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Jet russo abbattuto dalla Turchia, Mosca minaccia Ankara

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Tensione altissima tra Russia e Turchia dopo l'abbattimento di un caccia russo. Mosca minaccia ripercussioni in campo economico e nei rapporti militari.

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Medvedev: "Pericolosa escalation con la Nato"

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È sempre più alta la tensione Russia e Turchia dopo che ieri un caccia militare russo in missione in Siria è stato abbattuto dall'aeronauta militare turca che aveva fatto alzare in volo due F16 dopo un presunto sconfinamento del jet di Mosca, smentito da Putin. Uno dei piloti è stato ucciso dai ribelli siriani turcomanni, l'altro salvato durante un'operazione di recupero durante la quale è morto un altro militare russo. La Russia ha già annunciato che ci saranno serie ripercussioni nei rapporti futuri tra i due Paesi. "È stata una pugnalata alle spalle da parte dei complici del terrorismo. Non possiamo tollerare un crimine del genere. Ci saranno conseguenze tragiche”, ha tuonato ieri il presidente russo Vladimir Putin, annunciando uno stop ai contatti militari con la Turchia e il posizionamento dell'incrociatore russo Moskva davanti alla costa di Latakia per rafforzare la difesa contraerea.

Sul pericoloso incidente è intervenuto oggi anche il Premier russo Dmitri Medvedev indicando come prima conseguenza del fatto "una pericolosa escalation dei rapporti tra Russia e Nato". Il gesto "non può essere giustificato con alcun interesse, compresa la protezione dei confini" ha sottolineato Medvedev, bollando l'abbattimento dell'aereo come una "sconsiderata azione criminale delle autorità turche". Medvedev ha minacciato poi sanzioni di tipo economico. Con l'abbattimento del jet russo, "le lunghe relazioni di buon vicinato tra Russia e Turchia sono state minate. Le conseguenze dirette potrebbero essere la rinuncia a una serie di importanti progetti comuni e la perdita di posizione nel mercato russo da parte delle compagnie turche" ha spiegato infatti il primo ministro russo, aggiungendo: "Questo danno sarà duro da riparare".

"La Turchia ha dimostrato ora con le sue azioni di proteggere i militanti dell'Isis" ha proseguito Medvedev, osservando: "Questo non sorprende, considerando l'informazione sugli interessi finanziari diretti di certi dirigenti turchi nella fornitura di prodotti petroliferi realizzati dagli impianti dell'Isis". Intanto lo stesso governo di Mosca fa sapere che il ministero degli esteri ha espresso una protesta formale e risoluta all'ambasciatore turco per l'abbattimento del jet russo.

Obama dal suo canto tenta di smorzare i toni. Il presidente americano dopo un telefonata con quello turco, Recep Tayyip Erdogan, ha sottolineato l'importanza di ridurre la tensione nell'area e di garantire che simile incidenti non si ripetano in futuro. Come hanno riferito fonti di Washington, nel corso della conversazione telefonica Obama ha espresso il sostegno americano e della Nato al diritto della Turchia di difendere la propria sovranità invitando però Erdogan a non inasprire ancora di più la tensione.

A cura di Antonio Palma
12:54

La ricostruzione di Ankara

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In una lettera indirizzata al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il governo turco ha ricostruito la dinamica dei fatti che ha portato ieri all'abbattimento di un jet russo sul confine con la Siria: "Due Su-24, la cui nazionalità non era conosciuta al momento hanno approcciato lo spazio aereo turco all'altezza di Yayladagi, nella regione di Hatay, sono stati avvertiti 10 volte in un periodo di cinque minuti attraverso i canali per le emergenze ed è stato loro chiesto di cambiare la loro rotta dirigendosi verso sud. Ignorando questi avvertimenti i due aerei, a un'altitudine di 19.000 piedi, hanno violato lo spazio aereo turco rispettivamente a 1,36 e 1,15 miglia per 17 secondi alle 9.24′.25 ora locale. Successivamente, uno dei due jet ha lasciato lo spazio turco, ma l'altro non lo ha fatto ed è stato colpito, mentre era nello spazio aereo nazionale turco, dagli F-16 che pattugliano la zona, nel rispetto delle regole di ingaggio". Una ricostruzione confermata stamani dal presidente Recep Tayyip Erdogan, ribadendo che al momento dell'abbattimento la Turchia non conosceva la provenienza del jet e che alcune parti del jet russo abbattuto sono cadute in territorio turco, ferendo due persone

