Continua a salire la tensione in Medio Oriente. Hamas: "Superata la soglia dei 5.000 morti a Gaza". Per Israele non ci sarà nessun cessate il fuoco, colpiti obiettivi intorno agli ospedali a Gaza e una cellula di Hezbollah nel sud del Libano. Intanto, Tel Aviv rinvia l'offensiva di terra in attesa dell'arrivo di altre forze Usa nella regione.
Cresce il timore che il conflitto si allarghi nella regione coinvolgendo Libano ed Iran. Casa Bianca annuncia: "Assicurato un flusso continuo di aiuti umanitari nella Striscia”. Morti tutti e tre i dispersi italo-israeliani: lo ha comunicato il Ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Tajani: “Morto anche Nir Forti, l’ultimo dei tre italo-israeliani dispersi”
Nir Forti era il terzo italiano disperso dopo l’attacco di Hamas ad Israele del 7 ottobre. Il 29enne aveva partecipato, insieme alla sua fidanzata israeliana, al Festival della Musica di Be’eri, il rave teatro di uno dei primi massacri di Hamas.
Agenzia ONU Unrwa: "Sale a 35 il bilancio dei nostri colleghi uccisi a Gaza"
L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha comunicato che è salito a 35 il bilancio dei dipendenti uccisi dal 7 ottobre a Gaza. "Non sono solo numeri, sono nostri amici e colleghi", scrive l'organizzazione su X, ribadendo che molti lavoravano come insegnanti.
La Croce Rossa conferma il rilascio di due ostaggi da parte di Hamas
Il comitato internazionale della Croce Rossa ha confermato il rilascio di due ostaggi rapiti da Hamas, senza fornire ulteriori dettagli sulla loro identità. "Abbiamo facilitato il rilascio di altri due ostaggi, trasportandoli questa sera fuori da Gaza. Il nostro ruolo di intermediari neutrali rende questo compito possibile, siamo pronti per facilitare altri futuri rilasci. Speriamo siano presto assieme ai loro cari", si legge in un post dell'Icrc sul social X.
WSJ: "Hamas chiede carburante in cambio di 50 ostaggi"
Le trattative per il possibile rilascio di 50 ostaggi vacillano sulla richiesta di Hamas a Israele di permettere le consegne di carburante a Gaza. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti.
Borrell: "I nostri sforzi sono tesi a prevenire l'estensione del conflitto"
"Non rivelo certo un segreto se dico che la situazione è grave e pericolosa. In ogni momento può accendersi una scintilla che provoca l'entrata di altri attori" nel conflitto in corso tra Israele e Hamas. A dirlo l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, a Lussemburgo, al termine del Consiglio Affari Esteri. "Per questo – continua – i nostri sforzi sono tesi a prevenire l'estensione del conflitto". "Il presidente Joe Biden – ricorda – ha detto chiaramente che anche i palestinesi hanno dignità umana e che la guerra deve essere fatta in linea con le regole della guerra. È una cosa che hanno detto a Benjamin Netanyahu anche vari leader europei, tra cui il primo ministro spagnolo. È una cosa che va detta", perché "non è facendo ad altri bambini il male che hanno fatto ai nostri che assicureremo la pace nel futuro", conclude.
Israele conferma il rilascio di altri 2 ostaggi, sono donne
Israele ha confermato il rilascio di altri due ostaggi da parte dell'ala militare di Hamas, le Brigate al Qassam: si tratta di due donne. Lo riporta la tv Kan.
Reuters: "Hamas annuncia il rilascio di due ostaggi"
Hamas ha annunciato di aver rilasciato due ostaggi, secondo quanto riporta Reuters. La notizia arriva dopo l'annuncio dell'imminente liberazione di altre 50 persone rapite con doppia nazionalità. Il gruppo terroristico lo scorso venerdì ha rilasciato due cittadine statunitensi, Natalie and Judith Raanan.
Sul rilascio di oggi non sono stati diffusi altri dettagli, ma Reuters fa sapere che sarebbe stato annunciato dal braccio armato di Hamas e che avrebbero influito la "mediazione" di Qatar ed Egitto. "Abbiamo deciso di rilasciarle – ha detto Hamas – per soddisfare ragioni umanitarie".
