L'Iran ha lanciato un attacco missilistico, colpendo le basi della coalizione internazionale, che ospitano soldati americani, in Iraq. Decine di cruise e di missili balistici a corto raggio sono partiti dal territorio iraniano e hanno raggiunto le basi di al-Asad ed Erbil. Non è ancora chiaro se ci siano vittime e il numero di persone coinvolte, anche se la tv iraniana parla di almeno 80 morti. Si tratterebbe della "feroce vendetta", affermano le Guardie Rivoluzionarie di Teheran, per l'uccisione del generale Qassem Soleimani. L'attacco è infatti partito questa notte, proprio nell'ora del raid aereo americano che ha ucciso Soleimani: un secondo attacco sarebbe al momento in corso, a quanto riferito dalla tv iraniana.
- Trump sull'attacco in Iraq: "No alla forza, ma l'Iran rinunci a nucleare e minacce" 08 Gennaio
- Iran-Usa, il discorso di Donald Trump in diretta su Fanpage.it 08 Gennaio
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Trump sull'attacco in Iraq: "No alla forza, ma l'Iran rinunci a nucleare e minacce"
Donald Trump ha parlato alla Nazione dopo l'attacco missilistico alle basi Usa in Iraq nell'ambito dell'operazione "Soleimani Martire" condotta dall'Iran come vendetta per l'uccisione del generale di Teheran nel raid americano di venerdì scorso a Baghdad. Nel corso dell'atteso discorso di Trump fatto nel Grand Foyer della Casa Bianca davanti alla stampa, il Presidente, circondato dal suo entourage, compreso il vice Mike Pence, ha detto: "Finche sarò presidente l'Iran non avrà mai un'arma nucleare. Il popolo americano dovrebbe essere grato e felice perché nessun americano è rimasto ferito nell'attacco di questa notte. Ci sono stati danni minimi alle basi. L'Iran sembra essere in svantaggio. Nessun iracheno è stato ucciso. Voglio rendere omaggio ai nostri uomini e donne in uniforme". "Abbiamo eliminato il maggior terrorista al mondo – ha continuato -. Soleimani addestrava terroristi e hezbollah e negli ultimi giorni stava pensando ad un nuovo attentato alla nostra ambasciata. Andava eliminato molto tempo fa. Uccidendolo abbiamo mandato un messaggio ai terroristi".
E ancora: "Sanzioni economiche punitive per il regime iraniano finché Teheran non cambierà il suo comportamento. La pace non potrà prevalere in Medio Oriente se l'Iran aumenterà la violenza. Il mondo civilizzato manda un messaggio importante: la vostra campagna di terrore e crudeltà non verrà tollerata ulteriormente. Oggi chiederò alla NATO di impegnarsi di più in Medio Oriente. Siamo indipendenti e non abbiamo bisogno del vostro petrolio. Non vogliamo usare la forza militare. Tutte le opzioni restano sul tavolo per contrastare la minaccia dell'Iran, che deve abbandonare le sue ambizioni nucleari e finire di sostenere il terrorismo. Abbiamo già ucciso Al Baghdadi, che ha decapitato tutti i suoi rivali. Cercava di ricostruire l'Isis ma ha fallito. Dobbiamo lavorare su priorità condivise. Ai leader dell'Iran diciamo: vogliamo per voi un futuro prospero e di pace con le nazioni del mondo. Che Dio benedica l'America". L'ex tycoon ha poi lasciato la sala senza rispondere alle domande dei giornalisti presenti.
Iraq, Meloni: "Preoccupata per mancanza di strategia Italia, governo riferisca in Parlamento"
Sulla situazione in Iraq e sulla posizione del governo italiano esprime preoccupazione la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni: "Sono preoccupata per l'assenza di una strategia dell'Italia. Noi siamo sempre in grande apprensione per i nostri uomini e le nostre donne in divisa ma i soldati sono lì per fare il loro lavoro. Il punto è se il Governo abbia una strategia e se sia chiaro che cosa i soldati siano lì a fare. Su questo vorrei che il governo venisse in aula a riferire e a spiegarci qual è la strategia". Meloni, parlando a margine di un flash mob a Ferrara davanti alla sede dell'ex banca Carife, sottolinea ancora: "In assenza di una strategia è pericoloso per i nostro soldati trovarsi in una posizione di incertezza. Noi facciamo parte di organismi sovranazionali dell'Alleanza atlantica, però è il caso di chiarire quale sia il percorso".
