Nel sedicesimo giorno di conflitto si intensifica l'attacco della Russia. Bombe sulla città portuale di Mykolaiv, russi a 15 km da Kiev. Kuleba smentisce Putin: “Nessun progresso nei negoziati". Il sindaco di Melitopol rapito dai Russi, quasi 1600 persone uccise a Mariupol. Nuove sanzioni Ue e Usa alla Russia. La denuncia dell'ONU: "Possibile uso di bombe a grappolo sui civili".
Le forze russe attaccano Dnipro e Lutsk: missili ed esplosioni sulle città
Le forze russe hanno iniziato un attacco anche su Dnipro. Forti esplosioni sono state udite questa mattina sulla terza città ucraina e importante porto fluviale. Alcuni media locali affermano che è in corso un attacco missilistico e che ci sarebbero state esplosioni anche a Lutsk, nel nord-ovest dell'Ucraina. L'attacco a Lutsk ha preso di mira un aeroporto, secondo gente del posto. E ci sono anche notizie che l'attacco russo avrebbe colpito una fabbrica, l'unico luogo in cui è possibile riparare alcuni motori di aerei da combattimento.
Il capo della Difesa ucraino: "Siamo stati pugnalati alle spalle dalla Bielorussia"
Siamo stati pugnalati alle spalle dalla Bielorussia. A dirlo è il capo della Sicurezza e della Difesa ucraino Oleksiy Danilov che ha spiegato che l'Ucraina non si aspettava che le forze russe potessero entrare dalla Bielorussia
L'Ucraina ha perso tutte le comunicazioni con la centrale nucleare di Chernobyl
L'Ucraina ha perso tutte le comunicazioni con la centrale nucleare di Chernobyl. Ad annunciarlo giovedì sera l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), che ha chiarito anche l'alimentazione, dopo la disconnessione avvenuta mercoledì, sarebbe stata ripristinata al sito. "Secondo le informazioni ricevute prima della perdita di comunicazione, entrambe le linee elettriche del sito erano state danneggiate, di fatto scollegandolo dalla rete – si legge in una nota dell'AIEA, che ha poi spiegato di aver ricevuto informazioni dall'autorità di regolamentazione ucraina che i generatori di emergenza stavano fornendo elettricità all'impianto di Chernobyl
Da questa mattina corridoi umanitari aperti dall'Ucraina alla Russia
Dalle 10 di questa mattina e così anche nei prossimi giorni verranno aperti i corridoi umanitari dall'Ucraina alla Russia, così come spiegato dal generale Mikhail Mizintsev del ministero della Difesa russo: "Garantiamo la piena sicurezza nei territori controllati dalle forze armate russe", ha affermato Mizintsev che ha negato le accuse sulla mancata osservanza da parte della Russia del cessate il fuoco definendole una "vile bugia".
Zelensky: "La Russia pronta a usare armi chimiche"
Il presidente ucraino Zelensky ha risposto alle accuse indirette mosse dalla Russia secondo cui il governo di Kiev si starebbe preparando a utilizzare armi chimiche: “I russi ci accusano con fake news. Dicono che stiamo preparando armi chimiche – spiega – Sono molto preoccupato: se volete capire i piani russi, ascoltate di cosa ci stanno accusando. L’hanno già fatto in altre paesi. Accusare altri di fare quel che loro stanno preparandosi a fare. Siamo stati accusati aver aggredito noi la ‘pacifica Russia' e ora ci accusano di preparare armi chimiche”. Le parole in un nuovo video pubblicato sui proprio canali social.
Nuove immagini del convoglio russo di 64 km diretto a Kiev: si è "disperso e ridistribuito"
Nuove immagini satellitari distribuite dalla Maxar Technologies mostrano che il convoglio di mezzi russi lungo 64 chilometri e diretto a Kiev, fermo da giorni alle porte della capitale ucraina, si è "in gran parte disperso e ridistribuito". Le immagini satellitari, scattate giovedì 10 marzo alle 11.37 (ora locale di Kiev), mostrano che alcuni elementi del convoglio si sono "riposizionati" nelle foreste e nelle aree alberate vicino a Lubyanka, in Ucraina. Mezzi militari anche a Ozera, a nord-ovest di Kiev, Lubyanka, a nord-ovest della base aerea di Antonov e a Berestyanka.
