Le comunicazioni di Giorgia Meloni oggi in diretta dal Senato in vista del Consiglio Europeo del 14 e 15 dicembre 2023, dopo l'intervento e la discussione alla Camera. "È stato un anno difficile per l'Europa", ha cominciato la presidente del Consiglio, per poi parlare dei vari temi in agenda dei leader Ue. Con gli interventi dei parlamentari dell'opposizione e la replica di Meloni, il clima si è scaldato: la leader di Fratelli d'Italia ha attaccato gli avversari sul superbonus 110%, sul Mes e su altri provvedimenti degli scorsi governi. La premier ha anche nominato l'ex premier Mario Draghi: "Per alcuni la politica estera è stata farsi foto con Francia e Germania quando non si portava a casa niente". Meloni si riferiva alla foto che ritrae Draghi in treno verso Kiev con Macron e Scholz. Anche se poi ha aggiustato il tiro, dicendo che l'attacco era indirizzato al Pd.
"Qualcuno prima o poi dovrà fare i conti con la propria coscienza". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nella replica al Senato dopo il dibattito in vista del Consiglio Ue, parlando del Superbonus e affermando che sia stato "il più grande regalo fatto a truffatori e organizzazioni criminali, ha lasciato le aziende e le famiglie perbene in un mare di guai".
Il prossimo Consiglio europeo del 14 e 15 dicembre si concentrerà necessariamente sulla riforma del Patto di stabilità, anche se questo formalmente non è all'ordine del giorno perché spetta ai ministri dell'Economia e Finanza occuparsene. "Il tema che vede maggiormente concentrata l'Italia avrà ricadute importanti sul futuro dell'unione: la riforma del patto di stabilità e crescita, sul quale il governo è impegnato da mesi e sul quale non abbiamo mai smesso di concentrarci per un approccio pragmatico", ha detto Meloni.
Tra gli altri temi da discutere ci sono la situazione in Ucraina e in Israele e Palestina, oltre ad aggiornamenti in tema di allargamento dell'Ue, sicurezza e relazioni esterne.
Le comunicazioni di Giorgia Meloni al Senato in vista del Consiglio Europeo:
Il Senato approva la risoluzione di maggioranza a sostegno di Giorgia Meloni
Il Senato della Repubblica ha approvato la mozione a prima firma Terzi di sostegno alla linea della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. I voti a favore sono stati 104, 61 i contrari, 13 gli astenuti. Successivamente, sono state approvate altre parti di risoluzioni, che avevano ottenuto il via libera del governo con alcune riformulazioni. Bocciate le mozioni dell'opposizione.
Malan (FDI): "Prestigio dell'Italia è aumentato, col nostro governo numeri record su occupazione ed economia"
A chiudere le dichiarazioni di voto è il senatore Lucio Malan, di Fratelli d’Italia. Scontato il sostegno alla relazione della presidente del Consiglio, che parte dalla rivendicazione della scelta di “parlare con tutti in Europa, nella logica di difendere l’interesse dell’Italia e non di singoli partiti”. Poi Malan entra nel merito delle polemiche politiche sul prossimo commissario europeo: “Meloni è espressione diretta del voto dei cittadini, è un aspetto importante, perché non parliamo di un tecnico non eletto. Questa cosa ci rafforzerà anche a livello europeo, quando si andrà a scegliere il nuovo commissario”.
“Un altro aspetto che dà prestigio e forza all’Italia”, continua Malan, “è il fatto di aver avuto positivi riscontri sui dati economici e occupazionali; è curioso che con questi dati ci dicano che abbiamo fatto politiche di austerità, quando abbiamo semplicemente scelto di concentrare le risorse e non sprecarle, come fatto col superbonus e con i banchi a rotelle”. Poi la conclusione: "Rinnoviamo la nostra fiducia al governo e al presidente, perché sta lavorando nell'interesse degli italiani".
