
Gli aggiornamenti sulla guerra tra Ucraina e Russia, le notizie in diretta di lunedì 17 marzo. Il presidente USA Donald Trump ha annunciato che parlerà domani, martedì 18 marzo, con il presidente russo Vladimir Putin. "Vogliamo vedere se è possibile far finire la guerra. Forse possiamo, forse no, ma penso ci siano buone possibilità", ha detto ai giornalisti sull’Air Force One. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato che è in preparazione una conversazione telefonica tra Vladimir Putin e Donald Trump per domani.
Un attacco di droni ucraini ha colpito questa notte le infrastrutture energetiche nella regione russa dell’Astrakhan, mentre un attacco areo russo si è registrato la scorsa notte contro la capitale ucraina Kiev. Nyt: "Usa via da organismo indagini crimini di guerra Mosca”.
Guerra Ucraina-Russia, le ultime notizie in diretta:
- Piano riarmo europeo, Parlamento Ue approva proposta di von der Leyen: i partiti italiani si spaccano
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- Cosa farà la Russia di Putin dopo che l’Ucraina ha accettato la proposta sulla tregua degli USA
- Zelensky a Putin: "Chi vuole la pace non bombe" e presenta missile che può arrivare a Mosca
- Cos’è il Long Neptune, il nuovo missile a lungo raggio di Kiev: “Può coprire mille chilometri”
Cremlino: "Focus colloquio Putin-Trump sarà accordo"
La questione dell'accordo sull'Ucraina sarà al centro del colloquio telefonico di domani tra i presidenti russo e americano, Vladimir Putin e Donald Trump. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, sottolineando che "si stanno preparando gli argomenti all'ordine del giorno per il colloquio di domani". Alla tv russa che gli chiedeva quanto tempo ci fosse voluto per coordinare la telefonata tra i due presidenti, Peskov ha risposto: "Si possono organizzare colloqui del genere molto rapidamente".
Il Canada invita Zelensky al G7 di giugno
Il Canada ha invitato Volodymyr Zelensky a partecipare al vertice del G7 di giugno. Lo annuncia il governo. Il primo ministro canadese Mark Carney ha invitato il presidente ucraino al vertice del G7 a giugno in Alberta. Secondo quanto riferito da un alto funzionario del governo canadese, Carney ha parlato con Zelensky nel weekend.
Mosca: "Inutile parlare di peacekeeper senza accordo pace"
"Le missioni di peacekeeping e la Nato sono in realtà due cose incompatibili. Si vantano di essere un'alleanza difensiva, ma la loro vera storia consiste in una serie di operazioni militari e atti di aggressione immotivata, il cui unico scopo e' quello di sottolineare la loro egemonia negli affari globali e regionali ancora e ancora". A ribadirlo è stato il viceministro degli Esteri russo Aleksander Grushko. A Mosca "non importa assolutamente sotto quale etichetta i contingenti Nato potrebbero essere schierati in Ucraina, che si tratti dell'Unione Europea, della Nato o in veste nazionale", ha affermato Grushko. "In ogni caso, se dovessero apparire in Ucraina, ciò significa che sono schierati in una zona di conflitto con tutte le conseguenze che questo comporta per quei contingenti in quanto parte del conflitto", ha avvertito il viceministro ripetendo quanto già detto dalla Russia nei giorni scorsi. "Si può iniziare a considerare un eventuale supporto internazionale per un accordo solo quando tale accordo viene stipulato", ha aggiunto. "Se le parti arrivano a comprendere che la pace richiede un supporto internazionale, allora ci sarà un argomento di discussione: potrebbe trattarsi di osservatori disarmati, una missione civile, che monitorerebbe il rispetto di certe misure di questo accordo o meccanismi di garanzia. Ma per ora, sono solo chiacchiere vuote", ha concluso.
