
Il presidente USA Donald Trump ha annunciato che parlerà domani, martedì 18 marzo, con il presidente russo Vladimir Putin. "Vogliamo vedere se è possibile far finire la guerra. Forse possiamo, forse no, ma penso ci siano buone possibilità", ha detto ai giornalisti sull’Air Force One. Casa Bianca: “Siamo alle ultime 10 iarde per la pace”. Domani telefonata Trump-PutinIl portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: "Ue crea minaccia russa per militarizzazione". Nyt: "Usa via da organismo indagini crimini di guerra Mosca”.
Nel frattempo, il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, ha illustrato le tre condizioni fondamentali poste da Kiev per eventuali negoziati con la Russia volti a porre fine alla guerra.
Guerra Ucraina-Russia, le ultime notizie in diretta:
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Il Parlamento impegna il Governo a sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario
Il Parlamento impegna il Governo a "continuare a sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario, fermo restando l'auspicio di una rapida conclusione dei negoziati di pace; lavorare con l'Unione Europea, con gli Stati Uniti e con i tradizionali alleati per arrivare ad una pace basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e sul diritto internazionale, assieme all'Ucraina ed ai partner internazionali; dedicare ogni sforzo necessario per la preparazione della Conferenza per la ripresa dell'Ucraina (Ukraine Recovery Conference – Urc) che l'Italia ospiterà a Roma il 10-11 luglio 2025". Così si legge nei primi tre punti della bozza della risoluzione di maggioranza, in vista delle comunicazioni al Senato della premier Giorgia Meloni, in programma domani. Il documento – che l'Adnkronos ha potuto visionare – si articola in 12 punti.
Trump: "Domani mattina sento Putin, possiamo trovare accordo"
"Valuteremo se sarà possibile raggiungere un'intesa per un cessate il fuoco e un accordo di pace. Ritengo che ci siano buone possibilità di riuscirci." Così ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, rispondendo ai giornalisti durante una visita al John F. Kennedy Center for the Performing Arts di Washington. Trump ha inoltre confermato che l'incontro con il presidente russo Vladimir Putin è previsto per la mattina successiva.
Tajani: "Penso pace entro fine primavera. Guerra fa male"
Il colloquio tra Vladimir Putin e Donald Trump che ci sarà domani? "Io voglio essere ottimista, ogni passo che si fa a livello diplomatico" va nella giusta direzione. Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, alla trasmissione XXI secolo. "Io penso che lentamente si potrà arrivare alla pace, entro la fine della primavera, massimo in piena estate", aggiunge. "Questa guerra fa male a tutti, l'aria è abbastanza positiva. Poi ci dovrà essere una vera trattativa", l'Europa "è importante a quel tavolo perché ha inflitto sanzioni" alla Russia. "Noi sosteniamo tutto ciò che può portare alla fine della guerra, Stati Uniti e Europa devono lavorare insieme, sono due facce della stessa medaglia", ha osservato.
Usa: "Europa divisa sull'Ucraina? Noi parliamo con tutti"
"L'approccio degli Stati Uniti nei confronti delle divisioni all'interno dell'Europa" sull'Ucraina "è quello di Marco Rubio: parlare con tutti". Lo ha detto la portavoce del dipartimento di Stato americano, Tammy Bruce, in un briefing con la stampa. "Anche al G7 è stato così: si discute e si entra nel merito delle questioni", ha aggiunto la funzionaria.
Trump: "Parlerò con Putin domani mattina"
"Parlerò con Putin domani mattina". Lo ha detto Donald Trump visitando il Kennedy Center, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg.
Usa: "Europa divisa sull'Ucraina? Noi parliamo con tutti"
"L'approccio degli Stati Uniti nei confronti delle divisioni all'interno dell'Europa" sull'Ucraina "è quello di Marco Rubio: parlare con tutti". Lo ha detto la portavoce del dipartimento di Stato americano, Tammy Bruce, in un briefing con la stampa. "Anche al G7 è stato così: si discute e si entra nel merito delle questioni", ha aggiunto la funzionaria.