Misiani (PD): "Pantomima su MES sta indebolendo il Paese, Meloni la smetta con la propaganda"
La posizione del Partito democratico è affidata al senatore Antonio Misiani. In apertura del suo intervento, conferma il sostegno del Pd all’Ucraina, ribadendo di considerare importante il lavoro verso una pace giusta, che non sostituisca il diritto con la forza: “È il tempo di scegliere, se stare dalla parte del popolo ucraino o dei sovranisti, di Zelensky o di Orban”. Allo stesso tempo, per Misiani è necessario che il governo italiano si impegni per la riforma dei trattati europei, riconoscendo che le vecchie regole non sono più sufficienti. In particolare, sulla riforma del patto di stabilità, spiega: “I negoziati che state facendo ci stanno portando in una direzione molto diversa dalla proposta iniziale della Commissione. Queste regole ostacoleranno gli investimenti e si riveleranno dannose per il nostro Paese. State preparando il ritorno dell’austerità in Europa, c’è da essere preoccupati. E con questa legge di bilancio l'avete già fatta tornare in Italia, perché mancano risorse su scuole e sanità. Stiamo finendo su un binario morto, un vicolo cieco, altro che pragmatismo come dice Meloni”.
Sul MES attacca: “Questa pantomima sta indebolendo la posizione dell’Italia, un trattato ratificato da 26 Paesi su 27, con governi di destra e di sinistra. È difficile rimangiarsi le promesse fatte agli elettori, ma voi siete abituati, visto che lo avete fatto su migranti e tasse”.
Romeo: "Per la Lega risparmio degli italiano è al primo posto, diciamolo agli oligarchi Ue"
"Per noi della Lega il risparmio degli italiani viene al primo posto, diamo un messaggio chiaro agli oligarchi europei": lo ha detto Massimiliano Romeo, annunciando il voto favorevole della Lega alla risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni di Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.
Maiorino (M5s): "Questo governo è bellicista e guerrafondaio"
"Il vero sponsor di questo governo sono le aziende di armi. Lo slogan del governo è più armi e più guerre per tutti, è un governo bellicista e guerrafondaio", ha detto Alessandra Maiorino, esponente del Movimento Cinque Stelle, in dichiarazione di voto in Senato.
Gasparri spera che PPE e ECR governino insieme in Europa: "Siamo forze compatibili"
"Ci auguriamo che il PPE, con Forza Italia, e ECR, con Fratelli d'Italia, possano governare in Europa. Siamo forze compatibili", ha detto il senatore Gasparri in Aula al Senato in dichiarazione di voto sulle comunicazioni di Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.
Gasparri: "Su Pnrr questo governo ha rimesso a posto le carte"
"Sul Pnrr questo governo ha rimesso a posto le carte, ha negoziato con fatica, il ministro Fitto fa un lavoro politico serio, istituzionale, anche noi dobbiamo capire che per convincere i burocrati europei bisogna essere un po' flessibili anche su questioni sulle quali riteniamo che l'Italia abbia ragione". Lo ha detto Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia in Senato, nella dichiarazione di voto sulle comunicazioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del Consiglio europeo.
Renzi: "Hashtag Melodi molto bello, ma in politica estera Meloni non sta portando a casa risultati"
"Lei dice che non fa politica estera con le foto. Ho visto il suo selfie con Modi e detto tra noi l'hashtag Melodi è bello, ma su politica estera lei non sta portando a casa risultati", dice Matteo Renzi in Senato. E sul Mes afferma: "Diciamo le cose come stanno, il Mes è stato creato quando Meloni era al governo con Berlusconi. Voi avete diritto di dire di no al Mes, ma faccia votare il Parlamento. Quando lei era all'opposizione attaccava sul ruolo marginale del Parlamento, però non ci fa votare sul Mes".
Renzi: "Noi facciamo il tifo per il governo italiano quando va in Ue, ma vostra idea di Europa è diversa dalla nostra"
"Auguriamo comunque in bocca al lupo a Meloni, perché noi facciamo il tifo per il nostro governo quando va in Europa. Ma da cittadino europeista io sono terrorizzato dal futuro dell'Europa, perché non siamo più nelle mappe della geopolitica. Non è colpa vostra ma bisognerebbe che i nostri leader a Bruxelles facessero suonare un campanello d'allarme. Su che tipo di Europa vogliamo noi abbiamo un'idea diversa, noi siamo per gli Stati uniti d'Europa, non per la vostra Europa delle Nazioni", ha detto Matteo Renzi durante la sua dichiarazione di voto sulle comunicazioni di Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue.