Iran-Usa, il discorso di Donald Trump in diretta su Fanpage.it
Manca poco al discorso di Donald Trump a seguito dell'attacco alle basi Usa in Iraq da parte dell'Iran. È possibile seguire la diretta delle dichiarazioni che il presidente terrà dal Grand Foyer della Casa Bianca anche su Fanpage.it con tutti gli aggiornamenti sulla guerra tra Washington e Teheran.
Iran-Usa, Putin e Erdogan contro Washington: "Azioni illecite e rischiose in Iraq"
I presidenti di Russia e Turchia, Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan, a Istanbul hanno discusso della situazione nell'area del Golfo "alla luce delle azioni illecite e molto rischiose condotte in Iraq dagli Usa contro i cittadini iraniani, compreso il comandante delle forze speciali Soleimani". È quanto recita un comunicato congiunto, riportato dalla CNN.
Iran-Usa, dove guardare in diretta il discorso di Trump sugli attacchi in Iraq
Manca poco all'atteso discorso di Donald Trump dal Grand Foyer della Casa Bianca a poche ore dall'attacco iraniano alle basi Usa in Iraq. Gli occhi del mondo sono tutti puntati su Washington, dove il presidente prenderà la parola alle 17 ora italiana. Sarà possibile seguire la diretta dell'intervento dell'ex tycoon su SkyTg24, RaiNews e Fanpage.it, oltre che sui canali social ufficiali della Casa Bianca. Cosa dirà il numero uno Usa non è dato saperlo. Tuttavia, secondo la CNN, che cita come fonte un senatore repubblicano, James Inhofe, raggiunto telefonicamente dallo stesso Trump ieri sera, il presidente non farà rappresaglie ed anzi ciò aprirà la strada a nuovi negoziati con Teheran, fermando l'escalation di violenza degli ultimi giorni.
Iran, fonti Pentagono: "Da primi rapporti nessuna vittima Usa nell'attacco a basi in Iraq"
In base ai primi rapporti sugli attacchi alle basi Usa in Iraq "non risultano esserci vittime" tra i soldati americani: lo ribadiscono fonti del Pentagono ai media statunitensi, spiegando però come una valutazione su quanto accaduto sia ancora in corso. Già questa mattina il premier britannico Boris Johnson, parlando alla Camera dei Comuni, aveva detto che "la rappresaglia missilistica iraniana all'uccisione del generale Soleimani "non ha causato morti fra il personale Usa in Iraq e neppure feriti britannici".
Guerra Iran-Usa, Wall Street apre in rialzo nonostante l'attacco alle basi americane in Iraq
Wall Street apre in leggero rialzo nonostante le preoccupazioni per l'attacco missilistico iraniano a due basi Usa in Iraq. Il Dow Jones sale dello 0,04%, l'S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,23% a 3.244,60 punti, mentre il Nasdaq avanza dello 0,25% a 9.091,65 punti. Si raffredda anche la corsa del prezzo del petrolio, WTI in calo a 62 dollari al barile
Iran-Usa, il premier Conte: "Faremo di tutto per tutelare i militari italiani"
A seguito dell'attacco alle basi Usa in Iraq da parte dell'Iran è intervenuto anche il premier italiano Giuseppe Conte. "In queste ore di tensione esprimo la mia sentita vicinanza a tutti i nostri soldati che svolgono con dedizione e professionalità la loro missione in Iraq e non solo. Faremo di tutto per tutelarli e per trovare soluzioni che impediscano una pericolosa spirale di conflittualità", ha scritto il presidente del Consiglio sui suoi profili social.
