Proseguono ininterrotte le ricerche dei vigili del fuoco tra ciò che resta della struttura alberghiera crollata dopo la slavina. Sono 11 i sopravvissuti accertati, 9 estratti vivi dalla struttura. Tutti i bambini sarebbero stati salvati. Ma le vittime sono salite a cinque. Un soccorritore: "Andremo avanti finché non tireremo fuori tutti".
- Estratte vive altre quattro persone. I soccorritori: "Sentiamo rumori, non più voci" 21 Gennaio
- Un soccorritore: "Andremo avanti a scavare finché non troveremo tutti" 21 Gennaio
- Il sindaco di Farindola querela Charlie Hebdo per la vignetta su Rigopiano 21 Gennaio
- Il bambino che ha portato i biscotti alla piccola Ludovica 21 Gennaio
- Il video del salvataggio della piccola Ludovica: "Datemi l'acqua" 21 Gennaio
- I superstiti della valanga stanno tutti bene, solo uno dovrà operarsi al braccio 21 Gennaio
Estratte vive altre quattro persone. I soccorritori: "Sentiamo rumori, non più voci"
Altre quattro persone, due donne e due uomini, sono state estratte vive durante la notte da ciò che resta dell'hotel Rigopiano, a Ferindola, in provincia di Pescara: si tratta di quattro delle cinque che erano state individuate ieri sotto le macerie, ma ancora sane e salve dopo due giorni al buio e al gelo. L'ultimo ad essere estratto dalle macerie è stato un uomo, ferito. In totale, sono 11 i sopravvissuti della valanga killer, nove dei quali sono stati estratti. I dispersi sono invece 23.
Ci sono però anche altre tre vittime, due donne, che portano a cinque il numero accertato di morti. Nella tarda serata di ieri, i vigili del fuoco hanno affermato di aver sentito altre voci arrivare da sotto le macerie dell'hotel, diverse da quelle delle 5 persone già individuate da ore, ma ancora da recuperare. Voci che però non sono state ancora localizzate nella struttura. Con il passare delle ore però quelle voci non si sentono più, ora soltanto qualche rumore che potrebbe essere provocato da piccoli assestamenti della struttura stessa.
Tutti i bambini presenti nel resort al momento del dramma sono stati estratti vivi. Tra i primi a essere tirati fuori la moglie di uno dei superstiti, Giampiero Parete, con il bambino. C’è poi la figlia Ludovica, che il 13 gennaio scorso ha compiuto sei anni, oltre all’altro figlio Gianfilippo, di quasi otto anni, anch’egli sano e salva. “Dove sono i miei biscotti?”, è stata la prima cosa che la piccola ha chiesto ai suoi soccorritori. Salvo anche Edoardo Di Carlo: "Cosa è successo? Quanto tempo è passato? Stavo giocando a biliardo" ha chiesto ai pompieri. Poi ha aggiunto: "Ero al biliardo con altri due bambini, e che nella stessa stanza c'era la mamma di uno di loro".
Questi i nomi forniti dalla Prefettura di Pescara in merito alle persone salvate in questi giorni dalle macerie del resort: Gianfilippo e Ludovica Parete, i due figli dello chef, oltre a Giampiero Parete, il 38enne che si è salvato subito dalla slavina ed è riuscito a dare l'allarme. Anche la moglie Adriana Vercerao è stata estratta viva dalle macerie. A questi vanno aggiunti altri due bambini: Samuel Di Michelangelo (i suoi genitori sono ancora dispersi, nonostante il sindaco di Osimo ieri avesse affermato che fossero tra i superstiti) e Edoardo Di Carlo. Poi c'è il gruppo delle persone estratte vive durante la notte: Francesca Bronzi, ma non il fidanzato Stefano Feniello; Vincenzo Forti e la fidanzata Giorgia Galassi; quindi Giampaolo Matrone. Scampato alla valanga anche Fabio Salzetta, manutentore dell'hotel, sopravvissuto dopo essersi rifugiato in auto con Parete. L'uomo ieri è risalito di nuovo ai piedi del Gran Sasso per aiutare i soccorritori.