USA: "La divisione territori tra i temi discussi con l'Ucraina"
Il tema della "divisione dei territori" è parte delle discussioni che lo staff del presidente degli Stati Unit, Donald Trump, sta avendo con le controparti ucraine. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, durante un briefing con la stampa.
Cardinale Parolin: "Il ReArm Europe? La Santa Sede è per il disarmo"
"Chi si riarma, prima o poi le armi devono essere usate, no? E questa è stata sempre un po' la politica della Santa Sede fin dalla Prima Guerra mondiale, cioè insistere a livello internazionale perché ci sia un disarmo generale e controllato, quindi non si può essere contenti di questa direzione in cui si sta andando". Lo dice il segretario di stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, interpellato sul ReArm Europe, a margine della I Edizione de "Il Tavolo del Ramadan – Iftar", promosso dall'ambasciata del Marocco presso la Santa Sede dal Micc, Media International Communication Club.
Media: "Trump valuta di riconoscere la Crimea come russa"
L'amministrazione Trump sta discutendo il riconoscimento della Crimea come russa nel tentativo di mettere fine alla guerra. Lo riporta Semafor citando alcune fonti, secondo le quali comunque Donald Trump non ha preso ancora una decisione. Secondo le stesse fonti, l'amministrazione Trump ha valutato la possibilità per gli Stati Uniti di premere sull'Onu affinché faccia lo stesso e riconosca la Crimea come territorio russo.
Casa Bianca: "Telefonata Trump-Putin? Siamo alle ultime 10 iarde dalla pace"
La portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt non ha voluto entrare nei dettagli della telefonata di martedì tra Trump e Putin ma è sembrata ottimista sul fatto che i colloqui possano aiutare ad avvicinarsi a un accordo per porre fine alla sua guerra in Ucraina. "Non voglio anticipare quei negoziati, ma posso dire che siamo sulla linea delle ultime 10 iarde dalla pace", ha detto nel suo briefing. "Non siamo mai stati più vicini a un accordo di pace di quanto lo siamo in questo momento. E il presidente, come sapete, è determinato a farne uno", ha aggiunto.
Macron: "Parlato con Zelensky, ieri con Trump, avanti con piano pace concreto"
"Il presidente Zelensky ha avuto il coraggio di accettare la proposta americana di un cessate il fuoco di 30 giorni. Tocca alla Russia ora dimostrare che vuole veramente la pace". Lo ha ribadito in il presidente francese Emmanuel Macron, che in un post su X ha dato la notizia, "dopo la riunione di sabato per la pace il mio scambio con Donald Trump", di un colloquio telefonico con Volodymyr Zelensky. "Basta con i morti. Basta con le vite distrutte. Basta con la distruzione – ha intimato Macron – Le armi devono tacere. Gli abusi e i sabotaggi devono cessare. I bambini ucraini deportati devono essere riuniti alle loro famiglie. Sono tante le condizioni che spetta alla Russia soddisfare. E conosco l'impegno del presidente Trump in questo senso". Quindi il presidente francese ha esortato "ad andare avanti con tutti i nostri partner per presentare un piano di pace concreto, un piano di pace che fornisca forti garanzie di sicurezza all'Ucraina, un piano di pace che garantisca una pace duratura in Ucraina e in Europa, un piano di pace che impedisca alla Russia di attaccare nuovamente".
Kiev: "Tre bambini feriti in un attacco russo a Pokrovsk"
Tre bambini sono rimasti feriti in un attacco russo a Pokrovsk, nella regione di Donetsk. L'ufficio del procuratore regionale di Donetsk ha riferito dell'attacco su Facebook, secondo Ukrinform. "Il 17 marzo 2025, alle 10:30, l'esercito occupante ha colpito Pokrovsk. L'attacco ha colpito un'area residenziale, ferendo un bambino di 12 anni e le sue due sorelle, di 8 e 15 anni. Al momento del bombardamento, si trovavano nel cortile della loro casa", si legge nel post. I bambini hanno riportato ferite da esplosione, ustioni, fratture, contusioni e traumi cranici. Il tipo di arma utilizzata è attualmente in fase di determinazione.
