Nell'ottavo giorno di conflitto il secondo round di colloqui: accordo su corridoi umanitari. Ci sarà terzo incontro la prossima settimana. I bombardamenti non si fermano: continua il raid aereo a Chernihiv, l'assalto a Kiev diventa sempre più massiccio, possibile attacco via mare a Odessa.
Raid aereo a Chernihiv su scuole e case: almeno 9 morti
Almeno nove persone sono state uccise e quattro ferite dopo un attacco aereo russo su due scuole e alcune case private nella regione ucraina di Chernihiv. A renderlo noto il governatore Viacheslav Chaus, spiegando che sono in corso i soccorsi e che il bilancio delle vittime potrebbe essere ancora provvisorio.
Navi e missili puntati su Odessa
La Russia prepara lo sbarco nella città di Odessa, ultimo grande porto sul Mar Nero ancora ucraino:avvistate 4 navi da sbarco e 3 navi missilistiche al largo della città. Le immagini delle navi e dei mezzi anfibi della Marina Russa sono stati diffusi da Franak Viačorka, giornalista bielorusso e politico. Le immagini mostrano quattro grandi navi da sbarco e tre navi missilistiche, a pochi chilometri dalla cittadina di Odessa: la sensazione è che possa esserci un assalto alla roccaforte della Marina Militare Ucraina. Le autorità di Odessa avrebbero già chiesto ai cittadini di recarsi in un rifugio per il rischio imminente di un attacco, fanno sapere alcuni media ucraini.
Sindaco Mariupol: forze russe stanno tentando il "blocco" della città ucraina
Il sindaco di Mariupol afferma che le forze russe stanno tentando il "blocco" della città ucraina. Mariupol è "circondata" dalle forze russe, ha detto durante un'intervista alla Cnn anche il vicesindaco della città a sudest dell'Ucraina, Sergei Orlov. "Il nostro esercito ucraino e la Guardia Nazionale sono coraggiosi, combattono per l'Ucraina e per Mariupol, ma la situazione è piuttosto critica – spiega il vicesindaco -. Chiediamo aiuto e ci aspettiamo aiuto militare. Le nostre forze sono coraggiose, ma noi siamo circondati dall'esercito russo, che ha più persone nel suo esercito. Stanno distruggendo le nostre città con ogni tipo di arma, dall'artiglieria agli aerei, dai bombardieri ai sistemi missilistici".
Negoziati Russia-Ucraina, "Mosca e Kiev discuteranno di corridoi umanitari"
Secondo quanto riportano diversi media tra cui l'agenzia russa Tass, Russia e Ucraina discuteranno di corridoi umanitari nel corso dei prossimi colloqui. I negoziati tra Mosca e Kiev dovrebbero iniziare intorno alle 15 secondo le ultime informazioni. "Fondamentale sarà la discussione sui corridoi umanitari, poi a seconda delle circostanze", ha spiegato uno dei membri della delegazione ucraina in viaggio verso la regione di Brest, David Arakhamia, citato dai media di Kiev.
Secondo un parlamentare russo l'invasione dell'Ucraina era stata pianificata un anno fa
Un parlamentare russo ha detto che Mosca ha iniziato a pianificare un'invasione dell'Ucraina già un anno fa. Rifat Shaykhutdinov su Channel One TV: "Era in preparazione da un anno, forse di più. Abbiamo capito cosa [stava succedendo] e li abbiamo avvertiti in anticipo", ha detto. Ha suggerito che la Russia sarebbe stata attaccata se non avesse invaso l'Ucraina. "Difendiamo soprattutto i nostri cittadini", ha aggiunto.
Ucraina, Protezione civile italiana: "Arrivato a destinazione il primo carico di materiale per l'assistenza"
"Aiuti per Ucraina: arrivato a destinazione il primo carico di materiale per l'assistenza messo a disposizione dalla Protezione Civile italiana. Le 200 tende da campo capaci di ospitare 1000 persone sono state consegnate nel centro logistico individuato dal Meccanismo Europeo": lo scrive il Dipartimento di Protezione civile su Facebook.