Accertata l’identità delle prime due vittime. Si tratta di Gabriele D'Angelo, cameriere dell'hotel Rigopiano e Alessandro Giancaterino, capo dei camerieri e del bar dell'albergo.
Contestazione dei parenti dei dispersi dell'hotel Rigopiano durante la conferenza stampa per fare il punto sulla situazione medica dei superstiti ricoverati a Pescara. I familiari hanno urlato, chiedendo a gran voce informazioni sui loro congiunti. "Sono sotto otto metri di neve e sono 50 ore che aspettiamo. Vergogna". Lo staff sanitario ha cercato di tranquillizzarli, spiegando che al momento si conoscono solo i nomi delle persone già arrivate in ospedale. "I nomi ce li dovete dire. Sono usciti camminando, parlano. Ci avete chiesto i segni particolari. Non è possibile che non li avete".
Troppa neve, via a evacuazione di un altro hotel: "Dentro ci sono 150 bambini"
Un altro hotel in pericolo. A Pretoro, in provincia di Rieti, si sta procedendo, via terra, all'evacuazione di un gruppo di 150 bambini che si trovano in un albergo. Lo ha annunciato ha detto il Capo dell'Ufficio emergenze della Protezione Civile, Titti Postiglione, parlando dalla Dicomac (Direzione di comando e controllo della Protezione civile) di Rieti, riferendosi a quanto sta accadendo in questo paesino in provincia di Chieti. Si tratterebbe di un intervento precauzionale dovuto alla massiccia presenza di neve.
Un soccorritore: "Andremo avanti a scavare finché non troveremo tutti"
"Andremo avanti sempre, finché non li troviamo tutti. Potrebbero ancora esserci delle persone in vita là sotto. Ma in vita o non in vita, non importa, non possiamo dare nulla per scontato. Ci sono delle famiglie che aspettano". Lo ha detto un operatore del Soccorso alpino nazionale, Luca Giai Arcota, appena tornato a Penne (Pescara) da un turno di ricerche sotto le macerie dell'hotel Rigopiano. "Oggi abbiamo fatto un lavoro mostruoso, eccezionale – ha detto -. Siamo in 90 solo noi del Soccorso alpino, oltre a una quarantina di vigili del fuoco e una decina di finanzieri almeno".
Identificata la terza vittima: è la madre del piccolo Edoardo, Nadia Acconciamessa
E' stata ufficialmente identificata la terza vittima della tragedia di Rigopiano. Si tratta di Nadia Acconciamessa, mamma del piccolo Edoardo Di Carlo, ricoverato in ospedale, e moglie di Sebastiano Di Carlo, ancora disperso. Lo ha confermato il direttore sanitario dell'ospedale di Pescara, Rossano Di Luzio, durante il bollettino sanitario. In corso il riconoscimento delle altre due salme arrivate oggi in ospedale.
Il sindaco di Farindola querela Charlie Hebdo per la vignetta su Rigopiano
In riferimento alla vignetta pubblicata dal periodico francese Charlie Hebdo, in cui viene rappresentata la tragedia dell'hotel Rigopiano, il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, ha reso noto di aver dato mandato affinché venga predisposta una querela nei confronti della rivista e degli autori della rappresentazione. Quanto deciso, è in linea con la decisione dei mesi scorsi presa a seguito della tragedia di Amatrice (Rieti).
Allarme valanghe anche nelle Marche
Il Centro Funzionale Multirischi della Protezione civile delle Marche raccomanda a Comuni e enti locali di "prestare la massima attenzione al possibile innesco di fenomeni valanghivi anche di piccole dimensioni non solo nelle aree gia' conosciute e/o perimetrate nel Piano di assetto idrogeologico, ma anche su tutti i versanti con forti accumuli di neve lungo le scarpate delle reti viarie". Aggiornamenti su www.regione.marche.it/Regione-Utile/Protezione-Civile/Previsione -e-Monitoraggio\Bollettini.
