La protezione civile di Gaza: "Massacro in campo profughi, 150 tra morti e feriti". Si torna a parlare dei negoziati per un accordo sulla liberazione degli ostaggi israeliani e la tregua con Hamas. Media: 3 giornalisti uccisi in raid israeliano sul Libano, Ministro: "Crimine di guerra." Il capo di stato maggiore israeliano: "Possiamo arrivare a fine decisiva del conflitto con Hezbollah".
Biden: "Ci sono tanti innocenti uccisi a Gaza, ora basta"
"Ci sono tanti innocenti uccisi a Gaza. Tutto questo deve finire". Lo ha detto Joe Biden dopo essere stato interrotto in Arizona da una manifestante pro-palestinese che urlava "Gaza libera". Il presidente ha detto al pubblico che voleva zittirla: "Lasciatela manifestare".
Usa inviano F-16 americani in Medio Oriente
Sono arrivati in Medio Oriente gli F-16 americani di base in Germania. Lo conferma il Comando centrale Usa (Centcom).
Tajani: "Consegnato al Wfp il primo camioni di aiuti per Gaza"
"È stato consegnato il primo dei 15 camion di aiuti che il Governo ha donato al Wfp con il progetto ‘Food For Gaza'. I mezzi rinforzati partiranno per Gaza carichi di aiuti alimentari e sanitari e resteranno nella Striscia per aiutare la popolazione civile. L’Italia protagonista di solidarietà". Così scrive in un post su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Oms: "Persi i contatti con l'ospedale Kamal Adwan a Gaza"
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha riferito di aver perso i contatti con il personale dell'ospedale Kamal Adwan nel nord di Gaza, l'unico funzionante in questa parte della Striscia. "Da quando questa mattina sono state segnalate le incursioni nell'ospedale, abbiamo perso i contatti con il personale".n
Ottavo membro dello staff di Medici Senza Frontiere ucciso a Gaza
Medici Senza Frontiere (MSF) ha denunciato l'uccisione di un membro del suo staff, Hasan Suboh, avvenuta nella notte durante le operazioni militari israeliane a Khan Younis, nel sud di Gaza. Secondo il ministero della sanità, l’attacco ha causato almeno 33 vittime, tra cui 14 bambini.
Hasan Suboh, 41 anni, lavorava con MSF dal 2019, era sposato e aveva 7 figli. È l’ottavo membro dello staff MSF ucciso a Gaza dal 7 ottobre 2023 e il secondo in 2 settimane.
Blinken a Israele: "Sicurezza dell'Unifil va garantita"
La sicurezza dei caschi blu dell'Onu impegnati in Libano nella missione Unifil, a ridosso del confine israeliano, va garantita come un principio "essenziale". Lo ha sottolineato oggi a Londra il segretario di Stato americano Antony Blinken, a conclusione degli incontri con esponenti di Paesi arabi fra cui il premier libanese Najib Mikati, dopo le ultime notizie sugli attacchi contro postazioni dell'Unifil
Razzi Hezbollah su una città araba in Galilea, due morti
Due morti e venti feriti è il bilancio provvisorio dell'attacco rivendicato da Hezbollah sulla cittadina araba di Majd al-Khorum, nel nord di Israele. I razzi lanciati dal Libano hanno colpito un centro commerciale e una palestra dentro il mall.
Idf: "Morti 3 soldati in uno scontro nel campo profughi di Jabalia"
L'Idf ha reso noto che tre soldati sono stati uccisi in uno scontro nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Le vittime sono il capitano Barak Israel, 22 anni, il sergente Ido Ben Zvi, 21 anni, e il sergente Hillel Eliyahu Ovadia, di 22 anni.
Onu: "Momento più difficile da inizio della guerra per il nord di Gaza"
Il nord di Gaza sta affrontando il "momento più buio" dall'inizio della guerra. Questo è quanto spiega l'alto commissario dell'Onu per i diritti umani Volker Turk. "In modo inimmaginabile la situazione sta peggiorando di giorno in giorno. Le politiche e le pratiche del governo israeliano nel nord di Gaza rischiano di svuotare l'area di tutti i palestinesi. Stiamo affrontando ciò che potrebbe equivalere a crimini atroci, potenzialmente estendendosi a crimini contro l'umanità".
Onu: "Distruzione valico di frontiera tra Siria e Libano ostacola i profughi"
Gli attacchi aerei israeliani hanno reso inutilizzabile il principale valico di frontiera tra Siria e Libano, ostacolando i tentativi degli sfollati di fuggire. A dirlo è l'agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite, Unhcr, ripresa dal quotidiano internazionale arabo Asharq al Awsat. Rula Amin. Secondo Unhcr, non vi sarebbe stato alcun avvertimento prima dell'attacco. Dall'inizio del conflitto, sono 430.000 le persone che hanno attraversato il confine dirette in Siria dal Libano.
