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Tregua a rischio tra Israele e Hamas, le ultime notizie in diretta sulla guerra in Medio Oriente e il conflitto a Gaza: Hamas minaccia di sospendere il rilascio degli ostaggi accusando Israele di violare gli accordi, mentre Donald Trump continua a parlare del suo piano per acquistare la Striscia di Gaza e promette che scoppierà l'inferno se Hamas non rispetterà quanto stabilito per il rilascio degli ostaggi. Il ministro della Difesa Katz mette l'Idf in stato di massima allerta: "Non torneremo alla realtà del 7 ottobre".
Houthi: "Se tregua crolla torneremo ad attaccare Israele"
"Siamo pronti ad attaccare Israele se torna ad attaccare Gaza e non rispetta il cessate il fuoco". Lo ha affermato il leader degli Houthi, Sayyed Abdul-Malik Badr al-Din al-Houthi. Lo riporta Ynet.
Raid dell’Idf su Jenin, in Cisgiordania
Continuano i raid dell'Idf sulla città di Jenin in Cisgiordania, che ha ucciso almeno 25 palestinesi. L'esercito israeliano afferma che il suo scopo è quello di sgominare militanti. Lo riferisce il Guardian. Il vicegovernatore di Jenin Mansour al-Saadi ha affermato che le forze israeliane hanno causato danni consistenti al campo profughi di Jenin e hanno sfollato circa 20.000 persone al suo interno.
Al Jolani: "Il piano di Trump per Gaza è un crimine grave che fallirà"
Il piano di Donald Trump per la Striscia di Gaza è "un crimine grave" che "alla fine fallirà". Lo ha affermato il presidente siriano Ahmed Al-Sharaa (Al-Jolani) parlando nel corso di un'intervista concessa a un podcast britannico e ripresa dal Times of Israel. "Credo che nessun potere possa cacciare le persone dalla loro terra. Molti paesi hanno provato a farlo e hanno tutti fallito", ha detto ancora. "In oltre 80 anni di questo conflitto, tutti i tentativi di spostarli sono falliti. La lezione palestinese che ogni generazione ha imparato è l'importanza di aggrapparsi alla propria terra"
Ben-Gvir: "Trump ha ragione, tornare e distruggere Gaza”
"Trump ha ragione! Ora tornare e distruggere". Lo ha scritto su X il leader dell'estrema destra israeliana Itamar Ben-Gvir, duramente contrario all'accordo per il cessate a fuoco nella Striscia che in queste ore vacilla, dopo lo stop alla liberazione di ostaggi prevista per sabato da parte di Hamas che ha accusato Israele di violare i termini della tregua e agli Usa di non essere più considerati garanti dell'intesa vista il piano del presidente Donald Trump di sfollare i palestinesi. Già ieri, davanti allo stallo e ai tentativi dei mediatori internazionali di non far naufragare l'accordo, il leader di Otzma Yehudit aveva esortato a dare una "risposta concreta" al gruppo militante palestinese, con "un massiccio attacco su Gaza, dall'aria e da terra, insieme al blocco totale degli aiuti umanitari alla Striscia, tra cui elettricità, carburante e acqua". "Dobbiamo tornare alla guerra e distruggere", aveva esortato.
Wafa, un morto e un ferito da forze israeliane a ovest di Rafah
Un civile palestinese è stato ucciso e un altro è rimasto gravemente ferito oggi dalle forze israeliane a ovest della città di Rafah, nel sud di Gaza. L'agenzia palestinese Wafa riferisce che un giovane, Muhammad Nafeth Hosni Abu Taha, è stato ucciso dopo essere stato colpito a ovest di Rafah, e un altro civile è rimasto gravemente ferito da proiettili nel quartiere Tal al-Sultan.
Hamas: "Rispetto tregua unica via per rilascio ostaggi"
L'Amministrazione Trump deve ricordare che il rispetto del cessate il fuoco è l'unica strada per il rilascio degli ostaggi israeliani nella Striscia di Gaza: lo ha dichiarato uno dei responsabili di Hamas, Sami Abu Zuhri, intervistato dall'agenzia di stampa britannica Reuters. "Trump deve ricordare che esiste un accordo che deve essere rispettato da entrambe le parti, e questo è l'unico modo per riportare indietro i prigionieri. Il linguaggio delle minacce non ha valore e complica solo le cose", ha concluso.
Netanyahu: "Lutto per morte ostaggio Mansour, li riporteremo tutti a casa"
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato di "condividere il profondo lutto della famiglia" di Shlomo Mansour, l'ostaggio più anziano di Hamas nella Striscia di Gaza la cui morte è stata confermata oggi. "Non ci fermeremo e non resteremo in silenzio finché non sarà riportato in Israele per la sepoltura", ha aggiunto Netanyahu, promettendo che "continueremo ad agire con determinazione finché non riporteremo a casa tutti gli ostaggi, i vivi e i morti".
Il premier israeliano ha poi voluto ricordare che Mansour è stato "un fondatore del Kibbutz Kissufim". Da bambino, ha poi aggiunto, è sopravvissuto al pogrom di Farhud condotto contro gli ebrei a Baghdad, in Iraq.