Dagli Usa pronto piano di aiuti all'Ucraina da 13,6 miliardi di dollari
Giovedì il Congresso degli Stati Uniti ha approvato un nuovo piano di spesa da 1.500 miliardi di dollari che include uno stanziamento di 13,6 miliardi di dollari per fornire aiuti umanitari e militari all'Ucraina. Il testo, approvati da repubblicani e democratici, dopo l'approvazione alla Camera dovrà ora essere firmato dal presidente Joe Biden.
La Cina chiede di evitare ulteriore escalation: "Siamo molto preoccupati"
La Cina si è detta "profondamente preoccupata per la situazione in Ucraina e spera che la pace possa tornare il prima possibile". Parlando nella conferenza stampa finale della sessione annuale del parlamento, il premier Li Keqiang ha detto che "la Cina segue una politica diplomatica pacifica indipendente. È importante sostenere Ucraina e Russia perché superino le differenze: lavoreremo con la comunità internazionale per evitare l'ulteriore escalation e che la situazione vada del tutto fuori controllo". Infine, "sosteniamo una normale cooperazione con tutte le parti sulla base del rispetto reciproco e di relazioni vantaggiose per tutti".
"Messaggi d'odio verso le forze russe", Mosca chiede agli Usa intervento su Facebook
Mosca ha chiesto agli Stati Uniti di porre fine alle "attività estremiste" di Meta che, secondo quanto accusato dal governo russo, avrebbe imposto una temporanea deroga ai messaggi di odio sui propri social network, Facebook e Instagram, ma non per quelli diretti alle forze armate russe impegnate in Ucraina. "Chiediamo alle autorità di fermare le attività estremiste di Meta e prendere misure per portare i responsabili di fronte alla giustizia", si legge in un tweet apparso sul profilo dell'ambasciata russa a Washington, "gli utenti di Facebook e Instagram non hanno dato ai proprietari di queste piattaforme il diritto di determinare i criteri della verità e di mettere le nazioni l'una contro l'altra".
Anche la Moldavia chiede di entrare nell'Unione Europea
Qualche giorno fa anche la Repubblica di Moldova ha firmato la domanda di adesione all'Unione Europea in seguito all'iniziativa dell'Ucraina e anche dalla Georgia. Il documento è stato firmato dal Presidente Maia Sandu e controfirmato dal PM Natalia Gavrilia e dal Presidente del Parlamento, Igor Grosu.
La Moldova desidera avere un chiaro percorso europeo, difendere i valori democratici e l'evoluzione delle future generazioni in uno stato libero. Lo status di candidato all'UE può fornire vantaggi concreti a un paese: diventa più attraente per gli investimenti, i flussi commerciali sono più facili e la stabilità è maggiore, dato che le transazioni si svolgono in un contesto internazionale libero, senza barriere di tipo logistico, grazie alla libera circolazione delle merci.
Cosa sappiamo del bombardamento all'ospedale pediatrico di Mariupol
Cosa è successo veramente a Mariupol, cosa dicono Ucraina e Russia sul bombardamento dell’ospedale pediatrico e perché alcuni sostengono che siano stati usati “attori” tra i feriti.
Combattimenti a Kiev, continua la resistenza dell'esercito ucraino
Le truppe russe stanno tentando l'assalto ad ormai solo 20 km da Kiev. Secondo i militari ucraini, i russi puntano al pieno controllo di Irpin e Bucha, appena fuori la capitale. Per lo Stato Maggiore le forze di Putin stanno cercando di sfondare attraverso la periferia orientale di Kiev nei distretti di Boryspil e Brovarsky. Proprio in quest'ultimo l'esercito di Zelensky è riuscito ad abbattere altri carri-armati russi nel 15esimo giorno di guerra
Come sta procedendo l'avanzata dell'esercito di Putin in Ucraina
A due settimane dall’invasione dell’Ucraina, le forze armate russe continuano a procedere nell’offensiva. L'esercito di Mosca ha attaccato da Nord, Sud ed Est e dalla nuova mappa si vede come continui l'offensiva che punta a Kiev. Alcune aree, specialmente nella periferia più orientale, risultano fortemente bombardate.
