Il voto sulla mozione di sfiducia a Daniela Santanchè ha visto la Camera respingere il testo con 213 voti contrari e 121 a favore. Ieri era stata respinta anche la mozione di sfiducia a Matteo Salvini, con 211 voti contrari e 129 favorevoli. La ministra del Turismo Daniela Santanchè non era presente in Aula.
Nelle scorse settimane è circolata l'ipotesi che la ministra possa rassegnare le dimissioni, se per lei arriverà un rinvio a giudizio da parte del tribunale di Milano. La ministra ha ribadito però che nessuno nella maggioranza le ha chiesto di lasciare l'incarico, e ha spiegato perché oggi non era in Aula: "Perché ho da fare, per il turismo c'è da fare molto in Italia. Poi se c'è chi vuole perdere tempo…". Daniela Santanchè è indagata per falso in bilancio e per truffa ai danni dell'Inps, per attività legate al gruppo Visibilia.
Rampelli (FdI): "Sfiducia a Santanchè assist della sinistra, esilaranti interventi opposizione"
La mozione di sfiducia delle opposizioni è stato il "secondo assist della sinistra", a cui è seguito il "secondo goal del centrodestra", secondo il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli (FdI). "Scopriamo da taluni esilaranti interventi dell'opposizione che la magistratura dovrebbe essere autonoma dalla politica, giusto, ma secondo le stesse persone il Parlamento dovrebbe far dimettere un ministro che ha solo un'indagine in corso. ‘Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è eccellente', avrebbe detto il loro maestro Mao Zedong".
Bonelli dice che la destra sociale è diventata la "destra delle impunità"
Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde, ha attaccato Giorgia Meloni, che "da leader dell'opposizione chiedeva le dimissioni di ministri un giorno sì e uno no: ricordo la ministra Josefa Idem nel 2013 per l'Ici non pagata su un immobile". Invece oggi "da premier preferisce tenere al governo una ministra indagata per danni e truffa ai danni dell'Inps", Daniela Santanchè, e anche il sottosegretario "Andrea Delmastro, rinviato a giudizio per rivelazione del segreto di ufficio". In questo modo, ha concluso Bonelli, la maggioranza di governo "ha definitivamente compiuto la mutazione da quella che una volta era la ‘destra sociale' alla destra delle impunità".
Ascani (Pd): "La maggioranza vuole difendere solo la sua intoccabilità"
"Non conta la credibilità della politica. Non conta la reputazione delle istituzioni. Alla maggioranza interessa solo difendere la propria intoccabilità. Questa è la destra che governa l'Italia", ha scritto sui social la vicepresidente della Camera Anna Ascani (Pd), parlando della mozione di sfiducia a Santanchè.
Santanchè dice che non era in Aula per la mozione di sfiducia perché non ha tempo da perdere
"Il Parlamento in una democrazia è sovrano. Il voto mi sembra parlare chiaro, per cui sono molto tranquilla". Lo ha detto la ministra Santanchè, intercettata dai cronisti a un evento sul turismo sostenibile in provincia di Napoli: "Il mio stato d'animo è uguale a quello di ieri, a quello di una settimana e di un mese fa. Sono assolutamente tranquilla, penso a fare il mio lavoro". Santanchè ha ribadito che nessuno nella maggioranza le ha chiesto di rassegnare le dimissioni ("fatevene una ragione"), ha spiegato perché oggi non era in Aula: "Perché ho da fare, per il turismo c'è da fare molto in Italia. Poi se c'è chi vuole perdere tempo…".
Conte: "Destra compatta per salvare amichetti di partito, disonora lo Stato"
"Meloni e soci votano per salvare la ministra Santanché dalla mozione di sfiducia nonostante pesanti contestazioni, fra cui quella per truffa sui fondi Covid. La ministra non si è nemmeno presentata in Parlamento durante la discussione. Poteva quantomeno presenziare, se mai nascondendo la testa sotto la giacca come fa Meloni". Lo ha scritto Giuseppe Conte, commentando sui social la bocciatura: "Ma si può essere orgogliosi di ritrovarsi ‘compatti' a difendere gli amichetti di partito, disonorando le istituzioni dello Stato?" Meloni e Santanchè chiedevano dimissioni di qualsiasi ministro, anche per le più banali sciocchezze", ha sottolineato Conte. "Non ci meravigliamo se i cittadini si ritrovano delusi dalla politica, se fanno di tutta l'erba un fascio. La politica non è stata concepita per risolvere i problemi dei politici ma per tutelare i cittadini".
