I sei feriti sono tutti stranieri, bersaglio dei colpi esplosi da un'automobile scura. Panico in tutta la città, decine di posti di blocco. Preso il responsabile: un neofascista candidato con la Lega Nord.
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Su Facebook il sostegno a Traini. C'è chi organizza una colletta per la difesa legale
Luca Traini, al momento unico sospettato degli spari che questa mattina hanno ferito sette immigrati a Macerata, dovrà rispondere probabilmente dell'accusa di tentato omicidio. In suo favore sono tanti i commenti sui social network, ma il sostegno al ventottenne si sta esprimendo in maniera anche più strategia. Su Facebook è stata creata la pagina fan "Miglior difesa per Luca Traini", che al momento conta comunque appena 26 like e un solo post, in cui l'admin spiega l'obiettivo: "ho voluto creare questa pagina nel tentativo di assicurare la miglior difesa a Luca Traini, resosi oggi responsabile di un grave delitto, ma non per questo non gli deve essere garantita la miglior assistenza legale".
Salvini sugli spari a Macerata: "Non vedo l'ora di andare al governo per riportare sicurezza"
A pochi secondi dal tweet di Debora Serracchiani, che chiamava in causa Matteo Salvini e Massimiliano Fedriga, è proprio il segretario della Lega Nord a commentare l'attacco terroristico di questa mattina a Macerata ad opera del 28enne Luca Traini: "Chiunque spari è un delinquente, a prescindere dal colore della pelle". Tuttavia, prosegue Salvini, "un'immigrazione fuori controllo, un'invasione come quella organizzata, voluta e finanziata in questi anni, porta allo scontro sociale". Il leader del Carroccio, parlando dal Centro Congressi Unaway di San Lazzaro, nel bolognese, ha inoltre aggiunto: "Non vedo l'ora di andare al governo per riportare sicurezza, giustizia sociale, serenità in tutta Italia. Quindi nei termini previsti dalla legge, con la certezza della pena conto di riportare sicurezza e tranquillita' nelle nostre città".
Al momento l'unico sospettato dei sette tentati omicidi è Luca Traini, 28enne candidato nelle liste della Lega Nord per le amministrative di giugno 2017 a Corridonia, in provincia di Macerata. L'uomo è stato arrestato nei pressi del Monumento dei Caduti. Portava al collo la bandiera dell'Italia e sulla tempia destra ha tatuato il simbolo di Terza Posizione.
Macerata, uno sparo anche contro la sede del Pd
Durante l'assalto di questa mattina contro sette immigrati inermi a Macerata, alcuni colpi hanno raggiunto la sede locale del Pd. Debora Serracchiani, Presidente del Friuli-Venezia Giulia ed ex vicesegretario del Partito Democratico, ha scritto su Twitter: "Il folle che ha sparato sui cittadini inermi e contro la sede del Pd è un esponente della Lega candidato alle comunali 2017. Chi come Salvini e Fedriga fa l'occhiolino agli estremisti prenda immediatamente le distanze".
Il proiettile esploso ha colpito proprio la porta d'ingresso della sede, dove è affisso il manifesto che pubblicizzava la Festa dell'Unità dello scorso settembre. Secondo la ricostruzione di quanto accaduto questa mattina, le aggressioni sono avvenute a via Velini e Corso Cairoti, dove sono state ferite quattro persone, e altri colpi sono stati uditi presso via Piave e via Pancalducci. La sede del Partito democratico di Macerata si trova a via Spalato 6, vicina a via dei Velini.
Luca Traini era nella "Squadra per una nuova realtà" della Lega Nord
Luca Traini, il 28enne sospettato del tentato omicidio di sette immigrati (quattro dei quali versano in gravi condizioni), compare nel manifesto elettorale della Lega Nord per le elezioni amministrative di meno di un anno fa a Corridonia, in provincia di Macerata. A giugno del 2017 l'uomo era tra i candidati del Carroccio nel comune marchigiano. Nel manifesto compaiono appunto tutti i candidati e la scritta "La squadra per una nuova realtà".
Traini è stato arrestato nei pressi di Piazza della Vittoria, davanti al Monumento dei caduti. Non appena avvistato dagli agenti, il ventottenne ha tentato la fuga, ma è stato fermato dopo. Nella sua auto è stata rinvenuta una pistola. Traini, calvo e con un tatuaggio di Terza Posizione sulla tempia, portava al collo una bandiera dell'Italia.
L'uomo che ha sparato ai migranti ha un tatuaggio di Terza Posizione (destra eversiva)
Luca Traini, il 28enne che stamattina a Macerata ha seminato il panico sparando a sette persone di colore prima di essere catturato mentre faceva il saluto romano sotto il monumento dei caduti della città marchigiana, ha un tatuaggio di Terza Posizione sulla fronte: Terza Posizione è un'organizzazione di estrema destra eversiva fondata nel 1978 tra gli altri da Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova.
Luca Traini, l'uomo che ha sparato ai migranti a Macerata era stato candidato per la Lega
Luca Traini, il responsabile degli assalti nei confronti di immigrati di questa mattina a Macerata, è stato candidato nella lista della Lega Nord alle ultime elezioni amministrative di Corridonia, in provincia di Macerata. In quella tornata elettorale non prese nessuna preferenza.