In Francia oltre 300 fermi per atti o minacce antisemite
Sono oltre 300 le persone fermate in Francia per "atti o minacce antisemite" dall'attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre scorso. Lo ha riferito il governo di Parigi. Tra l'altro, precisano le autorità francesi, "la piattaforma Pharos che raccoglie e tratta le segnalazioni per contenuti di odio on-line ha ricevuto oltre 4.000 allerte". "Oltre 300 sono state trasmesse alla giustizia affinché gli autori siano individuati e sanzioni", ha precisato la premier, Elisabeth Borne, in occasione di un dibattito all'Assemblea Nazionale
USA contro un cessate il fuoco a Gaza: "Favorirebbe Hamas"
"Al momento vogliamo che Israele abbia tutto quello che occorre per difendersi e che i civili a Gaza ricevano gli aiuti". Così il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, ha risposto ad una domanda sugli appelli per un cessate-il-fuoco. "Favorirebbe Hamas", ha detto il funzionario.
Telefonata Von Der Leyen-Abu Mazen: "Palestinesi traditi da Hamas"
La presidente della commissione Ue, Ursula von Der Leyen, ha telefonato al presidente palestinese Abu Mazen. "Sono tempi molto difficili per il popolo palestinese che è stato tradito da Hamas, ho detto al telefono al presidente Abbas. Ho trasmesso a lui e alle famiglie di coloro che hanno perso vite innocenti le mie più sentite condoglianze. Ho chiarito che, nei suoi legittimi sforzi per combattere i terroristi di Hamas, Israele deve cercare di proteggere le vite dei civili e rispettare il diritto umanitario internazionale. L'Ue sta collaborando con i partner per rispondere alle esigenze umanitarie", ha dichiarato Von der Leyen.
Tajani: "Morta Liliach Le Havron, italo-israeliana scomparsa dopo attacco Hamas"
"Ho appreso del decesso di Liliach Le Havron, italo-israeliana e moglie di Evitar Kipnis il cui corpo era stato ritrovato nei giorni scorsi. Entrambi erano scomparsi dopo l'attacco di Hamas. Rinnovo le condoglianze ai figli e alla famiglia. Per l'Italia un altro giorno di lutto". L'ha scritto su X il Ministro degli Esteri Tajani.
Francia: "Tregua umanitaria per consentire la distribuzione degli aiuti alla popolazione"
La Francia ha chiesto una "tregua umanitaria" per permettere la distribuzione degli aiuti nella Striscia di Gaza. Tregua che "potrà condurre ad un cessate il fuoco": lo ha detto la premier francese, Elisabeth Borne, nel corso di un intervento all'assemblea nazionale di Parigi. "L'apertura del valico di Rafah è ancora molto limitata. Chiediamo che la porta di Rafah sia aperta per consentire nuovi passaggi" di aiuti, ha – ha sottolineato Borne, aggiungendo che "la distribuzione dell'aiuto esige una tregua umanitaria che potrà condurre ad un cessate il fuoco". La premier francese si è quindi appellata ad Israele affinché "non cada nella trappola di Hamas" e fornisca una "risposta giusta", dinanzi al "terrorismo", dopo gli attacchi del 7 ottobre.
Entrati 20 camion di aiuti umanitari dal valico di Rafah
Nel pomeriggio di oggi la Mezzaluna Rossa Palestinese ha dichiarato di aver ricevuto 20 camion di aiuti umanitari dalla sua controparte egiziana attraverso il valico di Rafah.
Mezzaluna Rossa: "Israele sta bombardando ospedale che ospita migliaia di sfollati"
La Mezzaluna Rossa Palestinese (PRCS) ha dichiarato che attacchi aerei israeliani “ripetuti e violenti” si stanno verificando vicino all’ospedale al-Quds nella città di Gaza. L'organizzazione ha ricordato che le forze armate di Tel Aviv hanno minacciato di bombardare la struttura sanitaria, che ospita migliaia di sfollati, tra cui donne e bambini.
Onu: "Più della metà degli abitanti di Gaza sono sfollati interni"
L'Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite ha affermato che circa 1,4 milioni di persone a Gaza, cioè più della metà degli abitanti totali, sono ora sfollati interni. Molti di loro cercano rifugio nei sovraffollati rifugi di emergenza delle Nazioni Unite. Lo riporta il Guardian. Centinaia e forse migliaia di persone che erano fuggite, ubbidendo all'ordine di evacuazione israeliano, starebbero però ora tornando al nord a causa dell'aumento dei bombardamenti nel sud e della mancanza di ripari.
Israele, portavoce militare: "I soldati si addestrano per l'operazione di terra a Gaza"
I soldati dell'esercito israeliano, sia quelli in servizio sia quelli richiamati, stanno conducendo una "serie di esercizi in modo da aumentare le capacità per l'operazione di terra a Gaza". Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che si stanno addestrando "squadre di combattimento che uniscono forze di fanteria, corpi corazzati e altre unità in una serie di diversi scenari" di guerra.