Guerra in Iran, Donald Trump parlerà alle 17 dell'attacco alle basi Usa in Iraq
Donald Trump parlerà dell'attacco alle basi Usa da parte dell'Iran alle 17:00 ora italiana. Lo ha comunicato la CNN, sottolineando che l'ex tycoon farà la sua dichiarazione ufficiale con il punto sulla situazione dei rapporti con Teheran dal Grand Foyer della Casa Bianca alle 11 del mattino ora locale. Cresce dunque l'attesa per le parole del leader americano, dopo il tweet della scorsa notte con il quale aveva cercato di tranquillizzare i suoi cittadini affermando: "Va tutto bene. Missili lanciati dall'Iran a due basi militari in Iraq. Stiamo facendo una ricognizione dei danni e delle vittime in queste ore. Finora va bene! Abbiamo le truppe più forti e meglio equipaggiate al mondo".
Guerra Iran, in Italia innalzato livello allerta nelle carceri: "Pericolo terrorismo"
Il Capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, Francesco Basentini, ha inviato oggi una nota ai direttori e ai comandanti degli istituti penitenziari per elevare il livello di allerta e di sensibilità nei confronti di un possibile innalzamento della minaccia terroristica. L'iniziativa è stata presa in considerazione dell'attuale scenario internazionale e della recente crisi dei rapporti fra Stati Uniti e Iran a seguito dell'uccisione del generale Soleimani venerdì scorso a Baghdad.
Iran, fonti CNN: "Usa avvisati in anticipo dall'Iraq dell'attacco"
Gli Usa sarebbero stati informati in anticipo dell'attacco iraniano alle loro basi dagli iracheni, i quali erano stati a loro volta allertati da Teheran. È quanto riferito da una fonte diplomatica araba citata dalla CNN. Baghdad, secondo la fonte, avrebbe comunicato a Washington "quali basi sarebbero state colpite" dopo averne ricevuto comunicazione dagli iraniani. Intanto, il capo del Parlamento di Baghdad ha condannato "una violazione della sovranità irachena da parte dell'Iran". Inoltre, il presidente iracheno, Barham Saleh, ha condannato l'attacco missilistico iraniano contro due basi Usa in Iraq e ha messo in guardia dai "pericolosi sviluppi" nella regione. "Denunciamo il bombardamento missilistico iraniano che ha colpito installazioni militari sul territorio iracheno e rinnoviamo il nostro rifiuto della reiterata violazione della sovranità dello Stato e della trasformazione dell'Iraq in un campo di battaglia per le parti in guerra", si legge in una nota.
Guerra Iran-Usa, l'America si sveglia con la notizia dell'attacco missilistico
La notizia dell'attacco missilistico compiuto dall'Iran contro le basi Usa in Iraq sta arrivando solo ora ai cittadini americani, che si stanno preparando ad una nuova intensa giornata, in attesa della dichiarazione del presidente Donald Trump che dovrebbe arrivare nelle prossime ore. I maggiori quotidiani a stelle e strisce si stanno adoperando per riassumere in breve a coloro che si stanno svegliando in questi minuti cosa è successo la scorsa notte in Medio Oriente. L'attacco, che fa parte dell'operazione "Soleimani Martire", è iniziato all'1.20 di notte ora locale contro la base aerea di al-Asad in Iraq, insieme a diversi luoghi di Erbil, ma non sono state riportate vittime, come precisa la CNN. "La nostra vendetta è stata compiuta", hanno detto i leader iraniani, sottolineando come l'attacco sia stato effettuato in risposta all'uccisione del generale Soleimani, avvenuta venerdì scorso a Baghdad. "Se ci saranno altre risposte saranno proporzionate", hanno aggiunto. Trump per il momento ha solo pubblicato un tweet con il quale ha detto: "Va tutto bene. Missili lanciati dall'Iran a due basi militari in Iraq. Stiamo facendo una ricognizione dei danni e delle vittime in queste ore. Finora va bene! Abbiamo le truppe più forti e meglio equipaggiate al mondo! Rilascerò una dichiarazione in mattinata".
