I sei feriti sono tutti stranieri, bersaglio dei colpi esplosi da un'automobile scura. Panico in tutta la città, decine di posti di blocco. Preso il responsabile: un neofascista candidato con la Lega Nord.
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Luca Traini, l'uomo che ha sparato ai migranti a Macerata era stato candidato per la Lega
Luca Traini, il responsabile degli assalti nei confronti di immigrati di questa mattina a Macerata, è stato candidato nella lista della Lega Nord alle ultime elezioni amministrative di Corridonia, in provincia di Macerata. In quella tornata elettorale non prese nessuna preferenza.
Il sindaco di Macerata: "Sei feriti: cinque uomini e una donna"
Il sindaco di Macerata ha commentato quanto accaduto a Fanpage: "Sono tutte persone di colore ferite, sei persone. Cinque uomini e una donna dalle ultime notizie. Il responsabile è stato catturato e poi sono state riaperte le scuole. Abbiamo avvertito la popolazione. Una mattinata incredibile per una città come Macerata, hanno sparato in varie zone e abbiamo avvertito tutti i cittadini. Legame con caso di Pamela? C'è un forte sospetto che ci sia un collegamento perché è strano che vengano colpite sei persone a pochi giorni dall'omicidio, occorre che le persone lascino a casa l'odio. I social diventano un vomitatoio dove la violenza viene alimentata. Bisogna riflettere, è successa una cosa inaudita, non è semplice poi fermare la spirale dell'odio".
AGGIORNAMENTO: Il numero ufficiale delle persone ferite sale a sette, quattro delle quali in gravi condizioni.
Lo zio di Pamela: "Non rispondere con barbarie alla barbarie"
"Io e la mia famiglia invitiamo tutta la comunità maceratese e non solo a calmare i toni. Quello che sta avvenendo a Macerata è ingiustificato, non si può rispondere a un atto di barbarie con altrettanta barbarie. Non bisogna farsi giustizia da soli". Lo ha detto ai microfoni di RaiNews24 Valerio Verni, zio di Pamela Mastropietro la ragazza il cui cadavere fatto a pezzi è stato rinvenuto mercoledì lungo una strada di campagna nei pressi di Pollenza, vicino a Macerata.
La foto dell'uomo che ha sparato contro i migranti: dopo aver colpito ha fatto il saluto fascista
L'uomo bloccato per le sparatorie a Macerata nei pressi del Monumento ai Caduti, è sceso dall'auto, si è tolto il giubbetto, ha indossato una bandiera tricolore sulle spalle, salendo sui gradini del Monumento. Il giovane si chiama Luca Traini. Si è poi girato verso la piazza, ha fatto il saluto fascista. Lo ha constatato l'Ansa sul posto. Poi sono arrivati i carabinieri e non ha opposto resistenza. A bordo dell'auto la pistola, una tuta mimetica, sul cruscotto piume bianche, appunti a penna e bottiglie d'acqua. È alto circa 1,80, fisico atletico, calvo.
Macerata, spari sui migranti: catturati i responsabili
Il presunto responsabile delle sparatorie segnalate stamattina a Macerata è stato bloccato in piazza della Vittoria, dinanzi al Monumento ai Caduti. Alla vista degli agenti è fuggito a piedi verso la gradinata del monumento, gettando via alcuni indumenti, poi è stato catturato. La pistola l'aveva lasciata in macchina. L'uomo è un bianco e indossava al collo una bandiera italiana.
Sarebbe lui il responsabile del terrore di stamattina a Macerata. A tre giorni dall'omicidio di Pamela Mastropietro diverse sparatorie si sono verificate in diversi punti della città. Nel mirino dell'aggressore un uomo dalla pelle scura. Per il momento si segnalano sette feriti, quattro dei quali in gravi condizioni. La città è sotto assedio: decine di posti di blocco sparsi in ogni zona, carabinieri e polizia sono in stato di massima allerta. Le scuole sono presidiate e nessun alunno potrà uscire finché non verranno ripristinate le condizioni di sicurezza necessarie.
I primi colpi sono stati esplosi alle 11,10 in via dei Velini: i proiettili sono stati indirizzati verso due giovani immigrati, uno è stato colpito e l'altro è riuscito a fuggire. Un altro immigrato il bersaglio dei proiettili esplosi lungo il Corso Cairoli e una donna di origini africane sarebbe stata ferita in una sparatoria segnalata in stazione. Secondo fonti locali altre sparatorie sarebbero avvenute in via Piave e via Pancalducci. In totale sono sette le persone ferite, tutte di colore: quattro verserebbero in gravi condizioni.
Si tratta di zone non lontane dal quartiere della città in cui si è consumato il delitto di Pamela Mastropietro. Le modalità adottate dagli aggressori lascerebbero pensare a una gravissima azione a sfondo razzista: smentite, infatti, le prime voci che a premere il grilletto sarebbero stati immigrati.
La polizia: "Restate al riparo, evitate luoghi all'aperto"
La polizia di stato, tramite il suo account twitter, ha invitato tutti i cittadini a rimanere chiusi in casa: "Restate al riparo ed evitate luoghi all'aperto".
In un post sul suo profilo Facebook anche il sindaco della città marchigiana ha scritto: "Restate tutti in casa fino a nuova comunicazione. C'è un uomo armato in auto che sta sparando in Città. Abbiamo fermato il trasporto pubblico. Abbiamo chiesto alle scuole di tenere i bambini all'interno fino a nuova comunicazione. Si consiglia di non muoversi per andare a prenderli fino a nuova comunicazione".