Calenda: "Fossi in Meloni ricercherei l'autorevolezza di Draghi"
"Quella foto di Draghi ha a che fare con l'auctoritas, che è una forza morale, non deriva da una carica pubblica. Deriva dal prestigio e dalla capacità di rivolgersi non solo alla sua parte, ma a tutta l'Italia evocando uno spirito repubblicano unificatore. Se io fossi in lei, presidente Meloni, questa cosa la cercherei"
In Senato le dichiarazioni di voto sulle comunicazioni di Meloni in vista del Consiglio Ue
Nell'Aula del Senato sono iniziate le dichiarazioni di voto sulle risoluzioni presentate in relazione alle comunicazioni della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue.
Meloni dice che con il suo governo l'Italia è tornata centrale e lo riconoscono anche i leader Ue
"Il nostro lavoro in politica estera lo vedono anche molti colleghi europei, che me lo dicono: ‘hai riportato l'Italia al centro'". Lo ha detto la premier, Giorgia Meloni, nella replica in Aula al Senato dopo la discussione sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo.
Mes, Meloni rinnova l'attacco a Conte: "Ha dato assenso il giorno dopo le dimissioni, con il favore delle tenebre"
La firma che autorizza l'assenso del governo italiano alla ratifica del Mes è arrivata da un governo dimissionario, "senza metterci la faccia e con il favore delle tenebre". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle repliche alle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio Ue. "Capisco il vostro imbarazzo, ma dalla storia non si esce perché restano i fogli a dimostrare la serietà di chi parla e questo documento mostra la serietà" di un governo che "prima di fare gli scatoloni lasciava questo pacco al governo successivo", ha aggiunto la premier.
Meloni dice che qualcuno prima o poi dovrà fare i conti con la sua coscienza sul Superbonus
"Qualcuno prima o poi dovrà fare i conti con la propria coscienza". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nella replica al Senato dopo il dibattito in vista del Consiglio Ue, parlando del Superbonus e affermando che sia stato "il più grande regalo fatto a truffatori e organizzazioni criminali, ha lasciato le aziende e le famiglie perbene in un mare di guai".
Meloni attacca Conte: "Con lui al governo Pil è rimbalzato come un gatto morto"
"Lorefice rivendica la grandezza dei dati a doppia cifra sul Pil durante i governi Conte ma omette un particolare: quello che è accaduto mentre si usciva dalla pandemia, in economia si definisce il ‘rimbalzo del gatto morto': financo se si getta un gatto dalla finestra e il gatto muore, rimbalza. Il Pil nell'anno precedente era sprofondato più di quanto fossero sprofondati i Pil del resto d'Europa, un dato di cui non mi vanterei". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in replica al Senato.
Armi a Israele, Meloni dice che il governo Conte ne ha vendute più di tutti
"Il governo Conte è quello che ha venduto più armi ad Israele. Noi non stiamo vendendo armi ad Israele". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella replica al Senato dopo il dibattito in vista del Consiglio Ue.
Meloni: "Veto sul Patto di stabilità? Non escludo alcuna ipotesi"
Il veto sul patto di stabilità? "Io non escludo nessuna delle scelte. Credo si debba fare una valutazione su ciò che è meglio per l'Italia sapendo che se non si trova un accordo, noi torniamo ai precedenti parametri. Io farò tutto quello che posso". Lo ha detto Giorgia Meloni in replica al Senato dopo la discussione sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio Ue parlando della proposta di Mario Monti.
