L'Onu: "Nella Striscia la situazione è apocalittica". Hamas: "I morti sono saliti oltre 16mila".
Secondo fonti Usa, l'operazione militare di Israele si concluderà a gennaio e poi l'IDF passerà ad una strategia a bassa intensità. Netanyahu avverte: "Non riavremo tutti gli ostaggi". Erdogan: "Prima o poi Netanyahu pagherà per i crimini di guerra".
Hamas: "Distrutti 23 veicoli dell’esercito israeliano"
Le Brigate Qassam di Hamas affermano che i suoi combattenti sono impegnati in «feroci scontri» con i soldati israeliani «su tutti i fronti» in tutta la Striscia di Gaza. In una dichiarazione su Telegram, aggiunge che i combattenti palestinesi hanno distrutto o danneggiato 23 veicoli dell’esercito israeliano nel sud di Khan Younis e nel nord di Beit Lahiya.
Un cecchino del braccio armato di Hamas ha «abbattuto» almeno sei soldati israeliani, alcuni uccisi e altri feriti, si legge nel comunicato. I combattenti hanno anche attaccato una casa dove erano di stanza “forze speciali” e hanno lanciato razzi verso le città di Israele.
Oms: "Un altro ospedale a Gaza sul punto di chiudere"
Un altro ospedale a Gaza è sul punto di chiudere. Lo ha scritto su X l'Organizzazione Mondiale della Sanità delle Nazioni Unite precisando che l'ospedale Kamal Adwan, nel nord di Gaza, ha smesso di funzionare, “con solo 20 pazienti ancora in cura”.
Il direttore generale dell'agenzia Tedros Adhanom Ghebreyesus ha aggiunto che “Gaza non può permettersi di perdere altri ospedali…e un altro è sul punto di chiudere”, il che “priverà migliaia di persone delle cure essenziali salvavita”. Il direttore dell'Oms ha detto che a Gaza ci sono 14 ospedali parzialmente funzionanti, tre che lavorano al minimo, 19 non funzionanti e due ospedali da campo in funzione.
La Francia invierà 600 tonnellate di aiuti alimentari a Gaza
Il governo francese ha annunciato l'invio di ulteriori aiuti umanitari alla popolazione civile della Striscia di Gaza, consistenti in 600 tonnellate di prodotti alimentari che saranno spediti via mare.
Lo ha detto la ministra degli Esteri, Catherine Colonna, facendo seguito alla Conferenza internazionale di aiuti umanitari per Gaza tenutosi a Parigi il 9 novembre scorso.
Secondo il Ministero, il carico sarà inviato con un'azione congiunta di Francia, Fondazione Cma Cgm (compagnia navale) e World Food Program. L'invio si sommerà alle oltre 200 tonnellate di carichi umanitari già mandati dalla Francia.
Guterres: "L'ordine pubblico a Gaza rischia il crollo completo"
Antonio Guterres si aspetta che "l'ordine pubblico crolli presto completamente a causa delle condizioni disperate" di Gaza. Le condizioni umanitarie nel contesto della guerra tra Israele e Hamas si stanno "rapidamente deteriorando fino a diventare una catastrofe con implicazioni potenzialmente irreversibili per i palestinesi nel loro insieme".
Lo ha scritto il segretario generale dell'Onu in una lettera al presidente del Consiglio di sicurezza: "Un simile risultato deve essere evitato a tutti i costi". Quindi, ha affermato che "il sistema sanitario a Gaza è al collasso", e "non esiste una protezione efficace per i civili" e "nessun luogo è sicuro a Gaza".
Il Premier del Qatar discute del cessate il fuoco con Guterres
Il primo ministro del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, ha discusso degli “ultimi sviluppi” a Gaza e nei territori palestinesi occupati con il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.
In una dichiarazione, il ministero degli Ester qatarino ha affermato che i due hanno avuto una telefonata e hanno parlato delle modalità per allentare l’escalation e attuare un cessate il fuoco.
Al Thani ha ribadito la necessità di creare corridoi umanitari per garantire un flusso adeguato di aiuti a Gaza e la necessità di fornire protezione ai camion degli aiuti che devono raggiungere le aree del nord di Gaza.