Cosa rischia chi protesta in Russia: l’allarme di Amnesty a Fanpage.it
In un’intervista a Fanpage.it Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, spiega cosa può succedere a chi sta protestando in queste ore in Russia. E non nasconde la sua preoccupazione. "La sensazione è che possano essere sottoposti a detenzione amministrativa per alcune settimane per manifestazione non autorizzata. Ci sono però due scenari preoccupanti: il primo è che magari qualcuno individuato come promotore di questa campagna di dissenso si prenda qualche imputazione più grave e venga condannato a pena detentiva; il secondo è che c'è un numero così grande di arresti che si pone la questione del sovraffollamento, con il rischio che vengano utilizzati dei centri di detenzione informali. E poi c'è il rischio di pestaggi, soprattutto con questa narrativa bellica così martellante".
Slittano di un paio di ore i negoziati con la Russia, delegazione ucraina in elicottero
La foto twittata dal capo dell'ufficio del presidente ucraino, Mykhailo Podoliak. "Per i negoziati con la Russia. Già in elicottero", scrive allegando una foto. La delegazione ucraina è in viaggio verso Brest dove si svolgeranno i colloqui con la Russia. Il secondo round dei negoziati era previsto per le 13 ma, secondo quanto riporta la Tass, è slittato di un paio d'ore.
Soldati ucraini al fronte si sposano e poi continuano a combattere
Nella regione di Rivne, due soldati ucraini si sono sposati e hanno continuato a combattere per difendere il proprio Paese dall'invasione russa. Senza abito bianco, amici, genitori, ma con tanto di bouquet della sposa, le due guardie nazionali sono convolate a nozze. La notizia è stata riportata da diversi organi di stampa locali.
Perché i negoziati tra Ucraina e Russia si tengono a Brest e dove si trova
Non è un caso che la scelta dei colloqui tra Russia e Ucraina sia ricaduta su Brest, in Bielorussia. Il luogo dal punto di vista storico ha un significato importante: era proprio il 3 marzo del 1918, quando nell'allora città di Brest-Litovsk, fu firmato il trattato di pace tra la Russia bolsceviva e gli Imperi centrali (l'Impero tedesco, l'Austria-Ungheria, la Bulgaria e l'Impero ottomano) che di fatto sancì la resa della Russia, che uscì dalla Prima guerra mondiale.
Un accordo che portò alla fine dell'impero russo e all'indipendenza di Ucraina, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Bielorussia e Polonia. Per la Russia le condizioni furono sicuramente pesanti: circa sei miliardi di marchi tedeschi di indennità di guerra e la perdita di Polonia Orientale, Lituania, la Curlandia, la Livonia, l'Estonia, la Finlandia, l'Ucraina e la Transcaucasia.
La Russia concede una pausa per evacuare i civili
Il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass, ha annunciato delle "pause" nelle operazioni dell'esercito russo per favorire l'evacuazione di civili dall'Ucraina attraverso "corridoi umanitari".
"Siamo pronti a creare corridoi umanitari ovunque, in qualsiasi momento". Lo ha detto il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, secondo quanto riporta l'Interfax. Nel discorso di stamane il ministro degli Esteri russo Lavrov aveva annunciato: "Siamo pronti al dialogo".
Mariupol, brucia un centro commerciale dopo i bombardamenti
Continuano i bombardamenti russi su Mariupol in Ucraina: “Siamo distrutti come nazione, questo è il genocidio del popolo ucraino”. Distrutto un centro commerciale.
Ikea blocca tutte le attività in Russia e Bielorussia: coinvolti 15mila dipendenti
Ikea ha annunciato in un comunicato di aver sospeso le sue attività in Russia e Bielorussia. Una decisione che interesserà circa 15mila dipendenti.
