Le ultime notizie di oggi, domenica 25 giugno, sulla rivolta del gruppo Wagner in Russia contro Putin e su cosa sta succedendo a Mosca e nel resto del Paese.
- La mediazione del presidente bielorusso Lukashenko sembrano aver posto fine al tentativo di ribellione delle truppe mercenarie russe di Yevgeny Prigozhin.
- Il gruppo era arrivato a 200 chilometri da Mosca prima di tornare indietro. Prigozhin ha motivato la scelta sostenendo di non voler causare "un bagno di sangue".
- I combattimenti in Ucraina riprenderanno, mentre i miliziani "ribelli" non saranno perseguiti. Prigozhin andrà in Bielorussia.
- Resta incerto il destino dei vertici militari russi accusati da Prigozhin di aver attaccato i suoi uomini
- I combattenti Wagner hanno lasciato Rostov tra gli applausi della folla e spari in aria.
Zelensky: "Ho parlato con Biden della situazione in Russia"
"Ho parlato con il presidente degli Stati Uniti Joseph Biden. Una conversazione positiva e stimolante. Abbiamo discusso delle ostilità e dei processi in corso in Russia. Il mondo deve fare pressione sulla Russia fino al ripristino dell'ordine internazionale". Lo scrive Volodymyr Zelensky su Telegram. "È importante aumentare ulteriormente le capacità dell'Ucraina di proteggere i cieli. In questo contesto, l'ho ringraziato per il sostegno della coalizione dei jet da combattimento. Abbiamo discusso di un'ulteriore espansione della cooperazione per la difesa, con particolare attenzione alle armi a lungo raggio", ha aggiunto Zelensky.
Il Ministro della Difesa ucraino: "Aspettative sulla controffensiva sovrastimate"
Oleksii Reznikov, ministro della Difesa ucraino, ha ammesso in un'intervista con la Fox che le aspettative iniziali sulla controffensiva erano "sovrastimate" e che l'Ucraina è molto attenta quando mette in pericolo i suoi soldati. Nonostante ciò, il ministro della Difesa è convinto che "quest'anno sarà un punto di svolta", indicando che ci sarà almeno una sorta di percorso per concludere questa brutta guerra. Una volta che sarà pienamente avviata la controffensiva, avrà successo e l'Ucraina sarà "un passo più vicino alla vittoria", sostiene Reznikov.
Macron: "La rivolta della Wagner mostra le divisioni nel campo russo"
La rivolta del capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha mostrato "le divisioni che esistono nel campo russo, la fragilità sia delle sue forze armate che di quelle ausiliari". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, in un'intervista a La Provence, aggiungendo di aver "seguito gli eventi di ora in ora, in contatto con i principali partner della Francia". "La situazione resta in evoluzione", ha concluso invitando a restare "molto vigili".
La Lituania: "Con Prigozhin in Bielorussia occorre rafforzare la Nato"
Gitanas Nauseda, presidente lituano, ha dichiarato che la Nato dovrà rafforzare il suo fianco orientale con il capo di Wagner Yevgeny Prigozhin in Bielorussia. "Se Prigozhin o parte del gruppo Wagner finisce in Bielorussia con piani poco chiari e intenzioni poco chiare, significherà solo che dobbiamo rafforzare ulteriormente la sicurezza dei nostri confini orientali", ha affermato Nauseda, citato dal Guardian. "Non sto parlando solo della Lituania, ma senza dubbio dell'intera Nato", ha aggiunto. La Lituania ospiterà il vertice della Nato il mese prossimo. Il governo ha riferito che il piano di sicurezza generale per l'incontro non cambierà a seguito dei recenti sviluppi in Russia.
Nuovo colloquio telefonico Lukashenko - Putin
Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko ha avuto colloqui telefonici con il suo omologo russo Vladimir Putin e il primo presidente del Kazakistan, Nursultan Nazarbayev. Lo rende noto l'agenzia bielorussa BelTA. La conversazione con Putin è avvenuta questa mattina, mentre nel pomeriggio Lukashenko ha avuto un colloquio con Nazarbayev, con il quale ha discusso della situazione internazionale, della situazione nella regione e delle relazioni bielorusso-kazake.
Trovati 44milioni di euro nell’hotel di Prigozhin: “Servivano a pagare stipendi della Wagner”
Durante la perquisizione dell’Hotel Trezzini di San Pietroburgo, considerato il quartier generale del capo del Gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin, sarebbero stati trovati contanti per il valore di 4 miliardi di rubli, l’equivalente di 44 milioni di euro.
Colloquio Erdogan Soltenberg: Quanto accaduto in Russia diventi passo verso una giusta pace in Ucraina"
Il leader turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto un colloquio telefonico con il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in merito alla rivolta armata guidata dal gruppo Wagner in Russia e al processo di adesione della Svezia all'Alleanza Atlantica. Lo ha reso noto l'ufficio del presidente turco. "Le parti hanno discusso degli ultimi sviluppi in Russia e hanno sottolineato che la fine delle tensioni ha evitato una catastrofe umanitaria irreversibile in Ucraina", ha reso noto l'ufficio di Erdogan in un comunicato stampa. Durante il colloquio è stata espressa la speranza che quanto è accaduto nella Federazione Russa diventi "un passo verso una giusta pace in Ucraina".