Katz: "Continueremo a lavorare per il ritorno di tutti gli ostaggi"
"Continueremo a lavorare in ogni modo per il ritorno di tutti gli ostaggi, vivi e morti. È nostro dovere morale e nostro obiettivo principale". Lo scrive su X il ministro israeliano della Difesa, Israel Katz, dopo che da Israele è arrivata la conferma della morte dell'ostaggio 86enne di Hamas, Shlomo Mansour. Katz fa le condoglianze alla famiglia dell'uomo, "uno dei fondatori del Kibbutz di Kissufim".
Ucciso l'ostaggio israeliano ottantaseienne Mansour
L'esercito israeliano, sulla base di informazioni di intelligence, ha stabilito che Shlomo Mansour, 86 anni e rapito dalla sua abitazione, è stato ucciso durante gli attacchi del 7 ottobre e che il suo corpo è stato trasportato a Gaza. L'Idf finora ha confermato la morte di 36 dei 76 ostaggi ancora non liberati.
Guterres: "Evitare ripresa ostilità a Gaza, Hamas proceda con previsto rilascio ostaggi"
"Dobbiamo evitare a tutti i costi una ripresa delle ostilità a Gaza, che porterebbe a una tragedia immensa". Così su X il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che fa "appello a Hamas affinché proceda con la liberazione degli ostaggi come previsto". "Entrambe le parti devono rispettare scrupolosamente gli impegni assunti nell'accordo di cessate il fuoco – rimarca – e riprendere negoziati seri".
Attacchi israeliani in Cisgiordania, almeno 40mila sfollati
Almeno 40mila persone sono state costrette a fuggire dalle loro case in Cisgiordania a causa dell'operazione israeliana "Muro di ferro", afferma l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA).
"Partendo dal campo di Jenin, l'operazione si è estesa ai campi profughi di Tulkarm, Nur Shams ed El Far'a e ha portato allo sfollamento di 40.000 rifugiati palestinesi", si legge nella dichiarazione pubblicata sul sito web ufficiale dell'UNRWA lunedì. Secondo la dichiarazione, i gruppi armati palestinesi sono diventati sempre più attivi anche nella Cisgiordania settentrionale, posizionando ordigni esplosivi improvvisati nei campi profughi, anche vicino alle strutture dell'UNRWA e alle infrastrutture civili.
Trump ai giornalisti: "Mi impegno ad acquistare e possedere la Striscia di Gaza"
Donald Trump ieri è tornato a parlare del suo piano per Gaza davanti ai giornalisti sull'AirForce One: "Sono impegnato ad acquistare e a possedere Gaza. Per quanto riguarda la ricostruzione, potremmo darla ad altri stati del Medio Oriente per costruirne delle sezioni. Altre persone potrebbero farlo sotto i nostri auspici. Ma ci impegniamo a possederla, prenderla e assicurarci che Hamas non torni".
"Gaza non è una proprietà da vendere e comprare. È parte integrante della nostra terra palestinese occupata", e i palestinesi sventeranno i piani di sfollamento, ha risposto Izzat al-Rishq, membro dell'ufficio politico di Hamas, come riporta Times of Israel.
Cosa è successo a Gaza e perché Hamas minaccia di fermare il rilascio degli ostaggi israeliani
Tregua a rischio tra Hamas e Israele dopo che ieri il gruppo islamista ha minacciato di fermare il rilascio di altre ostaggi previsto per sabato prossimo. Lo ha fatto dopo aver denunciato violazioni dell'accordo per il cessate il fuoco da parte dello stato ebraico che, secondo il partito armato palestinese, avrebbe fra l'altro ritardato il ritorno degli sfollati nel nord della Striscia e bloccato il flusso degli aiuti umanitari. "Nelle ultime tre settimane, la leadership della resistenza ha preso atto delle violazioni da parte del nemico e il mancato rispetto dei termini dell'accordo, incluso il ritardo nel ritorno dei profughi nel nord della Striscia di Gaza, averli presi come obiettivo di bombe e artiglieria in diverse zone della Striscia, non aver consentito agli aiuti umanitari di qualunque tipo di entrare nella regione come concordato. La resistenza ha invece attuato i suoi obblighi", si legge in un comunicato diffuso dall'account Telegram di Hamas. In serata sempre Hamas ha fatto poi sapere che "la porta resta aperta" per rispettare la data di sabato prossimo per il nuovo scambio prigionieri ma Israele deve "adempiere ai propri obblighi".
Israele-Hamas, le ultime news in diretta sulla guerra a Gaza
Hamas ha minacciato ieri di sospende il rilascio degli ostaggi israeliani previsto per sabato "fino a nuovo avviso" e ha accusato Israele di non adempiere agli obblighi dell'accordo. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha esortato Tel Aviv ad annullare il suo accordo di cessate il fuoco con Hamas, lasciando "che si scateni l'inferno" se Hamas non restituirà gli ostaggi ancora trattenuti a Gaza entro mezzogiorno di sabato prossimo. Immediata la risposto del gruppo islamista: "Le minacce del presidente statunitense Donald Trump sulla liberazione degli ostaggi non fanno altro che complicare ulteriormente le cose". Sulla questione è intervenuto anche il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres: "Dobbiamo evitare a tutti i costi la ripresa delle ostilità a Gaza che porterebbe a un'immensa tragedia", ha scritto su X.