Proseguono i colloqui nel tentativo di arrivare a un accordo sul cessate il fuoco. Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha proposto una tregua di due giorni a Gaza e un limitato scambio di ostaggi.
Husam Badran, membro di spicco dell'ufficio politico di Hamas con sede in Qatar, ha affermato che il gruppo è aperto a raggiungere un accordo con Israele. Anche Hamas infatti, riferiscono fonti stampa, ha annunciato che presenterà un'offerta di piano per la fine della guerra e il ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza, insieme allo scambio di un certo numero di prigionieri palestinesi in cambio del rilascio degli ostaggi israeliani.
Intanto, vanno avanti anche gli scontri. Nelle ultime 24 ore sono morte almeno 47 persone negli attacchi aerei israeliani su Gaza avvenuti nella giornata di ieri, come riferiscono fonti mediche ad Al Jazeera. Nel nord della Striscia, tra le vittime dei raid, ci sarebbero anche tre giornalisti palestinesi.
Almeno 16 persone uccise negli attacchi israeliani a Baalbek, Libano
Il Ministero della Salute libanese ha reso noto che almeno 16 persone sono state uccise negli attacchi israeliani su Baalbek, nella parte orientale del Paese.
Il capo dell'Unrwa: "Divieto crea un pericoloso precedente"
Il divieto delle attività dell'Unrwa in Israele "crea un pericoloso precedente". Lo scrive su X il capo dell'agenzia Onu per i profughi palestinesi, Philippe Lazzarini, dopo il voto del Parlamento israeliano. Lazzarini ha denunciato l'ultimo episodio di "una campagna in corso per screditare" l'agenzia delle Nazioni Unite, principale attore delle operazioni umanitarie nella Striscia di Gaza, ritenendo che il suo divieto "aggrava ancor di più la sofferenza dei palestinesi" nel territorio devastato da un anno di guerra tra Israele e Hamas.
Knesset approva disegno di legge che vieta attività Unrwa
Il parlamento israeliano ha approvato il disegno di legge di divieto delle attività dell'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi in territorio israeliano il prossimo anno.
Unrwa, voto Knesset 'scandaloso'
"Scandaloso". Così l'agenzia delle Nazioni Unite Unrwa ha reagito al voto del parlamento israeliano, che a grande maggioranza ha approvato un disegno di legge che vieta le attività dell'agenzia in territorio israeliano il prossimo anno. "E' scandaloso il fatto che un paese membro delle Nazioni Unite cerchi di smantellare un'agenzia dell'Onu che si sta rivelando il principale protagonista di operazioni umanitarie a Gaza”, ha dichiarato all'AFP Juliette Touma, portavoce dell'UNRWA.
Unrwa, legge israeliana contro di noi è "oltraggiosa"
L'Unrwa, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, ha condannato l'approvazione da parte del parlamento israeliano di una legge che vieta le sue attività in Israele e a Gerusalemme est, definendola "oltraggiosa". "E' oltraggioso che uno stato membro delle Nazioni Unite stia lavorando per smantellare un'agenzia delle Nazioni Unite che è anche l'attore principale nell'operazione umanitaria a Gaza", ha detto all'AFP Juliette Touma, portavoce dell'Unrwa.
Usa avverte l'Iran: "Non esiteremo ad agire per autodifesa"
"Il nostro messaggio per l'Iran è chiaro: se sceglie di intraprendere altri atti aggressivi contro Israele o il personale americano nella regione ci saranno severe conseguenze, non esiteremo ad agire per autodifesa. Gli Stati Uniti non vogliono vedere un'ulteriore escalation e crediamo che questa dovrebbe essere la fine dello scambio di fuoco diretto tra Israele e Iran". Lo ha detto l'ambasciatrice Usa all'Onu Linda Thomas-Greenfield alla riunione del Consiglio di Sicurezza. "Israele ha chiarito al mondo che la sua risposta è ora completa, e quindi invitiamo nuovamente l'Iran a fermare i suoi attacchi contro Israele e a tenere a freno i suoi delegati", ha aggiunto, ribadendo che "è' il momento per la de-escalation".
UK, Lammy: "Il Parlamento di Israele valuta stop all'attività dell'Unrwa? Forte rammarico"
"È motivo di forte rammarico il fatto che il Parlamento israeliano stia considerando la chiusura delle operazioni dell'Unrwa". Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, riguardo la proposta all'esame del Parlamento israeliano con l'obiettivo di vietare le attività dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi.