Kiev: "Al momento non ci sono minacce dalla Wagner in Bielorussia"
Sergyi Nayev, comandante delle Forze Unite delle Forze Armate ucraine, ha affermato che "al momento non ci sono minacce" di possibili attacchi della milizia Wagner dall'Ucraina: una possibilità sulla quale ha messo in guardia il generale britannico Richard Dannatt su alcuni media internazionali. "Voglio assicurare a tutti che la situazione nella zona operativa settentrionale rimane stabile e sotto controllo. Le nostre truppe continuano a costruire strutture di difesa. Tutti i servizi, dall'intelligence alle truppe di ingegneria, stanno lavorando in modalità intensificata. Al momento non c'è un accumulo di equipaggiamento militare e di combattenti da parte del nemico. Il confine dello stato è sotto protezione affidabile in modalità 24 ore su 24, 7 giorni su 7", ha sottolineato Nayev, che ha definito un "suicidio" ogni tentativo di attraversamento del confine da parte del nemico.
Gruppi Telegram pro-Wagner attaccano Prigozhin: "Ha tradito tutti e rovinato la Wagner"
Uno dei canali Telegram più seguiti come megafono di Yevgeny Prigozhin ha cambiato nome trasformandosi in Alex Parker Returns e attaccando il capo e fondatore della milizia privata. "Il Gruppo Wagner aveva un enorme sostegno popolare e tutte le possibilità di fare la differenza. Ma l'umile criminale ha tradito tutti" si legge nel gruppo. I commenti di molti suoi follower e le emoji del pagliaccio rivolte a Prigozhin sembrano dimostrare che non è l'unico a pensarla in questo modo. La comunità Telegram, che ha perso diverse migliaia di iscritti in queste ore ma continua a contare oltre 200 mila seguaci, ha condannato il dietrofront di Prigozhin accusandolo di aver distrutto la Wagner "con le sue stesse mani".
La Cina in una nota: "Sosteniamo Russia nel mantenimento della stabilità nazionale"
La Cina sostiene la Russia "nel mantenimento della stabilità nazionale". Questo è quanto si legge in una dichiarazione del ministero degli Esteri in merito al caos creatosi in Russia sulle vicende collegate al gruppo Wangner. Secondo la nota, secondo cui "in qualità di vicino amichevole e partner di cooperazione strategica, la Cina sostiene la Russia nel mantenere la stabilità nazionale"
Usa: "Putin informato della ribellione del gruppo Wagner almeno 24 ore prima"
Vladimir Putin è stato informato delle intenzioni di Yevgeny Prigozhin "almeno un giorno prima". Lo riferiscono fonti dell'intelligence Usa al Washington Post. Non è chiaro però perché il leader del Cremlino non abbia agito per contrastare il tentativo di ribellione da parte dei mercenari della Wagner.
Blinken: "Non ci sono notizie di capi militari cacciati da Putin"
"Al momento non abbiamo notizia di nessun capo militare cacciato da Putin". Lo ha detto Antony Blinken alla Cnn avvertendo che "bisognerà aspettare le prossime settimane per capire gli sviluppi".
La Russia: "Dalla Cina sostegno alla nostra leadership"
"La Cina ha espresso sostegno agli sforzi della leadership della Federazione Russa per stabilizzare la situazione nel Paese alla luce degli eventi del 24 giugno e ha ribadito il suo interesse per il rafforzamento dell'unità e l'ulteriore prosperità della Russia". A dirlo il ministero degli Esteri russo in un comunicato pubblicato sul proprio sito, scrive Interfax, dopo che oggi il viceministro russo degli Esteri, Andrei Rudenko, ha incontrato il ministro degli Esteri cinese Qin Gang a Pechino.
Kiev: "Conseguenze imprevedibili dopo i fatti di ieri"
"Gli eventi avvenuti sabato con la Wagner possono avviare processi con conseguenze imprevedibili. Il conto alla rovescia è iniziato". Lo ha scritto su facebook il segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ucraino Alexei Danilov secondo cui "le azioni di Prigozhin sono la prima fase dello smantellamento del sistema Putin, e il leader della Wagner è solo una parte del gruppo e del piano del processo di destabilizzazione".
Putin alla riunione del Consiglio di sicurezza russo in settimana
Il presidente russo, Vladimir Putin, prenderà regolarmente parte alla riunione del Consiglio di sicurezza russo la prossima settimana. Lo riferisce la tv di Stato russa.
Gran Bretagna: "Kiev deve guardarsi da attacco guidato da Prigozhin dalla Bielorussia"
La leadership ucraina deve guardarsi da un possibile attacco guidato da Yevgeny Prigozhin dalla Bielorussia: lo ha detto a Sky News il generale Lord Richard Dannatt, ex capo di stato maggiore dell'esercito britannico. "Il fatto che sia andato in Bielorussia desta allarme – ha sottolineato – "Se ha mantenuto una forza combattente efficace intorno a lui, allora rappresenta di nuovo una minaccia per il fianco ucraino più vicino a Kiev".