Unifil, Idf spara contro posto di osservazione in Libano
I peacekeeper delle Nazioni Unite hanno affermato che i soldati israeliani hanno sparato contro uno dei loro posti di osservazione nel Libano meridionale questa settimana. Martedì, secondo i caschi blu, i soldati dell'Idf avrebbero sparato contro un posto di osservazione vicino al villaggio di confine di Dhayra e "le guardie di turno si sono ritirate per evitare di essere colpite".
Idf: "Demoliti 2 tunnel di Hezbollah nel Libano meridionale"
Due tunnel di Hezbollah sono stati demoliti dall'esercito israeliano durante le operazioni nel Libano meridionale. Lo riferisce l'Idf, precisando che uno dei tunnel, che fungeva da centro di comando sotterraneo, si trovava a decine di metri di profondità, sotto un villaggio libanese. L'esercito aggiunge che diversi militanti di Hezbollah si erano asserragliati nel sito e sono stati uccisi. Un altro tunnel, trovato dalle truppe nei pressi del confine israeliano, serviva da deposito di armi per la forza d'élite Radwan di Hezbollah e, secondo l'esercito, sarebbe stato utilizzato in un'invasione pianificata di Israele.
Brigate Qassam, compiuta imboscata contro veicoli blindati israeliani a Gaza
Le Brigate Qassam hanno riferito di aver compiuto un "agguato complesso" per colpire veicoli militari israeliani nel nord di Gaza. L'ala armata di Hamas ha precisato che nell'attacco sono stati utilizzati proiettili anticarro ed esplosivi che hanno preso di mira due veicoli trasporto truppe e un bulldozer militare a est di Jabalia, dove i combattenti palestinesi affermano di aver colpito anche un soldato israeliano.
Oltre 130 riservisti Idf dicono basta: "Non combatteremo più a Gaza e in Libano"
Oltre 130 riservisti israeliani hanno detto basta, non combatteranno più nella Striscia di Gaza e non lo faranno in Libano. A meno che non venga firmato un accordo per porre fine alla guerra e riportare indietro i 101 ostaggi ancora nell'enclave palestinese. È quanto si legge in una lettera indirizzata al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e al suo ministro della Difesa Yoav Gallant da riservisti che il giorno del massacro di Hamas il 7 ottobre 2023 non esitarono a scendere in campo, anche da volontari. Tra loro anche il riservista Yotam Vilk, da 230 giorni impegnato a combattere nella Striscia di Gaza.
"Il 7 ottobre non ho esitato, perché la mia gente è stata uccisa e ho capito che c'era bisogno di salvarla. E c'è ancora bisogno di salvarla, cosa che il governo israeliano non sembra considerare urgente", ha detto alla Cnn in un'intervista telefonica. Vilk ha spiegato che ritiene che l'operazione militare sia giustificata in alcuni casi, come strumento per raggiungere soluzioni diplomatiche che lavorino verso la pace. Ma, secondo lui, il governo di Benjamin Netanyahu non intende raggiungere questo obiettivo, nonostante "la distruzione a Gaza sia sempre maggiore, la vita dei palestinesi diventi sempre più dura e la vita degli ostaggi israeliani diventi sempre più dura". Nella lettera si legge che "per alcuni di noi la linea rossa è già stata superata, per altri si avvicina rapidamente: il giorno in cui, con il cuore spezzato, smetteremo di presentarci in servizio".
Libano, Ministro Mikati: "Giornalisti presi deliberatamente di mira"
Il primo ministro libanese ha accusato Israele di aver deliberatamente preso di mira i giornalisti dopo che un raid nel sud del paese ha ucciso tre operatori dei media, in quello che ha definito un "crimine di guerra". "La nuova aggressione israeliana contro i giornalisti" è stata tra i "crimini di guerra commessi dal nemico israeliano", ha affermato Najib Mikati in una dichiarazione, aggiungendo che l'attacco è stato "deliberato" e "mira a terrorizzare i media per nascondere crimini e distruzione".
Unicef: "A Gaza a 30mila bambini impedita vaccinazione antipolio"
"A circa 30.000 bambini nel nord di Gaza è stato impedito di ricevere il secondo ciclo di vaccinazione antipolio" . Lo afferma Unicef su X. L'organizzazione continua a chiedere "un cessate il fuoco" nell'area. "Le pause umanitarie – aggiunge – sono fondamentali per il loro benessere generale e per contenere la diffusione della polio".