Gli USA a Israele: "Non si approvi la legge contro l'Unrwa"
Gli USA hanno chiesto a Israele di non approvare la legge per vietare le attività dell'Unrwa. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Matthew Miller in un briefing con la stampa. "Abbiamo chiarito al governo israeliano che siamo profondamente preoccupati per questa proposta di legge e lo abbiamo invitato a non approvarla", ha detto Miller, sottolineando "il fondamentale ruolo svolto dall'agenzia delle Nazioni Unite nella distribuzione degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza".
UK: "L'Unrwa salva vite umane, grave se Israele la vieta"
"Il Regno Unito e i suoi partner internazionali esprimono grave preoccupazione per la proposta di legge avanzata alla Knesset israeliana per revocare la tutela dei privilegi e dell'immunità" diplomatici assicurati in base al diritto internazionale all'Unrwa, agenzia dell'Onu che assiste i profughi palestinesi nei territori occupati. Lo si legge sul profilo X del ministro degli Esteri britannico, David Lammy: Israele deve adempiere ai suoi obblighi e garantire che l'Unrwa possa continuare a lavorare per salvare vite umane a Gaza e in Cisgiordania", conclude Lammy.
Il Sudafrica presenta alla Corte Internazionale di Giustizia le prove del genocidio a Gaza
Il Sudafrica ha reso noto di aver presentato alla Corte internazionale di giustizia (Icj) il fascicolo contenente le "prove" del "genocidio" commesso da Israele a Gaza. Questo file "contiene prove che dimostrano che il governo di Israele ha violato la Convenzione sul genocidio", hanno affermato in una nota i servizi del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa. Israele ha sempre negato queste accuse. L'Icj, ha confermato di aver ricevuto il documento, tramite uno dei suoi funzionari, ma si è rifiutata di fornire ulteriori dettagli.
"Le prove dimostreranno che gli atti genocidi di Israele si basano sull'intenzione specifica di commettere un genocidio", assicura la presidenza sudafricana che sottolinea "l'incapacità di Israele di prevenire l'incitamento al genocidio, di prevenire il genocidio stesso e l'incapacità di punire coloro che incitano e commettono atti di genocidio".
Biden: "La guerra a Gaza dovrebbe finire"
La guerra a Gaza "deve finire". A dirlo Joe Biden al seggio in Delaware dopo aver votato. "Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco. Dovremmo porre fine a questa guerra. Dovrebbe finire, dovrebbe finire, dovrebbe finire", ha detto ai giornalisti dopo aver espresso il suo voto nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti.
Netanyahu: "Israele impedisce all'Iran di minacciare il resto del mondo"
"Israele è l'unico ostacolo che impedisce all'Iran di controllare il Medio Oriente e di minacciare il resto del mondo". A dirlo il premier israeliano Benjamin Netanyahu nel discorso inaugurale della sessione invernale della Knesset. "L'asse fanatico del male guidato dall'Iran minaccia di distruggere il nostro Paese e di intrappolare altri Paesi nella sua rete, e di minacciare innanzitutto l'Occidente. L'Iran sta lavorando per accumulare stock di bombe nucleari e potrà minacciare il mondo intero quando vorrà", ha aggiunto. "Se Israele cade, l'intero Medio Oriente cadrà nelle sue mani, ma noi non cadremo. Vinceremo e il mondo intero sarà un posto migliore", ha proseguito il premier israeliano.
Netanyahu: "L'Iran intende dotarsi di bombe nucleari per distruggerci"
L'Iran intende dotarsi di una "scorta" di bombe nucleari con l'obiettivo di distruggere Israele. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu alla Knesset due giorni dopo che le Idf hanno bombardato l'Iran. "L'Iran sta cercando di sviluppare una riserva di bombe nucleari per distruggerci, equipaggiate con missili a lungo raggio, missili intercontinentali che l'Iran sta cercando di sviluppare", ha detto Netanyahu. "L'Iran potrebbe minacciare il mondo intero in qualsiasi momento", ha aggiunto.
Coloquio telefonico tra Iran e Arabia Saudita
Ha avuto luogo un colloquio telefonico tra i capi delle diplomazie di Arabia Saudita e Iran. A dare notizia della conversazione tra Faisal bin Farhan Al Saud e Abbas Araghchi è il ministero degli Esteri di Riad che riferisce di uno scambio incentrato sulle relazioni bilaterali e sugli "ultimi sviluppi nella regione e le ripercussioni dell'escalation". Analogo resoconto viene riportato dai media iraniani. "Entrambi i ministri – affermano da Riad dopo la ‘risposta' israeliana all'attacco missilistico iraniano del primo ottobre – hanno sottolineato l'importanza di evitare qualsiasi azione che possa destabilizzare sicurezza e stabilità della regione".