Meloni: "Nessun attacco a Draghi, ma politica estera non si fa accodandosi a Francia e Germania"
"Quello che dicevo ieri alla foto, lungi da essere un attacco a Mario Draghi come è stato letto – tutti sanno cosa penso particolarmente della fermezza che Draghi ha avuto sulla questione ucraina con una maggioranza che da questo punto di vista era molto difficile da gestire – è proprio che quella fermezza dimostrata non si risolve con una foto sul treno con francesi e tedeschi. Mi dispiace che pure su questo si cerchi di ribaltare il quadro: su quel treno per Kiev ci sono salita anche io, figuratevi se non so il valore che ha. Ma in passato c'è stata un'Italia che riteneva che il suo ruolo fosse quello di aspettare a vedere cosa facevano Francia e Germania, per poi accodarsi per infilarsi in una fotografia. Secondo me non si fa così politica estera, questo non vuol dire che io non abbia buoni rapporti con Scholz, Macron o Orban": lo ha detto Giorgia Meloni in replica rispetto alle polemiche su Mario Draghi.
Meloni: "In politica estera è più forte chi dialoga con tutti. Su Patto stabilità Germania è più distante da noi dell'Ungheria"
"Se io dovessi seguire il ragionamento che fa la sinistra sui compagni di viaggio e non parlare quindi con chi la pensa diversamente da noi, allora sul Patto di stabilità non dovrei parlare con la Germania. È la Germania di Scholz ad avere la posizione più distante da quella italiana, non l'Ungheria di Orban", dice Meloni in replica. "La politica estera deve saper parlare con tutti ed è quello che cerco di fare io ogni giorno".
Sei risoluzioni presentate in Senato sulle comunicazioni in vista del Consiglio Ue
"Abbiamo una strategia, capisco che possa essere una novità, ma abbiamo una strategia". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in sede di replica al Senato dopo la discussione sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio Ue, scatenando qualche protesta dai banchi dell'opposizione. A Palazzo Madama presentate sei risoluzioni.
Meloni in replica al Senato: "Sul Pnrr abbiamo dimostrato che le cose, se fatte bene, si ottengono"
Io penso che bisogna essere fieri sul lavoro fatto sul Pnrr", ha detto Giorgia Meloni, nella replica al dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio Ue. "Il racconto distorto e distruttivo non fa stato del ruolo dell'Italia. Con pragmatismo e buonsenso abbiamo dimostrato che le cose se fatte bene si possono ottenere. Entro la fine di quest'anno consegneremo tutti gli obiettivi della quinta rata e revisionato il piano", ha rimarcato la presidente del Consiglio. "Abbiamo liberato 10 miliardi di euro" per il settore energetico e "altri 5 miliardi per le infrastrutture", ha spiegato. "L'Italia ha finalmente una strategia di politica estera" e "capisco che possa dare fastidio" al Pd, ha concluso.
Bagarre in Aula, La Russa: "Non si interrompe la presidente del Consiglio mentre parla"
Leggera bagarre in Senato appena Giorgia Meloni ha preso la parola per la replica. Tanto che il presidente di Palazzo Madama, Ignazio La Russa, ha detto rivolto ai banchi: "Sedetevi, non si interrompe la presidente del Consiglio mentre parla".
Discussione in Senato pre Consiglio Ue, M5s: "A Gaza serve cessate il fuoco duraturo"
"A Gaza siamo arrivati a oltre 18 mila morti, di cui 10 mila sono bambini: un numero che dovrebbe far rabbrividire qualsiasi essere umano. Se ognuno di questi 10 mila innocenti uccisi fosse depositato su questi seggi ci vorrebbero cinquanta aule come questa del Senato per contenerli tutti". Lo ha dichiarato il senatore Pietro Lorefice, capogruppo M5s in commissione Politiche Ue di palazzo Madama, intervenendo in Aula nel corso della discussione generale sulle comunicazioni della presidente Meloni in vista del Consiglio europeo. "Di fronte a questa tragedia si continua ancora a balbettare, invece di dire chiaramente al mondo che non si può usare l'attacco criminale di Hamas per commettere un genocidio e far precipitare tutta la regione mediorientale a una guerra infinita. Dobbiamo chiedere un cessate il fuoco immediato e duraturo per poi avviare un processo di pace".