Iran, il video dell'attacco alle basi Usa trasmesso dalla tv di Teheran
La televisione di Teheran ha mostrato il video dell'attacco alle basi Usa in Iraq come vendetta per l'uccisione del generale iraniano Soleimani, avvenuta venerdì scorso a Baghdad nel corso di un raid americano. I missili lanciati dall'Iran, secondo quanto affermato da un portavoce delle Guardie della rivoluzione islamica, Ramezan Sharif, avrebbero colpito "35 punti" nella base di Ayn al-Asad. Secondo le autorità militari irachene, sono stati lanciati complessivamente 22 missili, 17 dei quali proprio verso Ayn al-Asad. Ma si tratta di numeri che devono ancora trovare conferme. Intanto, sale l'attesa per la dichiarazione ufficiale di Donald Trump su quanto successo in Medio Oriente la scorsa notte e che dovrebbe arrivare nel primo pomeriggio, ora italiana.
Iran-Usa, il ministro della Difesa Guerini: "Priorità è sicurezza dei nostri militari"
In seguito all'attacco missilistico dell'Iran, che ha colpito due basi Usa in Iraq, tra cui quella di Erbil, in cui si trovano anche militari italiani, tutti rimasti illesi, è intervenuto il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. "Seguiamo la situazione e le evoluzioni con la massima attenzione. La sicurezza dei nostri militari è la priorità assoluta. A loro la più stretta vicinanza da parte mia e di tutte le istituzioni", ha detto, aggiungendo che di aver sentito telefonicamente il ministro della Difesa iracheno, Najh al Shammari: "In questo momento è indispensabile agire con moderazione e prudenza. Ogni possibile soluzione sarà affrontata insieme alla coalizione, con un approccio flessibile, anche per non vanificare gli sforzi fino ad oggi profusi", ha concluso.
Iran, dagli Usa il monito alla base di Aviano: "Ricordate di stare attenti e in allerta"
"Stare attenti e in allerta". È questo il monito apparso sul profilo Facebook della base di Aviano, in Friuli-Venezia Giulia, da parte della Us Air Force in seguito alle tensioni tra Usa e Iran scoppiate dalli scorso venerdì, con l'uccisione del generale iraniano Soleimani. Nel post si raccomanda di "distruggere documenti, criptare le email e non discutere di operazioni fuori dal lavoro", ricordando che "OPSEC è una priorità". Per OPSEC si intende un protocollo di segretezza per non rendere noti al nemico i propri intenti. "La USAF raccomanda inoltre di contattare il numero della postazione d'allarme Eagle Eyes in caso si notino comportamenti sospetti", conclude il messaggio. L'avvertimento, dunque, chiaro: è vietato rendere note eventuali operazioni, date e tempistiche fuori dai luoghi di lavoro.
Iran, fonti Usa: "Partiti 15 missili, 11 a bersaglio". Uno ha colpito la base con italiani
La scorsa notte sono partiti 15 missili, di cui 11 sono arrivati a bersaglio nell'ambito dell'operazione "Soleimani martire" condotta da Teheran per vendicarsi dell'uccisone del generale iraniano nel raid americano di venerdì scorso a Baghdad. È quanto riferiscono fonti ufficiali citate da FoxNews. Nello specifico, dieci missili hanno colpito la base aerea di Al-Assad, un missile ha colpito una base militare a Erbil, dove sono rimasti illesi i militari italiani che si trovano di stanza lì e quattro non sono riusciti a colpire gli obiettivi stabiliti. Gli attacchi si sono svolti in due ondate, ciascuna a circa un'ora di distanza.
Ma mancano ancora conferme dal momento che secondo Ramezan Shari, portavoce delle Guardie della rivoluzione islamica, "i missili lanciati dall'Iran hanno colpito 35 punti nella base Usa di Ayn al-Assad in Iraq" Lo ha affermato nel corso di una intervista rilasciata alla tv di Teheran. Il presidente americano Donald Trump "ha ricevuto certamente il nostro messaggio", ha aggiunto il portavoce. Secondo le autorità militari irachene, i missili lanciati sono stati complessivamente 22, di cui 17 verso la base di Ayn al-Assad.