Kallas: "Per Ue bene risultati di Gedda, ora tocca alla Russia"
I leader Ue "hanno tutti accolto con favore i risultati dei colloqui di Gedda" sui negoziati per l'accordo di pace per l'Ucraina e "ora, naturalmente, la palla è nel campo della Russia". Lo ha affermato l'Alta rappresentante per la Politica estera e di sicurezza dell'Ue, Kaja Kallas, a termine del Consiglio Ue per gli Affari esteri a Bruxelles. "E quello che vediamo in questo momento e' che la Russia non vuole davvero la pace. E anche quello che si è capito al tavolo dei leader Ue e' che della Russia non ci si può davvero fidare", ha concluso.
Zelensky: "Nostro team a riunione Londra giovedì"
L'Ucraina invierà una squadra di esperti militari alla riunione tecnica tra le forze armate dei paesi della ‘coalizione dei volenterosi' convocata per giovedì a Londra dal premier britannico Keir Starmer. Lo ha annunicato il presidente Volodymyr Zelensky su Telegram. Zelensky ha riferito di avere presieduto questa mattuna una riunione con il ministro della Difesa, Rustem Umerov, e il nuovo capo di Stato maggiore, Andriy Gnatov. "Abbiamo discusso della situazione al fronte e della collaborazione con i partner in merito alle garanzie di sicurezza per l'Ucraina", ha spiegato.
Zelensky: "Rafforzamento dell'esercito è priorità immutabile"
"Il rafforzamento dell'esercito è una priorità immutabile e su questo tema non si può tornare indietro. Le forze di difesa e di sicurezza dell'Ucraina, il complesso industriale della difesa e l'interazione a più livelli con i partner costituiscono il fondamento della nostra indipendenza": lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo un incontro avuto oggi con il suo ministro della Difesa, Rustem Umerov, e il nuovo Capo di Stato Maggiore, il Generale Andriy Gnatov.
Kiev: "Ok revoca sanzioni a Mosca se parte di un accordo di pace"
Le sanzioni occidentali contro la Russia potrebbero essere revocate se Mosca contribuirà a garantire sicurezza e giustizia per l'Ucraina. Lo ha dichiarato a Politico Vladyslav Vlasiuk, commissario per la politica delle sanzioni del presidente Volodymyr Zelensky, sottolineando che il ritorno agli affari con la Russia è solo "una questione di tempo", ma dovrà avvenire alle giuste condizioni. "In questo momento vogliamo solo assicurarci che la Russia compia passi significativi in questa direzione, poi si potrà discutere della loro rimozione", ha precisato. Secondo Vlasiuk, Mosca ha già iniziato a chiedere "se alcune sanzioni possano essere rimosse", segnale che alcune misure stanno avendo un impatto significativo. "È sempre utile sapere quali sanzioni sono le più dolorose, perché questo ci permette di usare al meglio la leva economica", ha dichiarato.
Macron: "Da Russia vogliamo impegni chiari per pace duratura"
La Francia e il Canada sono delle "potenze di pace" ed "alleati affidabili" che continueranno a pretendere dalla Russia "impegni chiari" per una "pace duratura" in Uraina e per "la sicurezza dell'Europa tutta intera": lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron ricevendo a Parigi il nuovo premier canadese, Mark Carney.
Santa Sede: "Per pace in Ucraina dialogo senza precondizioni"
"La Santa Sede, mentre rinnova la preghiera per la pace in Ucraina, auspica che le Parti coinvolte colgano l'occasione per un dialogo sincero, non soggetto a precondizioni di alcun tipo e finalizzato a giungere ad una pace giusta e duratura. In pari tempo, incoraggia che si faccia il possibile per la liberazione dei prigionieri". E' quanto afferma la Santa Sede in un comunicato ricordando il colloquio telefonico del 14 marzo tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, nel corso del quale Zelensky "ha espresso l'augurio di pronta guarigione" al Papa e "ha informato circa l'iniziativa del cessate-il-fuoco, proposta dagli Stati Uniti, alla quale l'Ucraina ha aderito".