Renzi difende Santanchè: "Chiese dimissioni di tutti i miei ministri, ma sono garantista"
"Santanchè ha chiesto le dimissioni di tutti i nostri ministri, ma io sono garantista anche con lei, lo sono con tutti gli avversari", ha detto Matteo Renzi a SkyTg24. "La gente si manda a casa per la politica. Vogliamo dire che tutti quelli che sono indagati vanno mandati a casa? È un tema, ma è contro la Costituzione". Per poi aggiungere: "Quello che Santanchè ha fatto nelle sue aziende era a conoscenza della Meloni quando l'ha scelta".
Respinta la mozione di sfiducia, la Camera salva la ministra Santanchè
Sono stati 121 i voti favorevoli alla mozione di sfiducia contro Santanchè, e 213 i contrari. Così, come avvenuto ieri con il ministro Salvini, la Camera ha respinto anche la sfiducia nei confronti della ministra del Turismo.
Si è chiusa la prima chiama: si avvicina alla conclusione il voto sulla sfiducia
Tutti i deputati sono stati chiamati la prima volta per votare. Ora, resta solo la seconda chiama, che riguarderà chi non ha votato al primo turno. Terminate anche queste votazioni, sarà ufficiale il risultato sulla mozione di sfiducia ai danni di Santanchè.
È iniziata la votazione sulla mozione di sfiducia
Ha avuto il via la prima chiama per il voto di sfiducia a Daniela Santanchè. I deputati saranno chiamati uno a uno, in ordine alfabetico, per due volte. Chi non si esprime nella prima chiama, così, potrà farlo nella seconda.
Foti (FdI): "Mozione faziosa, niente a che fare con operato di Santanchè da ministra"
Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia, ha svolto l'ultima dichiarazione di voto: "Anche nel caso di una richiesta di rinvio a giudizio, ci deve poi essere una udienza preliminare", ha ricordato. "La mozione è sottoscritta da chi non ha nessuna conoscenza giuridica, nonostante si definisca ‘avvocato del popolo'. L'articolo 54 della Costituzione deve valere per tutti, non solo per qualcuno. I fatti di cui oggi si parla non hanno nulla a che fare con la posizione di ministro, e lo dimostra il fatto che a seguire il caso è la Procura di Milano, non i tribunale dei ministri. Non bisogna confondere la politica con la giustizia penale, come diceva Giovanni Falcone. Con questo modo di fare opposizione, starete all'opposizione per i prossimi trent'anni".
Braga (Pd): "Meloni dovrebbe intervenire nel caso Santanchè, invece nemmeno una faccina"
"In tutta Europa, se un ministro commette una leggerezza lascia il proprio incarico. In Italia, no", ha detto Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera. "Noi non siamo qui per giudicare una persona che rischia di essere rinviata a giudizio: siamo qui per intervenire prima, per impedire che le istituzioni siano coinvolte nel processo di una ministra accusata di aver sottratto soldi pubblici. La presidente Meloni è costretta a evitare il coinvolgimento di più di un esponente del suo governo in casi giudiziari: lei dovrebbe valutare l'opportunità di affidare un ministero a chi assume questi comportamenti. Invece non ci ha dato nemmeno una faccina o un commento".
Bellomo (Lega): "Opposizioni trattano Parlamento come tribunale senza contraddittorio"
Davide Bellomo, deputato della Lega, ha detto che le opposizioni applicano un "garantismo per se stessi che non vale per gli altri", citando casi come quello di Alfredo Cospito. "Sono molto deluso dalla mozione presentata, sembra un'annotazione di servizio della Guardia di Finanza, senza argomenti della difesa". E ancora: "Il ministro Santanchè ha compiuto quegli atti per i quali si chiede la sfiducia nell'esercizio delle sue funzioni? Assolutamente no. La mozione non si dice un solo atto da ministro che non è stato conforme all'attività di governo". Invece, si scambia il Parlamento "per un tribunale senza contraddittorio".