Ministro giordano a Blinken: "Israele cessi pulizia etnica"
Israele deve "cessare la pulizia etnica" ai danni dei palestinesi nei territori occupati. Lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri della Giordania, Ayman Safadi, incontrando a Londra il segretario di Stato americano Antony Blinken, reduce da una missione nello Stato ebraico, in Arabia Saudita e in Qatar, e sollecitando indirettamente Washington a fare di più per fermare l'azione militare israeliana nella Striscia di Gaza e nella regione. Denunciando la catastrofe umanitaria nel nord della Striscia, Safadi ha detto: "Vediamo in corso una pulizia etnica e questa deve cessare".
Almeno 14 bambini uccisi in raid israeliani a Khan Yunis
Almeno 14 bambini sono morti in attacchi israeliani a Khan Younis, nei quali in tutto 33 persone hanno perso la vita secondo fonti mediche concordanti. Lo riferisce Al Jazeera, precisando che la forza di terra israeliana si è spinta più in profondità nell'area di al-Manara, nella parte orientale di Khan Yunis, colpendo diverse abitazioni civili. Le vittime sono state evacuate al Nasser Medical Complex. I dottori dell'ospedale hanno confermato che i 14 bambini arrivati erano morti soffocati, a causa di bombe e proiettili mortali sparati contro l'edificio nel quale si trovavano, che hanno portato al crollo di diversi altri fabbricati residenziali mentre delle persone erano ancora all'interno.
Al Jazeera: 38 persone uccise a Khan Younis
Un attacco israeliano avrebbe ucciso 38 persone a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, ferendone diverse altre. Lo riporta il sito web dell’edizione in arabo di Al Jazeera, che cita come fonte il ministero della Salute di Gaza aggiungendo che i feriti sarebbero alcune dozzine.
L’Idf: "Eliminato un comandante di Hezbollah ad Aitaroun"
Un comandante dell'unità Radwan, la forza d’élite di Hezbollah, è stato ucciso in un attacco aereo. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf), citate dal quotidiano Haaretz.
Il combattente colpito si chiama Abbas Adnan Moslem ed era responsabile della zona di Aitaroun, cittadina libanese al confine sud. Secondo l’esercito di Tel Aviv, Moslem avrebbe “effettuato numerosi attacchi” missilistici contro il nord di Israele.
L’Idf ha reso noto inoltre di avere colpito più di 200 obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano, tra cui postazioni di militanti, depositi di armi e punti di osservazione.
L’esercito israeliano ha identificato un gruppo di combattenti, che secondo Tel Aviv avrebbe pianificato un'imboscata, e li ha abbattuti. I militari hanno anche identificato un lanciarazzi carico e lo hanno distrutto.
Idf: cinque nostri riservisti morti nei combattimenti in Libano
Cinque riservisti israeliani sono rimasti uccisi e altri quattro gravemente feriti durante i combattimenti nel Libano meridionale la scorsa notte. Lo annuncia l'esercito, scrive il Times of Israel. I soldati morti sono il Maggiore Dan Maori, 43 anni, di Beit Yitzhak-Sha'ar Hefer; il capitano Alon Safrai, 28 anni, di Gerusalemme; gli ufficiali Omri Lotan, 47 anni, di Bat Hefer; Guy Idan, 51 anni, di Shomrat e il sergente Tom Segal, 28 anni, di Ein HaBesor, tutti appartenenti all'89° battaglione dell'8a Brigata Corazzata di cui Maori era il vice comandante. I quattro riservisti gravemente feriti sono stati trasportati in ospedale per le cure.
Esercito israeliano assedia ospedale nord Gaza
L'esercito israeliano ha fatto irruzione nell'ospedale Kamal Adwan di Beit Lahia (nord di Gaza), dove sono intrappolate piu' di cento persone, e ha chiesto ai pazienti di spostarsi nel cortile centrale. Lo riferisce l'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa. Il Kamal Adwan e' uno dei pochi centri ancora operativi nel nord della Striscia, dove tre settimane di dura offensiva israeliana hanno provocato piu' di 700 morti e migliaia di sfollati, secondo i dati delle autorita' di Gaza.
Raid israeliano blocca altro valico frontiera Libano-Siria
Un raid israeliano ha preso di mira il lato siriano del confine con il Libano, bloccando un valico di frontiera tra i due Paesi. Lo ha riferito il ministro dei Trasporti Ali Hamie', sottolineando che è il secondo punto di passaggio bloccato su tre in totale. "Il valico di al-Qaa è fuori servizio dopo un raid israeliano sul territorio siriano, a centinaia di metri dalle guardie di frontiera siriane", ha detto Hamie', aggiungendo che il raid ha tagliato la strada al traffico di auto e camion, lasciando solo un passaggio.