Tajani: "Osservatori non armati in Ucraina? Prima la tregua"
"Vedremo cosa succede. Intanto arriviamo al cessate il fuoco, poi ci sarà mi auguro la pace e poi si vedrà cosa accadrà dopo". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a proposito delle dichiarazioni di Mosca su osservatori non armati in Ucraina. "Noi abbiamo detto che siamo contrari a inviare militari in missioni Nato o dell'Unione Europea. Potremmo farlo in caso di una missione delle Nazioni Unite, per una zona Cuscinetto, con una decisione del Consiglio di Sicurezza che veda coinvolta anche la stessa Russia e la Cina. Però intanto facciamo finire prima la guerra, perché ancora si combatte. Fatto sta che comunque dovrà essere garantita in ogni caso la sicurezza dell'Ucraina e dell'intera Europa una volta finita la guerra. Noi pensiamo per esempio ad una sorta di articolo 5 bis della Nato che garantisca comunque con un impegno internazionale la protezione dell'Ucraina e poi naturalmente bisognerà investire in sicurezza", ha aggiunto.
Ue: "Kiev non vuole ripristinare transito gas"
"L'Ucraina è stata molto chiara nel dire che non vuole riavviare il trasferimento di gas attraverso l'Ucraina". Lo dice il commissario europeo per l'Energia, Dan Jorgensen, al suo arrivo al Consiglio energia. Nelle conclusioni dello scorso vertice straordinario del 6 marzo il Consiglio aveva invitato "la Commissione, la Slovacchia e l'Ucraina a intensificare gli sforzi per trovare soluzioni praticabili alla questione del transito del gas, tenendo conto nel contempo delle preoccupazioni sollevate dalla Slovacchia".
Tajani: "Tenere unito l'Occidente, nemici sono le autocrazie"
"Non si possono prendere decisioni sui se, vediamo come andranno i colloqui, poi valuteremo l'esito dei colloqui: noi dobbiamo essere sempre in queste fasi molto prudenti, sostenere, come ha scritto il documento del G7, le iniziative diplomatiche. Adesso vediamo come andrà la telefonata Trump-Putin, noi abbiamo deciso sempre di sostenere l'Ucraina, continueremo a garantire la sua sicurezza, ho detto quali sono le proposte, poi vedremo quali sono i risultati". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Bruxelles. "Ora è importante che l'Europa sia unita e soprattutto che non si rompa l'unità transatlantica tra Europa e Stati Uniti. Gli Stati Uniti non sono un nemico, sono il nostro principale e storico alleato, quindi bisogna sempre lavorare con molta calma, con molta prudenza, difendendo i nostri interessi, tutelando l'unità dell'Europa per poi confrontarsi con gli Stati Uniti", ha sottolineato. "Il nostro obiettivo è quello sempre di tenere unito l'Occidente, perché se l'Occidente si divide, si indebolisce, si rafforzano le autocrazie. Questo è scontato. La partita non è tra Europa e Stati Uniti, la partita è tra l'Occidente e le autocrazie, quindi noi dobbiamo cercare di far sì che l'Occidente rimanga unito".
Il Cremlino conferma il colloquio tra Putin e Trump domani
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato che è in preparazione una conversazione telefonica tra Vladimir Putin e Donald Trump per domani. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.
Tajani: "Il piano di Kallas va approfondito"
La proposta dell'alto rappresentante Ue Kaja Kallas per sostenere militarmente l'Ucraina nel 2025 "va approfondita" dunque "oggi non si arriverà ad una decisione". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Bruxelles, precisando che l'Italia "non è sola" nella richiesta di una riflessione maggiore. "Dobbiamo anche vedere cosa viene fuori dalla telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin", ha precisato.
Mattarella: "Rendere concreta pace in Ucraina e Medio Oriente"
"La ricorrenza del 17 marzo sollecita l'impegno di ogni cittadino per rendere sempre più effettiva la realizzazione degli ideali di libertà e giustizia della Repubblica, affrontando le sfide per rendere concreta la pace in un contesto internazionale ove sono prevalse spinte aggressive, in Ucraina come in Medio Oriente". Lo dichiara il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 164° anniversario della Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera.