Iran, Rouhani elogia il generale Soleimani: "Ha difeso l'Europa dall'Isis"
"Il generale Soleimani ha combattuto eroicamente contro l'Isis, al Nusra, Al Qaeda e altri. Se non fosse stato per la sua guerra al terrorismo, le capitali europee sarebbero ora in grande pericolo". Lo ha scritto su Twitter il presidente iraniano Hassan Rouhani. "La nostra risposta finale alla sua uccisione consisterà nel cacciare tutte le forze Usa dalla regione", ha aggiunto, conferma quanto già dichiarato in precedenza dall'Ayatollah Khamenei. Proprio oggi, a poche ore dall'attacco alle basi militari Usa in Iraq, si è conclusa a Kerman la cerimonia di sepoltura del generale iraniano, interrotta ieri dopo la strage nella calca che ha provocato almeno 56 morti e 213 feriti.
Guerra Iran-Usa, a che ora potrebbe esserci il discorso di Trump
Dopo l'attacco missilistico alle basi Usa in Iraq da parte dell'Iran, come vendetta dopo l'uccisione del generale Soleimani nel corso del raid americano di venerdì scorso a Baghdad, gli occhi del mondo sono puntati su Washington, dove tra qualche ora parlerà il presidente Donald Trump. L'inquilino della Casa Bianca aveva già annunciato con un tweet che avrebbe rilasciato una dichiarazione nella mattinata di oggi, mercoledì 8 gennaio. "Va tutto bene! Missili lanciati dall'Iran a due basi militari in Iraq", aveva aggiunto l'ex tycoon, affermando che in queste ore si sta compiendo una ricognizione dei danni e delle vittime. "Finora va bene! Abbiamo le truppe più forti e meglio equipaggiate al mondo". Trump dovrebbe prendere la parola, secondo indiscrezioni, intorno alle 10 ora locale, quando cioè in Italia saranno le 16:00.
Guerra in Iran, Di Maio: "Attacco grave a basi Usa. L'Italia lo condanna"
"Seguiamo con particolare preoccupazione gli ultimi sviluppi e condanniamo l'attacco da parte di Teheran. Si tratta di un atto grave che accresce la tensione in un contesto già critico e molto delicato". Lo ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a seguito dell'attacco alle basi Usa in Iraq da parte dell'Iran come vendetta per l'uccisione del generale Soleimani nel raid americano di venerdì scorso a Baghdad. "In queste ore difficili esprimo a nome del governo anche tutta la mia vicinanza ai nostri militari e li ringrazio", ha continuato il numero uno della Farnesina. "Invitiamo entrambe le parti alla moderazione e alla responsabilità. La regione vive una instabilità da decenni, una nuova guerra spingerà la proliferazione di cellule terroristiche e di nuovi flussi migratori. Non è più accettabile tutto questo. Si apprenda dagli errori del passato e si torni al dialogo", aggiunge.
Iran, dopo gli attacchi Usa schizza alle stelle il prezzo del petrolio e dell'oro
Tra le prime conseguenze della guerra in atto tra Iran e Usa, in seguito all'uccisione del generale Soleimani venerdì scorso a Baghdad, c'è l'aumento del prezzo del petrolio e di quello dell'oro. Il greggio di riferimento europeo è salito a 71,7 dollari, con un rialzo di oltre il 5%, per poi stabilizzarsi in mattinata sui 69 dollari. Stessa sorte per il Wti americano salito oltre i 65 dollari per poi tornare sui 63,3 dollari al barile. Anche il prezzo dell'oro si raffredda dopo la fiammata della notte ai massimi da settembre del 2012, a 1.611 dollari l'oncia. Le quotazioni sono scese a 1.593,86 dollari.