Maltempo: Comune Penne 'stremato', profughi e volontari spalano la neve
"Siamo stremati. La tragedia di Rigopiano, che non è nel nostro comune, ci spinge a lavorare duramente perché siamo sul fronte dei soccorsi e non ci tireremo mai indietro: ma siamo già un comune in predissesto e ora stiamo pagando tutto noi, le spese dei volontari, la benzina, i pasti, tutto noi. Non ce la facciamo più". E' il grido di dolore dell'assessore al Bilancio del Comune Gilberto Petrucci, che con il Comune di Penne ha attivato un conto corrente bancario per la raccolta di fondi finalizzati all'emergenza neve, evento che ha messo in ginocchio la città vestina. Penne chiede aiuto alla solidarietà italiana, e proprio ieri ha ottenuto quello delle decine di volontari delle Brigate di Solidarietà Attiva, oltre che di un gruppo di richiedenti asilo presenti in città. "Parte del centro storico (palazzi e monumenti) e' danneggiato, molte strade sono franate, mentre gli smottamenti impediscono l'accesso alle frazioni. La giunta comunale ha deliberato, con atto n. 1 del 17 gennaio 2017, "lo stato di emergenza" e attivato il conto corrente bancario intestato al Comune di Penne per la raccolta fondi: IT52X0538777360000000536523".
Il magistrato: "Soccorsi ritardati da allarmi fasulli e bufale su web e Whatsapp"
Un'inquietante ipotesi sul ritardo dei soccorsi viene avanzata da Cristina Tedeschini, procuratore aggiunto di Pescara che assieme al sostituto Andrea Papalia ha aperto un'inchiesta al momento senza indagati, per i reati di omicidio plurimo colposo e disastro colposo. Perché viene sottovalutato l'allarme lanciato da Quintino Marcella, che rilancia l’sos del superstite Parete? «La gestione degli interventi di soccorso – dice il magistrato a Repubblica – potrebbe essere stata compromessa dalle decine di allarmi fasulli e dalle bufale poste in circolazione da soggetti sconsiderati durante tutta la giornata». Qualcuno si è divertito a diffondere sul web e su whatsapp segnalazioni finte, insomma.
Ieri, intanto, sono stati sequestrati alcuni documenti in Provincia e in Prefettura: tra questi il Piano neve dell'ente e i bollettini meteo degli ultimi giorni. Nella stessa giornata era emerso che una turbina della Provincia era fuori uso. Sempre ieri, i magistrati avevano ascoltato diverse persone in qualità di testimoni e oggi, accompagnati dai carabinieri, hanno fatto un sopralluogo all'albergo.
Sui cadaveri delle vittime i segni evidenti di gravi traumi da schiacciamento
Andrea Papalia – pubblico ministero di Pescara – ha conferito al medico legale dell'ospedale di Pescara Ildo Polidoro l'incarico di effettuare le autopsie delle vittime di Rigopiano. Come già emerso ieri, l'intenzione sarebbe quella di raggruppare le ispezioni in una unica tornata, mettendo insieme tutti i corpi da esaminare. A parte il primo cadavere estratto, che era sommerso dalla neve all'interno dell'hotel ma travolto dalla valanga, finora i primi corpi rintracciati presentano quasi tutti traumi da compressione o schiacciamento, secondo i soccorritori simili a quelli di un terremoto. Gli altri sono stati ritrovati all'interno del crollo in stanze o intercapedini, dal momento che bisogna tener conto che la valanga ha schiacciato il tetto sui due piani della struttura. L'autopsia dovrà anche chiarire se tra le cause di morte ci sia anche l'assideramento. L'assideramento provoca una congestione di sangue verso gli organi interni, una vaso costrizione negli arti, che una semplice ricognizione esterna non e' da sola in grado di stabilire.