Kiev: "Risponderemo ad attacchi finché Putin non fermerà la guerra"
Il capo dell'ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, ha affermato che Kiev continuerà a rispondere agli attacchi russi "finché Putin non fermerà la guerra". "La Russia continua ad attaccare; l'Ucraina risponde agli attacchi", ha scritto l'alto funzionario su X, come riporta la Bbc.
Crosetto: "L'Europa non può avere un suo esercito"
"L'Europa non può avere un suo esercito, i trattati europei lo escludono. Le forze armate europee sono come le forze armate della Nato: la Nato non ha un suo esercito ma la somma delle forze armate dei paesi che la compongono quindi la futura difesa europea non può che essere formata dalla somma dell'esercito italiano, tedesco, la francese, spagnolo, tutte insieme come nella Nato dove riescono a interoperare. Forze di paesi diversi che riescono a operare insieme avendo un centro unico di comando e controllo". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine del convegno Strade Sicure alla Camera.
Media: "Kiev apre all'allentamento sanzioni a Mosca per la pace"
Le sanzioni imposte dall'Occidente alla Russia alla fine potrebbero essere eliminate se ciò contribuisse a garantire sicurezza e giustizia all'Ucraina: lo ha detto in un'intervista a Politico il commissario per le sanzioni dell'Ufficio del presidente ucraino, Vladyslav Vlasiuk. Secondo il funzionario, la ripresa dei rapporti d'affari con la Russia è semplicemente "una questione di tempo", ma deve avvenire alle giuste condizioni. Le restrizioni economiche, gli embarghi e i divieti sull'import di energia russa, ha affermato, "hanno i loro obiettivi, che potrebbero spingere la Russia a fermare la sua aggressione e a farle raggiungere un accordo per una pace duratura", piuttosto che essere semplicemente una "punizione di qualsiasi tipo". Al momento, ha aggiunto Vlasiuk, è "prematuro parlare di quali sanzioni esatte dovrebbero essere incluse in qualsiasi accordo. Vogliamo solo assicurarci che in questo momento la Russia faccia prima dei passi significativi in ;;quella direzione, in seguito emergerà una discussione sulla revoca delle sanzioni".
Ucraina: via libera Ue a terza tranche da 3,5 mld aiuti per Kiev
L'Ucraina riceverà presto circa 3,5 miliardi di euro dopo che il Consiglio ha approvato un terzo pagamento di sovvenzioni e prestiti a fondo perduto all'Ucraina nell'ambito dello Strumento per l'Ucraina. L'obiettivo principale dello Strumento è sostenere la stabilità macrofinanziaria e la ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione dell'Ucraina. Con questo terzo esborso, l'Ucraina avrà ricevuto quasi 20 miliardi di euro nell'ambito dello Strumento per l'Ucraina dalla sua entrata in vigore un anno fa.Il Consiglio ha concluso oggi che l'Ucraina ha soddisfatto le condizioni necessarie stabilite nel Piano per l'Ucraina per ricevere un terzo esborso dallo Strumento per l'Ucraina.
Mosca: "Per l'Ucraina potremmo discutere di osservatori disarmati"
La Russia potrebbe discutere lo schieramento di "osservatori disarmati" per monitorare un futuro accordo di pace in Ucraina, mentre rimane contraria alla presenza di peacekeeper di Paesi appartenenti alla Nato, che diventerebbero "parti nel conflitto" con "tutte le conseguenze" del caso. Lo ha affermato il vice ministro degli Esteri Alexander Grushko in un'intervista al quotidiano Izvestia. Secondo Grushko, le discussioni attuali su una forza di peacekeeping sono "un tentativo di mettere il carro davanti ai buoi". "La questione di un qualche tipo di sostegno internazionale ad un accordo – ha detto ancora il vice ministro russo – può essere affrontata quando l'accordo sarà stato elaborato. E se le parti concordano che il ‘pacchetto per la pace' richiede un sostegno internazionale, allora c'è un argomento di cui discutere. Questo potrebbe includere osservatori disarmati, una missione civile che potrebbe monitorare l'applicazione dei singoli aspetti di questo accordo, o i meccanismi di garanzia. Ma per adesso, è solo aria fritta".