Netanyahu: "Non ho mai visto una guerra orribile come questa"
"Ho attraversato le guerre, ho visto cose orribili ma non ho mai visto cose così orribili. Questa è una battaglia per la nostra comune civiltà". Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu, incontrando il premier olandese Mark Rutte in visita di solidarietà in Israele. "So che comprendi – ha aggiunto – che questa è una battaglia dell'umanità contro una barbara ferocia inimmaginabile".
Putin parla con Lula (Brasile): passi comuni per la de-escalation
In una conversazione telefonica avvenuta oggi, il presidente russo Vladimir Putin e quello brasiliano Luis Inacio Lula da Silva hanno espresso "seria preoccupazione per l'aumento delle vittime civili" nel conflitto israelo-palestinese, hanno sottolineato l'esigenza di un cessate il fuoco e hanno valutato i passi in comune da intraprendere perché siano varate attraverso l'Onu misure per la de-escalation della crisi. Lo riferisce il Cremlino citato dall'agenzia Ria Novosti.
Medioriente: Usa a Israele, con rinvio offensiva possibile rilascio altri ostaggi
Gli Stati Uniti hanno suggerito ai funzionari israeliani che un ritardo in una possibile offensiva di terra a Gaza permetterebbe agli Stati Uniti di lavorare più a lungo con i loro partner regionali per il rilascio di altri ostaggi. È quanto riferisce un funzionario Usa, che ha parlato a condizione di mantenere l'anonimato, precisando che non è chiaro quanto l'argomento "sposterà l'ago della bilancia" nel pensiero israeliano. Secondo il funzionario statunitense, l'aiuto del Qatar nella mediazione con Hamas ha permesso di ottenere il rilascio delle due israelo-americane in ostaggio, Judith e Natalie Raanan. Il percorso che ha portato al loro rilascio (solo due delle oltre 222 persone che si ritiene siano state prese in ostaggio in Israele negli attacchi di Hamas del 7 ottobre) è iniziato subito dopo l'operazione del gruppo palestinese. La fonte ha riferito che l'organizzazione del rilascio di Judith e Natalie Raanan, madre e figlia, "ha richiesto più tempo di quanto la gente realizzi".
Francia: “Israele ha diritto a difendersi ma risparmi i civili”
La premier francese, Elisabeth Borne, ha ribadito davanti al Parlamento che "Israele ha diritto a difendersi", esortando però gli israeliani a "risparmiare i civili".
"Giustificare – ha detto la Borne davanti ai deputati – vorrebbe dire assolvere il terrorismo e accettare che colpisca di nuovo", in Israele o in Francia. Ma, ha aggiunto la Borne, "ogni vita perduta è una sconfitta per la comunità internazionale. I palestinesi non possono essere abbandonati al loro destino". Per questo, la Francia chiede da diversi giorni "una tregua umanitaria".
Borrell: “Diritto difesa ha limiti; no al taglio di acqua e luce”
"Sosteniamo la soluzione a due stati e il diritto alla difesa da parte di Israele. Ma il diritto alla difesa ha dei limiti che sono quelli del diritto internazionale. Questo significa che non si possono tagliare l'acqua e l'elettricità per la popolazione civile". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al termine del Consiglio Esteri a Lussemburgo.
Premier palestinese: "A Gaza macchina omicida di Israele"
Il primo ministro palestinese Mohammad Shtayyeh ha affermato che il popolo palestinese nella Striscia di Gaza è esposto "alla macchina criminale e omicida israeliana". Parlando prima di una sessione di gabinetto a Ramallah, Shtayyeh ha dichiarato che lo spettro della morte minaccia migliaia di bambini e pazienti negli ospedali di Gaza. " Ciò che sentiamo dai leader dello stato occupante, riguardo alla preparazione per un'invasione di terra, significa continuare a commettere nuovi crimini, atrocità, spostamenti forzati e omicidi per il gusto di uccidere e vendicarsi. Condanniamo le posizioni che costituiscono una licenza di uccidere e una copertura politica per commettere massacri e seminare la distruzione di Gaza e della sua gente", ha dichiarato.
Israele, bozza vertice Ue: "Sostegno a pausa umanitaria"
"Il Consiglio europeo sostiene l'appello del segretario generale delle Nazioni Unite Guterres per una pausa umanitaria al fine di consentire un accesso umanitario sicuro e l'arrivo degli aiuti a chi ne ha bisogno." È quanto si legge, nel capitolo relativo al Medio Oriente, nella terza bozza delle conclusioni del vertice dei 27 che si terrò a Bruxelles giovedì e venerdì. La bozza tornerà ad essere discussa dai rappresentanti permanenti dei 27 al Coreper di questo pomeriggio e a quello, informale, di mercoledì mattina. "L'Ue lavorerà a stretto contatto con i partner regionali per la protezione dei civili", si legge ancora nel testo.