I soccorritori: "Dall'interno della struttura sentiamo rumori ma non voci"
Alcuni dei cinquanta soccorritori che operano attorno all'Hotel Rigopiano non lasciano l'area da 4 giorni ininterrotti. "Abbiamo accelerato il lavoro", dicono i vigili. Ogni ora che passa senza novità dall'albergo fa crescere i timori e le paure. Dall'interno della struttura si sentono dei rumori, ma non voci. "Tic tic", dicono i vigili del fuoco. Potrebbero essere piccoli movimenti di assestamento della struttura.
La stanza dei bimbi sopravvissuti: “C’erano acqua e Nutella”
"I bambini stanno fisicamente bene, hanno superato quella leggera ipotermia, ma psicologicamente sono provati". Così il primario della Rianimazione di Pescara, Tullio Spina, a proposito di Samuel Di Michelangelo, 7 anni, ed Edoardo Di Carlo, 8, i due bimbi superstiti dell'hotel Rigopiano che erano nella sala biliardo dell'hotel Rigopiano.
"Ciao zio…". Sono le prime parole che Samuel Di Michelangelo, 7 anni, il bambino estratto vivo dalle macerie dell'Hotel Rigopiano, ha detto allo zio Alessandro, agente della Digos di Chieti, che ieri l'ha scortato con i soccorritori nell'ospedale di Pescara. "Gli ho chiesto ‘vengono mamma e papa'?' – racconta l'agente all'ANSA – e lui ha fatto si' con la testa. Ma gli psicologi mi hanno subito bloccato, e spiegato che i bambini sotto choc possono annullare uno spazio temporale nella loro memoria".
Protezione Civile: "Alto rischio valanghe in Abruzzo"
L'Appennino abruzzese a rischio 4 su 5 (Forte) per caduta valanghe. Lo rende noto la Protezione Civile regionale ed il Comando Unità Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare. "L'ondata di maltempo che ha colpito l'Abruzzo ha comportato infatti l'accumulo di strati di neve fresca su strati di neve precedentemente compattata e già trasformata. Questa condizione del manto nevoso provoca un aumento della instabilità di pendii montani caratterizzati da accumuli di neve con diversa consistenza, umidità e temperatura"
Curcio: "Nove persone estratte vive, due in attesa di essere tirate fuori"
Sono nove le persone già tratte in salvo dalle macerie dell'hotel Rigopiano: altre due sono ancora vive, ma da estrarre, mentre le vittime accertate sono al momento cinque. Lo ha reso noto il Capo del Dipartimento di Protezione, Fabrizio Curcio, parlando dalla Dicomac di Rieti ha fatto il punto sulle operazioni di soccorso. "Le operazioni sono ancora molto complicate in condizioni estreme". I dispersi sono invece 23. Lo comunica la prefettura di Pescara. I dispersi sono persone risultanti sulla lista ufficiale degli ospiti della struttura e da altre segnalazioni ricevute; si tratta comunque, precisa la prefettura, di una lista la cui composizione e' soggetta a continue verifiche.
Il bambino che ha portato i biscotti alla piccola Ludovica
"Voglio i miei biscotti". Questa la prima richiesta di Ludovica, 6 anni, la figlia di Giampiero Parete, l'uomo di 38 anni che per primo ha lanciato l'allarme dall'hotel di Rigopiano. A riferire le parole della bambina, estratta viva questa sera dalle macerie, è stataQuintino Marcella, amico e datore di lavoro di Giampiero, che ha parlato al telefono con lei. "Ha chiesto i suoi biscotti, i suoi preferiti. La bambina sta bene".
La richiesta della bimba è stata esaudita da Francesco, un bambino di Pescara, rimasto molto colpito dalla storia di Ludovica. Abbiamo incontrato il piccolo con la sua mamma in ospedale: "Ho sentito che voleva dei biscotti ed ho deciso di portarglieli" ci ha raccontato, dopo aver fatto la sua speciale consegna, un pacco di "Abbracci".