Iran-Usa, l'Iraq: "Avvisati da Teheran prima dell'attacco alle basi americane"
L'Iraq ha fatto sapere di essere stato avvertito dall'Iran prima dell'attacco alle basi Usa sul proprio territorio. Lo ha dichiarato il premier iracheno Adel Abdul-Mahdi, che è stato contattato dopo la mezzanotte, aggiungendo che l'Iran ha fatto solo sapere che avrebbe attaccato siti dell'esercito Usa, senza condividere di quali luoghi si trattasse. La scorsa notte, infatti, Teheran ha avviato l'operazione Soleimani Martire lanciando una pioggia di missili contro due basi Usa, a Ayn al-Asad e ad Erbil, dove è rimasto il personale del contingente militare italiano, secondo fonti della Difesa. L'attacco è iniziato all'1.20 di notte ora locale (mezzanotte circa in Italia), la stessa ora in cui venerdì scorso è stato ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani in un raid americano.
Iran, la Difesa annuncia: "Vendetta contro Usa compiuta. Prossime risposte proporzionate"
L'Iran ha compiuto la sua "dura vendetta e le prossime risposte saranno proporzionate a quello che faranno" gli Usa. Lo ha detto il ministro della Difesa iraniano Amir Hatami parlando con i media a Teheran. "Trump ha trasformato l'amministrazione Usa in un governo terroristico", ha accusato ancora Hatami, confermando che l'obiettivo finale di Teheran resta "l'espulsione" delle truppe americane dalla regione, così come già annunciato dall'Ayatollah Khamenei.
Iran contro Usa, segretario della sicurezza risponde a Trump e twitta la bandiera iraniana
Saeed Jalili, segretario del Supremo Consiglio di sicurezza nazionale dell'Iran, ha twittato una foto della bandiera iraniana senza didascalia dopo che il paese ha rivendicato la responsabilità degli attacchi missilistici alle basi Usa in Iraq questa notte. Il tweet è stato una risposta evidente al presidente americano Donald Trump che la scorsa settimana, subito dopo il raid nel corso del quale era rimasto ucciso il generale Soleimani, aveva pubblicato l'immagine di una bandiera degli Stati Uniti. Il post di Jalili ha avuto quasi diecimila condivisioni e più di 30mila "mi piace" in poche ore.
Iran, tweet di Khamenei dopo gli attacchi in Iraq: "Non accetteremo più la presenza Usa qui"
La guerra tra Usa e Iran, dopo l'uccisione del generale Soleimani in un raid americano a Baghdad venerdì scorso, si combatte anche su Twitter. L'ultimo a pubblicare una dichiarazione è stato l'Āyatollāh Khamenei che, dopo aver avvertito il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che gli attacchi missilistici contro le basi a stelle e strisce di questa notte "sono solo uno schiaffo, ma la vendetta è un altra cosa", è tornato a tuonare, dichiarando che: "Gli Stati Uniti hanno causato guerra, divisione, sedizione, distruzione e demolizione di infrastrutture in questa regione. Ovviamente lo fanno ovunque nel mondo. Noi non accetteremo più la presenza americana. I governi eletti dalle nazioni non accetteranno la presenza degli Stati Uniti".
Guerra in Iran, Papa Francesco ai fedeli in Medio Oriente: "Non abbiate paura"
"Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dall'Iraq, dal Libano, dalla Siria e dal Medio Oriente. Nei momenti più tristi della nostra vita, nei momenti più angoscianti e di prova non dobbiamo avere paura ed essere audaci come lo è stato Paolo, perché Dio veglia su di noi, è sempre vicino a noi. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre dal maligno". Lo ha detto Papa Francesco durante l'udienza generale nell'Aula Paolo VI non dimenticando di fare un riferimento alla guerra in atto tra Usa e Iran dopo l'uccisione del generale iraniano Soleimani.