Russia Ucraina, Di Maio: "Muoiono civili innocenti, negoziati di oggi devono portare a un cessate il fuoco"
"Da mesi lavoriamo dando centralità alla diplomazia e al dialogo con la Russia. Insieme, con partner europei e alleati, abbiamo provato con impegno a far dialogare le parti, a partire da quando ancora non c’era alcuna forma di escalation in Ucraina. Personalmente nelle scorse settimane mi sono recato a Mosca per incontrare il mio omologo Lavrov, il presidente Draghi ha sentito più volte Putin. Ma la carta della diplomazia, al governo russo, non è mai interessata: noi volevamo trovare una soluzione diplomatica, ma loro ammassavano le truppe al confine con l’Ucraina, per poi invaderla. In queste ore l’esercito russo continua a bombardare il popolo ucraino. Stanno morendo migliaia di civili innocenti: donne, uomini, bambini. Questa invasione è stata condannata dall’Ue e dalla comunità internazionale, lo testimonia anche la risoluzione Onu votata ieri a New York. Neanche il popolo russo vuole questa guerra, un popolo che pacificamente ha il coraggio di protestare. Dobbiamo tenere aperta la strada della diplomazia e del dialogo, rimanendo in contatto con tutte le parti soprattutto per ottenere un cessate il fuoco nelle prossime ore, ma nel frattempo le bombe continuano ad esplodere e il popolo ucraino continua a soffrire. Siamo intervenuti con sanzioni economiche rigide nei confronti della Russia: è l’unico modo per fermare questa folle aggressione. E il governo russo nelle scorse ore ha ammesso che queste sanzioni stanno colpendo duramente la loro economia. Dobbiamo portare Putin a riprendere la strada della diplomazia, ma per farlo la guerra deve finire ed è proprio Putin che deve fermarla. Il negoziato che oggi riparte deve essere reale e portare, come già detto, intanto a un cessate il fuoco. Nel frattempo è importante continuare a sostenere il popolo ucraino, che sta resistendo eroicamente. Quel popolo difende anche i nostri valori e la sicurezza di tutta l’Europa. Tutti noi oggi dobbiamo sentirci cittadini ucraini". È il messaggio del ministro Luigi Di Maio su Facebook.
La Volkswagen ha fermato la produzione in Russia
Volkswagen chiude la produzione in Russia. Lo ha comunicato il gruppo in una nota da Wolfsburg. "A causa della guerra condotta dalla Russia il presidio del gruppo ha deciso di fermare la produzione di veicoli in Russia". Anche le esportazioni "verranno stoppate a partire da subito".
L'inviata della Rai Stefania Battistini fermata in diretta dalle forze speciali ucraine
Stefania Battistini, giornalista di Rai1 a Dnipro, è stata fermata da alcuni soldati ucraini che puntandole contro il fucile le hanno intimato di chiudere il collegamento con UnoMattina. L’inviata e i suoi operatori, come riferito dai conduttori del programma, stanno bene.
Guerra in Ucraina, telefonata Putin - Macron in questo momento
In corso una telefonata tra il presidente francese Emmanuel Macron e il capo di stato russo Vladimir Putin. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. "Il presidente Macron ha preso l'iniziativa, hanno già avuto diversi colloqui di persona, inclusa l'ultima visita, e hanno negoziato molto spesso con il presidente Putin al telefono".
Cosa ha detto Lavrov sui negoziati che si terranno a breve a Brest
I colloqui fra russi e ucraini in Bielorussia "dovrebbero iniziare a breve" secondo quanto ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. "La situazione dovrebbe essere valutata dopo i colloqui. Non sono ancora iniziati, ma stanno per iniziare. Credo che il capo della delegazione russa che partecipa ai negoziati (Vladimir Medinsky, ndr) fara' una dichiarazione quando saranno completati e allora sapremo tutto", ha aggiunto il capo della diplomazia di Mosca.
Il collegamento tra la crisi ambientale e quello che sta succedendo in Ucraina
Nella guerra tra Ucraina e Russia ha il suo peso anche la crisi climatica: dal gas all’acqua ecco perché la Russia aveva interesse a invadere l’Ucraina.
La mappa aggiornata della guerra in Ucraina, gli attacchi della Russia
Regno Unito: "Putin è colpevole di crimini di guerra"
Il governo di Boris Johnson non ha dubbi sui crimini di guerra imputati alle forze di Mosca in Ucraina ed emette già la sua sentenza di condanna: "Ci sono tutte le indicazioni per dire che Vladimir Putin sia assolutamente colpevole", ha affermato a Lbc il viceministro Damian Hinds, titolare della Sicurezza Nazionale nella compagine Tory britannica, riecheggiando quanto detto dal primo ministro ed elogiando l'apertura di un'inchiesta della Corte penale internazionale. "Ma è molto importante notare – ha aggiunto che non si tratta solo di lui: anche i generali, gli ufficiali della sua armata potranno essere chiamati a rispondere".
I colloqui Ucraina-Russia si terranno oggi alle 13 in Bielorussia
I negoziati tra le delegazioni russa e ucraina si terranno nella regione di Brest in Bielorussia oggi pomeriggio intorno alle 15 (le 13 ora italiana). Lo ha riferito il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky.
Zelensky: "Resisteremo e ripristineremo ogni casa, ogni strada, ogni città dell'Ucraina"
In un nuovo video condiviso sui social il presidente ucraino Zelensky è tornato a parlare al suo Paese: “La Russia impari cosa significa la parola riparazione. Volevano distruggerci così tante volte, ma non ci sono riusciti. E se qualcuno pensa che dopo aver superato tutto questo, gli ucraini, tutti noi, ci arrenderemo, semplicemente non sa nulla di noi”.
