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Guerra in Medio Oriente, news in diretta, Israele bombarda il Libano e Gaza, decine di morti. Feriti medici della Croce Rossa in coordinamento con Unifil

Le notizie di domenica 13 ottobre sulla guerra in Medio Oriente e gli aggiornamenti dell’ultima ora sull’escalation tra Israele, Iran e Libano: news sul conflitto a Gaza.

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Guerra in Medio Oriente, gli aggiornamenti dell'ultima ora sull'escalation tra Israele, Libano e Iran e le notizie di oggi sul conflitto a Gaza. È salito ad almeno 15 persone uccise il bilancio dei raid israeliani condotti ieri in tre villaggi a nord e a sud di Beirut, fuori dalle roccaforti filo-iraniane di Hezbollah. Lo riferisce il ministero della Sanità libanese. Un "attacco nemico israeliano a Maaysra", un villaggio sciita in una regione a predominanza cristiana a nord di Beirut, ha provocato "nove morti e 15 feriti"; un secondo raid su Barja, villaggio sunnita nella regione dello Shouf a sud della capitale, ha fatto "quattro morti e 18 feriti"; e un terzo "due morti e quattro feriti" sulla costa settentrionale, a Deir Billa, a 15 chilometri da Batroun, si precisa.

Proseguono i bombardamenti anche nella Striscia di Gaza. Nel campo profughi di Nuseirat sono stati uccisi i genitori e i loro sei figli, di età compresa tra 8 e 23 anni.

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11:50

L'Iran avverte gli USA: "Risponderemo a qualsiasi nuovo attacco da parte di Israele"

L'Iran ha informato gli Stati Uniti e alcuni Paesi del Medio Oriente che risponderà a qualsiasi nuovo attacco da parte di Israele, "contrariamente ad alcune false notizie", ha detto una fonte alla CNN. Il governo di Teheran si è impegnato anche in urgenti sforzi diplomatici con i paesi del Medio Oriente per valutare se si possa ridurre la portata della risposta di Israele al suo attacco missilistico all'inizio di questo mese e, se ciò fallisse, aiutare a proteggere Teheran, hanno detto in precedenza alla CNN fonti a conoscenza della questione. Il gabinetto di sicurezza di Israele non ha ancora preso una decisione su come procedere, ha detto un funzionario israeliano alla CNN.

A cura di Davide Falcioni
11:03

Valastro (Croce Rossa): "Inaccettabili gli attacchi agli operatori umanitari che salvano vite"

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"Non è accettabile che le donne e gli uomini impegnati a soccorrere feriti siano bersaglio di attacchi e che rischino di diventare vittime essi stessi, proprio mentre cercano di prestare soccorso a chi ha bisogno di cure. Agli operatori umanitari impegnati a salvare vite sia sempre garantita protezione, che nessuno osi cancellare il Diritto internazionale umanitario". Lo rimarca con forza Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana, a seguito degli attacchi nel sud del Libano che si sono verificati stamattina, durante i quali è stato registrato il ferimento di alcuni Volontari della Croce Rossa Libanese e il danneggiamento di due ambulanze, nel corso di un'operazione di supporto alla popolazione in coordinamento con l'Unifil a seguito di un attacco. "La popolazione civile e gli operatori umanitari non sono un bersaglio. Proteggere chi soccorre significa tutelare malati e feriti, e garantire loro di ricevere gli aiuti di cui necessitano. Lo ho ricordato nel corso dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e lo ribadisco ancora oggi. Questi duri attacchi all'Umanità non sono tollerabili", conclude Valastro.

A cura di Davide Falcioni
10:48

Israele garantisce agli Usa impegno per evitare danni alle truppe Unifil

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Il ministro israeliano della Difesa Yoav Gallant ha detto al suo omologo statunitense Lloyd Austin che Israele continuerà ad adottare misure per evitare danni alle forze di peacekeeping delle Nazioni Unite dispiegate nel Libano meridionale. Lo ha affermato oggi il ministero israeliano della Difesa. "Il ministro Gallant ha sottolineato… che le Idf (esercito israeliano) continueranno ad adottare misure per evitare danni alle truppe Unifil e alle posizioni di peacekeeping" nel Libano meridionale, ha affermato il ministero in una dichiarazione in seguito ai colloqui notturni tra i due.

A cura di Davide Falcioni
10:20

Croce Rossa: "Paramedici feriti erano in coordinamento con Unifil"

La Croce Rossa ha riferito che diversi dei suoi soccorritori sono rimasti feriti oggi in un attacco ad una casa nel sud del Libano dove erano stati inviati "in coordinamento" con la missione delle Nazioni Unite che funge da cuscinetto tra Israele e Libano. "Mentre la squadra cercava vittime da soccorrere, la casa è stata colpita per la seconda volta, provocando traumi ai soccorritori e danni a due ambulanze", ha riferito la Croce Rossa libanese. Questa squadra, ha aggiunto, "era stata inviata in coordinamento con la Forza ad interim delle Nazioni Unite (Unifil) dispiegata nel sud del Libano, bombardato quotidianamente da aerei israeliani".

A cura di Davide Falcioni
10:02

Otto membri della stessa famiglia uccisi da un bombardamento israeliano a Gaza

"L'attacco israeliano di sabato sera ha colpito una casa nel campo profughi di Nuseirat, uccidendo genitori e i loro sei figli, di età compresa tra 8 e 23 anni", scrive l'ospedale dei martiri di Al-Aqsa nella vicina Deir al-Balah. Altre sette persone sono rimaste ferite, tra cui due donne e un bambino in condizioni critiche. Un reporter dell'Associated Press ha appurato il conteggio dei corpi e filmato le preghiere funebri tenute all'ospedale.

A cura di Davide Falcioni
09:25

Croce Rossa: "Nostri paramedici feriti durante raid israeliani nel sud del Libano"

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La Croce Rossa afferma che alcuni paramedici sono rimasti feriti durante raid nel sud del Libano dove erano impegnati in operazioni di soccorso.

A cura di Davide Falcioni
09:19

Messina (Unifil): "Da Israele nessun messaggio dopo l'attacco alle nostre basi"

"Quello che è successo pochi giorni fa, con l'attacco alle nostre basi, non si era mai verificato prima".  Lo dice, in un'intervista al Corriere della Sera, il generale di brigata Stefano Messina, comandante del contingente italiano dell'Unifil. Con gli israeliani "i contatti sono costanti, come sempre. Anche prima di quanto accaduto, così come dopo – prosegue -. Non abbiamo ricevuto alcun messaggio dopo l'accaduto, anche se in ogni caso, e se dovessero farlo, non ci aspettiamo che lo facciano con noi, ma sul canale delle Nazioni Unite". "Dalle forze di difesa israeliane era stato chiesto al quartier generale di Unifil a Naqoura di far spostare il personale della missione da una serie di basi con un breve preavviso – spiega ancora il generale – , ma la decisione unanime è stata invece quella di restare, mantenendo attive tutte le nostre funzioni per far rispettare la risoluzione 1701".

A cura di Davide Falcioni
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