Netanyahu: "Ora che Hamas non controlla Gaza nuovi accordi di Abramo con Paesi arabi"
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu intende raggiungere "nuovi Accordi di Abramo con altri Paesi arabi", "ora che Hamas non ha più il controllo di Gaza e Hezbollah è stato spinto lontano dai confini" con Israele. Netanyahu ha quindi affermato che "in precedenza gli arabi volevano distruggerci, ma poi abbiamo fatto pace con l'Egitto, con la Giordania, e più di recente con quattro Paesi arabi".
Hamas pronta ad accettare la proposta egiziana di tregua in cambio di ostaggi
Fonti di Hamas hanno dichiarato al canale saudita Al-Sharq che il movimento è pronto ad accettare la proposta egiziana, che prevede il rilascio di quattro ostaggi in cambio di una tregua di due giorni e il rilascio di prigionieri palestinesi. Lo riporta Haaretz. Tuttavia, le stesse fonti hanno ribadito che Hamas punta a raggiungere un accordo coerente con la proposta di Joe Biden e con il completo ritiro di Israele dalla Striscia di Gaza.
Hezbollah: "Abbiamo teso un'imboscata ai soldati israeliani"
Hezbollah ha riferito di aver teso un agguato a soldati israeliani nei pressi di un villaggio libanese al confine. Il gruppo sciita filo-iraniano ha dichiarato di aver "teso un'imboscata… ai veicoli e ai soldati del nemico israeliano mentre avanzavano verso" la periferia del villaggio di confine di Kfar Kila.
Netanyahu conferma: "Tregua in cambio del rilascio di alcuni ostaggi"
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha annunciato che Israele sta lavorando a un accordo con Hamas che preveda il rilascio di "alcuni" ostaggi per diversi giorni di tregua. Lo riferisce Haaretz.
Iran: "Dopo l'attacco di Israele la nostra posizione sulle armi nucleari non cambia"
La posizione dell'Iran sulle armi nucleari non cambia dopo l'attacco israeliano di sabato scorso. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Esmail Baghaei, durante una conferenza stampa. "La nostra posizione sulle armi di distruzione di massa è trasparente e non è cambiata: sulla base di una fatwa emessa dalla Guida Suprema e dal buon senso, non abbiamo in programma di spostare il nostro programma nucleare sul binario militare", ha affermato il portavoce.
A Gaza almeno 23.020 morti e oltre 100mila feriti
Almeno 43.020 palestinesi sono stati uccisi e 101.110 feriti negli attacchi aerei israeliani su Gaza dal 7 ottobre 2023. Lo ha affermato lunedì il ministero della Salute di Gaza in una nota, aggiungendo che migliaia di altre persone sono disperse tra le macerie.
Dal Libano lanciati 30 razzi verso Israele
Una raffica di circa 30 razzi dal Libano è stata lanciata verso la Galilea occidentale. A riferirlo le Forze di difesa israeliane (Idf), come riporta Times of Israel. Le Idf affermano che alcuni razzi sono stati intercettati e che sono stati identificati anche diversi impatti. Non si hanno notizie di feriti.
Attacchi contro giornalisti, Libano denuncia Israele all'Onu
Il governo libanese ha presentato una denuncia al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per gli attacchi israeliani contro i media dopo la morte di tre giornalisti in un raid compiuto venerdì scorso nel sud del Paese dei cedri.
In una nota pubblicata sul social X, il ministero degli Esteri libanese ha dichiarato che "i ripetuti attacchi israeliani contro i media costituiscono un crimine di guerra" e ha chiesto che le autorità israeliane "siano ritenute responsabili" e "vengano punite per questo". Sempre secondo Beirut, questo genere di attacchi "mina i principi del giornalismo libero, il più importante dei quali è il miglioramento della sicurezza dei giornalisti e il flusso libero delle informazioni".