Negoziati Russia Ucraina: si terranno oggi, ma è mistero sul luogo
I colloqui tra le delegazioni russa e ucraina si dovrebbero tenere oggi. Lo ha confermato anche il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. Ma è giallo sul luogo: secondo Minsk, Kiev avrebbe respinto Belaya Vezha come sede dei negoziati e avrebbe chiesto di spostarli in uno dei Paesi vicini. Mosca da parte sua ha escluso qualsiasi possibilita' che non sia la Bielorussia.
Von der Leyen: "Un milione di persone in fuga dalle bombe di Putin""
"In queste ore buie la nostra unità e solidarietà con l'Ucraina e le vittime di questa atroce guerra offre un po' di luce" e "finora almeno un milione di persone hanno lasciato l'Ucraina" per "scappare dalla bombe di Putin lasciandosi alle spalle le loro case e le loro vite, a volte camminando a lungo nella neve con i loro bambini piccoli per cercare sicurezza nell'Unione europea". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa a Bucarest con il presidente della Romania, Klaus Iohannis. "
Lavrov: "Usa comanda in Europa come hanno già fatto Napoleone o Hitler"
"Washington domina l'Europa come Napoleone o Hitler hanno fatto a loro tempo". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov citato dalla Tass. La Russia si aspetta che "l'isteria svanirà e che l'Occidente ne uscirà fuori", ha aggiunto il capo della diplomazia russa
Tensione alta anche negli Usa: esplosione udita a Washington, vicino ambasciata russa
Paura a Washington DC dove la polizia è stata costretta a intervenire a seguito di un'esplosione segnalata a Glover Park, vicino a dove si trova l'ambasciata russa. Diverse persone ne hanno scritto anche su Twitter.
Non ci sono ancora comunicati ufficiali su ciò che ha causato lo scoppio, che secondo quanto riferito è stata ascoltata anche a Cathedral Heights, ma potrebbe trattarsi di un trasformatore elettrico bruciato, come si legge anche sul New York Post.
Il premio Nobel per la pace Muratov: "C'è rischio reale di guerra nucleare"
"Il vero pericolo oggi è la minaccia nucleare, una possibilità che è diventata reale dopo le parole di Putin. Io temo che qualcuno al Cremlino sarà tentato prima o poi di premere il bottone rosso". Cosi il giornalista russo, caporedattore della Novaya Gazeta, e Premio Nobel per la pace, Dmitri Muratov, durante la sua audizione alla commissione giuridica del Parlamento europeo."Ieri ho visitato Mikhail Gorbacev in ospedale, ha compiuto da poco 91 anni e non sta bene, ma mi ha confermato che bisogna fare quanto possibile per fermare la minaccia di una guerra nucleare", ha concluso Muratov.
Russia: "Pronti a dialogo con l'Occidente sui temi della sicurezza"
La Russia è pronta al dialogo con l'Occidente sulle garanzie per la sicurezza e i temi della stabilità strategica. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Sergey Ryabkov secondo quanto riporta l'agenzia Tass. "Siamo pronti al dialogo su questi temi, così come sulle questioni legate alla stabilità strategica. Ci dispiace che i nostri colleghi a Washington abbiano preso una decisione – e l'abbiano annunciata diversi giorni fa – di sospendere questi contatti", ha aggiunto.
Kiev sotto assedio, ma la Capitale ucraina resiste
Continua l'assedio delle truppe russe a Kiev, dove sono proseguite per tutta la notte le esplosioni e le sirene non hanno smesso di suonare. L'esercito di Mosca si trova circa ad una trentina di chilometri dalla Capitale, che tuttavia continua a resistere. Secondo quanto riferito in un rapporto dell'Intelligence inglese, citato dal quotidiano The Guardian, l'avanzata russa su Kiev è stata ritardata da "ferma resistenza ucraina, da guasti meccanici e congestione delle strade" e per questo rimane a più di 30 chilometri dal centro. Nello specifico, si legge nel documento, "il corpo principale della grande colonna russa che avanza su Kiev ha fatto pochissimi progressi negli ultimi tre giorni". Non solo Kiev ma anche le città di Kharkiv, Chernihiv e Mariupol rimarrebbero in mano ucraina.