Manovra 2024, tutte le novità su pensioni, Irpef e taglio del cuneo dopo approvazione in Cdm

"I deputati operano senza vincolo di mandato. Così come danno la fiducia al governo, la possono togliere. L'appello di Meloni a non presentare nessun emendamento al bilancio trasforma il Parlamento in un soprammobile. Auspico che i parlamentari di maggioranza si ribellino". Lo ha scritto sui social Arturo Scotto, deputato del Pd. Il riferimento è alla scelta del governo di chiedere a tutti i parlamentari del centrodestra di non presentare emendamenti alla legge di bilancio, quando questa sarà discussa.

Il canone Rai dal 2024 scenderà da 90 a 70 euro, come annunciato oggi dal governo e inserito nella manovra. Questo porterà a un esborso più basso in bolletta, "15 euro invece di 20", ha detto il ministro Giorgetti. Il ministero dell'Economia e Palazzo Chigi hanno specificato che questo porterà la Rai ad avere 440 milioni di euro in meno, ma che il governo interverrà per compensare in parte questa perdita. Nel complesso, quindi, la Rai avrà 20 milioni di euro di fondi in meno, "in linea con i tagli per tutti i ministeri".

"Sul più importante atto economico del governo, la maggioranza ha dato ancora una volta prova di unità e di coesione. Nonostante le difficoltà e le tensioni geopolitiche internazionali che condizionano la nostra economia, è una manovra che non fa alcun passo indietro e conferma tutti gli impegni presi", ha detto la ministra delle Riforme Maria Elisabetta Casellati. Tra questi impegni ci sono "la riforma dell’Irpef per snellire il fisco e tagliare le tasse a famiglie e imprese", le "super deduzioni per chi assume a tempo indeterminato", ma anche "aiuti alle famiglie per incentivare la natalità con asili gratis per chi ha due o più figli e un mese in più di congedo parentale", oltre a "investimenti sulla sanità per abbattere le liste di attesa e tagli ad alcuni odiosi balzelli, come il canone in bolletta, per lasciare più soldi nelle tasche degli italiani".

Per Luigi Sbarra, segretario della Cisl, i problemi della manovra del governo Meloni sono legati soprattutto a problemi esterni: "L'aumento dei tassi della Bce e gli elementi che rendono il quadro incerto, come la guerra in Ucraina e le tensioni in Medioriente". Per quanto riguarda le scelte fatte, però, "è innegabile che molte sono focalizzate su strumenti di coesione", come il taglio del cuneo contributivo e la riforma Irpef. Insomma, "vediamo un interesse a sostenere le famiglie e vediamo che molte delle misure recepiscono le nostre istanze, e le sollecitazioni e le rivendicazioni del sindacato".

Nella manovra c'è anche un "nuovo regime agevolato per i lavoratori dipendenti o autonomi che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia per un massimo di 5 anni". Come spiegato dal ministero dell'Economia in una nota, l'agevolazione consiste in una "riduzione della tassazione del 50%", per un reddito fino a 600mila euro. Il requisito è che abbiano una "elevata qualificazione o specializzazione" e che non siano stati residenti in Italia negli ultimi tre anni. In più, chi torna e usa lo sconto ma poi non mantiene la residenza fiscale in Italia per cinque anni dovrà restituire le agevolazioni, pagando anche gli interessi.

"Ora che la Manovra è stata presentata ufficialmente è del tutto evidente che non avendo risorse a disposizione il governo della Meloni e di Salvini, il governo della destra, sceglie, per fare cassa, di punire i più deboli.La cartina di tornasole è costituita dalle scelte fatte in materia di fisco, sanità, trasporti e scuola. Sul fisco non si combatte l'evasione, favorendo i furbi e di fatto colpendo i lavoratori e i cittadini onesti. Si taglia su scuola e trasporti e soprattutto sulla sanità dove si tolgono risorse al SSN facilitando l'espansione della sanità privata. Ma quando si indebolisce il comparto pubblico della sanità si allarga la forbice sociale. Oltre a questo zero sostegno alle imprese e nessun investimento sulla crescita. Solo misure tampone, e annunci spot come quello sul Ponte di Messina e sul canone Rai. Il risultato di questa Manovra sarà solo l'aumento delle diseguaglianze". Lo afferma capogruppo del Pd in Senato, Francesco Boccia.

Dal taglio del cuneo fiscale e l'eliminazione della seconda aliquota Irpef arriverà un beneficio nelle buste paga dei lavoratori di 1.280 euro l'anno. Lo ha comunicato il Mef in una nota, dopo l'approvazione della Manovra. In legge di Bilancio il governo ha destinato ben 10 miliardi di euro al rinnovo del taglio del cuneo fiscale ( di 7 punti per i redditi fino a 25 mila euro e di 6 punti per i redditi fino a 35 mila euro).