G7 sollecita la soluzione 2 stati
I leader del G7 hanno riaffermato il loro sostegno a una soluzione a due Stati per il lungo conflitto israelo-palestinese in una dichiarazione rilasciata dopo l'incontro virtuale di oggi. "Restiamo impegnati a favore di uno Stato palestinese come parte di una soluzione a due Stati che consenta a israeliani e palestinesi di vivere in una pace giusta, duratura e sicura", si legge nella dichiarazione.
Netanyahu: "Finchè sarò premier, l'Anp non governerà Gaza"
"Finché sono il premier non accadrà" che l'Autorità nazionale palestinese (Anp) controlli Gaza. Lo ha detto Benyamin Netanyahu spiegando che "coloro che educano i propri figli al terrorismo, lo finanziano e ne sostengono le famiglie, non saranno in grado di governare Gaza dopo aver eliminato Hamas".
Netanyahu – secondo i media – ha risposto alle dichiarazioni a Sky News del presidente Abu Mazen che ha ribadito la volontà dell'Anp di governare la Striscia dopo la guerra
G7: "Hamas ancora una minaccia, popolazione di Gaza sempre più vulnerabile"
Il G7 accoglie "con favore" la recente pausa che ha consentito il rilascio di ostaggi e l'ingresso di aiuti umanitari vitali a Gaza, ma "si rammarica profondamente che Hamas si sia rifiutato di rilasciare tutte le donne" e che "siano riprese le operazioni militari".
Nella dichiarazione dei leader, relativa al vertice che si è svolto oggi, si sottolinea come Hamas abbia "dimostrato di rappresentare ancora una minaccia alla sicurezza di Israele, come emerso con il continuo lancio di razzi dal 7 ottobre e dalle sue dichiarazioni pubbliche in cui afferma che continuerà ad attaccare Israele in futuro".
Il G7 chiede quindi "il rilascio immediato di tutti gli ostaggi rimanenti", senza precondizioni. Allo stesso tempo, afferma "sono necessarie azioni più urgenti per affrontare il deterioramento della crisi umanitaria a Gaza: "siamo inoltre profondamente preoccupati per l’impatto devastante sulla popolazione civile palestinese a Gaza. È necessario adottare misure più efficaci per prevenire lo sfollamento di persone e proteggere le infrastrutture civili, compiere ogni sforzo per garantire assistenza umanitaria continua e senza ostacoli ai civili".
"La popolazione è sempre più vulnerabile e, con l’avvicinarsi dell’inverno, dobbiamo continuare ad aumentare il flusso di aiuti umanitari a Gaza per soddisfare pienamente le esigenze sul campo, anche aprendo ulteriori valichi".
Hezbollah rivendica 11 attacchi contro l'esercito israeliano
Gli Hezbollah hanno rivendicato oggi 11 attacchi contro postazioni militari israeliane lungo la linea di demarcazione tra Libano e Israele. Lo rende noto la tv al Manar dello stesso movimento armato sostenuto dall'Iran. S
econdo il conteggio effettuato alle 18 locali (le 17 in Italia), gli undici attacchi hanno preso di mira postazioni israeliane sulle Fattorie di Shebaa (un'area occupata da Israele e contesa tra Siria e Libano) e quelle situate in Alta Galilea di fronte alle cittadine libanesi di Ayta Shaab, Dhahira, Yarin, Bustan, Naqura, Aytarun e Wadi Hunin.
Commissario europeo gestione crisi: "Scuola eretta con fondi Ue demolita da coloni"
"Coloni israeliani hanno demolito una scuola a Zamuta, un villaggio nei territori palestinesi occupati. La scuola era stata costruita con i fondi dell'Ue, perché ogni bambino, ovunque, ha diritto all'istruzione. Questa distruzione è intollerabile e costituisce una violazione del diritto internazionale umanitario".
Lo ha scritto su X il commissario europeo per la Gestione delle crisi, Janez Lenarcic, aggiungendo le foto della scuola distrutta ed un cartello che riportava loghi dei fondi di cooperazione di diversi Stati Ue. "La situazione nella West Bank è drammatica, la violenza dei coloni deve finire", ha scritto ancora Lenarcic.