Usa-Iran, Netanyahu: "Se colpiti reagiremo con estrema potenza. Israele sta con Washington"
"Noi teniamo duro di fronte a chi vorrebbe annientarci. Chiunque cercherà di colpirci riceverà a sua volta un colpo estremamente potente". Sono queste le parole di Benjamin Netanyahu che ha commentato le minacce giunte dopo l'uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani in un raid americano a Baghdad venerdì scorso. "Questi era responsabile della morte di numerosissimi innocenti" e ha contribuito, secondo il premier israeliano, a destabilizzare diversi Paesi. "Israele si schiera completamente dalla parte degli Stati Uniti", ha ribadito.
Conflitto Usa-Iran, Mosca sconsiglia voli civili su Iraq e Teheran. Air France sospende il servizio
L'Agenzia federale russa per il trasporto aereo ha consigliato alle compagnie aeree di non utilizzare lo spazio aereo sull'Iran e sull'Iraq, nonché sul golfo persiano e dell'Oman. "A causa delle informazioni sui rischi esistenti per la sicurezza dei voli internazionali di aeromobili civili, si raccomanda di non utilizzare lo spazio aereo sui territori dell'Iran, dell'Iraq, del Golfo Persico e dell'Oman per i voli di aeromobili civili della Federazione Russa, compresi i voli di transito, fino a nuovo avviso", recita il messaggio, citato dalla Tass. Anche altre compagnie hanno deciso di sospendere i voli sullo spazio aereo compreso tra queste regioni mediorientali. Tra queste la francese Air France che ha fatto sapere di aver sospeso "tutti i voli sugli spazi aerei iraniano e iracheno".
Tensione tra Usa e Iran, Teheran scrive all'Onu: "Non vogliamo guerra ma ci difenderemo"
"Non vogliamo la guerra con gli Usa, ma ci riserviamo il diritto all'autodifesa". È questo il contenuto di una lettera inviata dall'ambasciatore di Teheran all'Onu, Majid Takht-e Ravanchi e indirizzata al segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres a poche ore dal lancio di missili iraniani contro le basi americane in Iraq come risposta all'uccisione del generale Soleimani venerdì scorso. Nella missiva l'Iran sottolinea che "prenderà tutte le necessarie e proporzionate misure contro ogni minaccia o uso della forza".
Usa-Iran, Borrell (Ue): "Attacchi recenti un rischio per la lotta all'Isis"
"I recenti sviluppi della situazione in Iran, Iraq e in tutta la regione sono estremamente preoccupanti. Una cosa è chiara: l'attuale situazione mette a rischio gli sforzi del passato e ha anche implicazione per l'importante lavoro della coalizione anti-Isis". Lo ha detto l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, a margine della riunione del Collegio dei commissari che ha discusso delle crisi in Iran, Iraq e Libia a seguito degli attacchi di Teheran alle basi Usa in Iraq di questa notte. "Non c'è alcun interesse ad aumentare questa spirale di violenza".
Attacco alle basi militari Usa, Zarif: "Legittima difesa dell'Iran contro terrorismo americano"
Subito dopo l'operazione contro le basi Usa in Iraq "abbiamo mandato un messaggio agli americani usando i canali" abituali. Lo ha detto alla stampa a Teheran il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif, il quale ha anche aggiunto che l'attacco dell'Iran alle basi Usa in Iraq effettuato questa notte è stato condotto per "non per fare una guerra ma per legittima difesa" contro un "attacco terroristico" compiuto con l'uccisione del generalissimo Qassem Soleimani.
Guerra Usa-Teheran, l'appello dell'Ue: "Fermare subito armi in Iran, Iraq e Libia"
"L'uso delle armi deve essere fermato ora per lasciare spazio al dialogo". È questo il commento della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, a margine della riunione del Collegio dei commissari che ha discusso delle crisi in Iraq, Iran e Libia. A lei ha fatto eco anche la Cina, che ha espresso preoccupazione per gli ultimi sviluppi della crisi in Medio Oriente tra Washingtone Teheran, invitando le parti a mostrare misura e moderazione. "Usa e Iran devono risolvere i loro conflitti", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri, Geng Shuang. "Il peggioramento delle tensioni non è nell'interesse di nessuno", ha poi aggiunto, assicurando che la Cina avrà "un ruolo responsabile nell'allentamento delle tensioni".