Media: Starmer pronto a invio truppe per lungo tempo
Il primo ministro britannico Keir Starmer è disposto a inviare truppe in Ucraina per un periodo prolungato, con l’obiettivo di supportare un possibile cessate il fuoco nella guerra scatenata dalla Russia e prevenire ulteriori invasioni. La notizia è stata riportata dal Times, che cita una fonte governativa. "Si tratterebbe di un impegno a lungo termine, parliamo di anni. È il tempo necessario per garantire un accordo di pace e dissuadere la Russia", ha dichiarato la fonte. I responsabili della Difesa della coalizione dei Paesi disposti ad intervenire si riuniranno giovedì a Londra per definire "in modo molto preciso" i luoghi in cui le forze di mantenimento della pace dovranno essere schierate. Inoltre, secondo quanto riportato dal Times, nei prossimi giorni sarà probabilmente oggetto di discussione anche il regolamento sulle modalità di ingaggio.
Aspri combattimenti vicino alla centrale di Zaporizhzhia
Aspri combattimenti sono in corso lungo la linea di contatto vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, con attacchi aerei che colpiscono l'area attorno all'impianto. Lo ha affermato il ceo di Rosatom, Alexei Likhachev, citato dai medi russi. "Ci sono ancora combattimenti molto pesanti sulla linea di contatto tra le truppe russe e l'esercito ucraino. Gli attacchi sulle nostre posizioni stanno avvenendo a poche centinaia di metri dal sito dell'impianto. Ci sono anche rischi per l'alimentazione elettrica della città di Energodar, per le sottostazioni e per i servizi che forniscono calore e acqua. Le tensioni alla centrale e nella città di Energodar non stanno diminuendo", ha affermato Likhachev.
Cremlino: “Ue crea minaccia russa per militarizzazione”
L'Unione europea sta cercando di creare artificialmente una "minaccia russa" per giustificare la "militarizzazione" dell'Europa, secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Questi sono semplicemente tentativi di creare un nemico esterno artificiale per giustificare una linea militarista e la militarizzazione dell'Europa", ha affermato il portavoce in un'intervista al canale RT, ripresa dall'agenzia Ria Novosti.
Ministro Tajani: "Fidarsi di Putin?Io pragmatico e per rispetto accordi"
"Io sono molto pragmatico. Non è una questione di fidarsi o meno. Se si fa un accordo, quell'accordo dev'essere rispettato. Non è una questione di simpatia o antipatia, fiducia o non fiducia. Bisogna fare degli accordi, dobbiamo arrivare alla pace, una pace che deve essere giusta, l'Italia sta lavorando per quello". Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa al termine del Consiglio Esteri. "Abbiamo detto e scritto anche nel documento del G7 che sosteniamo le iniziative che devono portare alla pace, l'Europa dovrà sedersi al tavolo delle trattative e noi lavoriamo per l'unità dell'Occidente", ha aggiunto.
Bozza conclusioni Ue: "Russia dimostri volontà pace"
Il Consiglio Europeo esorta la Russia a dimostrare una concreta volontà politica per porre fine al conflitto. È quanto emerge dalla bozza delle conclusioni del vertice del Consiglio Europeo previsto per giovedì 20 marzo, datata ieri.
Nel documento si sottolinea inoltre l’apprezzamento per la dichiarazione congiunta rilasciata da Ucraina e Stati Uniti dopo l’incontro svoltosi l’11 marzo 2025 nel Regno dell’Arabia Saudita. In particolare, il Consiglio accoglie con favore le proposte relative a un accordo per il cessate il fuoco, agli sforzi umanitari e alla ripresa della cooperazione in materia di intelligence e assistenza alla sicurezza da parte degli Stati Uniti.
L’Unione Europea e i suoi Stati membri, prosegue la bozza, si impegneranno attivamente nel processo di pace, contribuendo a garantire una soluzione giusta e duratura per l’Ucraina, nell’interesse non solo del Paese, ma dell’intera Europa.