Netanyahu: "Solo questione di tempo prima di prendere Sinwar"
"La notte scorsa ho detto che le nostre forze possono raggiungere chiunque nella Striscia di Gaza. Ora stanno circondando la casa di Sinwar. Non è la sua fortezza e può scappare ma è solo questione di tempo prima che lo prendiamo".
Lo ha detto, citato dai media, il premier Benyamin Netanyahu riferendosi alla notizia che la casa di Sinwar a Khan Yunis, nel sud di Gaza, è stata circondata dalle forze israeliane.
Guterres invoca l'articolo 99 per allertare su situazione umanitaria
Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha invocato l'articolo 99 della Carta delle Nazioni Unite allertando così il Consiglio di Sicurezza sulla situazione umanitaria in Medio Oriente e sollecitando l'organismo a promuovere un cessate il fuoco.
Citando l'articolo 99 in una lettera al Consiglio di Sicurezza, il capo delle Nazioni Unite utilizza quello che è considerato lo strumento diplomatico più potente che ha a disposizione per portare all’attenzione qualsiasi questione che, a suo avviso, possa minacciare il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale.
"Il segretario generale – si legge nell'articolo 99 – può portare all'attenzione del Consiglio di Sicurezza qualsiasi questione che, a suo avviso, possa minacciare il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale".
Israele: "da inizio guerra oltre 10mila ton di equipaggiamenti militari dagli Usa"
Secondo dati israeliani, dall'inizio della guerra di Gaza gli Stati Uniti avrebbero consegnato a Israele più di 10.000 tonnellate di equipaggiamento militare. Il ministero della Difesa ha appena annunciato l'arrivo del 200° aereo cargo con a bordo attrezzature americane.
Tra le altre cose, sono stati consegnati veicoli blindati, munizioni, equipaggiamenti di protezione personale e attrezzature mediche, nell'ambito di un'iniziativa congiunta condotta dal Dipartimento della Difesa statunitense in collaborazione con Israele.
Houthi rivendicano lancio missili su Israele
Gli Houthi hanno affermato di aver lanciato diversi missili balistici contro “obiettivi militari” della città israeliana di Eilat, sul Mar Rosso. In una dichiarazione su Telegram, il movimento ha promesso di continuare a condurre operazioni contro le navi legate a Israele nelle acque circostanti lo Yemen.
Gallant minaccia Hezbollah: “Pronti a spingerli a Nord del fiume Litani”
"Non rimanderemo i residenti israeliani nelle loro case finché Hezbollah non sarà rimosso dalle postazioni a Nord del fiume Litani, in conformità con la risoluzione Onu 1701". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ai capi delle autorità del Nord israeliano.
"Ci sono due opzioni per farlo. – ha aggiunto – Con un accordo politico, e questa è la nostra preferenza, attraverso gli Stati Uniti, la Francia o qualsiasi altra entità europea, ma non credo che si avvererà. Oppure c’è una seconda opzione: rimuovere Hezbollah con mezzi militari”.
Usa: "Non sosteniamo cessate il fuoco permanente a Gaza"
"Al momento gli Stati Uniti non sostengono un cessate il fuoco permanente". Lo ha ribadito il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa estera.
"Non solo rafforzerebbe Hamas ma in qualche modo, validerebbe gli attacchi del 7 ottobre", ha sottolineato.
Otto statunitensi in mano di Hamas: "Stiamo facendo tutto il possibile per il rilascio"
Gli Stati Uniti ritengono che ci siano ancora otto ostaggi americani nelle mani di Hamas nella Striscia di Gaza e stanno lavorando per il loro rilascio e di tutti quelli rapiti lo scorso 7 ottobre. Lo ha dichiarato il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby nel corso di una conferenza stampa.
"Crediamo che tra gli ostaggi ci siano circa otto americani. Almeno uno di loro è una donna. Stiamo facendo tutto il possibile per assicurarne il rilascio", ha spiegato Kirby. Inoltre "lavoriamo costantemente con i nostri partner nella regione per cercare di ripristinare la pausa umanitaria", ha aggiunto.
