Una sparatoria si è verificata a Las Vegas nei pressi del Mandalay Bay Casino. Il 64enne Stephen Paddock si è suicidato prima di finire nelle mani della polizia. Lo Stato Islamico ha rivendicato lʼattacco. Rintracciata la donna asiatica ricercata: non ha legami con la strage.
- Sparatoria Las Vegas: 58 morti, 515 persone in ospedale. L'Isis rivendica l'attacco 02 Ottobre
- L'Isis ha rivendicato la strage di Las Vegas: "L'attentatore era un nostro uomo" 02 Ottobre
- Il fratello del killer: "Era uno normale, deve aver perso la testa" 02 Ottobre
- Media: aggressore è Stephen Paddock, un uomo bianco di 64 anni 02 Ottobre
- La polizia cerca due auto: “Per ora sembra azione di un lupo solitario” 02 Ottobre
Sparatoria Las Vegas: 58 morti, 515 persone in ospedale. L'Isis rivendica l'attacco
Strage a Las Vegas, dove durante un concerto al Route 91 Harvest Festival, un festival di musica country, un uomo ha aperto il fuoco sul pubblico. Almeno 58 le vittime, mentre 515 persone sono state trasportate in ospedale. La polizia ha escluso un atto di terrorismo, ha detto che l'aggressore al momento è considerato un lupo solitario, ma da parte dell'Isis è arrivata una rivendicazione ufficiale. Ad aprire il fuoco Stephen Paddock, un americano di 64 anni, residente a Mesquite, in Nevada, trovato morto dalla polizia. Probabilmente si è suicidato subito prima che la polizia facesse irruzione nella sua stanza. Lo ha detto lo sceriffo Joseph Lombardo: “Crediamo che si sia ucciso prima del nostro arrivo”. Gli agenti nella sua stanza hanno trovato almeno otto pistole. L’aggressore si era registrato in albergo insieme a una donna, Marie Lou Danley, rintracciata dalla polizia.
Gli spari sono stati esplosi dalle finestre del 32esimo piano del Mandalay Bay Hotel. “Abbiamo sentito decine di colpi di armi automatiche”, ha raccontato un testimone. Nei video apparsi online si sentono quelle che sembrano raffiche di mitra durante il concerto. La Farnesina è al lavoro per verificare l'eventuale coinvolgimento di connazionali. Al momento le verifiche sono in corso in stretto raccordo con il competente Consolato Generale di Italia a Los Angeles.
L'Isis ha poi rivendicato con un comunicato sul web la strage. Lo rende noto il Site, il sito che monitora le attività jihadiste sul web. Stando alle fonti citate dai media americani Stephen Paddock si sarebbe convertito all'Islam mesi fa. Ma le autorità Usa hanno ribadito che "non c'è alcun segnale che indichi un legame del killer di Las Vegas con gruppi del terrorismo internazionale".
Il padre del killer era nella lista dei criminali più ricercati d'America
Dagli archivi dell'Fbi emerge che il padre di Stephen Paddock, il killer di Las Vegas, era un rapinatore e il suo nome figurava nella lista dei criminali più ricercati degli Usa. Benjamin Hoskins Paddock nel 1969 finì nella lista degli Fbi "Most Wanted" quando evase dalla prigione federale del Texas, dove stava scontando una condanna a 20 anni. L'uomo era stato diagnosticato come uno "psicopatico" con "tendenze suicide". Sarebbe stato lo stesso fratello dell'autore del massacro avvenuto durante un concerto al Route 91 Harvest Festival a ricordare ai giornalisti la storia del padre, secondo quanto ha riportato Nbc News.
Trump: "Atto di malvagità". Clinton: "Opporsi alla lobby delle armi
"Un atto di pura malvagità". Lo ha affermato Donald Trump commentando in una dichiarazione pubblica il massacro. "Sarò a Las Vegas mercoledì", ha poi aggiunto."È stato un atto di pura malvagità" – ha detto inoltre il presidente Usa. "È stata una reazione miracolosa quella della polizia di Las Vegas, che ha salvato molte vite". Il presidente Usa ha ordinato che vengano issate le bandiere a mezz'asta. In precedenza, su Twitter, il capo della Casa Bianca aveva scritto: "Le mie condoglianze più care e il mio affetto alle vittime, e alle loro famiglie, della terribile sparatoria a Las Vegas. Dio vi benedica!".
