La violenta scossa ha avuto epicentro nel centrosud del Paese ed è stata avvertita anche nella Capitale. Migliaia di persone in strada: molti crolli, decine di vittime e persone intrappolate.
- Decine di crolli, è strage 19 Settembre
- Messico, oltre cento morti per il terremoto 20 Settembre
- I morti a Morelos sono saliti a 54, oltre 70 le vittime totali 20 Settembre
- I morti salgono a 60 20 Settembre
- Crollata un scuola, bimbi intrappolati tra le macerie 19 Settembre
Decine di crolli, è strage
Un fortissimo terremoto di magnitudo 7.1 della scala Richter è stato registrato in Messico nella serata di martedì ora italiana, il primo pomeriggio ora locale. La fortissima scossa ha avuto epicentro nel centro sud del Paese, nello stato di Puebla, ed è stata distintamente avvertita dalla popolazione locale anche nella capitale del Paese nordamericano, Città del Messico, dove migliaia di persone si sono riversate in strada. LA scossa ha causato decine di crolli e oltre cento vittime. La violenta scossa è stata registrata ad appena una settimana di distanza dal violento terremoto di 8,2 gradi Richter nel quale hanno perso la vita 100 persone.
A differenza del precedente sisma localizzato nelle acque dell'oceano davanti alle coste messicane, l'epicentro questa volta è nell'entroterra, a pochi chilometri dalla città di Chiautla de Tapia, nello stato di Puebla, per questo si temono ancora più vittime e danni. Molti utenti su twitter hanno segnalato crolli di interi edifici e incendi in molte città del Paese dove si è assistito a scene di panico. Da quello che si vede nelle immagini diffuse online, ci sono interi palazzi collassati. L’aeroporto internazionale di Città del Messico, distante 123 chilometri dall’epicentro, intanto è stato bloccato.
Il servizio sismologico messicano ha confermato una magnitudo di 7.1 per il terremoto inizialmente stimato con magnitudo 6.8, spiegando che l'epicentro è stato registrato a 12 km a sud est della città di Axochiapan. Secondo i dati fornirti dall'istituto italiano di geofisica e vulcanologia, il sisma sarebbe stato registrato dai sismografi alle 13:14 ora locale, le 20:14 ora italiana. L'epicentro dunque è nell'entroterra ed è quindi scongiurato il rischio tsunami che invece era stato lanciato per il precedente sisma. "Non c'eè rischio di tsunami per il forte terremoto che ha colpito il Messico centrale, perché il sisma è avvenuto nell'entroterra lontano dalla costa, almeno a 200 km", ha confermato infatti il sismologo Alessandro Amato dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, aggiungendo: "Si sta valutando la profondità' del sisma, che l'Ingv stima preliminarmente intorno ai 60-70 km".
Messico, oltre cento morti per il terremoto
Il governatore dello Stato di Puebla ha comunicato che il numero di morti accertati nel suo territorio è salito a 26, mentre le autorità della Capitale hanno confermato che sono trenta i morti a Città del Messico. Si conseguenza il numero totale di morti causati dal terremoto in Messico ora supera le cento vittime: 54 nello stato di Morelos, nove nello stato del Messico, trenta a Città del Messico e 26 nello stato di Puebla. Secondo fonti non ufficiali, però, i morti sarebbero già molti di più visto che son molte le persone rimaste intrappolate tra le macerie.
I morti a Morelos sono saliti a 54, oltre 70 le vittime totali
Il numero dei morti accertati nello stato di Morelos è salito a 54, lo hanno comunicato le autorità locali dopo aver fatto un nuovo bilancio delle vittime. Ora quindi sono oltre settanta le vittime complessive del terremoto in Messico. Un numero purtroppo destinato a salire ancora , come hanno annunciato i responsabili della protezione vivile messicana visto che sono ancora numerose le persone che mancano all'appello e tanti gli edifici crollati per il sisma. I soccorritori sono al lavoro insieme a decine di comuni cittadini pronti a dare una mano per cercare di recuperare quante più persone ancora in vita.