Le parole di uno dei primi soccorritori: "Camminavamo al 3° piano dell’hotel con gli sci"
“Quando ci siamo avvicinati all’albergo, ci siamo accorti subito che non c’era più”. Sono le parole di Marco Flamminii Minuto, Capo Stazione di Latina del Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico, tra i primi a mettersi in viaggio per raggiungere l'hotel Rigopiano travolto dalla valanga, dove erano intrappolate alcune persone. “Camminavamo al terzo piano dell’albergo con gli sci, questo fa capire quanta neve fosse caduta” aggiunge l’uomo, intervistato da Repubblica. “Non si è trattata semplicemente di una valanga di neve. E’ stata anche una valanga di alberi che si è abbattuta sull’hotel”. Il soccorritore è riuscito a raggiungere la struttura grazie agli sci. I mezzi di soccorso era invece bloccati per la neve. “Quando vedi che ci sono così tanti sopravvissuti, pensi: ‘Ne è valsa davvero la pena’”.
Parla Fabio, primo sopravvissuto: "Nessuno immaginava potesse succedere una cosa così"
"Ho cercato di chiamare qualcuno fino a quando ha fatto buio. Ma nessuno rispondeva. Poi ha continuato a nevicare, è venuto giù un altro mezzo metro di neve. Era troppo rischioso rimanere là". E' davvero drammatico il ricordo di Fabio Salzetta, il manutentore dell'hotel Rigopiano, degli istanti subito dopo la slavina. "Erano tutti raggruppati nella speranza di andarsene ma non avevamo paura, nessuno si immaginava che potesse succedere una cosa cosi'". Ma cosa ricordi? "Neve, neve e basta". Fabio si è salvato dopo essersi rifugiato in auto con Giampaolo Matrone. L'uomo, il giorno dopo la valanga, ha deciso di tornare all'albergo per aiutare i soccorsi a tirar fuori i sopravvissuti dalle macerie.
Il video del salvataggio della piccola Ludovica: "Datemi l'acqua"
Le immagini del salvataggio di Ludovica, 6 anni, la figlia di Giampiero Parete, l'uomo di 38 anni che per primo ha lanciato l'allarme dall'hotel di Rigopiano. "Datemi dell'acqua, ho sete", sono state le prime parole della bambina. Più tardi la giovanissima avrebbe chiesto anche dei biscotti, come riferito da Quintino Marcella, amico e datore di lavoro di Giampiero, che ha parlato al telefono con lei. «Ha chiesto i suoi biscotti, i suoi preferiti. La bambina sta bene. Certo, la famiglia Parete è provata, ma Gesù ha riconsegnato loro quello che hanno seminato, perché sono delle persone stupende".
Conclusa operazione chirurgica al braccio del ferito
E' appena terminata l'operazione chirurgica su Giampaolo Matrone, uno dei sopravvissuti alla valanga di Rigopiano di Farindola (Pescara). L'operazione al giovane 34enne, residente in provincia di Roma, è durata circa un'ora e ora il giovane è stato ora trasferito nell'Unità Operativa di Rianimazione del "Santo Spirito". Le sue condizioni, come hanno riferito i medici, sono discrete.
I superstiti della valanga stanno tutti bene, solo uno dovrà operarsi al braccio
Sono state definite "buone" le condizioni dei superstiti dell'hotel Rigopiano nel corso della conferenza stampa in cui ha parlato il direttore sanitario dell'ospedale di Pescara, Rossano Di Luzio. Solo uno è in sala operatoria per un intervento chirurgico al braccio destro. Non è in pericolo di vita. Oltre alle cinque persone arrivate in ospedale ieri, stamani ne sono state ricoverate altre quattro. Prossimo bollettino sanitario alle 17.30.e nove persone estratte dai resti dell'hotel e ricoverate a Pescara sono quattro bambini, Gianfilippo e Ludovica Parete, Edoardo Di Carlo, Samuel Di Michelangelo, e cinque adulti, Adriana Vranceanu, Francesca Bronzi, Vincenzo Forti, Giorgia Galassi, Giampaolo Matrone.