A cura di Antonio Palma
12:45

Ucciso anche uno dei militari impegnati nel salvataggio

Oltre al pilota del caccia abbattuto, un altro militare russo è rimasto ucciso ieri dopo lo scontro nei cieli tra Turchia e Siria. La seconda vittima è un militare impegnato nelle operazione di salvataggio dei due piloti. Il pilota ucciso era il tenente colonnello Oleg Peshkov, il collega salvato è il capitano Konstantin Murakhtin, mentre l'altra vittima è il marine Alexander Posinich. Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che a Peshkov sarà conferita l'onorificenza postuma di "Eroe della Russia", mentre agli altri due sarà conferito "L'ordine del coraggio".

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A cura di Antonio Palma
12:39

Putin: "Operazioni in Siria proseguono, se attaccati reagiremo"

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Le operazioni militari russe in Siria proseguirnano, ma "dopo quello che è successo ieri, non possiamo escludere qualche altro incidente, e se succederà dovremo reagire in un modo o nell'altro", lo ha detto oggi il Presidente russo Vladimir Putin da Nizhni Taghil, commentando l'abbattimento del jet russo da parte della Turchia.  Putin ha attaccato senza mezzi termini il govenro di Ankara speigando che l'attuale leadership turca "sostiene deliberatamente l'islamizzazione del Paese". "La Russia è nostra amica e nostra vicina. Abbiamo fornito alle autorità russe le informazioni necessarie sul jet abbattuto, non vogliamo un'ulteriore escalation. I canali di comunicazione restano aperti" ha dichiarato  oggi il premier turco, Ahmet Davutoglu.

A cura di Antonio Palma
12:32

Mosca confema: "pilota russo in salvo"

Uno dei due piloti del Su-24 russo colpito ieri dagli F-16 turchi è stato messo in salvo e si trova al momento a Hmeymim, base russa vicino Lattakia, in Siria. Lo ha annunciato il ministro della Difesa russo , Sergei Shoygu, citato dall'agenzia Ria Novosti. "L'operazione di salvataggio è stata completata con successo. Il pilota è tornato alla nostra base. È sano e salvo. Ho dato la notizia al Comandante in Capo Putin e lui mi ha chiesto di ringraziare tutto il personale che ha preso parte all'operazione" L'azioen di recupeto è durata 12 ore.

A cura di Antonio Palma
10:00

Russia installa sistemi anti missilistici in Siria

Le forze armate di Mosca trasporteranno e installerranno sistemi di difesa anti missilistica S-400  alla base militare russa di Khmeimim, a Latakia, in Siria. Come riferisce l'agenzia russa Tass, lo ha annunciato questa mattina il ministro della Difesa russa, Serghiei Shoigu, all'indomani dell'abbattimento del jet russo da parte di F16 turchi.

A cura di Antonio Palma
09:54

Ambasciatore russo: secondo pilota è vivo

Il secondo pilota del jet militare russo abbattuto ieri dalla Turchia al confine con la Siria sarebbe ancora vivo contrariamente a quanto si pensava ieri. Il pilota sarebbe stato soccorso dall'Esercito siriano fedele ad Assad e alleato di Mosca: lo ha detto a radio Europe-1 l'ambasciatore russo in Francia, Alexander Orlov. Il diplomatico invece ha confermato che l'altro pilota è stato "ucciso dai jihadisti".  Gruppi di ribelli siriani hanno sostenuto invece di aver sparato a entrambi mentre stavano atterrando, ma Mosca ha confermato solo la morte di uno. Per Ankara il pilota sarebbe prigionierod dei ribelli.

A cura di Antonio Palma
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