"Il nostro dolore non è abbastanza. Possiamo e dobbiamo mettere la politica da parte, prendere posizione contro la Nra (National Rifle Association, la più potente lobby Usa a favore delle armi, ndr) e lavorare insieme per evitare che questo succeda di nuovo": lo ha twittato l'ex segretario di stato Hillary Clinton.
L'Isis ha rivendicato la strage di Las Vegas: "L'attentatore era un nostro uomo"
Lo Stato Islamico ha rivendicato l'attentato terroristico di Las Vegas, dove hanno perso la vita oltre 50 persone. A renderlo noto Amaq, il sito vicino al califfato, secondo cui l'attentatore che ha aperto il fuoco sulla folla, Stephen Craig Paddock, 64 anni, residente di Mesquite vicino a Nevada, si era convertito all'Islam negli ultimi mesi: "L'attacco di Las Vegas è stato condotto da un soldato dello Stato Islamico che si è arruolato dopo la chiamata alle armi del califfato", spiega Amaq.
Stephen Paddock non aveva nessun precedente
Stephen Paddock, il 64enne autore della strage di Las Vegas, non aveva precedenti penali ed era quindi assolutamente insospettabile. A carico dell'uomo solo alcune violazioni stradali minori e una causa intentata a un casinò nel 2014. Lo ha riferito la polizia, ribadendo che il movente rimane ignoto. L'uomo si trovava all'hotel Mandalay Bay da giovedì.
Il fratello del killer: "Era uno normale, deve aver perso la testa"
Il killer di Las Vegas “non aveva alcuna affiliazione politica o religiosa e non c'era alcuna indicazione che potesse fare una cosa del genere”, ha detto in un'intervista al Mail on line Eric Paddock, il fratello di Stephen Paddock, considerato l’autore della strage . “Era uno normale. Qualcosa deve essere successo, deve aver perso la testa, siamo scioccati”, ha aggiunto. Il fratello dell’aggressore vive a Orlando, mentre l'ultimo indirizzo di Stephen era a Mequite, in Nevada. I due non si sentivano spesso.
La testimonianza di un'italiana: "Siamo barricati in casa, le strade sono chiuse"
Il tweet di Trump: "Condoglianze alle famiglie delle vittime"
Il presidente Donald Trump ha commentato la sparatoria di Las Vegas con un tweet: “Le mie più sentite condoglianze alle vittime e alle famiglie delle vittime della terribile sparatoria di Las Vegas. Dio vi benedica”. Anche il vice presidente Mike Pence ha rivolto le sue condoglianze alle vittime e ai loro familiari e ha lodato il coraggio dei primi soccorritori che sono arrivati sul luogo dell’attacco.
Mary Lou Dandley sarebbe stata rintracciata dalla polizia
Nel corso della conferenza stampa lo sceriffo ha aggiornato il bilancio delle vittime e ha anche affermato che la polizia ha rintracciato Mary Lou Dandley, ma non è chiaro se sia sotto custodia. La donna asiatica nata il 12 dicembre 1954 e di cui la polizia aveva diffuso una foto avrebbe legami con il killer. È considerata una ‘”persona di interesse” e da quanto si apprende viveva con l'aggressore. Localizzati anche i due veicoli che la polizia stava cercando.
Sale il bilancio della sparatoria a Las Vegas: più di 50 le vittime e 200 i feriti
Continua a salire il bilancio delle vittime: lo sceriffo Lombardo nell'ultima comunicazione ai giornalisti ha detto che più di 50 persone sono morte e che 200 sono rimaste ferite. Lo sceriffo ha detto che tra i morti c’è un funzionario della polizia di Las Vegas, che era fuori servizio, e che un secondo agente, rimasto ferito, è in condizioni critiche.