Il sindaco di Macerata: "Sei feriti: cinque uomini e una donna"
Il sindaco di Macerata ha commentato quanto accaduto a Fanpage: "Sono tutte persone di colore ferite, sei persone. Cinque uomini e una donna dalle ultime notizie. Il responsabile è stato catturato e poi sono state riaperte le scuole. Abbiamo avvertito la popolazione. Una mattinata incredibile per una città come Macerata, hanno sparato in varie zone e abbiamo avvertito tutti i cittadini. Legame con caso di Pamela? C'è un forte sospetto che ci sia un collegamento perché è strano che vengano colpite sei persone a pochi giorni dall'omicidio, occorre che le persone lascino a casa l'odio. I social diventano un vomitatoio dove la violenza viene alimentata. Bisogna riflettere, è successa una cosa inaudita, non è semplice poi fermare la spirale dell'odio".
AGGIORNAMENTO: Il numero ufficiale delle persone ferite sale a sette, quattro delle quali in gravi condizioni.
Lo zio di Pamela: "Non rispondere con barbarie alla barbarie"
"Io e la mia famiglia invitiamo tutta la comunità maceratese e non solo a calmare i toni. Quello che sta avvenendo a Macerata è ingiustificato, non si può rispondere a un atto di barbarie con altrettanta barbarie. Non bisogna farsi giustizia da soli". Lo ha detto ai microfoni di RaiNews24 Valerio Verni, zio di Pamela Mastropietro la ragazza il cui cadavere fatto a pezzi è stato rinvenuto mercoledì lungo una strada di campagna nei pressi di Pollenza, vicino a Macerata.
La foto dell'uomo che ha sparato contro i migranti: dopo aver colpito ha fatto il saluto fascista
L'uomo bloccato per le sparatorie a Macerata nei pressi del Monumento ai Caduti, è sceso dall'auto, si è tolto il giubbetto, ha indossato una bandiera tricolore sulle spalle, salendo sui gradini del Monumento. Il giovane si chiama Luca Traini. Si è poi girato verso la piazza, ha fatto il saluto fascista. Lo ha constatato l'Ansa sul posto. Poi sono arrivati i carabinieri e non ha opposto resistenza. A bordo dell'auto la pistola, una tuta mimetica, sul cruscotto piume bianche, appunti a penna e bottiglie d'acqua. È alto circa 1,80, fisico atletico, calvo.
Macerata, spari sui migranti: catturati i responsabili
Il presunto responsabile delle sparatorie segnalate stamattina a Macerata è stato bloccato in piazza della Vittoria, dinanzi al Monumento ai Caduti. Alla vista degli agenti è fuggito a piedi verso la gradinata del monumento, gettando via alcuni indumenti, poi è stato catturato. La pistola l'aveva lasciata in macchina. L'uomo è un bianco e indossava al collo una bandiera italiana.
Sarebbe lui il responsabile del terrore di stamattina a Macerata. A tre giorni dall'omicidio di Pamela Mastropietro diverse sparatorie si sono verificate in diversi punti della città. Nel mirino dell'aggressore un uomo dalla pelle scura. Per il momento si segnalano sette feriti, quattro dei quali in gravi condizioni. La città è sotto assedio: decine di posti di blocco sparsi in ogni zona, carabinieri e polizia sono in stato di massima allerta. Le scuole sono presidiate e nessun alunno potrà uscire finché non verranno ripristinate le condizioni di sicurezza necessarie.
I primi colpi sono stati esplosi alle 11,10 in via dei Velini: i proiettili sono stati indirizzati verso due giovani immigrati, uno è stato colpito e l'altro è riuscito a fuggire. Un altro immigrato il bersaglio dei proiettili esplosi lungo il Corso Cairoli e una donna di origini africane sarebbe stata ferita in una sparatoria segnalata in stazione. Secondo fonti locali altre sparatorie sarebbero avvenute in via Piave e via Pancalducci. In totale sono sette le persone ferite, tutte di colore: quattro verserebbero in gravi condizioni.
Si tratta di zone non lontane dal quartiere della città in cui si è consumato il delitto di Pamela Mastropietro. Le modalità adottate dagli aggressori lascerebbero pensare a una gravissima azione a sfondo razzista: smentite, infatti, le prime voci che a premere il grilletto sarebbero stati immigrati.
La polizia: "Restate al riparo, evitate luoghi all'aperto"
La polizia di stato, tramite il suo account twitter, ha invitato tutti i cittadini a rimanere chiusi in casa: "Restate al riparo ed evitate luoghi all'aperto".
In un post sul suo profilo Facebook anche il sindaco della città marchigiana ha scritto: "Restate tutti in casa fino a nuova comunicazione. C'è un uomo armato in auto che sta sparando in Città. Abbiamo fermato il trasporto pubblico. Abbiamo chiesto alle scuole di tenere i bambini all'interno fino a nuova comunicazione. Si consiglia di non muoversi per andare a prenderli fino a nuova comunicazione".