M.O.: "Esercito israeliano assedia ospedale nord Gaza"
L'esercito israeliano ha fatto irruzione nell'ospedale Kamal Adwan di Beit Lahia (nord di Gaza), dove sono intrappolate piu' di cento persone, e ha chiesto ai pazienti di spostarsi nel cortile centrale. Lo riferisce l'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa. Il Kamal Adwan e' uno dei pochi centri ancora operativi nel nord della Striscia, dove tre settimane di dura offensiva israeliana hanno provocato piu' di 700 morti e migliaia di sfollati, secondo i dati delle autorita' di Gaza. La rete del Qatar Al Jazeera, citando fonti della Protezione civile di Gaza, assicura che piu' di 150 pazienti e personale medico sono intrappolati nel centro. Ieri, secondo la stessa fonte, i carri armati israeliani hanno sparato sull'ospedale e distrutto una stazione di ossigeno. La Difesa civile di Gaza ha avvertito ieri che i servizi medici di emergenza sono stati sospesi nel nord dell'enclave di fronte alla dura offensiva israeliana, che "tiene sotto assedio i principali ospedali e attacca direttamente ambulanze e squadre di soccorso" da venti giorni. L'ospedale indonesiano di Beit Lahia ha dovuto chiudere a causa degli attentati, mentre il Kamal Adwan, nella stessa citta', e l'Al Awda, all'interno del campo profughi di Yabalia, sono appena funzionanti e sull'orlo del collasso. "I veicoli della Protezione Civile sono stati attaccati direttamente, e l'unica ambulanza rimasta nel nord e' stata distrutta dall'artiglieria israeliana", ha detto il portavoce della Protezione Civile di Gaza, Mahmoud Basal. Nel frattempo, le autorita' di Gaza stimano che una nuova ondata di attacchi contro il campo profughi di Jabalia abbia causato circa 150 morti, anche se i servizi di soccorso non sono riusciti ad accedere all'area a causa dell'assedio delle truppe israeliane. Israele afferma di aver ucciso piu' di 200 combattenti nella sua nuova offensiva nel nord dell'enclave.
Beirut: "L'uccisione dei 3 reporter è un crimine di guerra"
L'uccisione di 3 giornalisti da parte di Israele è un "crimine di guerra". Lo afferma il ministro dell'Informazione libanese dopo la morte dei 3 reporter in un attacco aereo israeliano su Hasbaya, nell'est del Libano vicino al confine con la Siria, scrivono i media libanesi.
Oms, oltre 100 strutture mediche in Libano costrette a chiudere
Un terzo delle strutture sanitarie del Libano è stato costretto a chiudere a causa dei raid di Israele. Lo afferma il direttore dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus il quale ha chiesto la protezione dei civili, degli operatori sanitari e delle strutture mediche, poiché il conflitto ha costretto alla chiusura di oltre 100 centri sanitari. Gli ospedali libanesi e il loro personale sono ora "sopraffatti", ha affermato Tedros in un post sui social, osservando che un terzo di tutte le strutture sanitarie del Paese sono state costrette a chiudere a causa della guerra. L'Oms chiede un cessate il fuoco, un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli per aiutare le persone colpite dalla guerra e la protezione dei cittadini, del personale medico e dei centri medici "in linea con il diritto internazionale", ha detto Tedros.
Sale a 28 il bilancio dei morti in raid israeliano a Khan Yunis
Sale a 28 il bilancio dei morti in seguito a un raid israeliano che ha colpito stamane una casa vicino Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa secondo cui i caccia israeliani hanno bombardato la casa nell'area di al-Manara a sud della città nel sud di Gaza.
Wsj: "Mosca ha fornito a Houthi dati per colpire navi nel Mar Rosso"
La Russia ha fornito ai miliziani yemeniti Houthi dati satellitari utili a colpire con droni e missili le navi occidentali che transitano nel Mar Rosso. E' quanto scrive in esclusiva il Wall Street Journal citando a condizione di anonimato una fonte ben informata e due funzionari europei della Difesa. I dati sono stati trasmessi tramite membri del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche dell'Iran, i Pasdaran, in contatto con gli Houthi nello Yemen, ha detto una delle fonti.
Raid israeliano nel sud di Gaza: 23 morti a Khan Yunis
L'emittente araba Al Jazeera afferma che almeno 23 persone sono morte in un bombardamento israeliano che nelle ultime ore ha colpito una casa vicino Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.
Media: "Tre giornalisti uccisi in un raid dell'IDF in Libano"
Almeno tre giornalisti sono stato uccisi in un raid aereo israeliano contro una guesthouse dove alloggiavano anche altri reporter nel Libano orientale, vicino al confine con la Siria. Lo riferiscono i media libanesi spiegando che, tra le vittime, si contano un cameraman e un ingegnere che lavoravano per l'emittente filo-iraniana Al-Mayadeen e un cameraman che lavorava per la tv Al-Manar di Hezbollah. Altri reporter presenti sulla scena hanno affermato che il bungalow in cui dormivano i rappresentanti di quelle emittenti è stato preso di mira direttamente.