Silvestri (M5s) dice che mozione di sfiducia è operazione verità: "Destra difende l'indifendibile"
"Non vedo Santanché sui banchi del governo. Spero sia un presagio", ha iniziato Francesco Silvestri, capogruppo M5s, e primo firmatario della mozione di sfiducia. "Per noi Santanchè non doveva essere ministro per la marea di conflitti di interesse che ha. La state difendendo da un'accusa intollerabile, utilizzare indebitamente fondi Covid durante una pandemia, togliendo risorse ai cittadini. Questa maggioranza che oggi salverà la poltrona della ministra per accuse su fondi Covid è la stessa che ha fatto una commissione di inchiesta vergognosa sul Covid". Il deputato ha ricordato anche che "Santanchè ha votato 18 mozioni di sfiducia" nel suo periodo di parlamentare, anche per motivi meno gravi: "Siamo nell'ipocrisia più totale. Comunque l'operazione verità è mostrare al Paese che questa maggioranza difende l'indifendibile. C'è una cosa che gli italiani non tollerano, ed è l'arroganza del potere"
Patriarca (FI): "La lotta politica e quella giudiziaria devono essere distinte".
"Forza Italia voterà contro la sfiducia, seguendo i principi del grande statista Silvio Berlusconi: il garantismo è una tradizione sacra, che noi abbiamo mantenuto sia al governo che all'opposizione. La lotta politica va distinta da quella giudiziaria. Brandire l'arma giudiziaria per colpire gli avversari non fa onore a nessuno, e danneggia il ruolo stesso della giustizia". Lo ha detto la deputata Annarita Patriarca.
Benzoni (Azione): "Santanchè va sfiduciata per ragioni politiche, ha mentito in Senato"
Fabrizio Benzoni, di Azione, ha fatto una premessa: "Il nostro gruppo non ha firmato la mozione d sfiducia perché non condividiamo la sua impostazione sui casi giudiziari. Ma oggi voteremo la sfiducia perché ci sono motivi di opportunità politica. Essere garantisti non significa non poter dare un giudizio politico". Benzoni ha continuato: "Come può il ministro del Turismo un giorno prendere dei provvedimenti per tutelare lo Stato, e il giorno dopo andare in tribunale come cittadino a difendersi per truffa nei confronti dello Stato?". Santanchè quindi "avrebbe dovuto già dare le dimissioni, come hanno fatto altri ministri in passato". Anche perché, l'ultima volta che è intervenuta in Senato per parlare delle indagini, "ha mentito spudoratamente all'Aula".
Grimaldi (Avs): "Caso Santanchè è emblematico, l'avidità vi rende ladri"
Marco Grimaldi, di Alleanza Verdi-Sinistra, ha attaccato: "La questione è politica: questo Parlamento non intende sostituirsi alle prerogative delle Procure, ma la gravità dei reati ipotizzati e l'atteggiamento della ministra obbligano a un passo indietro in attesa dell'esito". La vicenda di Santanchè, ha detto, "è emblematica di una piaga del Paese: la convinzione che le tasse e gli obblighi imprenditoriali siano un ostacolo. C'è chi adora non solo sorseggiare i cocktail sul proprio yacht privato, ma anche gridare ‘ciao poveri' a chi sta a riva e quello yacht glielo ha pagato. Il tema non sono le indagini, ma il suo disprezzo nei confronti del bene comune e della collettività. L'avidità vi rende ciechi, vi rende ladri".
Giachetti (IV): "Avremmo votato la sfiducia se fosse stata mozione politica, non giudiziaria"
"Avremmo votato questa mozione di sfiducia se avesse riguardato l'operato del ministero del Turismo. L'abbiamo fatto con quella dei confronti di Matteo Salvini. Ma qui si parla di inchieste giudiziarie, e anzi ormai di vicende giornalistiche. Nel testo non c'è una mozione politica, ma solo casi giudiziari". Lo ha detto Roberto Giachetti, deputato di Italia viva che ha comunicato il voto contrario dei renziani sulla sfiducia. "Trovo singolare che l'accusa venga anche dalla collega Chiara Appendino, che è condannata in secondo grado, per quanto io ritenga la sua condanna una cosa fuori dalla grazia di Dio. Noi siamo gli unici che possono avere la stessa posizione in ogni occasione: prima di pensare ad applicare la Costituzione a noi stessi, lo facciamo con gli altri. Per essere credibili, bisogna esserlo innanzitutto con gli avversari. Non possiamo farci condizionare nella politica dalle vicende giudiziarie". Giachetti ha poi citato numerosi casi di ministri ed esponenti politici che si sono dimessi dalle loro cariche a seguito di casi giudiziari e poi sono stati assolti.