Austria: "Bene i colloqui Trump-Putin ma serve rafforzare Kiev"
"Per quanto riguarda le richieste di Putin in merito a un cessate il fuoco, la domanda è: cosa chiede esattamente? In sostanza, ha cercato di ribaltare la responsabilità. Ma credo fermamente che ora sia la Russia a dover finalmente fermare le armi. L'Ucraina ha già dimostrato la sua disponibilità a un cessate il fuoco globale e si è dichiarata pronta a sedersi al tavolo dei negoziati. È però altrettanto chiaro che abbia bisogno di garanzie di sicurezza. Per questo considero positivo il dialogo tra Stati Uniti e Russia, ma ribadisco: niente sull'Ucraina senza l'Ucraina e niente sull'Europa senza l'Europa". Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri austriaca, Beate Meinl-Reisinger, all'arrivo al Consiglio Esteri Ue.
Ucraina: "Nel Kursk circondati 30 ufficiali paesi Nato"
Circa 30 ufficiali dei paesi della Nato sono stati circondati nella regione di Kursk: lo ha detto a Ria Novosti Sergei Lebedev, coordinatore della resistenza filo-russa di Nikolaev. "Tra le forze circondate nella regione di Kursk ci sono circa 30 ufficiali di carriera della Nato che sono stati impegnati nel comando delle truppe di terra, nonché nei dati di ricognizione in arrivo dai satelliti della Nato e nell'adeguamento degli attacchi in profondità nel territorio russo", ha riferito Lebedev all'agenzia. Alla fine della scorsa settimana, l'esercito russo ha lanciato un'offensiva su larga scala nel Kursk, dove, sulla base dei dati diffusi dal ministero della Difesa, le forze armate russe hanno liberato 31 insediamenti e le forze armate ucraine hanno perso più di 2mila soldati. Come riferito dal capo di stato maggiore Valery Gerasimov al presidente Vladimir Putin, "il raggruppamento nemico e' isolato, ora viene sistematicamente distrutto e, in alcune direzioni, le unita' russe hanno attraversato il confine di stato e sono entrate nella regione di Sumy". Dalle autorita' militari russe è stato anche proposto di pensare alla creazione di una zona di sicurezza lungo il confine di stato. Venerdi', il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiesto a Putin di risparmiare le truppe ucraine circondate, ma il leader russo ha affermato che per attuare questo appello, la leadership dell'Ucraina deve ordinare ai suoi militari di deporre le armi e arrendersi.
Spagna: "Russia accetti cessate fuoco senza condizioni"
"Dobbiamo analizzare attentamente il modo migliore per incoraggiare la Russia ad accettare questo primo passo, questo cessate il fuoco che il presidente Zelensky ha messo sul tavolo, e a farlo incondizionatamente. Perché questa pace deve essere una pace giusta, affinché possa a sua volta essere una pace duratura". Lo ha dichiarato il ministro degli Affari esteri spagnolo, Josè Manuel Albares Bueno, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri. Gli Stati europei, ha aggiunto, devono essere "uniti nell'azione per garantire che la pace giusta e duratura, che stiamo cercando da piu' di tre anni, arrivi in Ucraina il prima possibile. A tal fine, l'Ucraina deve continuare ad avere il sostegno incondizionato dell'Unione europea, come è stato fino a ora"
Ucraina: "Abbattuti nella notte 90 droni lanciati dai russi"
L'esercito ucraino ha annunciato di aver abbattuto 90 dei 174 droni lanciati dalla Russia nella notte. Le forze russe hanno da parte loro distrutto 72 droni ucraini diretti contro diverse regioni russe, tra cui 36 sulla regione di Kursk: lo ha annunciato il ministero della Difesa di Mosca.
