Nuovi arresti e perquisizioni in relazione all'attacco terroristico di sabato sera nella capitale britannica. Attacco che è stato rivendicato dallo Stato Islamico.
- Identificati i terroristi di Londra: si chiamavano Rachid Redouane e Khuram Butt 05 Giugno
- May: “Giusto sparare per uccidere terroristi” 05 Giugno
- May: “Il mondo libero è sotto attacco” 05 Giugno
- Uno dei terroristi protagonista di un documentario con una bandiera dell'Isis 05 Giugno
- Arresti e perquisizioni dopo gli attacchi di Londra 05 Giugno
Identificati i terroristi di Londra: si chiamavano Rachid Redouane e Khuram Butt
Uno dei terroristi autori dell'attentato di Londra di sabato sera si chiamava Khuram Butt e, secondo la polizia, sarebbe stato il leader della cellula che ha sferrato l'attacco. Ventisette anni, di Barking, il quartiere nell'est di Londra dove ieri le autorità hanno effettuato i primi raid, secondo il Telegraph è l'uomo che compare nel documentario di Channel 4 sull'integralismo islamico nel Regno Unito mentre srotola una bandiera dell'Isis a Regent's Park. Un'altro degli assassini è – sempre secondo i media britannici – un 27enne di origini pakistane figlio di richiedenti asilo. Lo riferisce Sky News citando proprie fonti e aggiungendo che l'uomo era sposato e aveva due figli. Un altro dei tre terroristi si chiamava Rachid Redouane. Anche lui, come Khuram Butt era di Barking.
Tutti e tre i soggetti identificati sono stati uccisi dagli agenti intervenuti dopo l'attacco. Non è chiaro se i terroristi fossero già finiti o meno nel "radar" dell'anti-terrorismo inglese. L'attentato è stato rivendicato dallo Stato Islamico.
Tra le vittime un francese di 27 anni
C'è anche un ragazzo francese tra le sete vittime dell'attentato di sabato sera a Londra. Lo riferiscono i media francesi. Si tratterebbe di un 27enne di nome Alexandre che lavorava come cameriere in un ristorante bretone a Borough Market. Il ragazzo sarebbe stato uccido dagli attentatori proprio durante l'assalto al locale durante il quale è morta anche una cliente. A raccontare quei drammatici momenti al sito bretone Le Le Télégramme è stato il manager del ristorante, Vincent Le Berre, anche lui 27enne. "Il bar era pieno. Un terrorista è arrivato sul tetto del bar ed è saltato sulla tenda della terrazza, ferendo un mio collega. Il terrorista ha attaccato subito e una cliente è stata uccisa. Mi sono ritrovato davanti al terrorista a due metri di distanza, ho visto l'odio nei suoi occhi! Sono riuscito a scappare, ma il mio amico Alexandre non ha avuto questa fortuna, è stato colpito al collo con un coltello" ha raccontato l'uomo. Secondo il ministero degli Esteri di Parigi, nell'attentato sono rimasti feriti 7 francesi mentre un altro risulta disperso.
Dopo l'attentato Corbyn chiede le dimissioni di May
Il leader laburista Jeremy Corbyn controreplica alla premier May nella polemica sulla sicurezza nazionale innescata dopo gli attacchi di Londra e ne invoca apertamente le dimissioni da capo del governo. May – ha tuonato Corbyn – dovrebbe "dimettersi per aver presieduto ai tagli" imposti alle forze di polizia mentre era ministro dell'Interno. Per Corbyn "è un'opinione condivisa da persone molto responsabili che sono molto preoccupate".
Unʼitaliana riconosce un attentatore: "Lo avevo denunciato, reclutava bambini al parco"
"Lo riconosco, è il pakistano che tentò di far diventare mio figlio musulmano, per questo lo avevo denunciato: cercava di reclutare al parco bambini per l'Isis", è quanto avrebbe riferito alla polizia britannica una donna di origine italiana ma residente da anni a Barking, a East London, interpellata su uno degli attentatori della strage di Londra. La donna, Erica Gasparri, infatti è stata vicina di casa dell'uomo e, secondo i media britannici, sarebbe stata ascoltata dagli inquirenti nelle scorse ore.