Combattenti ceceni di Akhmat tornano in Ucraina dopo la fine della rivolta
I combattenti ceceni dell'unità Akhmat, inviati nella regione russa di Rostov per sedare la rivolta del gruppo mercenario russo Wagner, torneranno sul fronte ucraino dopo la fine della rivolta. Lo ha reso noto il comandante delle Akhmat, Apty Alaudinov. "Al momento, le unità dell'Akhmat stanno gradualmente tornando nell'area dell'operazione militare speciale' per continuare le loro missioni", ha detto il comandante all'agenzia russa Tass. Alaudinov ha indicato che una parte delle unità di Akhmat è rimasta al fronte e che sono stati coinvolti "solo coloro che potevano essere sostituiti da altre unità".
Combattenti Wagner si ritirano dalla regione di Voronezh
I combattenti del gruppo Wagner si stanno ritirando dalla regione di Voronezh . Lo rende noto il governatore, Alexander Gusev. Le restrizioni di viaggio imposte ieri contro l'ammutinamento per "questioni di ordine pubblico" saranno revocate una volta che "la situazione sarà finalmente risolta".
Tajani: "Ora Russia è più debole, pace in Ucraina è più vicina"
"Una cosa è certa: oggi il fronte russo è più debole di ieri". A dirlo è il ministro degli Esteri Antonio Tajani: l'offensiva di Prigozhin, per quanto già conclusa con l'esilio in Bielorussia, ha aperto una falla nella narrazione di Vladimir Putin e soprattutto ha indebolito il suo regime. "Mi auguro che adesso la pace sia più vicina – ha spiegato il vicepresidente del Consiglio – Attendiamo di capire le prossime mosse della Russia in Ucraina".
Kadyrov contro Prigozhin: "Arroganza e ambizione cause della sua ribellione"
Arroganza e ambizione sono state le ragioni della ribellione armata del capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin. Lo ha dichiarato su Telegram il leader ceceno, Ramzan Kadyrov, esortando Prigozhin a mettere da parte le sue ambizioni e a non mescolarle con gli affari di Stato. Il leader ceceno ha invitato tutti i combattenti della Wagner ad essere "cauti" nelle decisioni. "Pensate al futuro del Paese – ha affermato – alle vostre famiglie, ai vostri figli. Queste azioni possono portare a risultati disastrosi. Ora tutto è finito pacificamente, senza spargimento di sangue, ma sarebbe potuto accadere il contrario".
Wall Street Journal: "Usa rinviano sanzioni a Wagner per non aiutare Putin"
Secondo il Wall Street Journal, gli Usa rinviano le sanzioni al gruppo militare Wagner per non aiutare Putin. Il Dipartimento di Stato voleva annunciarle già martedì per le attività del gruppo paramilitare in Africa, dove i mercenari mettono a disposizione dei governi locali l'assistenza militare ottenendo in cambio l'accesso alle risorse naturali e sfruttamento delle miniere. "Washington non vuole che sembri che stia prendendo posizione"
Raid russi su Sumy e Nikopol nella notte, almeno un morto
Durante la notte, Mosca ha bombardato 9 villaggi nell'oblast di Sumy e la città di Nikopol nell'oblast di Dnipropetrovsk, con almeno un morto. L'amministrazione militare dell'oblast di Sumy ha riferito su Telegram dei bombardamenti, avvenuti ieri sera tardi. Quasi in contemporanea il presidente del consiglio regionale di Dnipropetrovsk, Mykola Lukashuk, ha fatto sapere che le bombe russe hanno causato almeno una vittima a Nikopol.
Prigozhin rinuncia alla rivolta, i miliziani Wagner lasciano Rostov tra gli applausi
Ha rinunciato alla rivolta contro Mosca Yevgeny Prigozhin, capo dei miliziani del gruppo armato Wagner che per 36 ore ha lasciato il mondo con il fiato sospeso. Il gruppo paramilitare che affianca l'esercito russo nella guerra in Ucraina, infatti, ha annunciato nella serata di venerdì di aver occupato Rostov e di essere pronto a guidare una rivolta contro il Cremlino. I miliziani sono arrivati a 200 chilometri da Mosca prima di scegliere la ritirata.
Prigozhin e i miliziani ribelli non saranno perseguiti, ma il capo del gruppo paramilitare raggiungerà la Bielorussia mentre i suoi militari hanno lasciato Rostov tra gli applausi della folla. Secondo il New York Times, le autorità statunitensi erano state informate da giorni dei piani del capo del gruppo di mercenari Wagner. La loro preoccupazione immediata era come questo avrebbe influenzato il controllo di Mosca sul suo arsenale di armi nucleari. L'intelligence statunitense seguiva da mesi le crescenti tensioni tra il capo Wagner e i vertici militari russi, incluso il ministro della Difesa Sergei Shoigu.