Spagna: "Su piano Kallas per l'Ucraina ancora nessuna decisione"
Sul piano Kallas per ulteriori aiuti militari a Kiev da parte dei Paesi europei, "al momento non c'è condivisione. Cè un documento informale dell'Alta rappresentante e vedremo come andrà il dibattito. Ma al momento non c'è alcuna decisione in merito". Lo ha dichiarato il ministro degli Affari esteri spagnolo, Jose' Manuel Albares Bueno, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri. "La Spagna non ha avuto bisogno di una proposta dell'Alta Rappresentante per impegnare un miliardo di euro per quest'anno, come abbiamo fatto negli anni precedenti. Siamo in vantaggio in questo senso e diamo l'esempio. Spero che tutti contribuiscano a livello nazionale come ha fatto la Spagna", ha aggiunto il ministro spagnolo.
Nyt: "Usa via da organismo sulle indagini per i crimini di guerra della Russia"
L'amministrazione Trump ha deciso di ritirarsi dall'organismo internazionale istituito nel 2023 dall'Unione europea per indagare sui leader responsabili dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, tra cui il presidente russo Vladimir Putin: lo scrive il New York Times che cita persone a conoscenza della situazione. La decisione è l'ultima indicazione dell'allontanamento dell'amministrazione Trump dall'impegno del presidente Biden di ritenere Putin personalmente responsabile dei crimini commessi contro gli ucraini, commenta il giornale.
Kallas: "Ampio sostegno politico sul mio piano per Kiev"
"C'è un ampio sostegno politico" all'iniziativa per sostenere l'Ucraina militarmente nel 2025 con maggiori aiuti militari, sino a 40 miliardi, "ma ci sono molti dettagli che devono ancora essere studiati e devono essere coinvolti i ministri della difesa". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al Consiglio Affari Esteri.
Kallas: "Condizioni Russia dimostrano che non vuole pace"
"Le condizioni da loro presentate dimostrano che in realtà non vogliono la pace, perché presentano come condizioni tutti gli obiettivi finali che vogliono raggiungere con la guerra". Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri, Kaja Kallas, al suo arrivo al Consiglio Esteri. "Accogliamo con favore i colloqui di Gedda e il loro risultato. Ora dobbiamo davvero vedere: la palla e' nel campo della Russia e vediamo che tipo di condizioni stanno presentando, il che e' un grande interrogativo se vogliono la pace", ha evidenziato.
Germania: "3 miliardi a Kiev; modifica costituzione storica"
"Domani, con una decisione storica, integreremo la sicurezza nella nostra Legge fondamentale attraverso una modifica costituzionale che la concepisce in modo unitario, la rafforza, aumenta il sostegno all'Ucraina e prevede massicci investimenti aggiuntivi nelle infrastrutture. Questo è un segnale forte che la Germania prende sul serio la propria sicurezza, la sicurezza dell'Ucraina e quella dell'Europa. Per questo è fondamentale che, oltre agli investimenti in sicurezza e infrastrutture già previsti nella Costituzione, stanziamo finalmente ulteriori 3 miliardi di euro per il sostegno all'Ucraina nel 2025. In questo modo, la Germania continuerà a mettere a disposizione 7 miliardi di euro per l'Ucraina, come già fatto lo scorso anno". Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, all'arrivo al Consiglio Esteri Ue.
Media: "Gran Bretagna disposta a invio truppe in Ucraina senza limiti di tempo"
Il Regno Unito è disposto a dispiegare migliaia di truppe in Ucraina come forze di pace senza limiti di tempo per la loro permanenza. Lo ha riferito il quotidiano The Times, citando un'importante fonte governativa. "Sarebbe un impegno a lungo termine, stiamo parlando di anni. Per tutto il tempo necessario a preservare un accordo di pace e a scoraggiare la Russia", ha dichiarato la fonte. Il primo ministro britannico Keir Starmer si è rifiutato di confermare se la forza di pace sarà autorizzata a utilizzare la forza letale contro i soldati russi in caso di attacco, ha dichiarato il Times, aggiungendo che i vertici della difesa di diversi Paesi avevano in programma di incontrarsi questa settimana per discutere i dettagli dell'iniziativa.