"Denunciai e da allora non ho avuto più notizie, nessuno mi ha più contattata; se lo avessero fatto, forse si sarebbe potuto prevenire l'attacco e si sarebbero salvate tante vite", ha confessato la nostra connazionale ai giornali, raccontando che il vicino, da tutti chiamato Abs, cercava di indottrinare i bambini in un parco del quartiere e che uno dei suoi tre figli era tornato a casa un giorno chiedendole di diventare "musulmano". La Gasparri ha riferito anche di aver sentito Abs proclamare che avrebbe fatto di tutto nel nome di Allah, anche uccidere la sua stessa mamma, così gli aveva scattato alcune foto e le aveva consegnate alla polizia. Due agenti in bicicletta furono mandati a sorvegliare il parco per un breve periodo ma poi non era sto preso alcun provvedimento
May: “Giusto sparare per uccidere terroristi”
Theresa May ha detto di sostenere in pieno lo “shoot to kill”, lo “sparare per uccidere” i terroristi adottato dagli agenti di Scotland Yard per fermare i tre aggressori di Londra. La premier ha sottolineato che questo ha permesso di salvare innumerevoli vite grazie anche alla tempestività delle forze dell'ordine che sono arrivate a London Bridge in pochi minuti.
Disperso uno spagnolo che aveva affrontato uno dei terroristi: "Ha difeso una donna"
Un cittadino spagnolo di 39 anni risulta disperso dagli attacchi di sabato sera, secondo il ministero degli interni di Madrid. L'uomo, Ignacio Echeverria, residente a Londra dove lavora in banca, secondo quanto testimoniato da un amico avrebbe affrontato uno dei terroristi armati di coltello a Borough Market, prendendo la difesa di una donna che era stata ferita. La famiglia ha lanciato un appello. Il ministro degli interni Juan Ignacio Zoido ha detto che diversi feriti negli attacchi ancora non sono stati identificati. Un altro cittadino spagnolo è rimasto ferito in maniera non grave.
May: “Il mondo libero è sotto attacco”
È tornata a parlare in mattinata la premier britannica Theresa May. “L'attacco di sabato sera non era solo contro Londra ma contro il mondo libero”, ha detto May sottolineando le diverse nazionalità delle persone coinvolte. La premier ha ribadito che il livello di allerta anti-terrorismo resta “grave”, come aveva già indicato ieri il ministro degli Interni Amber Rudd, e confermato il rafforzamento delle misure di sicurezza sui ponti di Londra con barriere a protezione dei pedoni.
Uno dei terroristi protagonista di un documentario con una bandiera dell'Isis
Secondo fonti di stampa uno dei tre terroristi di Londra compare in un documentario di Channel 4 sull'integralismo islamico nel Regno Unito mentre srotola una bandiera dell'Isis a Regent's Park. L’uomo, 27 anni, è identificato per ora con le sole iniziali “Abs” o “Abz” e nel filmato andato in onda lo scorso anno viene ripreso con due predicatori islamici noti alle forze dell'ordine mentre discute con gli agenti di polizia che erano intervenuti.
Arresti e perquisizioni dopo gli attacchi di Londra
Dopo gli attentati di sabato sera Londra si è svegliata questa mattina con la polizia al lavoro per altre perquisizioni nei quartieri orientali della città. Sono stati compiuti nuovi fermi, che si aggiungono a quelli delle ore immediatamente successive agli attacchi. Ieri erano state fermate dodici persone, sette donne e cinque uomini di età comprese fra i 19 e i sessanta anni. Un uomo è stato successivamente rilasciato senza accuse. Scotland Yard nel frattempo ha fatto sapere di conoscere l'identità dei tre attentatori uccisi dagli agenti sabato sera. I loro nomi verranno resi noti “non appena sarà operativamente possibile”.
L'attentato è stato rivendicato dallo Stato Islamico. Nella serata di ieri tramite Amaq l’Isis ha rivendicato il doppio attentato costato la vita a 7 persone. “Un distaccamento di nostri combattenti ha portato a termine l'azione”, si legge sull'agenzia Amaq. Oltre alle sette vittime sono rimaste ferite una cinquantina di persone e almeno in ventuno sono in gravi condizioni.
Le vittime dell’attentato. Ha un nome una delle sette vittime del massacro di Londra, la prima identificata. Si tratta della canadese Christine Archibald, trentenne che si trovava a Londra con il fidanzato. Christine, che presto avrebbe dovuto sposarsi, è morta tra le braccia del fidanzato.