Sono terminati funerali di Stato di Giorgio Napolitano: per la prima volta le esequie laiche si sono svolte nell'aula di Montecitorio, poi si è tenuta la sepoltura al Cimitero Acattolico di Roma. Presenti la moglie Clio, i figli e i nipoti.
Alle esequie hanno partecipato quattro capi di Stato, tra cui Macron e Steinmeier, e uno emerito, più di cento ambasciatori e il Parlamento in seduta comune. Il corteo con il feretro di Giorgio Napolitano è arrivato da Palazzo Madama alle 11.32 e successivamente è iniziata la cerimonia. Il rito laico è terminato intorno alle 13.00.
Gli interventi del figlio Giulio e della nipote Sofia
Nei nove interventi in programma, anche le parole del figlio Giulio, che ha dichiarato: "Per mio padre la politica era una cosa seria, non sopportava la demagogia" mentre la nipote Sofia ha aggiunto: "Nostro nonno sempre presente per noi, siamo orgogliosi di essere suoi nipoti”.
Hanno preso la parola anche l'ex presidente del Consiglio Giuliano Amato, il cardinale Gianfranco Ravasi, Gianni Letta, Anna Finocchiaro e il commissario europeo Paolo Gentiloni.
Schlein: "L'eredità più importante di Napolitano è la vocazione europea"
Il funerale civile di Giorgio Napolitano, presidente emerito della Repubblica, è stato "una bella cerimonia, partecipata, che ha restituito la grande profondità della personalità di Napolitano dal punto di vista politico e istituzionale e umano e culturale". Lo ha detto Elly Schlein, segretaria del Pd, a "Il cavallo e la torre" su Rai3. "Iole Mancini [partigiana di 103 anni, presente alla cerimonia, ndr] mi ha chiamato questa mattina e ho avuto il piacere di accompagnarla dentro". L'eredità lasciata da Napolitano "più importante da cogliere per la mia generazione è la vocazione europea", ha concluso Schlein.
Tajani: "Napolitano non fece di tutto per salvare il governo Berlusconi, ma guardiamo avanti"
Giorgio Napolitano e Silvio Berlusconi erano "due personalità molto differenti, due protagonisti", ha detto Antonio Tajani – segretario di Forza Italia e ministro degli Esteri – intervistato al Tg4. "Nel 2011 Napolitano non fece di tutto per impedire la fine del governo Berlusconi, io non ero d'accordo con quello che faceva, lo dico con grande rispetto. Ma ora quella storia appartiene al passato, guardiamo in avanti. Noi ricorderemo Berlusconi il 29 settembre a Paestum", con la festa del partito, ha concluso.
Vittorio Sgarbi: "Ai funerali di Napolitano non stavo dormendo, stavo solo meditando"
"Non è vero che stavo dormendo durante i funerali del presidente Napolitano, stavo solo meditando". Lo ha detto Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura del governo Meloni, all'agenzia LaPresse. Oggi, durante le esequie laiche del presidente emerito della Repubblica, Sgarbi è stato visto mentre sembrava assopirsi sui banchi della Camera. È avvenuto durante l'intervento del cardinale Ravasi. Il sottosegretario si è giustificato così: "Ero chino su me stesso perché meditavo, e stavo anche controllando i messaggi sul telefonino".
Boccia (Pd): "Grande emozione per il saluto a Napolitano, ricorderemo il suo amore per il Parlamento"
Francesco Boccia, capogruppo del Pd al Senato, ha commentato con i cronisti presenti a Palazzo Madama la cerimonia per Giorgio Napolitano: "Ho partecipato con grande emozione al saluto che il Parlamento, le istituzioni italiane, i capi di Stato presenti, hanno tributato. Ho molto apprezzato gli interventi delle personalità che hanno ricordato la sua figura e il suo impegno per la nostra democrazia e per una politica alta al servizio dei cittadini, il suo europeismo lungimirante, e ho ascoltato con affetto i ricordi dei suoi famigliari". Martedì prossimo in Senato ci sarà un'altra commemorazione: "Sono convinto che sapremo ricordare nel giusto modo il suo impegno e il suo amore per il Parlamento, che considerava il luogo dove la rappresentanza politica deve trovare le migliori soluzioni per i problemi della collettività", ha concluso Boccia.
