europeo”.
Piantedosi: “Vergognoso strumentalizzare queste tragedie”
"Credo che tragedie come queste impongano un grande rispetto nei confronti delle vittime, una postura e scelte verbali adeguate da parte di chiunque, da parte soprattutto di chi ha incarichi di governo a partire dal sottoscritto. Però trovo vergognoso che esista un livello così alto di strumentalizzazione di tragedie cosi' grandi per mettere in discussione quelli che sono poi dei principi di cui si potrebbe poter discutere liberamente”, così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi in merito alle polemiche seguite alle sue parole sul naufragio dei migranti sulle coste calabresi.