Terrore al centro di Giacarta. Ci sono state una serie di esplosioni nelle zone commerciali e in edifici Onu. Kamikaze in un caffè Starbucks. Isis rivendica.
- La situazione sugli attacchi a Giacarta 14 Gennaio
- Media: nuove esplosioni a Giacarta 14 Gennaio
- Isis rivendica gli attacchi 14 Gennaio
- “Attentatori legati all’Isis” 14 Gennaio
- Assalitori hanno "imitato gli attacchi di Parigi" 14 Gennaio
La situazione sugli attacchi a Giacarta
Attacchi “in stile Parigi” nel centro di Giacarta. Terrore nella capitale indonesiana sconvolta da almeno sei esplosioni, provocate anche da kamikaze, e poi ore di sparatorie tra assalitori e polizia. Il commando sarebbe stato composto da 14 uomini armati di granate, secondo quanto riferito da Metro Tv, mentre le ricostruzioni della polizia parlano di 5 uomini.
Le esplosioni – La prima esplosione è stata avvertita quando nella capitale indonesiana erano circa le 10.30 del mattino (le 4.30 in Italia), vicino all'incrocio tra via Thamrin e via Wahid Haysim e almeno un'altra è avvenuta vicino al quartier generale delle Nazioni Unite, su via Thamrin. Preso di mira anche un caffè Starbucks, situato nel palazzo Skyline. Le esplosioni sono avvenute in centro, nel raggio di 50 metri nel distretto degli uffici, che ospita anche una rappresentanza dell'Onu. Nella zona si trovano anche molti hotel di lusso, ambasciate e uffici.
Ancora provvisorio il bilancio delle vittime: è di almeno sei o sette morti. La polizia ha parlato di un cittadino olandese tra le vittime, ma il ministero degli Esteri dell'Aja ha detto che è gravemente ferito e sottoposto ad un intervento chirurgico. Quattro sospetti sono stati arrestati mentre altri sarebbero in fuga. Intorno alle 9.30 ora italiana la polizia ha annunciato che l'attacco nel centro della città è finito e che le forze di sicurezza hanno il controllo della situazione.
"Atto terroristico" – L'organizzazione indonesiana che ha collegamenti con lo Stato Islamico e che è sospettata di aver organizzato gli attentati di Giacarta di oggi “sta seguendo l'esempio degli attentati di Parigi”, ha dichiarato il portavoce della polizia Anton Charliya. Nelle scorse settimane l'Isis aveva scritto un messaggio criptico di minacce contro il Paese. Il presidente indonesiano Joko Widodo ha definito gli attacchi un “atto terroristico”.
L'Isis ha rivendicato gli attacchi – L’agenzia stampa Aamaaq legata allo Stato Islamico ha reso noto che combattenti dell'Isis hanno eseguito gli attacchi. Dietro gli attentati, ha detto la polizia indonesiana, c'è Bahrun Naim, un indonesiano che starebbe combattendo con l'Isis in Siria.
Smentite le nuove esplosioni
Sono state smentite dalla polizia indonesiana le nuove eplosioni di cui avevano riferito alcuni media locali dopo l'attacco terroristico di questa mattina a Giacarta. Intanto il Presidente dell'Indonesia invita la popolazione a non avere paura assicuarnod che la situazione del Paese è sotto controllo. "Lo Stato e la gente non devono avere paura, non soccomberemo di fronte ad un attacco così atroce. Chiedo a tutta la popolazione di mantenere la calma, la situazione è sotto controllo", ha detto infatti il presidente Joko Widodoha, aggiungendo: "Rivolgiamo un sincero cordoglio per le vittime di questo attacco. Noi tutti certamente condanniamo gli attacchi di oggi che hanno procurato terrore tra la popolazione",
Media: nuove esplosioni a Giacarta
Nuove esplosioni si sono sentite nel centro di Giacarta dopo l'attacco terroristico di questa mattina. Lo riportano i media locali.
“Dietro attacchi indonesiano affiliato all’Isis”
Dietro gli attentati di Giacarta, secondo la polizia indonesiana, ci sarebbe Bahrun Naim, un indonesiano che starebbe combattendo con l'Isis in Siria.