Crosetto: "In corso ricognizioni per ospedale da campo a Gaza"
"Appena ci saranno le condizioni potremo schierare un ospedale da campo dentro la Striscia di Gaza". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto, nel corso della sua informativa al Governo. Il ministro ha ricordato che l'Italia è stata fra le prime ad attivarsi con "un ponte aereo di 16 tonnellate di beni di prima necessita'".
L'intervento sanitario si è strutturato secondo due linee e cioè "con la nave Vulcano con a bordo un tema di medici – ha spiegato – e poi con lo schieramento dell'ospedale. Sono in corso interlocuzioni con Israele ed Egitto e sono iniziate le ricognizioni nel sud di Gaza".
In corso dibattito alla Camera dopo informativa Crosetto
È in corso nell'Aula della Camera il dibattito successivo all'informativa urgente del ministro della Difesa, Guido Crosetto, sulla situazione in Medio Oriente.
Usa: "Israele sta facendo evacuare civili palestinesi"
"Abbiamo segnali che Israele stia cercando di far uscire i civili palestinesi, quelli che Hamas sfrutta vergognosamente come scudi". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa estera.
"Gli Usa continuano a sostenere Israele nella sua guerra contro Hamas, che rappresenta una minaccia di genocidio", ha detto il funzionario. "Allo stesso tempo il presidente Joe Biden sta insistendo sull'importanza che l'assistenza umanitaria continui ad arrivare a Gaza. Sappiamo che ci sono oltre 1 milione di sfollati che hanno un bisogno disperato di aiuto", ha aggiunto sottolineando che "ogni morte innocente, palestinese e israeliana, è una tragedia".
Israele progetta 1.738 case in un'area di Gerusalemme est
Il Comitato di programmazione di Gerusalemme ha approvato i piani per la costruzione di 1.738 unità abitative in una zona che a metà si trova oltre la linea Verde a Gerusalemme est e metà al suo interno. Lo ha fatto sapere l'ong ‘Peace Now' secondo cui "la loro collocazione strategica tra gli insediamenti di Givat Hamatos e Har Homa le rende particolarmente problematiche da un punto di vista politico".
Ironizzò su morte bimbo israeliano, condannata a 10 mesi
E' stata condannata a dieci mesi di carcere con la condizionale, per "apologia del terrorismo", una cittadina francese di 37 anni che aveva ironizzato sulla morte di un bebè israeliano ucciso da Hamas con un video postato su Instagram. L'entità della condanna, inflitta da un tribunale parigino, è conforme a quanto aveva chiesto l'accusa il 22 novembre scorso. L'avvocata della donna, Ilyacine Maallaoui ha annunciato che appellerà la sentenza. Nel video la signora aveva commentato una notizia di fonte israeliana, secondo cui un neonato era stato messo in un forno dai terroristi di Hamas nell'attacco del 7 ottobre scorso. "Ogni volta che capito sulla storia del bebè che è stato posto in forno, mi chiedo se gli abbiano messo del sale, del pepe, del timo…". La donna, che conta 9 mila follower, durante il processo ha riconosciuto di essersi espressa con "un po' di ironia" e di essere stata "rozza", ma ha respinto qualsiasi intenzione provocatoria. Ha aggiunto che non poteva credere che un bebè fosse stato messo in un forno e che aveva voluto soltanto denunciare la "propaganda e manipolazione mediatica". Oltre alla pena di dieci mesi, la condannata dovrà seguire un "seminario di cittadinanza" per assorbire i "valori della Repubblica", versare mille euro di indennizzo e 500 euro di spese processuali a ciascuna delle sei associazioni di lotta contro il razzismo e l'antisemitismo che si erano costituite parte civile.
La Francia deplora il raid israeliano che ha ucciso un soldato libanese
La Francia deplora il raid israeliano che ha ucciso un soldato libanese, il primo dall'8 ottobre, giorno dell'inizio del fuoco incrociato quasi quotidiano tra il confine di Israele e Hezbollah. La Francia “è vivamente preoccupata per il proseguimento degli scontri alla frontiera tra Libano e Israele”, sottolinea in in una nota il ministero degli Esteri di Parigi, invitando “tutte le parti” alla “più grande moderazione”. L'esercito israeliano assicura di non aver preso di mira le forze armate libanesi ma una posizione del movimento armato Hezbollah.