Media: "Da colloqui a Doha lievi progressi ma volontà per rapiti'
Il round negoziale a Doha, cui hanno partecipato i capi del Mossad, della Cia e il premier quatariota Mohammed Al-Thani, è terminato. Lo riporta il media israeliano Ynet ricordando che si è trattato del primo incontro tra le parti negli ultimi due mesi ed il primo dopo l'uccisione del capo di Hamas Sinwar. La rete libanese Lbci ha affermato, citando una fonte diplomatica, che "l'incontro di Doha ha aperto una porta. Ci sono lievi progressi sulla questione di Gaza, ma c'è un desiderio reale di condurre uno scambio di prigionieri tra Hamas e Israele".
Tajani: "Non credo che Iran farà altra contro reazione"
"C'è preoccupazione per la situazione in generale. Abbiamo invitato e siamo convinti che l'Iran non farà un'altra contro reazione anche perché la reazione di Israele all'attacco dell'Iran del primo di ottobre è stata una reazione mirata e di fatto gli stessi iraniani lo hanno lasciato capire, al di là delle frasi di propaganda". Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine dell’assemblea degli industriali torinesi. "Credo che sia giusto che l'Iran, nell'interesse della pace, non compia altri atti. Ma soprattutto all'Iran chiediamo di far sì che Hezbollah, Houthi e loro sostenitori in Siria i proxy, cessino gli attacchi a Israele, e i rischi che fanno correre al traffico mercantile nel Mar Rosso per dare un contributo alla pace. Tutti devono fare la loro parte, anche Israele e bisogna arrivare a un cessate il fuoco", ha aggiunto Tajani.
Allerta sicurezza, riunione gabinetto Israele spostata
La riunione del gabinetto di governo israeliano non si terrà nell'ufficio del premier Benjamin Netanyahu a Gerusalemme né al quartier generale delle forze armate a Kirya a Tel Aviv ma è stata spostata in un luogo sicuro. Lo riferiscono i media israeliani, precisando che la decisione è stata presa dopo l'attacco all'Iran e l'allerta sui tentativi di colpire ministri e simboli governativi.
Hezbollah: "Lanciati razzi contro Idf nel Libano del sud"
Hezbollah ha dichiarato di aver lanciato razzi contro i soldati israeliani in un villaggio del Libano meridionale, vicino al confine con Israele. Dal 30 settembre, l'esercito israeliano sta conducendo un'offensiva di terra nel Libano meridionale, roccaforte di Hezbollah. In un comunicato, il movimento libanese ha affermato che i suoi combattenti hanno preso di mira "soldati nemici" vicino al villaggio di Wazzani, con una salva di razzi", dopo aver lanciato in precedenza quattro razzi contro le truppe israeliane nella zona di confine.
Crosetto: "Israele ha sconfitto Hamas sul piano militare"
"Penso che Israele abbia sconfitto Hamas sul piano militare. Hamas ha subito un colpo quasi definitivo che ha perso ciò che l'aveva fatta diventare anche una organizzazione militare. È rimasta in piedi una organizzazione terroristica di 7/8000 persone che Israele puà affrontare senza più sviluppare attacchi che colpiscono anche innocenti". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto nel nuovo libro di Bruno Vespa in uscita il 30 ottobre da Mondadori Rai Libri.
Ue chiede di nuovo "il cessate il fuoco immediato" in Libano
"L'Unione europea chiede un cessate il fuoco immediato su entrambi i lati della ‘Linea Blu'", ha affermato il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, durante una riunione dei 43 membri dell'Unione per il Mediterraneo (Upm) a Barcellona. L'Ue chiede inoltre "l'applicazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza" dell'Onu, ha proseguito l'alto rappresentante, giudicando "inaccettabili" gli "attacchi delle forze di difesa israeliane contro le infrastrutture e il personale dell'Unifil". La "Linea Blu" è una zona cuscinetto tracciata nel giugno 2000 dalle Nazioni Unite che si estende per circa 120 chilometri tra il confine meridionale del Libano e il confine settentrionale di Israele.
Beirut: "Israele ha ucciso 2.721 persone da ottobre 2023"
Il ministero della sanità libanese ha riferito stamani che dall'8 ottobre 2023 a oggi Israele ha ucciso in Libano 2.721 persone, ferendone più di 12mila. Di queste 2.721, ben 1.323 sono state uccise dalla metà dello scorso settembre. Il bilancio aggiornato tiene conto delle 9 persone uccise stamani e delle 40 uccise sabato (19) e domenica (21) nei diversi attacchi di Israele.
Il ministro della Difesa Crosetto in Israele per incontri istituzionali
Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, è arrivato in Israele. Nel corso dell'attività effettuerà una serie di incontri istituzionali. Lo rende noto, su X, il Ministero della Difesa.