Media: aggressore è Stephen Paddock, un uomo bianco di 64 anni
Sarebbe Stephen Paddock, un uomo bianco di 64 anni residente a Mesquite, in Nevada, l’uomo che ha compiuto la strage della scorsa notte a Las Vegas. A fornire il suo nome diversi media americani compresa la Nbc, secondo cui l’uomo era già noto alle forze dell’ordine.
Diffusa la foto di Marilou Danley, ricercata dalla polizia
La polizia ha diffuso la foto di Marilou Danley, la donna ritenuta la compagna di stanza dell’autore della sparatoria. Gli agenti la stanno cercando.
Il cantante Jason Aldean su palco: “È stato orribile”
“È stato al di là di ogni possibile immaginazione: è stato orribile”. Così Jason Aldean, il cantante country che era sul palco quando è avvenuta la sparatoria ha commentato quanto accaduto. Aldean ha continuato a cantare per circe 45 secondi prima di lasciare il palco. Il cantante – riferiscono i suoi agenti – sta bene.
La polizia cerca due auto: “Per ora sembra azione di un lupo solitario”
“A questo punto non consideriamo la sparatoria un atto di terrorismo – ha detto la polizia di Las Vegas – Sembra più un'azione di un lupo solitario”. Oltre a Mary Lou Danley, la donna che avrebbe legami con il killer, la polizia sta cercando anche due auto, una Hyunday e una Chrysler Pacific, registrate a nome dell'autore della sparatoria. Lo sceriffo chiede di consegnare i video della sparatoria perché potrebbe aiutare le indagini.
La polizia cerca una donna asiatica che viveva con l’aggressore
La polizia sta cercando una donna asiatica, Mary Lou Danley, che avrebbe legami con l'aggressore di Las Vegas. ‘”Per quello che sappiamo al momento, vivono nella stessa casa”, ha detto lo sceriffo Joe Lombardo, secondo cui appunto l’aggressore era un residente della città.
Il killer ha sparato dal 32mo piano del Mandalay Bay
Il killer di Las Vegas avrebbe aperto il fuoco sulla folla dal 32mo piano dell'hotel Mandalay Bay. Lo riferiscono i media locali citando alcune fonti.
Sparatoria a Las Vegas durante un festival
Paura negli Stati Uniti, a Las Vegas, per una sparatoria avvenuta nei pressi del Mandalay Bay Casino. Qualcuno ha aperto il fuoco durante un Festival di musica country, il Route 91 Harvest, nella città dei casinò. Tutto è avvenuto nella notte di domenica, ora locale, quando centinaia di persone erano radunate sotto l’albergo per assistere allo spettacolo. L'ultimo bilancio è drammatico: ci sarebbero almeno venti morti e un centinaio di feriti. “Diverse” persone sono state ricoverate in ospedale con ferite di arma da fuoco secondo quanto ha confermato la portavoce dell'University Medical Center. I proiettili sarebbero arrivati dalle finestre di uno dell’hotel. La polizia ha riferito che un uomo, sospettato di essere uno degli assalitori, è stato ucciso. Da quanto si apprende l'aggressore era residente della città. La polizia sta cercando Mary Lou Danley, una donna asiatica che avrebbe legami con lui.
Massiccia presenza della polizia sul posto – La zona è circondata dalla polizia di Las Vegas, che ha chiesto a tutti di non avvicinarsi all’area. La polizia di Las Vegas è intervenuta anche al vicino Tropicana Hotel, nella cui area sarebbe stato avvistato un uomo armato. Anche gli agenti delle Swat intervenuti sarebbero stati presi di mira da colpi di arma da fuoco. Lo riferisce il New York Times, secondo il quale un uomo armato è stato segnalato anche nella zona del New York New York hotel, un altro edificio che sorge sulla celebre strada dei casinò.
Le testimonianze da Las Vegas – “Abbiamo sentito decine di colpi di armi automatiche”, ha detto uno dei testimoni della sparatoria. Nei video apparsi online si sentono quelle che sembrano raffiche di mitra. Dopo la sparatoria è stato chiuso l'aeroporto McCarran di Las Vegas e alcuni voli sono stati deviati.