"È una Manovra insignificante e dannosa che in un momento di grandi difficoltà economiche per i cittadini lancia un messaggio chiaro: arrangiatevi", ha scritto il leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, in un post su Facebook, criticando la Manovra del governo Meloni. "È una legge di bilancio assolutamente non all'altezza della situazione difficile che sta vivendo il Paese", ha commentato invece la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein.

Nonostante nei giorni scorsi ci fossero state indiscrezioni di stampa su un aumento dell'imposta di successione per finanziare la manovra del governo Meloni, la tassa resterà identica nel 2024. Lo ha confermato Antonio Tajani, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia: "Nella manovra non c'è nessuna tassa di successione per chicchessia", ha detto in conferenza stampa.

"Quella che il governo ha approvato è una legge di bilancio debolissima, del tutto inadeguata a fronteggiare una situazione economica e sociale sempre più preoccupante", ha detto Antonio Misiani, senatore e responsabile Economia del Pd. Tra il taglio del cuneo fiscale "non strutturale" e riforma dell'Irpef "prevista solo per un anno (una scelta assurda…)", i redditi bassi vengono aiutati "solo marginalmente". In più "nulla è previsto per il 2025. La vera cifra di questa manovra, infatti, è questa: chi vivrà, vedrà".

"In questa manovra si tagliano le risorse alla Rai. Quindi il servizio pubblico radiotelevisivo, già di stampo meloniano, viene di fatto azzoppato per lasciare spazio alla concorrenza privata", hanno affermato Sandro Ruotolo, responsabile Informazione del Pd, e Stefano Graziano, capogruppo Pd in Commissione vigilanza Rai. "Cosa ne pensa il vertice Rai di questo taglio? E come si firmerà il contratto di servizio? Il ministro Giorgetti dovrebbe chiarire se i 400 milioni di euro l'anno in meno per la Rai saranno restituiti con la fiscalità generale". Il servizio pubblico, secondo i dem, "rischia di uscirne ridimensionato. Tagliando le risorse favoriamo solo la concorrenza, sacrificando i valori della trasparenza, dell'informazione e del pluralismo".

Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, ha criticato la manovra presentata oggi da Giorgia Meloni, dicendo che è "insignificante e dannosa", e che "in un momento di grandi difficoltà economiche per i cittadini lancia un messaggio chiaro: arrangiatevi". In particolare, per Conte la legge di bilancio "non ha previsto nulla contro il carovita, il caro mutui e il caro carburante. Non mette nemmeno 1 euro in più nelle buste paga dei lavoratori, perché si limita a fare il compitino di confermare un taglio del cuneo fiscale che già esiste. Hanno attaccato la Fornero, ma alla prova dei fatti il ministro Giorgetti oggi dichiara che "sarà molto più restrittivo il ricorso al pensionamento anticipato". Nessuna traccia delle pensioni minime a 1000 euro, invece viene definitivamente cancellata Opzione donna. Niente per scuola e sanità, che torna a livelli di investimento rispetto al Pil inferiori al pre-pandemia".

"Dopo averla snaturata l'anno scorso, il governo cancella Opzione donna dando uno schiaffo con questa manovra a migliaia di lavoratrici. Giorgia Meloni all'opposizione sfilava con le donne chiedendo la proroga della misura: oggi chiederà loro scusa per l'ennesima presa in giro?". Lo ha scritto Chiara Appendino, deputata del Movimento 5 stelle. Il governo ha confermato che Opzione donna sarà sostituita da una nuova misura di flessibilità in uscita, con criteri più stringenti.

Il governo ha deciso di rinnovare il taglio del cuneo contributivo già in vigore anche per tutto il 2024, una misura che costerà circa dieci miliardi di euro: gli stipendi resteranno gli stessi.

"A Palazzo Chigi abbiamo varato una manovra responsabile a favore di famiglie e imprese intervenendo su cuneo fiscale, Irpef e dando spinta alla natalità. Abbiamo investito in sanità e sicurezza. Con Giorgia Meloni per il bene dell'Italia". È il commento sui social della ministra del turismo Daniela Santanchè.

L'intervento sui fringe benefit inserito l'anno scorso in Manovra sta per diventare strutturale, con alcune modifiche. Lo ha annunciato Giorgia Meloni in conferenza stampa: "Sui fringe benefit l'anno scorso siamo interventi in maniera significativa: lo rendiamo strutturale con modifiche per 2024, portando il tetto a 2mila euro per lavoratori con figli, mille euro per tutti gli altri", ha detto la presidente del Consiglio.