Napolitano, il ricordo dell'ex ministro Orlando: "Era contro la demagogia, cercava il rispetto dell'avversario"
"Ho conosciuto Napolitano alla fine degli anni 80 quando militavo nel Partito comunista, nell'area politica di cui lui era il riferimento. E poi sono cresciuto con lui nei diversi passaggi che mi hanno portato a lavorare via via nel partito centrale e in Parlamento. Napolitano apparteneva ad una generazione per la quale il compito del dirigente politico non era solo quello di comandare ma anche di educare", ha affermato l'ex ministro del Lavoro e deputato del Pd Andrea Orlando. "Quando ero responsabile giustizia del Pd ricordo che invitava sempre a pesare le parole, a rispettare l'avversario politico e ad evitare il settarismo e la demagogia. Era consapevole che le istituzioni possono funzionare soltanto se le si assicura una dialettica civile. Tra le molte cose che gli devo c'è proprio uno scrupolo a pesare le parole, che oggi vengono usate in modo assolutamente improprio", ha aggiunto.
Al Senato si terrà una commemorazione di Giorgio Napolitano il 3 ottobre alle 15
Martedì 3 ottobre 2023, alle ore 15, in Senato si svolgerà una commemorazione del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. Potranno intervenire tutti i gruppi parlamentari presenti, con un discorso al massimo di cinque minuti per ciascuno. Lo ha comunicato Maurizio Gasparri, presidente di turno a Palazzo Madama. La decisione è stata presa ieri sera dalla conferenza dei capigruppo.
Da Prodi e D'Alema a Meloni e Macron, i funerali di Napolitano riuniscono vecchi e nuovi duellanti
La cerimonia funebre di Giorgio Napolitano ha riunito nell'aula della Camera tutti i protagonisti della storia recente della politica italiana e non solo. Così, si sono ritrovati fianco a fianco a omaggirare l'ex presidente della Repubblica personaggi che in passato hanno incrociato le spade nell'agone politico, come Romano Prodi e Massimo D'Alema o Giuseppe Conte ed Enrico Letta. E anche protagonisti di duelli più recenti, tra cui Matteo Renzi ed Elly Schlein, ma anche il presidente francese Macron con la premier Meloni e il leader della Lega Salvini.
Napolitano sepolto al cimitero acattolico di Roma
Il presidente emerito Giorgio Napolitano è stato sepolto nel cimitero acattolico di Roma, in zona Ostiense, dove riposano diversi personaggi illustri come Antonio Gramsci, Carlo Emilio Gadda, Andrea Camilleri, Miriam Mafa. Ci sono anche alcuni grandi poeti inglesi, tra cui John Keats e Percy Bysshe Shelley.
Il presidente tedesco Steinmeier: "Anche in Germania onoreremo memoria di Napolitano"
"Un europeo come ne ho conosciuti pochi, in Germania onoreremo la sua memoria": sono le parole del presidente tedesco Frank Walter Steinmeier, che ha ricordato il presidente emerito con i giornalisti a Montecitorio, dopo aver partecipato al funerale. "Mi fa piacere che così tante persone siano giunte da tutta l'Europa per rendere l'ultimo omaggio a un grande cittadino italiano E io sono qui anche per esprimere alla famiglia e a tutto il popolo italiano le nostre più sentite condoglianze. Io e Napolitano abbiamo avuto spesso modo di parlare. Una personalità affascinante con una grande persuasività e un chiaro orientamento che mi hanno sempre profondamente colpito in tutti gli anni e decenni del suo operato. Era un europeo come ne ho conosciuti pochi, con una forte convinzione, che ha lavorato per l'integrazione europea", ha aggiunto.