Libano, una persona uccisa in un raid di Israele nel sud
Almeno una persona è stata uccisa e altre due sono rimaste ferite in un attacco israeliano nel sud del Libano. Lo riferisce l'esercito libanese citato dal quotidiano L'Orient-Le Jour.
Israele attacca obiettivi Hezbollah nel sud del Libano
Le forze israeliane (Idf) confermano bombardamenti dell'artiglieria e dei tank contro obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano e un'operazione di un drone delle Idf contro una postazione di comando di Hezbollah e un altro sito del gruppo. Lo riporta il Times of Israel che riferisce di operazioni in risposta a ripetuti attacchi degli Hezbollah libanesi contro il nord di Israele e di vari razzi sparati contro una postazione militare israeliana lungo la linea di demarcazione del confine tra Israele e il Paese dei Cedri.
Israele intercetta un missile dal Mar Rosso verso Eilat
Israele ha intercettato un missile terra-terra lanciato dall'area del Mar Rosso verso la cittadina di Eilat, nell'estremo sud del Paese dove poco prima erano risuonate le sirene di allarme. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, aggiungendo che il missile – intercettato dal sistema di difesa Arrow – non è mai entrato in territorio israeliano e non ha costituito per questo una minaccia per i cittadini di Eilat. Nelle ultime settimane – dall'inizio della guerra a Gaza – la responsabilità dei vari lanci dal Mar Rosso è stata rivendicata dagli Huthi yemeniti alleati dell'Iran.
Dopo lanci dal Libano, Israele colpisce oltre confine
Israele sta colpendo nel sud del Libano da dove sono partiti una serie di lanci verso una postazione dell'esercito nei pressi di Arab al-Aramshe e un'altra sul Monte Hermon. Lo ha detto il portavoce militare aggiungendo che da questa mattina "carri armati e artiglieria hanno colpito numerose postazioni in Libano e l'aviazione ha centrato un centro di comando militare e una infrastruttura dell'organizzazione terroristica degli Hezbollah".
Erdogan: "Pronti a ospitare conferenza pace con Qatar"
"Siamo pronti ad agire al fianco del Qatar e ospitare una conferenza di pace". Parole del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, tornato a lanciare l'appello per una mediazione e un processo politico che ponga fine al conflitto in Medio Oriente e ai bombardamenti su Gaza. "Faremo tutto quello che è nei nostri poteri. Bisogna avere un approccio costruttivo e Turchia e Qatar sono decise a camminare fianco a fianco in questa direzione. Siamo pronti ad agire da garanti e ospitare una conferenza di pace, ma c'e' bisogno che le parti vogliano realmente la fine del conflitto. Non possiamo permetterci il lusso di fallire stavolta", ha dichiarato Erdogan.
Erdogan: "Annienteremo Israele se colpisce Hamas in Turchia"
"Se osano fare una mossa del genere contro la Turchia, pagheranno un prezzo tale che non saranno più un grado di riprendersi". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in riferimento alle dichiarazioni del capo dello Shin Bet, la sicurezza interna israeliana, Ronen Bar, secondo cui i servizi segreti di Israele hanno ricevuto istruzioni per eliminare i dirigenti di Hamas ovunque si trovino, compresa la Turchia. "Tutti al mondo sono consapevoli del progresso della Turchia a livello di intelligence e di sicurezza, nessuno dovrebbe dimenticarlo", ha aggiunto Erdogan, come riporta la presidenza della Repubblica di Ankara.
Gaza: "In 24 ore almeno 73 morti e 123 feriti nella zona centrale"
Sono almeno 73 le persone morte nella zona centrale di Gaza nelle ultime 24 ore mentre proseguono le ostilità tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. Lo afferma il ministero della Salute dell'enclave palestinese, sotto il controllo di Hamas. Il ministero, riporta la Bbc, precisa che in 24 ore 73 corpi senza vita e 123 feriti sono stati portati nell'ospedale al-Aqsa, vicino alla città di Deir al-Balah, nel centro di Gaza.