"La spesa sanitaria sale ogni anno, ma lo stesso fanno spese e costo della vita. È dunque inutile tenere conto della spesa lineare, a questo serve il parametro della spesa in rapporto al Pil. È gravissimo che Meloni parli di ‘giochino' del Pil, perché qui l'unica a fare giochetti è lei e li fa sulla pelle dei cittadini e del loro diritto alla Salute": è quanto hanno scritto in una nota congiunta i parlamentari del Movimento Cinque Stelle in commissione Affari sociali, commentando la conferenza stampa di Giorgia Meloni al termine del Cdm sulla Manovra, in cui annunciava tre miliardi in più per l'abbattimento delle liste d'attesa.

"La legge di bilancio di quest’anno stanzia 5 miliardi di euro a decorrere dal 2024 per rinnovare i contratti del pubblico impiego: una parte consistente di tali risorse andrà al comparto istruzione, che conta circa 1,2 milioni di lavoratori. Un risultato di cui, in un contesto finanziario complicato, siamo particolarmente orgogliosi, perché consente di tutelare e valorizzare i salari di tutto il personale scolastico con aumenti significativi, e di farlo in tempi rapidi, come avevamo chiesto". Così Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, al termine del Consiglio dei ministri riunitosi nella mattinata di oggi.

"Legge di Bilancio 2024 prosegue il percorso di rinnovo dei contratti pubblici! Si tratta di un risultato davvero importante, frutto di un lavoro di squadra, di cui ringrazio in particolare il Presidente Giorgia Meloni e il ministro Giancarlo Giorgetti". Lo scrive sui social il ministro per la Pa Paolo Zangrillo. "Non ci siamo mai arresi in questi mesi e in queste settimane, anche con un quadro economico molto complicato – aggiunge -. La nostra priorità è stata sin da subito chiara: dare attenzione a chi da troppi anni attendeva delle risposte! Oggi questo percorso, seppur ancora lungo, continua e si rafforza sempre di più!".

In Manovra è stato inserito anche il taglio del canone Rai: si passerà dai 90 euro annui previsti attualmente a 70 euro. "Da 90 passa a 70 euro, è l'inizio di un comportamento virtuoso", ha annunciato Matteo Salvini. Poi il ministro Giancarlo Giorgetti ha precisato: "Per quanto riguarda il canone un quarto non viene più pagato in bolletta, c'è una riduzione in rate da 20 a 15 euro"

"Un'altra misura che cuba una somma significativa riguarda gli aumenti contrattuali del pubblico impiego: complessivamente oltre 7 miliardi euro a disposizione del ministro Zangrillo, particolarmente per gli aumenti contrattuali, di cui oltre 2 miliardi riguardano sanità, cinque sono per i rimanenti settori": lo ha annunciato Giorgia Meloni in conferenza stampa al termine del Cdm sulla Manovra.

"Abbiamo alzato il requisito dell'età anagrafica per Quota 103, fermo restando i 41 anni di contributi": lo ha detto il ministro Giorgetti in conferenza stampa, rispondendo alla domanda di un giornalista che chiedeva se il prossimo anno Quota 103 sarà sostituita da Quota 104.

"Paradossalmente io penso nel 2024 di poter finalmente incassare quelle ridotte disponibilità che dovrebbero arrivarmi dalla privatizzazione di Ita", ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti rispondendo ad una domanda sulle privatizzazioni. "Siamo ancor alla discussione della prenotifica: spero che per fine ottobre la notifica formale possa essere depositata e centinaia richieste della Dg competition possano darci la possibilità di finalizzare l'operazione", ha aggiunto.

"Avevo detto che la Manovra sarebbe stata seria e prudente e questo è confermato", ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti nella conferenza stampa dopo l'approvazione della Manovra in Cdm. "Per macro-cifre sono 10 miliardi la decontribuzione, 3,5 miliardi la riduzione dello scalone, 3 miliardi e rotti sulla sanità, 5 miliardi per i contratti del pubblico impiego e altre cose di minore entità, come l'Ucraina e le missioni nel mondo dei nostri soldati che costano 1,2 miliardi ogni anno", ha precisato.

In conferenza stampa il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha fatto il punto sulle coperture che serviranno a finanziare la prossima legge di Bilancio, che avrà un valore di 24 miliardi di euro. Oltre ai 15,7 miliardi di deficit, che verranno reperiti appunto con uno scostamento di bilancio, altri 5 miliardi di euro arriveranno da tagli di bilancio, altri 2,5 -2,6 miliardi da rimodulazioni di spese anticipate al 2023 3 altri 4 miliardi dal fondo per la riduzione fiscale.