Il sostegno di Trump e Trudeau ai messicani
Tra i primi leader mondiali ad annunciare il proprio sostegno al popolo messicano colpito dalla tragedia del terremoto, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il leader statunitense, noto per le sue posizioni radicali anti immigrati messicani, attraverso Twitter ha espresso vicinanza proprio ai messicani, dichiarando: "Dio benedica il popolo di Città del Messico. Siamo con voi e saremo sempre con voi". Anche il premier canadese Justin Trudeau ha voluto testimoniare, attraverso i social, la sua vicinanza alla popolazione colpita. "Arrivano notizie devastanti da Città del Messico. I miei pensieri sono per le persone colpite dal terremoto di oggi. I Canada sarà pronto ad aiutare i nostri amici" ha scritto Trudeau su twitter.
I morti salgono a 60
Sono saliti a oltre 60 le vittime accertate fino a questo momento per il terremoto in Messico. Le autorità di protezione civile nello Stato di Puebla infatti hanno confermato che nel territorio di loro competenza i morti sono almeno sei tra cui le due donne colpite in strada dai detriti. Al momento dunque la tragica conta dei morti parla di 42 vittime nello stato di Morelos, come confermato dal governatore locale, 9 nello stato del Messico che circonda la Capitale, anche in questo caso su conferma del governatore, mentre 6 morti sono stati recuperati nello stato di Puebla e 4 a Città del Messico, come ha comunicato il sindaco della città.
Crollata un scuola, bimbi intrappolati tra le macerie
Tra gli edifici crollati a causa del terremoto ci sarebbe anche una scuola di Città del Messico con dentro diversi bambini. L'edifico si trova nella zona di Coyoacan, ed è completamente collassato a causa della scossa. Sul posto sono al lavoro decine di soccorritori e gente comune che scavano tra le macerie in cerca dei bimbi bloccati. Almeno uno dei piccoli sarebbe stato tratto in salvo ma non si sa ancora quanti altri siano intrappolati sotto le macerie. Sempre causa della scossa di terremoto si segnala il crollo anche di una fabbrica dove erano al lavoro diversi operai di cui ora non si hanno più notizie
L'incubo di un italiano: "Crollano edifici, sembra un film horror"
La testimonianza di un italiano che ha vissuto queste ore terribili in Messico. Nicolas Putzolu è da tre settimane è prigioniero del terremoto in Messico, dopo essere rimasto bloccato dal precedente sisma, non riesce a prenotare un volo per tornare in Europa ed è costretto a vivere a Città del Messico. La scossa èstata "più violenta di quella di dieci giorni fa, ci sono edifici che crollano e serbatoi di gas che esplodono, sembra un film dell'orrore", ha raccontato
Oltre 50 morti in tutto il Paese
Sarebbero oltre 50 le vittime del fortissimo terremoto di magnitudo 7.1 che ha colpito il Messico nella giornata di martedì. Oltre ai 42 morti segnalati dal governatore dello stato di Morelos, altre 5 vittime accertate sono state segnalate nello stato di Puebla. Questi due sarebbero gli stati più perché nel loro territorio è stato localizzato l'epicentro del sisma. Secondo il governatore locale altre 8 vittime ci sarebbero state nello stato del Messico che circonda la Capitale, mentre secondo fonti informali altre 4 persone avrebbero perso la vita proprio a Città del Messico.
Milioni di persone senza elettricità
Sarebbero milioni le persone senza elettricità in Messico dopo il violento terremoto che ha colpito il Paese. Lo ha reso noto la stessa società elettrica statale del Messico, spiegando che secondo un primo calcolo almeno 3.8 milioni di utenti sono rimasti senza corrente elettrica a causa dei guasti. Problemi ci sono anche per il gas dopo che diverse condutture sono saltate e hanno dato vita in alcuni casi anche a violente esplosioni e incendi.