Le scuse del sindaco di Osimo: "Ieri aveva dato per salvi i suoi concittadini"
Ieri aveva postato sul suo profilo Facebook la notizia che la famiglia di Domenico di Michelangelo, agente del Commissariato di Osimo, era tra i sopravvissuti della tragedia dell'Hotel Rigopiano. Ma l'unica notizia certa è che il solo Samuel, il figlio di 7 anni del poliziotto, risulta al momento salvo. Oggi il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni ha pubblicato un post di scuse a nome dell'amministrazione comunale. "Con riferimento alla comunicazione data nella giornata di ieri sulle condizioni della famiglia osimana – scrive – dobbiamo prendere atto che per ora l'unica notizia certa e' che il piccolo Samuel e' salvo. Scusandoci con la città e con i famigliari di Marina e Domenico per l'increscioso equivoco, generato probabilmente dalla concitazione e dalla forte emozione del momento, la nostra comunita' continua a pregare senza perdere la speranza".
"Dai che l'incubo è finito", al Rigopiano i vigili del fuoco salvano altre persone
Solo un ferito tra i sopravvissuti della valanga, le vittime sono 5
Undici sopravvissuti, cinque corpi senza vita recuperati. All'appello, infine, mancherebbero 19 dispersi: le presenze registrate in questura al momento della valanga, erano di 22 ospiti e 7 dipendenti. A questi dovrebbero aggiungersi altre persone che non erano registrate ma che erano li' e porterebbero il totale a 35. E' questo il bilancio attuale della tragedia dell'hotel Rigopiano.
"Hanno avuto accanto un familiare tutti i pazienti qui presenti lo stato d'animo è quello di chi ha vissuto un dramma e che è stato in condizioni veramente molto precarie per tantissime ore, è anche per questo che stanno ancora qui", ha riferito Rossano Di Luzio, del presidio Ospedaliero di Pescara, dove sono state ricoverate tutte le persone estratte vive dai resti dell'hotel.
Dall'ospedale: "Stanno tutti bene i bimbi salvati ieri, notte tranquilla"
I quattro bambini salvati dalle macerie dell'albergo di Rigopiano "stanno bene", senza conseguenze per l'ipotermia e hanno "passato una notte tranquilla". Fanno gioire le parole di Rossano Di Luzio, del presidio Ospedaliero di Pescara, dove sono state ricoverate tutte le persone estratte vive dai resti dell'hotel. "Il loro stato d'animo è quello di chi ha vissuto un dramma ed è stato in condizioni precarie per molte ore", aggiunge, facendo il punto in conferenza stampa.
Il sopravvissuto Giampiero Parete scrive su Facebook: "Grazie di cuore a tutti"
"Grazie di cuore a tutti, un abbraccio", poche, semplici, ma sentite parole quelle che Giampiero Parete ha affidato a Facebook per ringraziare dopo la tragedia che ha colpito lui e la sua famiglia. Lo chef 38enne ieri ha potuto riabbracciare i figli Gianfilippo e Ludovica Parete, sepolti sotto la neve e le macerie dell'Hotel Rigopiano, oltre alla moglie Adriana.
Tutti i nomi degli undici sopravvissuti dell'hotel Rigopiano
Questi i nomi forniti dalla Prefettura di Pescara in merito alle persone salvate in questi giorni dalle macerie del resort: Gianfilippo e Ludovica Parete, i due figli dello chef, oltre a Giampiero Parete, il 38enne che si è salvato subito dalla slavina ed è riuscito a dare l'allarme. Anche la moglie Adriana Vercerao è stata estratta viva dalle macerie. A questi vanno aggiunti altri due bambini: Samuel Di Michelangelo (i suoi genitori sono ancora dispersi, nonostante il sindaco di Osimo ieri avesse affermato che fossero tra i superstiti) e Edoardo Di Carlo. Poi c'è il gruppo delle persone estratte vive durante la notte: Francesca Bronzi, ma non il fidanzato Stefano Feniello; Vincenzo Forti e la fidanzata Giorgia Galassi; quindi Giampaolo Matrone. Scampato alla valanga anche Fabio Salzetta, manutentore dell'hotel, sopravvissuto dopo essersi rifugiato in auto con Parete. L'uomo ieri è risalito di nuovo ai piedi del Gran Sasso per aiutare i soccorritori.