Cremlino: "Pericoloso parlare di invio militari in Ucraina"
Le discussioni in corso nei Paesi europei, particolarmente in Francia, sul possibile invio di un contingente in Ucraina rappresentano "una tendenza assolutamente pericolosa". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. L'invio di militari da Paesi Nato creerà "ulteriori cause di fondo del conflitto", ha aggiunto il portavoce, citato dall'agenzia Ria Novosti
Cremlino: "Ancora nessuna data per l'incontro tra Putin e Trump"
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che non ci sono ancora ipotesi su quando il presidente russo Vladimir Putin e quello americano Donald Trump potrebbero incontrarsi di persona. "È ancora impossibile parlare dei tempi, perché non ci sono indizi. Se i presidenti decideranno – ha affermato Peskov in un'intervista televisiva ripresa dalla Tass – allora ovviamente l'incontro verrà preparato entro i tempi che i capi di Stato stessi stabiliranno. Ma per ora aspettiamo la conversazione telefonica".
L’Ucraina ha presentato le sue tre condizioni per la pace con la Russia: ecco quali sono
Il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, ha illustrato le tre condizioni fondamentali poste da Kiev per eventuali negoziati con la Russia volti a porre fine alla guerra.
Sikorski: "Spero Trump trovi accordo, buona fortuna"
Quella in corso in Ucraina "è una guerra aggressiva ingiusta. Il presidente russo Vladimir Putin non ha alcun diritto di tenere i suoi soldati in Ucraina: potrebbe mettere fine a questa guerra in cinque minuti, semplicemente ritirandoli. Spero che il presidente Donald Trump si riveli il ‘dealmaker' che molti pensano che sia e che ottenga un buon accordo per l'Ucraina. Gli auguriamo buona fortuna". Lo dice il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski, a margine del Consiglio Ue a Bruxelles.
Cremlino: "Focus colloquio Putin-Trump sarà accordo"
La questione dell'accordo sull'Ucraina sarà al centro del colloquio telefonico di domani tra i presidenti russo e americano, Vladimir Putin e Donald Trump. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, sottolineando che "si stanno preparando gli argomenti all'ordine del giorno per il colloquio di domani". Alla tv russa che gli chiedeva quanto tempo ci fosse voluto per coordinare la telefonata tra i due presidenti, Peskov ha risposto: "Si possono organizzare colloqui del genere molto rapidamente".
Il Canada invita Zelensky al G7 di giugno
Il Canada ha invitato Volodymyr Zelensky a partecipare al vertice del G7 di giugno. Lo annuncia il governo. Il primo ministro canadese Mark Carney ha invitato il presidente ucraino al vertice del G7 a giugno in Alberta. Secondo quanto riferito da un alto funzionario del governo canadese, Carney ha parlato con Zelensky nel weekend.
Mosca: "Inutile parlare di peacekeeper senza accordo pace"
"Le missioni di peacekeeping e la Nato sono in realtà due cose incompatibili. Si vantano di essere un'alleanza difensiva, ma la loro vera storia consiste in una serie di operazioni militari e atti di aggressione immotivata, il cui unico scopo e' quello di sottolineare la loro egemonia negli affari globali e regionali ancora e ancora". A ribadirlo è stato il viceministro degli Esteri russo Aleksander Grushko. A Mosca "non importa assolutamente sotto quale etichetta i contingenti Nato potrebbero essere schierati in Ucraina, che si tratti dell'Unione Europea, della Nato o in veste nazionale", ha affermato Grushko. "In ogni caso, se dovessero apparire in Ucraina, ciò significa che sono schierati in una zona di conflitto con tutte le conseguenze che questo comporta per quei contingenti in quanto parte del conflitto", ha avvertito il viceministro ripetendo quanto già detto dalla Russia nei giorni scorsi. "Si può iniziare a considerare un eventuale supporto internazionale per un accordo solo quando tale accordo viene stipulato", ha aggiunto. "Se le parti arrivano a comprendere che la pace richiede un supporto internazionale, allora ci sarà un argomento di discussione: potrebbe trattarsi di osservatori disarmati, una missione civile, che monitorerebbe il rispetto di certe misure di questo accordo o meccanismi di garanzia. Ma per ora, sono solo chiacchiere vuote", ha concluso.