Almeno 42 morti nello stato di Morelos
Si aggrava di ora in ora il bilancio del terremoto in Messico. Dopo le vittime accertate a Puebla, il governatore dello stato di Morelos, Graco Ramírez, ha riferito di almeno altri 42 morti causati dal terremoto nel suo stato tra cui diversi nel capoluogo Cuernavaca. In totale al momento sarebbero una cinquantina le vittime del terremoto. Oltre a quelle dello stato di Morelos, si devono aggiungere i morti segnalati nella zona di città del Messico e gli altri nello stato di Pueblo. Come si temeva dunque potrebbe essere pesantissima la conta dei morti del sisma. Il presidente Enrique Peña Nieto ha confermato che 27 edifici sono crollati a Città del Messico, ma non ha voluto dichiarare numeri sulle vittime nella capitale.
Due donne morte in strada a Puebla
Tra le vittime accertate quasi tutte erano in strada e non in edifici quando è avvenuto il terremoto e sono state colpite da massi e calcinacci caduti dai palazzi colpiti. Tra di queste due donna sui 30 anni che hanno perso la vita nel crollo di una parte della facciata di un edificio nel centro storico della città di Puebla perché colpite mentre stavano camminando in strada vicino alla cattedrale.
Voragine nel suolo, aeroporto chiuso
L’aeroporto internazionale di Città del Messico, distante 123 chilometri dall’epicentro, intanto è stato bloccato così come altri scali minori della zona. Quello della Capitale, che è il secondo scalo dell'America Latina per volume di passeggeri, è stato pesantemente danneggiato in alcuni punti , in particolare l'area del l terminal 2 dove una voragine ha aperto il suolo in più punti
Il Safety Check di Facebook è attivo
Facebook ha da pochi minuti attivato il Safety Check per consentire agli utenti di informare amici e parenti della propria incolumità in seguito al terremoto di magnitudo 7.1 sulla scala Richter che è stato registrato nella mattinata di oggi in Messico.
Almeno cinque morti, molti intrappolati tra le macerie
Ci sarebbero già le prime vittime accertate nel terribile terremoto in Messico. Un primissimo bilancio parla di almeno 5 persone decedute nei crolli nello stato di Puebla ma i media locali parlando di molte persone intrappolate tra le macerie degli edifici crollati. Tra questi ultimi ci sarebbe anche una scuola. Tra le vittime due donne sui 30 anni che hanno perso la vita nel crollo di una parte della facciata di un edificio nel centro storico della città di Puebla perché colpite mentre stavano camminando in strada vicino alla cattedrale. Anche un uomo e una donna sono morti per il crollo di parti di edifici
Scuole chiuse, ospedali evacuati: convocato comitato di emergenza
Le autorità messicane hanno deciso di sospendere le lezioni in tutte le scuole delle città coinvolte dal potente sisma che ha colpito il Paese mentre è stata decisa l'evacuazione di decine di pazienti dagli ospedali. I danni più gravi si registrano negli stati centrali di Puebla e Morelos, quelli a cavallo dell'epicentro del sisma ma danni sono segnalati anche a Città del Messico e in altre grandi città del Paese. Il presidente messicano Enrique Pena ha convocato una seduta immediata del Comitato nazionale di emergenza dopo essere rientrato dallo Stato di Oaxaca dove stava visitando le zone colpite dal precedente sisma.
Molti edifici crollati, collassata anche una chiesa
Gravissimi i danni provocati dal sisma di 7,1 gradi della scala Richter in Messico. Oltre a crolli di tetti, muri e calcinacci sono stati segnalati interi edifici collassati anche nella Capitale come a Condesa, quartiere centrale di Città del Messico, dove si segnalano persone intrappolate tra le macerie. Ho visto cadere l'edificio, è parecchio alto, c'è molta gente dentro, non capisco perché non arrivino più aiuti", ha detto alla tv messicana una donna che vive davanti all'edificio. Un tratto dell'autostrada è crollato invecetra la capitale e Acapulco, mentre a sud della capitale è crollata una intera chiesa con all'interno alcune persone