Isis rivendica gli attacchi
L'Isis avrebbe rivendicato gli attacchi in Indonesia. La Bbc online riporta che l'agenzia stampa Aamaaq legata allo Stato Islamico ha reso noto che combattenti dello Stato Islamico hanno eseguito gli attacchi. L'agenzia cita una fonte non specificata.
“Attentatori legati all’Isis”
Secondo il portavoce della polizia indonesiana gli assalitori di Giacarta “ è probabile che siano dello Stato Islamico”. Intanto secondo la Bbc gli attentati terroristici sono stati preceduti da un messaggio audio del leader di Al Qaeda, Ayman al-Zawahiri, che esortava a colpire interessi degli Stati Uniti e i suoi alleati.
Almeno tre esplosioni hanno scosso Giacarta
Il portavoce della polizia di Giacarta, Muhammad Iqbal, ha detto che il bilancio delle vittime degli attacchi odierni è salito a sette, inclusi quattro attentatori. A scriverlo è il Guardian. Almeno tre esplosioni hanno scosso Giacarta questa mattina, dopo ci sarebbero state oltre due ore di sparatorie tra le forze di polizia e i presunti attentatori.
Assalitori hanno "imitato gli attacchi di Parigi"
Intorno alle 9,30 le forze dell'ordine hanno comunicato che gli attentati si sono conclusi, gli edifici sono stati ripuliti e che “tutti gli assalitori sono stati neutralizzati”. Secondo la polizia indonesiana, gli assalitori hanno “imitato gli attacchi di Parigi” dello scorso novembre.
Almeno sette morti
I morti a Giacarta sono almeno sette, inclusi quattro attentatori uccisi dalla polizia. Tra le vittime ci sarebbe anche un cittadino olandese che lavorava per le Nazioni Unite. Quattro sospetti attentatori sono stati arrestati. La polizia parla di incursioni alle quali hanno partecipato tra i 10 e i 14 uomini armati. Il ministro degli Esteri italiano ha fatto sapere che si è subito attivata l’unità di crisi della Farnesina che sta operando “in stretto contatto con l'ambasciata italiana a Giacarta per verificare la situazione”. Intanto la polizia indonesiana ha fatto sapere che l'Isis aveva diffuso un messaggio in codice prima degli attentati, nel quale si avvertiva che “vi sarebbe stato un concerto in Indonesia e che sarebbe finito sulle prime pagine”. Nessun altro dettaglio è stato fornito riguardo alla tempistica del messaggio.
Esplosioni e sparatorie a Giacarta
Una serie di esplosioni e un conflitto a fuoco hanno causato la morte di almeno sette persone e decine di feriti in Indonesia, nella capitale Giacarta. Dopo la deflagrazione degli ordigni, almeno sei secondo alcuni testimoni ma le notizie sono ancora molto confuse, c'è stata anche una sparatoria. Le bombe sono esplose in diversi punti della città tra cui il centro commerciale Sarinah, che si trova vicino il palazzo presidenziale e la sede dell'Onu. Le esplosioni sarebbero state causate da granate lanciate da alcuni attentatori, che hanno poi ingaggiato uno scontro a fuoco con la polizia e sono tuttora in fuga. Alcune fonti parlano di “14 uomini armati in circolazione”. Una prima ricostruzione parla anche di almeno tre kamikaze che si sarebbero fatti esplodere allo Starbucks cafè nel centro della capitale indonesiana. Altri due uomini armati avrebbero attaccato un posto di polizia. Tra le vittime ci sarebbero tre poliziotti e tre civili.
Appello del presidente indonesiano alla calma – Nei diversi video apparsi sul web si vedono alcune vittime delle esplosioni e i luoghi in cui le bombe sarebbero esplose. La polizia ha circondato l'area sconvolta dalle esplosioni, chiesto ai residenti di restare in casa e di allontanarsi dalle finestre. Il presidente indonesiano, Joko Widodo, ha tenuto un breve discorso alla nazione in televisione condannando l’attacco terroristico e dicendo che la situazione a Giacarta è “sotto controllo” e che la popolazione “non deve avere paura di questi atti di terrore”. Il presidente che si trovava a Majalengka, a Giava Occidentale, è rientrato verso la capitale. L'Indonesia, il Paese al mondo che ha il maggior numero di musulmani, ha subito una serie di attentati di matrice islamista tra il 2002 e il 2009, il più grave nell'isola Bali nel 2002, quando morirono 202 persone in gran parte turisti australiani.