Media Palestina: caccia israeliani colpiscono un'altra moschea a Gaza
Aerei da guerra israeliani hanno colpito un'altra moschea nella Striscia di Gaza, portando a 32 il numero totale di moschee distrutte nel territorio dal 7 ottobre. Lo ha riferito il ministero degli Interni dell'enclave, citato dall'agenzia turca Anadolu, secondo cui un raid aereo ha preso di mira la moschea Al-Noor Al-Mohammed, nel quartiere di Sheikh Radwan a Gaza.
Ministro Tajani: “Ue unanime su obiettivo due Stati”
"È la posizione italiana: due popoli, due Stati" per israeliani e palestinesi. Bisogna "dare una prospettiva al popolo palestinese, per far cessare la guerra. Su questo siamo tutti d'accordo: poi ci sono state sfumature differenti su altre questioni, ma su questo mi pare che ci sia l'unanimità tra i Paesi dell'Ue per raggiungere questo obiettivo". Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, al termine del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo. "Vedremo ora come realizzare nel modo migliore l'unità dell'Ue, per poi incidere. Bisogna trasformare questa idea in un fatto concreto", conclude.
Hamas: "436 palestinesi uccisi dai raid Israele nelle ultime 24 ore a Gaza"
Il ministero della Sanità di Gaza ha dichiarato che 436 persone, tra cui 182 minori, sono state uccise negli attacchi israeliani delle ultime 24 ore sulla Striscia. Lo riporta la Cnn. La maggior parte delle persone uccise proveniva dalla parte meridionale di Gaza, ha aggiunto il ministero. Il bilancio totale delle vittime dall'inizio della guerra è salito a 5.087 morti, tra cui 2.055 bambini e 1.119 donne, e più di 15.000 persone sono rimaste ferite, secondo le autorità palestinesi.
Gli attacchi informatici contro Israele sono aumentati del 18%
Da quando è esplosa la crisi in Medio Oriente sono aumentati del 18% gli attacchi informatici contro Israele. Sono cresciuti quelli nel settore governativo e militare con una impennata del 52% rispetto alle settimane precedenti il 7 ottobre. Sono alcuni dati contenuti in un rapporto di Check Point Software Technologies, società di sicurezza informatica con sede a Tel Aviv.
Tra le minacce informatiche individuate, ci sono gli attacchi Ddos, quelli che mettono ko un sito, da parte di gruppi di ‘hacktivisti' (deriva dall'unione delle parole hacker e attivisti) contro i siti web israeliani
“Mai vista tanta ferocia. Presi di mira solo civili disarmati”. Il racconto di un medico da Gaza
ActionAid ha diffuso la testimonianza di un medico che lavora in un ospedale della Striscia di Gaza: “Ma non ho mai assistito alla ferocia di questo attacco. Le uniche persone prese di mira sono civili innocenti e disarmati, la maggior parte donne e bambini”.
Onu: "In Libano oltre 19mila sfollati al confine israeliano"
Oltre 19 mila persone sono state sfollate in Libano dalle località confinanti con Israele, dopo gli scontri a fuoco sempre più frequenti tra Hezbollah e l'esercito dello stato ebraico. "Un incremento di incidenti attraverso la frontiera", ha riferito l'Iom, l'agenzia delle Nazioni Unite per le migrazioni, ha portato allo spostamento di 19.646 persone nel Libano, "sia nel sud sia in altre zone del Paese".
Bombe su Gaza, Israele: "Individuati 320 obiettivi". Palestinesi: "Decine di morti"
Nel 16esimo giorno dell'operazione israeliana a Gaza, cominciata dopo l'attacco del 7 ottobre di Hamas, il governo di Tel Aviv ha comunicato di aver colpito 320 obiettivi dell'organizzazione terroristica. Un bombardamento notturno molto pesante sulla Striscia che secondo medici palestinesi sul posto, intervistati dalla Cnn, avebbe causato la morte di "decine di persone". Almeno 60 secondo quanto riferito da Hamas. Vittime nel campo profughi di Jabalia e a Rafah. Queste altre immagini arrivano da Khan Younis dove sono stati seppelliti i bambini della famglia Zanati, secondo quanto riporta France Presse, uccisi in un raid israeliano. Proseguono intanto le trattative per le liberazione degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, 222 secondo Tel Aviv. Stando a quanto riportato da fonti del New York Times, Hamas avrebbe accettato di rilasciarne 50 con doppia nazionalità.