La bara di Napolitano lascia Montecitorio tra gli applausi
Il feretro del presidente emerito Giorgio Napolitano ha appena lasciato piazza Montecitorio tra gli applausi dei presenti e qualcuno che ha detto "grazie presidente". Dietro la bara di Napolitano, coperta dalla bandiera tricolore, i familiari, il presidente della repubblica Sergio Mattarella, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, il presidente del Senato Ignazio La Russa, e i capi di stato Esteri.
Terminati i funerali di Napolitano, Meloni e Macron vanno insieme a Chigi
Al termine dei funerali di Napolitano, Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron si stanno dirigendo a piedi a Palazzo Chigi, lasciandosi alle spalle Montecitorio, dove avranno un incontro informale.
Il feretro di Giorgio Napolitano esce da Montecitorio
I corpi militari di esercito, marina e aeronautica sono schierati davanti a piazza Montecitorio per l'uscita del feretro di Giorgio Napolitano.
Finiti i funerali di Stato di Giorgio Napolitano alla Camera
Sono finiti i funerali di Stato laici di Giorgio Napolitano, celebrati alla Camera. Tutte le personalità istituzionali e i partecipanti stanno piano piano lasciando l'emiciclo di Montecitorio.
Giuliano Amato: "Per Napolitano l'Europa fu una missione"
"Ha esercitato tanti ruoli e sempre ti colpiva la sua autorevolezza figlia della sua cultura, che traspariva dai suoi argomenti, dal suo periodare, dal suo lessico, una cultura che incessantemente arricchiva".
"Da ragazzo aveva in testa ben altro, non la politica, aveva l'arte, il teatro, il cinema. Furono le condizioni di Napoli e le ragioni della Resistenza ad avvicinarlo al Partito Comunista, più del marxismo". È il ricordo di Giuliano Amato.
"Elogiava la democrazia parlamentare", ha aggiunto. "Dell'Europa fece una missione per sé e per l'Italia. Portò lui al Parlamento europeo Altiero Spinelli".
Il cardinale Ravasi ricorda Napolitano durante i funerali laici alla Camera
"Questo invito è stato sorprendente anche per me": ha iniziato così il suo intervento il cardinale Ravasi, durante i funerali laici di Napolitano, per poi ricordare alcuni momenti condivisi negli anni con il presidente emerito, tra incontri con i Pontefici e altri momenti istituzionali. "Era un uomo di grandissima cultura. Vorrei portare un fiore ideale sulla sua tomba, un verso tratto dal libro del profeta Daniele: ‘i saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento, coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre'", ha detto.
Gentiloni: "Salutiamo un grande Presidente, un grande riformista europeo"
"Oggi in questa aula rendiamo l'estremo omaggio a uno statista italiano ma anche europeo e le presenze di oggi lo confermano. Per Napolitano, uomo di sinistra al servizio delle istituzioni, l'avvenire dell'Italia non poteva prescindere dall'orizzonte europeo. Per Napolitano la scelta europea è stata una scelta di campo, una scelta di vita, una scelta di libertà". Il commissario Ue agli affari economici Paolo Gentiloni ricorda così il Presidente emerito Giorgio Napolitano: "Napolitano prendeva sul serio la democrazia, e per lui la democrazia era il Parlamento".
"Ha compreso in anticipo, io ne sono diretto testimone, l'importanza di un ruolo europeo nella transizione climatica", ha detto ancora.
"Fu colpito dall'esito del referendum della Brexit. Ma senza cedere alla rassegnazione", ha detto. "Oggi salutiamo un grande Presidente, un grande riformista europeo. La tua via cercheremo di seguirla sempre".