Le prime parole di Samuel, 7 anni: "Ciao zio...". I genitori sono ancora dispersi
"Ciao zio…". Sono le prime parole che Samuel Di Michelangelo, 7 anni, il bimbo estratto vivo dai resti dell'Hotel Rigopiano, ha detto allo zio Alessandro, agente della Digos di Chieti, che ieri l'ha portato con i soccorritori nell'ospedale di Pescara. "Gli ho chiesto ‘vengono mamma e papa'?' – racconta l'agente all'ANSA – e lui ha fatto sì con la testa. Ma gli psicologi mi hanno subito bloccato, e spiegato che i bambini sotto choc possono annullare uno spazio temporale nella loro memoria".
I genitori del piccolo, Domenico Di Michelangelo, poliziotto, e la moglie Marina Serraiocco, sono tutt'ora dispersi. Ieri si pensava che fossero tra i sopravvissuti. Poi, con il passare delle ore, si è scoperto che non era così. La notizia del salvataggio della famigliola (il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni l'aveva postata sul suo profilo Facebook), era stata data ai familiari di Di Michelangelo da un amico presente sul posto, sembra il testimone di nozze di Domenico. I genitori e il fratello, Alessandro Di Michelangelo, agente della Digos di Chieti, avevano creduto al miracolo, che invece almeno fino a questo momento, riguarda solo Samuel.
Estratto un altro cadavere, le vittime salgono a cinque
Il cadavere di un uomo è stato recuperato dai soccorritori sotto le macerie dell’albergo di Rigopiano. Si tratta del terzo corpo senza vita estratto tra la notte e stamani. Il bilancio ufficiale delle vittime sale dunque a cinque.
La conferma dei vigili del fuoco: "Abbiamo segnali da sotto la neve"
"Abbiamo altri segnali da sotto la neve e le macerie, stiamo verificando. Potrebbero essere persone vive, ma anche le strutture dell'albergo che si muovono sotto il peso della neve". Sono le parole del dirigente dei vigili del fuoco Alberto Maiolo al centro operativo di Penne (Pescara), in un aggiornamento sulle ricerche dei dispersi all'hotel Rigopiano. "Vista la situazione, già avere estratto diverse persone vive è una grossa soddisfazione – ha aggiunto Maiolo -. Dobbiamo muoverci con molta cautela perchè lo stato dei luoghi p pericoloso anche per noi".
Protezione Civile: "Le operazioni di salvataggio continuano, contesto complesso"
Sono proseguite nella notte, "con particolare attenzione alle misure per garantire la sicurezza degli operatori in un contesto tecnico particolarmente complesso", l'impegno nelle operazioni di salvataggio dei superstiti all'hotel Rigopiano nel comune di Farindola, in provincia di Pescara. Lo comunica la Protezione Civile: "Gli sforzi delle squadre, come noto, hanno consentito di portare in salvo quattro persone che si aggiungono alle cinque, tra cui quattro bambini, recuperati nella giornata di ieri. A queste si aggiungono le due persone, soccorse giovedì, che si trovavano all"esterno della struttura alberghiera. È salito, invece, a quattro, con i due recuperi di questa notte, il bilancio delle vittime dell'hotel Rigopiano. Oltre a questi deceduti, purtroppo, nella giornata di ieri era salito a cinque il numero delle vittime, tutte in Abruzzo, trovate nei comuni di Crognoleto, Campotosto – nella frazione di Ortolano – Castel Castagna e Rocca Santa Maria causate dagli eventi di questi giorni. Nella giornata di oggi proseguiranno sia le operazioni di ricerca e soccorso presso l'hotel sia le attività di assistenza ai cittadini che si trovano nelle frazioni ancora non raggiungibili facilmente via terra".