L'Aula è quasi deserta quando iniziano le dichiarazioni di voto
L'Aula della Camera è semi vuota quando inizia la seduta per le dichiarazioni di voto. Per il governo sono presenti il ministro Lollobrigida e il ministro Calderoli, mentre la ministra Santanchè – come era già noto – non sarà presente.
È iniziata la seduta della Camera: cosa succede ora
Ha avuto il via la seduta della Camera in cui si voterà la mozione di sfiducia nei confronti di Santanchè. Tra poco inizieranno le dichiarazioni di voto dei rappresentanti di tutti i partiti, che si concluderanno con la votazione finale
Dove seguire la mozione di sfiducia a Daniela Santanchè in diretta streaming
Le dichiarazioni di voto e la successiva votazione si svolgeranno a Montecitorio. Perciò, è possibile seguire tutta la procedura della mozione di sfiducia a Santanchè in diretta streaming sul canale web della Camera. A differenza di quanto avviene in altre specifiche occasioni, la diretta non sarà trasmessa sui canali televisivi della Rai, quindi la si può guardare solo online.
Chi ha presentato la mozione di sfiducia e perché
La mozione di sfiducia nei confronti di Daniela Santanchè è a prima firma di Francesco Silvestri, capogruppo del Movimento 5 stelle alla Camera. Il M5s aveva presentato una mozione simile al Senato già lo scorso anno, quando erano emerse le indagini per truffa che riguardavano Santanchè. Il testo era stato bocciato. Con le novità sul caso giudiziario, il partito ha deciso di aggiornare il testo della mozione e ripresentarlo. Il testo della mozione fa un quadro di tutte le accuse giornalistiche e giudiziarie nei confronti di Santanchè, che "minano fortemente la credibilità della ministra", tanto più che la Costituzione prevede che chi ha un incarico pubblico lo svolga "con disciplina ed onore". Poiché la mozione si basa su atti giudiziari, Italia viva di Matteo Renzi ha annunciato che non la sosterrà. Carlo Calenda si è detto favorevole, ma alcuni esponenti del suo partito Azione hanno scelto una linea diversa.
Oggi la ministra Santanchè non sarà in Aula
Daniela Santanchè non assisterà al voto per la mozione di sfiducia nei suoi confronti. Oggi, infatti, è attesa al museo nazionale ferroviario di Petrarsa (Napoli) per un evento sul turismo sostenibile. Anche ieri, durante il dibattito sulla mozione, la ministra ha scelto di non presentarsi a Montecitorio.
Di cosa è accusata Daniela Santanchè
Le opposizioni accusano la ministra del Turismo Daniela Santanchè di non poter più svolgere il suo ruolo perché è coinvolta in diversi casi giudiziari che riguardano il gruppo Visibilia, società da lei guidate in passato. La ministra oggi è indagata per falso in bilancio e per truffa ai danni dell'Inps, perché avrebbe tenuto alcuni dipendenti in cassa integrazione Covid a zero ore pur facendoli continuare a lavorare normalmente. In entrambi i casi, non è arrivata al momento una richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Milano. Se si arrivasse a quel punto è possibile che la ministra rassegnerebbe le dimissioni, anche se su questo non ha espresso una posizione chiara. Il fatto che la sfiducia in Parlamento si basi su fatti giudiziari non definitivi, comunque, ha spinto alcuni esponenti dell'opposizione a non sostenere la mozione.
La mozione di sfiducia a Daniela Santanchè in diretta oggi alla Camera, ultime news
Oggi, a partire dalle 9.30, alla Camera si svolgerà la dichiarazione di voto per la mozione di sfiducia a Daniela Santanchè. Ieri la maggioranza si è compattata per respingere la mozione rivolta a Matteo Salvini, mentre oggi tocca alla ministra del Turismo. La sfiducia nei suoi confronti riguarda il coinvolgimento in casi giudiziari che toccano le aziende del gruppo Visibilia. Nelle scorse settimane è circolata l'ipotesi che la ministra possa rassegnare le dimissioni, se per lei arriverà un rinvio a giudizio da parte del tribunale di Milano.