Gianni Letta: "Napolitano e Berlusconi figure distanti, chissà che lassù non possano chiarirsi"
"Si chiude anche un capitolo tormentato e complesso di questa storia: dopo Berlusconi, Napolitano, a tre mesi uno dall'altro. Mi piace immaginare che incontrandosi lassù possano dirsi quello che non si dissero quaggiù e, placata ogni polemica, possano chiarirsi e ritrovarsi nella luce": lo ha detto Gianni Letta ricordando il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, e i difficili anni al Quirinale durante i governi di Silvio Berlusconi. E ancora: "Erano due persone così lontane, due storie distanti, due mondi opposti, due figure diverse, chiamate a condividere i massimi incarichi dello Stato. Poteva essere difficile quella convivenza e non fu sempre facile, non mancarono i momenti di tensione e le polemiche, ma da tutte e due le parti non vennero mai meno la volontà e la forza di mantenere il rapporto nei binari della correttezza istituzionale".
Gianni Letta: "Oggi è lutto repubblicano, ci inchiniamo alla memoria di Napolitano"
"Quando scompare una persona come Napolitano, la perdita tocca nel profondo le istituzioni. Tutti ci inchiniamo alla sua memoria e siamo vicini ai compagni che hanno condiviso con lui la storia politica. È un lutto repubblicano, non ci sono divisioni di parti di fronte a questo": è il ricordo di Gianni Letta ai funerali di Stato di Giorgio Napolitano. "Amava la lotta politica, il suo è stato un percorso lungo e ricco di tante battaglie. In lui non è mai venuto meno il senso delle Istituzioni, anche nei momenti più difficili. Per lui queste venivano prima delle appartenenze politiche", ha aggiunto.
Anche Matteo Renzi arrivato alla Camera, in ritardo perché di ritorno dagli USA
Anche Matteo Renzi è arrivato alla Camera per i funerali di Giorgio Napolitano, leggermente in ritardo in quanto di ritorno dagli USA, e ha preso posto negli scranni laterali.
Finocchiaro ricorda Napolitano e si commuove: "Sua ossessione garantire efficienza istituzioni"
Anna Finocchiaro prende la parola dopo il figlio Giulio e dopo la nipote Sofia, e ripercorre la carriera politica di Giorgio Napolitano: "Sfuggiva all'ideologismo".
"La sua collocazione nel Pci, che è stato il mio partito, può riassumersi nel titolo della sua autobiografia ‘Dal Pci al socialismo europeo'", ha detto Finocchiaro. "Garantire efficacia ed efficienza alle istituzioni resterà sempre un suo monito e una sua ossessione", ha aggiunto. "Io che con lui ho lavorato a lungo, anche con tempestosi scambi di opinioni (io che, più che le tesissime telefonate, temevo le sue lettere, con scrittura tanto più puntuta e obliqua quanto più era arrabbiato con me), posso dire in piena coscienza alla sua famiglia, ai tanti che come me l'hanno profondamente rispettato e amato, ai suoi avversari che, anche con gli errori che sono dell'umano, il Presidente Napolitano ha speso la sua vita per l'Italia, ed ad essa appartiene la sua memoria".
L'intervento di Sofia Napolitano: "Nostro nonno sempre presente per noi, siamo orgogliosi di essere suoi nipoti"
"Era sempre presente per noi nipoti, nonostante fosse occupato con i problemi del nostro Paese. Quando eravamo piccoli ci scriveva sempre, anche se non sapevamo leggere. Ci veniva a prendere a scuola e ci portava a villa Borghese a prendere il gelato, nonostante fosse così impegnato. Condivideva con noi libri e articoli che potevano essere utili per i nostri studi, ha sempre incoraggiato i nostri interessi": è il ricordo di Sofia Napolitano, nipote del presidente emerito, condiviso durante i funerali di Stato alla Camera. "Era apprezzato ovunque nel mondo, siamo orgogliosi di essere suoi nipoti".
Il figlio Giulio: "Per mio padre la politica era una cosa seria, non sopportava la demagogia"
Giulio Napolitano, figlio minore del Presidente emerito defunto, ha fatto il suo intervento in Aula, subito dopo il presidente del Senato Ignazio La Russa: "A nome della nostra famiglia vi ringrazio per la vostra presenza e vicinanza. Un deferente ringraziamento a Papa Francesco per le parole e i gesti che ci hanno emozionato". Il Pontefice a sorpresa si è presentato domenica alla camera ardente.