Kallas: "Per Ue bene risultati di Gedda, ora tocca alla Russia"
I leader Ue "hanno tutti accolto con favore i risultati dei colloqui di Gedda" sui negoziati per l'accordo di pace per l'Ucraina e "ora, naturalmente, la palla è nel campo della Russia". Lo ha affermato l'Alta rappresentante per la Politica estera e di sicurezza dell'Ue, Kaja Kallas, a termine del Consiglio Ue per gli Affari esteri a Bruxelles. "E quello che vediamo in questo momento e' che la Russia non vuole davvero la pace. E anche quello che si è capito al tavolo dei leader Ue e' che della Russia non ci si può davvero fidare", ha concluso.
Zelensky: "Nostro team a riunione Londra giovedì"
L'Ucraina invierà una squadra di esperti militari alla riunione tecnica tra le forze armate dei paesi della ‘coalizione dei volenterosi' convocata per giovedì a Londra dal premier britannico Keir Starmer. Lo ha annunicato il presidente Volodymyr Zelensky su Telegram. Zelensky ha riferito di avere presieduto questa mattuna una riunione con il ministro della Difesa, Rustem Umerov, e il nuovo capo di Stato maggiore, Andriy Gnatov. "Abbiamo discusso della situazione al fronte e della collaborazione con i partner in merito alle garanzie di sicurezza per l'Ucraina", ha spiegato.
Zelensky: "Rafforzamento dell'esercito è priorità immutabile"
"Il rafforzamento dell'esercito è una priorità immutabile e su questo tema non si può tornare indietro. Le forze di difesa e di sicurezza dell'Ucraina, il complesso industriale della difesa e l'interazione a più livelli con i partner costituiscono il fondamento della nostra indipendenza": lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo un incontro avuto oggi con il suo ministro della Difesa, Rustem Umerov, e il nuovo Capo di Stato Maggiore, il Generale Andriy Gnatov.
Kiev: "Ok revoca sanzioni a Mosca se parte di un accordo di pace"
Le sanzioni occidentali contro la Russia potrebbero essere revocate se Mosca contribuirà a garantire sicurezza e giustizia per l'Ucraina. Lo ha dichiarato a Politico Vladyslav Vlasiuk, commissario per la politica delle sanzioni del presidente Volodymyr Zelensky, sottolineando che il ritorno agli affari con la Russia è solo "una questione di tempo", ma dovrà avvenire alle giuste condizioni. "In questo momento vogliamo solo assicurarci che la Russia compia passi significativi in questa direzione, poi si potrà discutere della loro rimozione", ha precisato. Secondo Vlasiuk, Mosca ha già iniziato a chiedere "se alcune sanzioni possano essere rimosse", segnale che alcune misure stanno avendo un impatto significativo. "È sempre utile sapere quali sanzioni sono le più dolorose, perché questo ci permette di usare al meglio la leva economica", ha dichiarato.
Macron: "Da Russia vogliamo impegni chiari per pace duratura"
La Francia e il Canada sono delle "potenze di pace" ed "alleati affidabili" che continueranno a pretendere dalla Russia "impegni chiari" per una "pace duratura" in Uraina e per "la sicurezza dell'Europa tutta intera": lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron ricevendo a Parigi il nuovo premier canadese, Mark Carney.
Santa Sede: "Per pace in Ucraina dialogo senza precondizioni"
"La Santa Sede, mentre rinnova la preghiera per la pace in Ucraina, auspica che le Parti coinvolte colgano l'occasione per un dialogo sincero, non soggetto a precondizioni di alcun tipo e finalizzato a giungere ad una pace giusta e duratura. In pari tempo, incoraggia che si faccia il possibile per la liberazione dei prigionieri". E' quanto afferma la Santa Sede in un comunicato ricordando il colloquio telefonico del 14 marzo tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, nel corso del quale Zelensky "ha espresso l'augurio di pronta guarigione" al Papa e "ha informato circa l'iniziativa del cessate-il-fuoco, proposta dagli Stati Uniti, alla quale l'Ucraina ha aderito".