Mosca, corridoi umanitari da oggi verso la Russia
La Russia ha annunciato che aprirà unilateralmente corridoi umanitari per evacuare i civili ucraini verso il proprio territorio a partire dalle 10 di oggi, 11 marzo, (le 9 ora italiana). Lo annuncia il ministero della Difesa citato dalla Tass.
Il Regno Unito teme che la Russia possa usare armi chimiche nella guerra in Ucraina
Il premier britannico Boris Johnson è preoccupato dal fatto che la Russia possa usare armi chimiche nella guerra in Ucraina. Il primo ministro lo ha detto in una intervista rilasciata a Sky News, sottolineando che è "nello stile" di Putin ricorrere a questo tipo di metodi, con un riferimento ai casi di avvelenamento di dissidenti ed ex agenti russi nel Regno Unito di cui è stato accusato il leader del Cremlino.
Putin: "L'aumento dei prezzi di petrolio e gas non dipende dalla Russia"
“I rincari del settore energetico in Russia non sono colpa della Russia ma dell’Occidente“. Così Vladimir Putin in una riunione del Consiglio dei ministri del Cremlino in diretta televisiva. “Troveremo una soluzione a tutti i problemi insieme ai nostri partner che non riconoscono le sanzioni – il presidente russo ha proseguito – È necessario agire in modo deciso nei confronti delle compagnie straniere che stanno interrompendo le loro operazioni in Russia, ci sono soluzioni legali al riguardo. L’Occidente sta scatenando una guerra economica al nostro Paese e noi prenderemo misure per contrastarla. La Russia non si nasconderà da nessuno. Inoltre i prezzi globali del mercato alimentare aumenteranno ulteriormente se la pressione economica internazionale sulla Russia continuerà” ha detto il leader russo.
La Russia ha lasciato il Consiglio d'Europa
La Russia ieri ha lasciato il Consiglio d'Europa. Lo ha reo noto il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, citato dall'agenzia Tass.
"Il corso degli eventi è diventato irreversibile e la Russia non ha alcuna intenzione di sopportare le azioni sovversive intraprese dall'Occidente”
La decisione del Cremlino, ha detto il ministro degli Esteri in una nota, è stata presa a causa del comportamento ostile dei Paesi europei e della Nato nei confronti della Russia, continuando "nel solco della distruzione del Consiglio d'Europa e dello spazio giuridico e umanitario in Europa"
Falliti i colloqui tra Ucraina e Russia, niente cessate-il-fuoco per ora
Il tanto atteso incontro di oggi in Turchia tra i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina, Serghei Lavrov e Dmytro Kuleba, si è concluso con un nulla di fatto, a parte l’importanza relativa di un contatto diretto tra i due ministri degli Esteri. Kuleba, in conferenza stampa, ha ammesso di avere fatto del suo meglio per una soluzione umanitaria ma “purtroppo, non c’è stato nessun progresso con Lavrov“. Kuleba ha anche ricordato che “la situazione più tragica è a Mariupol“, rimarcando che non si è fatto alcun passo avanti sul cessate il fuoco.
Da parte russa, invece, Lavrov ha detto che il Cremlino è pronto per la soluzione dei problemi, affermando che vuole “colloqui seri in Bielorussia“, dicendo che non c’è altra alternativa. Per Lavrov l’Unione Europea “va contro i suoi valori, fornendo armi a Kiev”
Le news di oggi 11 marzo 2022 sulla guerra tra Russia e Ucraina
Il colloquio tra i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina in Turchia non ha portato ai progressi sperati, specialmente quelli sul cessate il fuoco. E Sergey Lavrov avverte: "Noi non abbiamo attaccato. In Ucraina si è creata una situazione che minaccia Mosca". Quindi accusa: "Chi riempie l'Ucraina di armi è responsabile delle sue azioni".
La Russia intanto lascia il Consiglio d'Europa. Putin attacca le sanzioni e minaccia le aziende che lasciano il Paese: "Potremmo rilevarle, sappiamo come fare". Quindi assicura che Mosca sta rispettando i propri obblighi in materia di forniture energetiche e "non è responsabile" dell'aumento dei prezzi.
Continua l'avanzata dell'esercito russo. Bombe su Kharkiv: quattro morti, tra cui due bambini, ma la situazione peggiore è Mariupol: nelle strade della città sono stati recuperati oltre 1200 cadaveri.