"Non ricordo nella lunga e straordinaria vita di mio padre un giorno che non sia stato di lavoro. La politica per lui era una cosa seria. Non sopportava la demagogia", ha aggiunto il figlio Giulio.
La Russa: "Napolitano ha ricoperto tutti i ruoli istituzionali più prestigiosi"
"Oggi rendiamo l'ultimo saluto a un protagonista della nostra storia repubblicana quale è stato il Presidente Emerito Giorgio Napolitano. Entrato in Parlamento il 25 giugno del 1953, ha ricoperto tutti i più prestigiosi ruoli istituzionali della nostra Repubblica". Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, prendendo la parola alla Camera per i funerali di Giorgio Napolitano. "Ho avuto occasione per molti anni di lavorare con lui e la mia stima si è rafforzata, gli sarò sempre grato per l'impegno per la celebrazione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, che ha rafforzato l'amore per la Patria".
Fontana: "Napolitano tra le figure più rilevanti della storia della Repubblica"
Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha preso la parola durante le esequie di Stato alla Camera per il presidente emerito della Repubblica. "Con Giorgio Napolitano scompare una delle figure piu' rilevanti della storia istituzionale e della Repubblica", ha detto, ripercorrendo i momenti più importanti della carriera politica di Napolitano e invitando poi tutti i presenti a osservare un minuto di silenzio.
Mattarella prende posto alla Camera, siede vicino alla signora Clio
Mattarella prende posto alla Camera per i funerali di Napolitano e siede di fianco alla signora Clio, moglie del presidente emerito della Repubblica. Dall'altro lato siede il presidente tedesco, Steinmeier, affiancato da Macron. Alla sinistra della signora Clio, invece, i figli Giulio e Giovanni.
La signora Clio è entrata nell'Aula della Camera per assistere alla cerimonia: Fontana la saluta
Il feretro del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, è arrivato nel Transatlantico di Montecitorio per raggiungere la Sala dei ministri, attigua all'aula, dove resterà per tutta la durata della cerimonia. Lungo tutto il percorso, dall'ingresso della Camera, il feretro di Napolitano è stato seguito dalla moglie Clio in carrozzina e, più indietro, dai figli e nipoti dell'ex capo dello Stato. Sempre Clio è stata la prima e entrare nella sala dei ministri. Tutti sono entrati in Aula e hanno preso posto. Il presidente della Camera Fontana ha aperto la celebrazione.
I membri del governo seduti ai loro banchi alla Camera
Tutti i membri del governo hanno preso posto ai banchi dell'esecutivo a Montecitorio. Giorgia Meloni è affiancata dai due vice presidenti del Consiglio, Antonio Tajani e Matteo Salvini.
Mattarella, Meloni, La Russa e Fontana omaggiano il feretro di Napolitano
Per ultimi a omaggiare il feretro di Giorgio Napolitano ci sono il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e le altre più alte cariche dello Stato: Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana. Dopo aver dato l'ultimo saluto alla bara hanno salutato la moglie e i figli di Napolitano, Clio, Giulio e Giovanni.
L'omaggio di Macron e Steinmeier alla signora Clio e ai figli di Napolitano
Il presidente francese Macron e il presidente tedesco Steinmeier hanno fatto le condoglianze alla moglie di Napolitano Clio e ai figli, Giovanni e Giulio.
Il feretro di Napolitano accolto da Mattarella a Montecitorio
Il feretro del presidente emerito Giorgio Napolitano, è stato accolto nel Transatlantico di Montecitorio dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dai presidenti delle due Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, dal presidente francese Emmanuel Macron, da quello tedesco Frank-Walter Steinmeier, dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dalla presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra e dalle delegazioni dei Paesi stranieri a Roma per l’ultimo saluto all’ex Capo dello Stato.