Borghi (Italia Viva): "Meloni è ancora lontana dal prestigio di Draghi"
"La presidente Meloni si è innervosita alla Camera, dicendo che non si fa la politica estera con una foto. Sarà. Ma la verità della foto di Draghi con Macron e Scholz sul treno per Kiev, che la premier non digerisce, stava nel valore simbolico, il prestigio dell'Italia che viaggiava primus inter pares tra i grandi per portare solidarietà a un popolo aggredito. Quel prestigio che per Meloni e per il suo governo è ancora lungi dall'essere conseguito". Lo ha detto il senatore Enrico Borghi, capogruppo di Italia viva al Senato, durante la discussione generale sulle comunicazioni del presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo del 14 e 15 dicembre.
Malpezzi (Pd): "Foto di Draghi? Meloni purtroppo ha quelle con Orban"
"Lei, presidente Meloni, ieri ha detto che non si fa politica con una fotografia riferendosi all'intervento che aveva fatto la collega Quartapelle del Pd quando aveva ricordato quell'immagine potente e simbolica del presidente Draghi in treno con Macron e Scholz. Quel treno era diretto in Ucraina. Lei ha specificato che la sua critica non era rivolta a Draghi, ma al Pd, che utilizzerebbe le immagini per fare politica. Signora Presidente del Consiglio, vorrei farle presente che quella immagine è politica ed entrerà nei libri di storia. Lei quella foto non la può vantare o portare a sé, perché le foto che lei ha non sono così simboliche come quella di quel momento. Lei purtroppo ha tante foto con Orbán, che è colui che non voleva neppure che il tema dell'Ucraina entrasse nell'ordine del giorno del Consiglio europeo, visto che aveva scritto una lettera non più tardi di una settimana fa chiedendo che venisse tolta l'analisi sull'Ucraina dal Consiglio europeo. Capisco che questa cosa è molto imbarazzante, ma ognuno si sceglie i compagni di viaggio che vuole". Lo ha detto Simona Malpezzi, senatrice del Pd, nel dibattito sulle comunicazioni di Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.
Monti a Meloni sul Patto di stabilità: "Sarei lieto se lei usasse il veto, se necessario"
"Ho apprezzato le comunicazioni del presidente del Consiglio e apprezzo la politica estera ed europea portata avanti dal governo in maniera tenace ed efficace", ha detto il senatore a vita Mario Monti nel dibattuto sulle comunicazioni di Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue. "L'Italia ha molto bisogno di politica estera ed avere il moltiplicatore europeo è importante: non si faccia guidare in una posizione critica sulla maggioranza qualificata da alcuni esponenti del suo governo e del partito politico europeo che lei presiede". E sulla riforma del Patto di Stabilità ha aggiunto: "Questo Patto di stabilità non è accettabile. È un'Europa con lo specchietto retrovisore, quella che emerge. Sarei lieto se lei in caso di necessità usasse il veto".
Cosa ha detto Giorgia Meloni alla Camera su Mario Draghi
Durante le comunicazioni in vista del Consiglio Ue alla Camera, Giorgia Meloni ha nominato l’ex premier Mario Draghi, ricordando la foto che lo ritrae in treno verso Kiev con Macron e Scholz: “Per alcuni la politica estera è stata farsi foto con Francia e Germania quando non si portava a casa niente”, ha detto.
Quando interverrà Meloni in Senato per la replica alla discussione
L'intervento di Giorgia Meloni in Senato, in replica alla discussione sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo, è atteso dopo le ore 11.
Inizia la discussione in Senato sulle comunicazioni di Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue
È iniziata nell'Aula del Senato la discussione sulle comunicazioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del vertice dei capi di Stato e di governo dell'Unione europea, in programma a Bruxelles tra il 14 e il 15 dicembre.
Dove seguire la diretta della discussione in Senato
La discussione in Senato sulle comunicazioni della presidente del Consiglio in vista del vertice europeo, così come accaduto per la Camera, potrà essere seguita in diretta nei canali istituzionali del Parlamento.